Be Careful What you Wish For...



Goku mugolò piano e strusciò la guancia contro la testa della moglie. Senza aprire gli occhi fece scorrere le dita fra quei capelli di seta nera, rabbrividendo leggermente mentre le ciocche corvine scivolavano libere fra le sue dita. Sentì Chichi muoversi, spostando la testa dalla sua spalla al suo petto, sospirando sul suo collo muscoloso.

"Dovremmo proprio alzarci" disse Goku aprendo gli occhi e rimanendo a guardare i rami fronzuti sopra di loro.

Le sopracciglia di Chichi si aggrottarono e strinse più forte le braccia intorno alla sua vita. "Sto troppo comoda" mormorò, la fronte appoggiata a lui.

Goku rise piano "Credevo che quella fosse la mia battuta" disse cercando di sedersi. Le sopracciglia di Chichi si aggrottarono ancor di più mentre lo stringeva ancora più forte impedendogli di tirarsi su.

"Hey, Chichi.." disse Goku alzando la testa e lasciandola ricadere giù quando non riuscì ad alzarsi. "Lasciami sedere!"

"No, non credo" disse Chichi.

"Dai Chichi, mi fanno male la schiena e il sedere a dormire per terra" si lamentò Goku ancora una volta cercando di alzarsi. Si accigliò, Chichi continuava a tenerlo stretto, certo, avrebbe potuto staccarla a forza se avesse veramente voluto, ma non sarebbe stato la metà divertente di quanto aveva in mente adesso. Goku alzò le mani e le strofinò sui fianchi di Chichi. Si contorse e gli angoli della sua bocca si piegarono in un veloce sorriso. Un sorrisetto da ragazzino si allargò sulla faccia di Goku mentre le sue mani cominciarono a muoversi lungo i fianchi di Chichi. Guardo, la donna si contorse un poco, cercando di non ridere, ma in breve stava ridacchiando con la faccia nascosta nel suo petto. Il sorriso di Goku divenne da infantile a leggermente diabolico mentre continuava a solleticare la moglie spietatamente. Dopo un poco Chichi stava ridendo così tanto che rotolò giù dal saiyan.

"Bene, adesso sei sveglia" disse Goku sorridendole. Si sporse di lato per afferrare la sua camicia bianca e se la posò sulle spalle.

"Oh, è così che vuoi giocare?" chiese Chichi e prima che il saiyan potesse rispondere gli era saltata addosso, le sue mani sottili che correvano su e giù per il suo corpo.

"No! He, he, he! Basta! Ha, ha, ha. Non è valido… Ha, ha, conosci tutti i miei punti deboli da solleticooh! Oh oh!" rise il saiyan cercando di togliersela di dosso.

Chichi rise con lui, ma non smise di solleticarlo. Le risate continuarono a squillare per la foresta, salutando il sole del mattino che stava giusto cominciando a salire nel cielo. [ miiii B-chan ma che hai letto ultimamente?? ND Fra ]


Trunks si alzò e sbadigliò, guardò alla sua destra e sinistra e sospirò profondamente.

"Siete ancora qui" dissero tutti in coro.

"Be’, non c’è da sorprendersi dato che i desideri sono stati esauditi intorno a mezzogiorno, è ancora l’alba" disse un Trunks guardando l’orologio.

Sbadigliarono ancora tutti, e poi si sedettero.

"Mi chiedo cosa staranno facendo mamma e papà." Disse uno andando a vestirsi.

"Probabilmente stanno litigando, mentre stiamo parlando." Disse un altro passandosi una mano fra i capelli.

"Oh, questo posto sarà così felice quando si sveglieranno…" disse un altro.

Rabbrividirono tutti e tre.

"Non posso credere che mamma ci sia diventata uno scimmione."

"Ho paura di guardare i giornali, per non parlare delle riviste scandalistiche, dopo questo."

I tre si vestirono e andarono verso la cucina. Tutti e tre poterono solo rimanere scioccati guardando un Bulma fischiettante ai fornelli con un grembiule, pantaloni larghi, e un paio di pantofole a coniglietto [ ossignore ND Fra ].

"Oh! Buongiorno Trunks!" gridò il saiyan con voce molto allegra. Ruppe alcune uova con una mano sola e cominciò a preparare una omelette.

"Umm…" dissero tutti e tre. "Buon… Giorno."

"Come mai sei così di buonumore?"

"Non sei preoccupato per la notte scorsa?"

"Dov’è papà?"

Tutti e tre si guardarono intorno in cerca della donna umana che era loro padre.

"Gee, uno alla volta. Sono di buonumore a causa di vostro padre, e non sono preoccupato, si sveglierà prima o poi." Bulma aveva un sogghigno sulla faccia.

Tutti e tre i Trunks arrossirono. "Non è quello che volevamo sapere!"

"Mamma, non ricordi?"

"Ieri notte, luna piena?"

"Uscito per un giretto di mezzanotte?"

"Hmmmm?" disse Bulma. Si portò una mano al mento, pensieroso. Tutti e tre rimasero in attesa di una risposta. "Oh! Scusate per quello. Deve essere davvero stato scomodo, per voi."

"Scomodo!" gridarono tutti e tre. "E’ stato più che scomodo, per noi!"

"Gee, scusate! Volevo solo passare un po’ di tempo da sola con vostro padre, è troppo da chiedere?"

"Mamma, avresti potuto uccidere papà ieri sera!" gridò un Trunks.

"Oh, sono stato attento. Chichi mi ha insegnato come controllare i miei poteri, ho strigliato vostro padre solo un pochino. E, non credo davvero che sia il genere di argomento di cui parlare di prima mattina con mio figlio- er, figli."

I tre rimasero a bocca aperta. "E allora di cosa pensi di parlare! E, che cosa ti ha insegnato Chichi?!"

Bulma sospirò. "Pensavo che sapessi già queste cose, Trunks." Agitò una mano verso i tre confusi. "Sedetevi." Obbedirono. "Dunque, c’è un momento nella vita di tutti noi quando cominciamo a sentirci diversi verso certe persone."

I tre sbatterono le palpebre, confusi, di cosa stava parlando.

"Vedete, Trunks, quando un uomo e una donna si amano davvero se lo dimostrano in un modo più intimo." [ ^________________________^ ND Fra ]

"Uh?" dissero tutti e tre.

Bulma sospirò. "Si chiama sesso, Trunks. So che adesso nutrite sentimenti molto forti verso Pan e personalmente credo che dovreste aspettare finché non sarete più grandi, ma se ti senti maturo abbastanza, allora fai quello che credi meglio. Assicurati solo di essere pronto."

"C-cosa?!" balbettarono i tre non capendo più assolutamente come fosse uscito questo argomento. "Non è quello di cui stavamo parlando!" gridarono i tre.

"Oh? Pensavo che voi ragazzi foste arrabbiati perché vi ho sbattuti fuori casa, ieri sera, mentre io e vostro padre stavamo ummm…. Folleggiando. [ fooling around… ^_____^’’’’’’ ND Fra ] Se non è così, di cosa stiamo parlando?" chiese Bulma, confuso.

"Umm… niente" dissero i tre e si precipitarono fuori della cucina.

"Ahhhhhhh, la mamma ha appena cercato di farci quel discorso!" gridò uno appena furono fuori portata d’orecchio.

"E’ possibile che mamma abbia completamente dimenticato di essersi trasformato in una scimmia gigante ieri notte?"

"Oh, non voglio nemmeno pensare a cosa la mamma pensava che stessimo dicendo" mugolò uno dei Trunks.

"Deve aver notato che la sua coda è sparita."

"Forse no, voglio dire mamma è più abituata a non avere la coda che ad averne una, capite cosa intendo?"

Bulma li oltrepassò con un giornale fra le mani. "Non posso credere alle notizie che danno in questi giorni. Non possono proprio documentare qualcosa di reale?! Guarda questo Trunks- Super Woman vs King Kong. [ ^________________________^ ND Fra ] Voglio dire, che mi venga un colpo, è la cosa più stupida che abbia mai sentito. Solo un idiota crederebbe a una cosa del genere," disse Bulma. Piegò il giornale e guardò i tre che avevano una stranissima espressione dipinta in faccia, come se fosse appena diventato viola o qualcosa del genere. "Ho detto qualcosa che non va?"

"NO!" gridarono tutti e tre.

Bulma sbatté le palpebre, confuso, ragazzi se si stavano comportando in modo strano stamattina. Bulma scrollò le spalle "La colazione è pronta. Andate a mangiare" disse aprendo il giornale e andando verso il divano per leggere. "Strani ragazzi" borbottò piano fra sé.


Marron si stropicciò gli occhi mentre andava in cucina. Pan stava facendo la doccia e non era sicura di dove fosse Bra in quel momento, il che non era un buon segno.

"Buongiorno wonder girl" disse 18 con voce di divertita mentre passava a Marron una tazza di caffè caldo.

Marron stava per rispondere alla madre, quando arrivò Bra saltellando.

"Marron! Marron! Indovina?! Sei finita in prima pagina!" gridò la mezza saiyan agitando un giornale in faccia a Marron.

A Marron quasi caddero gli occhi dalle orbite quando afferrò il giornale con entrambe le mani. Eccola lì, in prima pagina nell’edizione del mattino, un disco di ki che girava sulla sua testa, e una megascimmia gigante scatenata davanti a lei.

"Una misteriosa creatura è apparsa ieri notte a Satan City e ha attaccato la polizia locale. La creatura poi si è arrampicata sulla Satan Tower e stava per accadere il peggio quando è comparsa una donna misteriosa in tenuta da Super Woman. Dopo aver lanciato un qualche genere di colpo alla creatura, è scomparsa senza lasciare traccia- BRA!" ruggì Marron voltandosi per fulminare con lo sguardo la mezza-saiyan sorridente.

"Non è grandioso Marron? Sei un super eroe" disse Bra battendo le mani e sospirando. "Posso avere il tuo autografo?"

"B-R-A!" gridò Marron, il ki che le fiammeggiava intorno. Aveva un’aria quasi demoniaca, e decisamente spaventosa sul viso grazioso. "Vieni qui" disse avanzando verso la mezza-saiyan.

"Um…." Bra rise nervosamente e fece un passo indietro. "Che c’è che non va Marron? Non sei arrabbiata, vero… vero?"

Marron alzò le mani come per strangolare Bra.

"Ahhhhhhhhhh!" gridò Bra e corse in cucina con una ragazza umana inferocita alle calcagna.

"Mi dispiaceeeeeeee!" gridò Bra correndo intorno al tavolo della cucina, seduto al quale Crilin stava sorbendo il caffè e leggendo un giornale. Non sembrò badar loro minimamente.

"Ti faccio vedere io, mi dispiace!" ruggì Marron. "Vieni qui!"

"Wahhhhh!" gridò Bra correndo fuori dalla cucina. "Pan! Salvami!" [ assolutamente GRANDI! ^______^ ND Fra ]

Nella cucina, Crilin sorrise "Quelle due sono così buone amiche" disse prima di prendere un altro sorso di caffè. [ ehm… Crilin… perché mi è venuta in mente Kasumi?? ^^’’’ ND Fra ]


Goten [ oh oh oh! Adoro questo pezzoooo ND Fra ] si girò sulla schiena e aprì lentamente gli occhi. Si sedette e sbadigliò rumorosamente, grattandosi una gamba mentre la metteva fuori dal letto. Un sorriso radioso gli apparve sulla faccia e corse a guardare la data sul calendario.

"Sì! Oggi è IL giorno! Presto sarò di nuovo un semplice studente delle superiori! Niente più orde di ragazze! Niente più club di fotografia! Niente più scene da gay in doccia!" Il mezzo saiyan si asciugò una lacrimuccia di gioia.

"Ma, proprio adesso tutto ciò che voglio è una grande colazione. Hmm, chissà cosa sta preparando la mamma oggi?" Goten si leccò le labbra e in un momento si vestì.

"Mamma!" chiamò Goten scendendo le scale. "Che c’è per colazione?"

Un silenzio inusuale riempiva la casa, e Goten tese l’orecchio in attesa di una risposta, o almeno qualche segno di vita. "Mamma?!" chiamò ancora raggiungendo la fine delle scale, annusò l’aria e sentì… niente. "MAMMA!" chiamò ancora entrando nella cucina e cercando con lo sguardo in ogni angolo la donna dai capelli neri.

"Mamma!" gridò percorrendo il corridoio verso la camera dei suoi genitori. "Mamma" chiamò nella loro stanza da letto. "Mamma?!", nel bagno. Goten corse per tutta la casa ululando in cerca della madre, cominciando seriamente a preoccuparsi che non ci fosse e che peggio ancora, avesse dimenticato di preparargli la colazione.

Goten tornò nella cucina con un’espressione perplessa, grattandosi la guancia, chiedendosi dove fosse sua madre, e perché aveva rotto la solita routine. Il suo stomaco ringhiò, arrabbiato con lui, chiedendo attenzione. Goten piagnucolò, "mamma!" gridò in preda al panico.[ ciccio!! ND Fra ]. "Cosa faccio? Non c’è."

Gli occhi di Goten si posarono sui fornelli. "Bene, dovrò semplicemente prepararmi la colazione da solo." Scrollò le spalle "Quanto può essere difficile?" [ è incredibile come parole tanto semplici e innocue possano preludere a una catastrofe… ^^’’’’’’’’ ND Fra ]. Si avvicinò ai fornelli e indossò il frivolo grembiule della madre. "Mi cucinerò qualcosina per conto mio."

Goten si accigliò guardando alle file e file di libri di cucina sul muro. "Da dove comincio?". Goten si grattò la testa e cominciò a guardare le file di libri "Torte matrimoniali, 101 differenti modi di fare il pane, il libro degli amanti della cioccolata, hmmmm cioccolata * sbav *" Goten si schiaffeggiò leggermente, "Non una cosa buona da mangiare a colazione. Vediamo, Se Yan può cucinare puoi cucinare anche tu, Martha Steward, piatti natalizi, cucina cinese, messicana, i sapori del mare, ahhh! Eccolo qui!" disse Goten tirando fuori un libro, intitolato Cucina per Scemi.[ ^^’’’’’’’’ ND Fra ].

Sentendosi molto un grande cuoco Goten cominciò a guardare fra le pagine in cerca di un piatto che somigliasse ad una colazione; fortunatamente per lui questo libro di cucina era pieno di fotografie. "Ahhh, ecco qua! Toasts francesi, dovrei essere in grado di preparare toasts francesi [ ossignore… ND Fra ]. Bien, bien, sono il grande chef n’est pas? Hon hon hon" disse Goten in una cattiva imitazione dell’accento francese. Si scrocchiò le nocche e guardò la ricetta. "Dunque, vediamo… Questa ricetta è per quattro persone… non sarà abbastanza" disse il mezzo saiyan tamburellandosi la guancia con un dito. "Dovrò raddoppiarla, anzi triplicarla… hmm, forse dovrei quadruplicarla?" Già, era piuttosto affamato questa mattina così decise di quadruplicarla.

Goten cominciò a raccogliere gli ingredienti "Qualche uovo, latte, zucchero, hmmm noce moscata? Cos’è una noce moscata?" Goten cominciò ad incasinarsi in giro in cerca di qualche noce moscata. "Ho trovato solo queste noci normali, mi chiedo se faccia molta differenza." Il mezzo saiyan si fermò a pensare e guardò il sacchetto di noci che aveva trovato. "Oh, be’, le noci sono noci" disse Goten. Raccolse il resto degli ingredienti e dovette ancora improvvisare di tanto in tanto.

"Dunque vediamo dice di usare 4 uova a me ne servono quattro volte tanto quindi mi servono… 16 uova." Goten cominciò a rompere le uova in una terrina, cercò di usare una mano sola come aveva visto fare alla mamma e ad alcuni chef alla TV, ma finì col cacciare anche i gusci d’uovo nella terrina. [ no, obiettivamente, come si fa a rompere le uova con una mano?? Io nn ci riesco bene nemmeno con 2… ^^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’ ND Fra ] "Ok, dice di usare mezza tazza di zucchero." Goten tirò fuori un bicchiere e lo riempì di zucchero, lo versò dentro, e ne aggiunse un altro intero. "Hmmmm," disse Goten infilando le dita nel sacchetto di zucchero e leccando i cristalli di zucchero che vi rimasero attaccati. Sorrise e aggiunse un altro po’ di zucchero. Continuò ad aggiungere ingredienti, facendo un bel casino nel procedimento. Una volta finito guardò la densa, leggermente granulosa mistura.

"Hmmm, non è proprio così quando la prepara la mamma." Guardò ancora il libro. "Credo che sia una ricetta diversa da quella che usa lei di solito."

Poi Goten tirò fuori un paio di dozzine di fette di pane e cominciò a tuffarle nella mistura. Poi si diresse verso i fornelli. Prese una grande padella e la poggiò sui fornelli, poi guardò le piccole rotelline e monopole di fianco ad essi. "Hmmm, vediamo che succede se giro da off a on." Goten si acciglio quando il fornello emise un veloce ‘click’ ma non si accese nessun fuoco sotto la padella. Aspetto diversi minuti, ma non si vide nemmeno una fiammella.

"Hey, stupido fornello! Vuoi funzionare sì o no!" gridò Goten. "Hmm, forse devo accenderlo?"

Goten si chinò e sbirciò sotto la padella, il suo sensibile naso saiyan coglieva un pesante e poco piacevole odore venire dal fornello. Raccolse una piccola quantità di ki nel suo dito e lo cacciò sotto la padella.

BOOM!

Goten tirò indietro di scatto la faccia annerita, e tossì, agitando le mani davanti a sé cercando di disperdere il fumo nero che gli bruciava gli occhi.

Ci fu un forte THUD quando la padella, che era stata proiettata nell’aria dall’esplosione, atterrò dritta sulla testa del povero Goten.

"Ouch!" ululò Goten. "Non sapevo che cucinare fosse così pericoloso" piagnucolò il mezzo saiyan massaggiandosi il bernoccolo delle dimensioni di una palla da tennis sulla sua testa.

Perlomeno, Goten fu contento di vedere che il fuoco del fornello era acceso. Raccolse la padella da dove era atterrata dopo averlo colpito e guardò con choc alla grande ammaccatura nel mezzo.

"Um… Mi chiedo se funzionerà ancora" disse Goten. Scrollò le spalle e mise di nuovo la padella sul fornello. Dopodiché piazzò diverse fette di pane nella padella e aspettò che fossero cotte.

Una volta che le ebbe cucinate tutte, si accigliò davanti al suo strano assortimento di toasts francesi. Alcuni erano chiari, altri neri, alcuni marroni, e qualcuno sembrava un po’ verde o viola. [ questa roba si rivelerà un ottimo sostituto dell’ LSD… ^__________^ () ND Fra ]

Goten apparecchiò velocemente e si sedette con il mucchio di ‘toasts’ davanti a sé. "Be’, non fa niente," disse Goten. Tagliò un grande occone con coltello e forchetta e se lo portò alla bocca. Masticò lentamente ed inghiottì.

Passarono tre secondi prima che il mezzo saiyan lasciasse cadere coltello e forchetta, che tintinnarono rumorosamente sul pavimento. La sua faccia divenne rossa, poi viola, e in ultimo blu, prima che cadesse all’indietro sulla sedia e si schiantasse al suolo.

I muri della cucina improvvisamente sembravano ondeggiare avanti e indietro, come lenzuola al vento, diversi oggetti della cucina presero vita e cominciarono ad andarsene in giro. Piccole fatine ed elfi spuntarono dai loro nascondigli e cominciarono a cantare e ballare con gli oggetti della cucina.

Goten sgranò gli occhi e si sedette. Non poté impedirsi di ridere della buffa piccola gente e nel giro di poco tempo stava ballando e cantando con loro.


Il maestro Muten parcheggiò l’auto e saltò già con il piccolo maiale Oolong.

"Sei sicuro di questo Muten, voglio dire l’ultima volta Bulma ci ha fritti come bacon l’ultima volta che abbiamo fatto quel casino con Vegeta."

"Oh, sono sicuro che posso liberarmi di Bulma, dopotutto è l’ultimo giorno che Vegeta sarà donna. Se non lo facciamo adesso non avremo mai una seconda chance."

"Già, ma sei sicuro a proposito di quella tua polvere Ultra Blond? Non ho mai sentito parlare di quella roba." [ sapete perché si fanno tante battute sulle bionde… sono ritenute… mmmm…. Oche? ND Fra ]

"E’ perché solo poche persone sanno prepararla."

"Ma, se sai come prepararla perché non l’hai mai usata prima, per esempio su Bulma, o Chichi, o 18?"

"Veramente non so come preparare questa roba, è una vecchia confezione che ho trovato qualche giorno fa mentre pulivo in casa. E’ come se Kami stesso mi dicesse usala, non avrai mai più questa possibilità." Il vecchio pervertito guardò affettuosamente il piccolo sacchetto di polverina. [ sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria! Se lo mangi o lo respiri ti da’ subito l’allegria! Eerrr scusate, riminescenza da Pollon ND Fra ]

"Dubito che Dende ti direbbe mai di fare una cosa del genere" disse Oolong. "Ha di meglio da fare che pasticciare con la testa di Vegeta."

"Ah, non fare tanto il guastafeste" disse Muten.

"Ma, se non l’hai mai usata prima, come fai a sapere che funziona?" chiese Oolong guardando il piccolo sacchetto. "Potrebbe avere strani effetti collaterali o non funzionare affatto."

"Oh, funzionerà. L’ho avuta da un mio vecchio compagno di allenamenti, mi ha garantito che renderà qualsiasi ragazza come la più scema delle bionde" disse Muten agitando leggermente il sacchettino. "Per la mia vita, non so come abbia fatto a dimenticare dove avevo messo un tale tesoro, la avrei potuta usare anni fa se me ne fossi ricordato."

"Be’, come pensi di riuscire a dare questa roba a Vegeta?"

"E’ semplice, tutto quel che dobbiamo fare è versargliela addosso, preferibilmente non quando Bulma sta guardando."

"Bulma è abituata, sente puzza di guai quando ci facciamo vedere a casa sua senza motivo" disse il maiale.

"Oh non preoccuparti, ci ho già pensato io" disse Muten.

I due pervertiti si avvicinarono alla porta principale della Capsule Corps e suonarono il campanello. Un momento dopo Bulma rispose, e si accigliò vedendo chi era appena arrivato in visita.

"E voi due cosa volete?" chiese Bulma, in piedi con le mani sui fianchi, sulla soglia.

"Oh, Bulma! Come stai questa mattina?" chiese Muten.

"Era cominciata come una buona mattina" Bulma gettò un’occhiataccia ai due.

"Dunque vedi, avevo sentito che qui a casa tua c’è stato un piccolo casino ieri notte, così ho pensato che fosse meglio invitare tutti a casa mia invece che tua per quando i desideri saranno sciolti."

"Oh" disse Bulma, un po’ stupita che fosse stato così premuroso. "Grazie, è piuttosto carino da parte tua Muten." Bulma si tolse dalla soglia per lasciarli passare. "Come sapevate che da me c’è stato casino? L’ho scoperto solo stamattina, parte del muro della mia camera da letto è sparito".

Muten rise "Ho le mie risorse, le voci viaggiano in fretta qui intorno."

Bulma li guidò in cucina. "Voi due aspettate qui, lo dirò ai Trunks, e informerò gli altri."

Una volta che se ne fu andato.

"Muten, ti ho mai detto che sei un genio?" chiese Oolong.

Il vecchio maniaco rise ancora, "Quando arrivi a essere vecchio come me impari un trucchetto o due. Ora, dov’è Vegeta?" entrambi si guardarono intorno ma non videro alcun segno della principessa ex-saiyan . Il maestro Muten utilizzò il suo sesto senso e cercò il ki umano. Un sorriso molto largo e inquietante gli apparve sulle labbra.

"Allora?" chiese Oolong con voce impaziente.

"E’ di sopra e da quel che sento direi che è ancora a letto. Tu aspetta qui, io somministrerò la polverina a Mrs. Vegeta."

"Oh no, non lo farai! Non senza di me!" gridò Oolong aggrappandosi a Muten.

"Se andiamo entrambi Bulma lo noterà facilmente" sibilò Muten cercando di scrollarsi di dosso Oolong.

"Allora dalla a me, farò io il lavoro. Non c’è motivo perché tu debba avere tutto il divertimento con una Vegeta assolutamente sexy e con la testa piena d’aria!"

"Shhhhhhhhh! Non così forte" disse Muten guardando nella direzione in cui se n’era andato Bulma. "Andiamo insieme, ma sbrighiamoci."

Entrambi i pervertiti sgattaiolarono di sopra, non ci volle molto prima che arrivassero davanti alla ragazza ancora addormentata in una delle camere degli ospiti.

"Benissimo, andiamo" disse Muten sciogliendo il laccio del sacchetto.

"Presto, credo che sia nuda sotto le lenzuola" disse Oolong afferrando un lembo del lenzuolo e cominciando a sollevarlo.

"Ahhhh Hah!" gridò una voce dalla porta.

A Oolong e Muten venne un accidente, e si scontrarono nell’attimo di panico. Il piccolo sacchetto che aveva contenuto la polvere Ultra Blond cadde dritto sulla testa della principessa dei saiyan, che si stava svegliando.

"Cosa credete di fare qui voi due pervertiti!" gridò Bulma. "Sapevo che non potevo fidarmi di voi due!" Bulma fece crocchiare le nocche e avanzò verso i due.

"E-e-ECCIU’!"

Tutti si voltarono e videro una figura completamente coperta di polvere bianca strofinarsi il naso.

"Cosa state facendo a mio marito!" gridò Bulma. "Brrrutti pervertiti grrrrrr…" l’imprecazione di Bulma si perse in un ringhio, mentre posava su di loro uno sguardo gelido.

"Oh cielo" disse Vegeta con una voce decisamente troppo da ochetta. "Sono tutta coperta di polvere." La ex saiyan scosse la testa e tutti quanti sussultarono quando la polvere cadde rivelando i capelli, ora biondi, di Vegeta.

"CHE AVETE FATTO!" gridò Bulma incombendo sui due maniaci. "Come mai i capelli di Vegeta sono improvvisamente biondi?! Non può essere un super saiyan!"

"Ha, ha, ha, calmati Bulma. * gulp * gli effetti non sono permanenti" disse Muten indietreggiando. "Sparirà in un paio d’ore."

"Che diavolo è quella roba?!" ruggì Bulma afferrando Muten per il colletto della camicia.

"Umm… Polvere Ultra Blond" disse Muten con voce flebile.

"Cosa?!" gridò Bulma. Si voltò a guardare Vegeta, scossa da risatine.

"Voi ragazzi siete coooosì sciocchini" trillò la bionda.

La mascella di Bulma arrivò praticamente al pavimento.

"Penso che abbia funzuonato" disse Oolong. "Hmm, mi chiedo se sia bionda dappertutto" la mano del maiale si mosse ancora per alzare il lenzuolo.

"Pervertito!" gridò Bulma afferrando entrambi e lanciandoli attraverso la porta. Corse accanto a Vegeta. "Oh, Kami, stai bene, Vegeta? Ti prego non arrabbiarti."

Vegeta ridacchiò ancora, e si sporse dal letto ad accarezzare i capelli nero-blu di Bulma. Bulma batté le palpebre, sotto choc.

"Ohhh hai dei capelli così belli!" gridò Vegeta tuffando le dita nella folta massa di capelli neri. Bulma non poté impedirsi di rilassarsi mentre le dita sottili correvano fra i suoi capelli, aveva quasi l’impulso di battere ripetutamente il piede a terra, come un cane quando riceve una grattatina dietro le orecchie. Non si rese nemmeno conto di star facendo le fusa.

"Oh sei proprio un grande cucciolone!" cinguettò la ex saiyan scompigliandogli i capelli.

Bulma ansimò, cominciando ad essere eccitato dalla sua ora bionda e oca compagna, quando i suoi occhi si schiusero un poco e vide Muten e Oolong sbavare mentre li guardavano.

Il saiyan ringhiò e si liberò da quelle mani tentatrici. "Che state guardando voi due pervertiti?!"

Entrambi deglutirono e corsero via per il corridoio.

"Li distruggerò. Maledizione, e ho già detto a Bra di trovarci a casa di Muten." Si voltò per guardare di nuovo la sua compagna.

"Andiamo in spiaggia?! Sì!" gridò la bionda saltando in piedi completamente nuda. "Cosa mi metto?!"

La mascella di Bulma raggiunse di nuovo il pavimento alla vista di una molto nuda, molto hyper, molto carina, e molto bionda Vegeta.

"Ahh, cattivo, cattivo!" disse Vegeta in una graziosa vocina acuta agitando un dito davanti a Bulma. "I cuccioli monelli mi aspettano fuori, mh?"

Bulma non poté nemmeno pensare mentre la bionda gli prendeva la mano e lo guidava alla porta.

"Finirò in fretta!" gridò con voce eccitata, e richiuse la porta.

Bulma fissò la porta per un bel pezzo dopo che Vegeta la ebbe sbattuta. "Non… Posso… crederci" disse il saiyan ancora sconvolto. "Il mio compagno è una biondina scervellata… Non l’ho mai visto così fuori di personaggio."

Bulma non sapeva cosa pensare del nuovo sviluppo della situazione. "E quanto a lungo durerà questa polvere Ultra Blond?" si chiese ad alta voce mentre percorreva il corridoio.


Gohan mise giù il telefono, aveva appena finito di parlare con Bulma.

"Chi era?" chiese Videl entrando nella cucina.

"Bulma dice che ci incontreremo tutti alla Kame House invece che da lui. Sembra che non ricordi niente di quello che è successo la notte scorsa."

"Be’, penso che sia meglio così." Sorrise, si avvicinò a lui, e strofinò affettuosamente la sua testa verde. "Sembra che tornerai presto normale, allora. Comunque, stavo cominciando ad abituarmici."

Gohan grugnì e le afferrò la mano. "Preferisco essere solo un mezzo alieno scimmia, piuttosto che un namecciano completo. Sta cominciando a mancarmi davvero il sapore del cibo."

Videl rise "Beh, allora dovremo fare un barbecue per festeggiare, che ne dici?"

Gohan si leccò le labbra "Ci sono altre cose delle quali mi manca il sapore" disse strizzandole l’occhio.

"Oh, davvero? Allora forse faremo una festicciola privata, poi." Gli girò intorno e gli diede una pacca sul sedere mentre passava. "Vai a prepararti."

"Sissignora!" disse Gohan. Marciò verso il bagno per cambiarsi.

"Videl?!" chiamò da dentro.

"Sì?!"

"Non ho altri costumi oltre a questo verde?"


Bulma si accigliò, non riusciva a trovare Goku, Chichi, e Goten. Nessuno di loro rispondeva al telefono. "Ci deve essere sicuramente qualcuno a casa" borbottò fra sé Bulma.

I tre Trunks scelsero quel momento per entrare in cucina. "Hey mamma, andiamo da Marron per prendere Bra, Marron, e Pan."

"Oh, allora potete fermarvi da Goku?"

"Credo di sì, perché?"

"Non sono riuscita a contattarli per dir loro del cambiamento a proposito dell’appuntamento di oggi."

"Oh, ok. Glie lo dirò." Promisero i tre. Poi se ne andarono.

Bulma andò di sopra sperando di vedere una Vegeta dai capelli neri, ma fu salutato festosamente da una vivace bionda.

"Ciao tesoro!" gridò Vegeta saltandogli al collo.

"V-Vegeta!" balbettò Bulma mentre la bionda si stringeva a lui. Sentì il proprio sangue cominciare a bollire.

"Sei pronto?" chiese la bionda tracciando piccoli cerchi sul suo petto.

"Huhhh…" disse Bulma, gli occhi che si allargavano.

"Ad andare in spiaggia, sciocchino" rise Vegeta. "Ricordi, vero?"

Bulma poté solo annuire.

"Bene, andiamo!" gridò la bionda saltellando giù per il corridoio.

Bulma non riuscì a scollare gli occhi dall’ipnotico ondeggiare di quel corpo femminile.

"Grandioso, l’ho portata a letto una volta, e adesso tutto quello a cui riesco a pensare è farlo di nuovo." Bulma si leccò le labbra improvvisamente secche "Mi chiedo come sia una bionda, dicono che si divertano di più."

Bulma cosse la testa "Sto diventando un pervertito. Kami, cosa dirò agli altri alla Kame House? Che a Vegeta mancava tanto allenarsi e diventare super saiyan così tanto che si è tinta i capelli? Nah, non funzionerebbe [ ed è una cazzata ^^’ ND Fra ]. Non spiegherebbe il comportamento strano." Bulma mugolò "Perché la mia vita deve essere così maledettamente complicata?"

Bulma scomparve nella sua camera e indossò un paio di shorts violetti e una maglia senza maniche bianca. Trovò Vegeta ad aspettarlo fuori.

"Tesoruccio!" gridò la bionda e saltò dritta fra le braccia di Bulma. "Andiamo, eh?"

"Ok, andiamo nella air car va bene?"

La bionda annuì e trotterellò verso la air car rossa. Bulma non poté evitare di ammirare la scena d’insieme. Vegeta indossava sandali con zeppa che facevano un suono tipo ‘flop’ ad ogni passo, un top rosa a tubino, e un paio di pantaloni cargo stretti in vita, tagliati appena sotto le ginocchia. Doveva ammettere che la ex saiyan era sexy.

"Tesoruccio!" chiamò Vegeta dal posto del passeggero agitando una mano. "Andiamo!"

"Um-sì" disse Bulma accorrendo e saltando nel posto del guidatore.

"Possiamo andare in città prima?" chiese la bionda accoccolandosi di fianco a lui.

"Um… Vegeta mi ucciderai quando ricomincerai a pensare dritto" mormorò Bulma sospirando.

"Che hai detto tesoruccio?"

"Um, niente. Se vuoi possiamo andare."

"Yeah! Sei il migliore, tesoruccio."

Bulma rise nervosamente mentre la bionda gli si spalmava addosso. "Questo non è più mio marito" disse al cielo. Guardò la graziosa biondina accucciolata al suo fianco e non poté fare a meno di sorridere un poco. Era bello in un certo senso vedere Vegeta così affettuosa, molto strano, ma comunque bello. Dovrei godermi questa cosa finché dura, pensò Bulma e avvolse con un braccio le spalle della bionda, un sorrisetto malizioso gli attraversò la faccia, questo potrebbe essere interessante, a dir poco.

"Benissimo, andiamo" Bulma sorrise mentre gli veniva un’idea. Bulma, Vegeta ti ucciderà quando questo sarà finito, ma al momento non gli interessava. "Che ne dici se ti offro un gelato?"

"Ahhhhhh ti amo!" gridò la bionda stringendolo più forte. Bulma rise, oh, sì, questo sarà divertente, molto strano, ma divertente.


"Super Woman!" rise Pan mentre lei, Bra, Marron e i tre Trunks si dirigevano verso la casa di Goku.

"Non è divertente!" gridò Marron dal suo posto.

"Sì che lo è!" rise Pan. "Non stavo neanche pensando che indossavi quel pigiama ieri sera. Oh mio Kami, impagabile!"

"Taci!" gridò Marron guardando malissimo Pan che era seduta fra due dei Trunks.

Pan ridacchiò ma dopo alcuni minuti riuscì a controllarsi.

"E così fratellone, la mamma non ricorda niente di ieri notte?" chiese Bra.

"Oh, ne ricorda una parte molto bene" disse un Trunks incrociando le braccia, assomigliando molto a Vegeta.

Bra alzò un sopracciglio, "E papà? Come l’ha presa?"

"Non so" disse un Trunks scrollando le spalle.

"Non era ancora alzata quando siamo usciti."

"Scommetto che i tuoi genitori litigheranno tutto il tempo, da Muten." Disse Marron.

Tutti e tre i Trunks e Bra sospirarono in coro. "Probabilmente."

"Servirebbe una qualche specie di miracolo perché non lo facciano" disse un Trunks.

Scesero davanti alla residenza dei Son.

"Credi che siano in casa?" chiese Bra.

"C’è un solo modo per scoprirlo" disse Marron andando dritta alla porta, gli altri che la seguivano a poca distanza. Marron bussò, ma nessuno rispose.

"Forse non sono in casa" disse Pan.

Marron girò la maniglia, la porta si aprì subito. "La porta aperta, ci deve essere qualcuno in casa." Senza aspettare risposta Marron entrò. Bra, Pan, e i tre Trunks scrollarono le spalle ed entrarono. Arrivarono in cucina e rimasero a bocca aperta per lo choc.

"Go-Goten?!" dissero i tre Trunks.

Goten stava ballando per la cucina, con indosso un frivolo grembiule, e intento a cantare a squarciagola [ ora, vi proporrò tutte le filastrocche in inglese sennò nn viene la rima, poi le traduco fra parentesi… e mi astengo da ogni commento… ^_____^ () () () () ND Fra ]

"I’m Henry the 8th I am! Henry the 8th I am, I am! I got married to the widow next door, she’s been married seven times before!" [ Sono Enrico ottavo, sono! Enrico ottavo sono, sono! Ho sposato la vedova della porta accanto, è già stata sposata altre sette volte! Ehm, se nn ricordate chi è Enrico ottavo guardate in un libro di storia, il ‘500, io l’ho appena fatto a scuola ND Fra ]

"Oh Kami cosa gli è successo!" gridò Pan. La cucina era un casino, il fornello era completamente nero, una padella ammaccata giaceva nel lavandino, e ingredienti erano sparsi un po’ dappertutto sul tavolo e sulla credenza, oltre che spiaccicati per terra. Uno strano mucchio di qualcosa che sembrava dovesse essere commestibile, ma non proprio, troneggiava in un piatto sul tavolo.

"And, everyone was an Henry! Henry! Won’t take a Willie or a Sam! No Sam! I’m her 8th old man I’m Henry! Henry the 8th I am!" [ Ed erano tutti Enrico! Enrico! Non avrebbe sposato un Willie o un Sam! Non Sam! Sono il suo ottavo marito sono Enrico! Enrico ottavo sono io! ] cantava Goten più forte che poteva.

"Goten, controllati!" gridarono i tre Trunks. Uno si avvicinò a Goten per acchiapparlo e cercare di farlo calmare.

Goten si divincolò per allontanarsi da Trunks, poi improvvisamente si strinse al petto del mezzo saiyan dai capelli lilla. "Ti ho mai detto che begli occhi hai?" chiese Goten con voce decisamente troppo seria.

"Ccosa?!" balbettò Trunks.

"Tutti e tre!" sorrise Goten felice, poi cominciò a ballare di nuovo con un Trunks impegnato a cercare di divincolarsi fra le braccia. "La, la, la, la, laaaaa!"

"Aiuto!" gridò Trunks cercando di sfuggire alla stretta del suo migliore amico.

"Non capisco! Che sta succedendo?!" strillò Pan.

"Goten, cosa ti sei fumato!" gridò Bra.

"Goten, lascia andare Trunks!" gridò Marron avvicinandosi per cercare di salvare il teenager dai capelli lilla mentre Goten gli faceva fare un casqué.

Mentre Marron cercava di scollare via Goten, lui improvvisamente lasciò andare Trunks, che cadde con un guaito sul pavimento.

"Wow! Marron, come lo fai?" chiese Goten.

"Faccio cosa?" chiese Marron guardandosi intorno.

"Che cosa cosa?"

"Cosa cosa?!" gridò Marron. [ eeeeeeep…. Spero di aver tradotto bene… @.@ ND Fra ]

Goten cominciò a saltellare in giro per la stanza, cantando di nuovo.

"I’m a Barbie girl! In a Barbie world!"

"E’ molto, molto, molto andato" disse Bra.

"Goten vuoi finire immediatamente questa pazzia!" gridò Marron pestando un piede a terra.

"Ahhhhhh! Attenta!" gridò Goten.

"Cosa?!" urlò Marron.

"Lo hai quasi pestato!"

"Pestato chi!!!" gridò Marron tirandosi i codini.

"Il piccolo elfo blu! Lo hai quasi calpestato, di chi altri potrei star parlando?"

"Piccolo.."

"Elfo.."

"Blu.." dissero i tre Trunks.

Goten improvvisamente prese Marron e cominciò a ballare con lei uno swing.

"Goten! Eeeeek!" gridò Marron mentre Goten la sollevava e la faceva girare intorno alle proprie spalle molto, molto in fretta.

Bra si avvicinò al mucchio di quello che avrebbe dovuto essere un mucchio di toasts francesi e li annusò. "Eewwe, non so voi ragazzi, ma credo che sia questo che è preso a Goten."

"Cos’è quella roba?" chiese Pan.

"Il re!" gridò Goten.

"Re?" disse Bra.

"Sì, sua altezza il re dei Francesi!" disse Goten facendo piroettare con una mano una Marron molto stordita.

"Non vorrai dire il re di Francia?" chiese un Trunks.

"No è re dei Francesi! Hon, hon, hon!" disse Goten.

"E tu che sei? Il buffone?" chiese un altro Trunks.

"Gente, qualunque cosa sia questa roba dev’essere super tossica per far questo a un mezzo saiyan" disse Bra. Prese il piatto e si diresse verso il bidone della spazzatura. Ce lo buttò dritto dentro.

"NOOOOOOOOOOO! Hai ucciso il re dei Francesi!" ululò Goten. Cominciò a piagnucolare rumorosamente sul petto di Marron.

"Hey!" strillò Marron cercando di allontanare la testa nera appiccicata a lei.

"*Sob* Povero… * hiccup * … Re dei Francesi… * sob * …"

"Kami, se avessi saputo che avrebbe pianto per questo non l’avrei buttato via" disse Bra.

Marron accarezzò la testa singhiozzante di Goten, "Um… va tutto bene…. Davvero."

"Possiamo semplicemente prenderlo e andar via?" chiese uno dei Trunks.

"Dovremmo lasciare un biglietto per il nonno e la nonna" disse Pan. Prese una penna e un pezzo di carta e rapidamente vi scarabocchiò qualcosa.

"Re… dei Francesi… * sob *…" pianse Goten nel petto di Marron, che stava cominciando a essere un po’ rossa in faccia.

"Goten spero per te che tu non stia scherzando, perché se scopro che è soltanto per mettermi le mani addosso, ti uccido!"

"Francesi… * sob *"

Marron sospirò e tornò ad accarezzare e dare pacche affettuose sulla testa e schiena di Goten. "Lo so, lo so, povero Re Francese."

Marron guidò un Goten ancora singhiozzante fuori fino all’auto, gli altri dietro.

"Voglio guidare!" gridò Goten dimenticando di colpo la morte del povero re Francese. Saltò nel posto del guidatore.

"NOOOOO!" gridarono tutti i teens afferrando Goten prima che potesse avviare l’auto e lo spinsero nel sedile posteriore.

Goten continuò a cercare di scavalcare i sedili e insediarsi nel posto del guidatore anche dopo che vi si sedette uno dei Trunks.

"Voglio guidareeeeeee!"

"Goten!" gridò Marron andando a sedersi nel sedile accanto a lui e cercando di tirarlo indietro.

Goten si fermò improvvisamente e si voltò verso Marron. "Come lo fai?"

"Che?! Faccio cosa?!" gridò Marron.

"Quella cosa?" disse Goten. Marron sussultò, sotto choc, quando Goten improvvisamente le saltò in grembo, raggomitolato quanto la sua costituzione gli permetteva, e cominciò a fare le fusa.

"Che carino!" gridò Bra. [ sono d’accordo! ^.^ Ok, ormai è sicuro che B-chan ha letto Ranma…. ^___^ ND Fra ]

"Non cominciare Bra!" la avvertì Marron.

Tutti e tre i Trunks sospirarono, quello alla guida avviò l’auto, "Solo Goten," borbottarono.

"Hey, aspettate! Toglietemelo di dosso!" gridò Marron da dietro Goten.

Bra, che era seduta accanto ai due, cercò di smuovere il mezzo saiyan. Appena la sua mano si posò su di lui Goten emise un basso ringhio gutturale, e quando Bra lo scosse un pochino la sua testa si voltò di scatto e fece per mordere la mano della ragazza.

"Eek!" gridò Bra indietreggiando. "Non credo che intenda muoversi."

"E a quello che voglio io non pensi?!" gridò Marron mentre Goten tornava a raggomitolarsi e ricominciava a fare le fusa. [ chissà perché secondo B-chan i saiyan fanno le fusa… boh ND Fra ]

"Lasciami provare" disse Pan. Gentilmente posò una mano sulla schiena di Goten. Subito Goten cominciò di nuovo a ringhiare. Si fermò non appena Pan tolse la mano. "Penso che Bra abbia ragione."

"Che carino!" esclamarono entrambe prendendo l’una le mani dell’altra e guardando i due con occhi luccicanti [ lett. Starry, stellati… mm, c’è anche del Sailor Moon qui in mezzo! ^__^ ND Fra ].

"Ahhhhhh!" ringhiò Marron, frustrata.


Goku sedeva a gambe incrociate con Chichi in grembo mentre volavano fra le nuvole su una di esse, per la precisione la nuvola Kinton di Goku. Atterrarono nel loro giardino, Goku saltò giù con Chichi fra le braccia.

"Goten!" chiamò Chichi "Scommetto che sta morendo di fame. Non gli ho preparato la colazione stamattina. Goten!" chiamò ancora dirigendosi verso la casa ed entrando.

Goku rise "Conoscendo Goten, significa che probabilmente è svenuto sul pavimento." Seguì Chichi all’interno.

"Ma cosa al mondo…!" gridò Chichi guardando la propria cucina, il posto era un casino. "Che è successo qui?!" esclamò prendendo la padella deformata dall’acquaio.

Goku studiò gli ingredienti ancora sparsi sulla credenza "Non ne sono sicuro. O qualcuno ha cercato di preparare un esplosivo al plastico o qualcosa da mangiare."

"Cosa?!" gridò Chichi voltandosi verso Goku con la padella ancora in mano. "Cosa intendi dire con questo?!"

Goku indietreggiò istintivamente, adesso che aveva un po’ di senno, ricordava tutte le volte che Chichi aveva usato attrezzi da cucina su di lui quando aveva fatto qualcosa di sbagliato e non era stato abbastanza furbo da stare fuori portata. "Voglio dire che probabilmente Goten ha cercato di prepararsi la colazione da solo, a quanto sembra, ma ha finito col preparare qualcosa di non completamente commestibile. Um… Chichi, potresti per favore mettere giù la padella?"

Chichi guardò il marito indietreggiante, e poi la padella che teneva in mano, pronta a colpire. "Um… scusa" disse rimettendola nel lavello. "Aspetta un minuto! Se Goten ha mangiato qualunque sia questa cosa, e gli ha fatto qualcosa, dov’è adesso?" Si voltò in tutte le direzioni in cerca del mezzo saiyan. "Goten!" Nessuna risposta. "Goten, Goten, Goten!" chiamò Chichi in preda al panico correndo per la casa. Corse di nuovo in cucina. "Goku non rimanere lì così, aiutami a cercarlo!"

"Um..." disse Goku raccogliendo la nota che aveva lasciato Pan e leggendola.

"Mi hai sentito?!" gridò Chichi dritto nel suo orecchio.

"Ahhhhhhh!" gridò Goku cadendo a terra.

"Non sei affatto d’aiuto! Oh, Kami! E se è all’ospedale? Farei meglio a chiamare, e se si è avvelenato?"

"Calmati Chichi" disse Goku tornando in piedi. "Guarda, sta bene, è con Pan e gli altri" disse Goku mostrando a Chichi il biglietto.

Chichi lo prese e lo lesse, una volta finito sospirò di sollievo. "Kami, spaventarmi così. Quel ragazzo dovrebbe vergognarsi di se stesso."

"Ma, Chichi lui.."

"Cosa stava cercando di fare?" disse avvicinandosi e annusando la terrina. Fece una smorfia e agitò una mano davanti al proprio naso "Puzza anche in modo terribile. Cosa può essergli preso per fare qualunque cosa sia questa?"

"Uhm, Chichi" disse Goku. Il suo stomaco ruggì rumorosamente. Goku si grattò la nuca sorridendo in modo mite. "Pensi che potresti prepararmi qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame."

Chichi sospirò "Voi saiyan siete tutti uguali. Ti preparerò qualcosa. L’ultima cosa si cui ho bisogno è che cerchi di prepararti la colazione da solo. Probabilmente ti avveleneresti anche tu."

Goku sorrise e le si avvicinò. Circondò con le braccia forti la sua vita sottile "Potrò essere l’uomo più forte al mondo, ma non so davvero come potrei sopravvivere senza di te" bisbigliò fra i suoi capelli.

L’espressione di Chichi si addolcì un poco.

"Uhm..." disse Goku individuando un libro di cucina da dietro la spalla di Chichi. "Hey, quello sembra buono." Prese il libro e mostrò a Chichi la ricetta con la foto di un piatto di toasts francesi accanto. "Me la prepareresti?"

Chichi grugnì, divertita, e prese il libro a Goku, lo voltò e guardò il titolo. "Libro di cucina per scemi" disse ridacchiando. "Anche tu potresti cucinare con questo libro" disse prendendolo in giro. Chichi sbatté le palpebre e si guardò intorno nella cucina incasinata, con gli ingredienti ancora in giro. Guardò la ricetta "O forse no."


Vegeta camminava lungo un marciapiede a grandi passi mentre leccava la cima del suo cono gelato triplo gusto. Nell’altra mano dondolava avanti e indietro una piccola borsa da shopping, e un sorriso molto felice era stampato sulla sua faccia.

"Ora so perché i ragazzi odiano questo così tanto" disse Bulma cercando di vedere oltre la pila di scatole e pacchetti che avevano comprato e cercando di tenere il passo con la bionda. Era stato urtato e aveva quasi inciampato diverse volte. "Vegeta, possiamo prenderci una pausa, per favore!" guaì il saiyan da dietro.

La ex saiyan si voltò, ogni mossa della sua figura sottile sembrava esagerata, mentre inclinava la testa di lato, il gelato davanti alla bocca, con un’espressione da cucciolo. "Cosa c’è, tesoruccio?"

Bulma sentì le gambe cedergli, maledizione, a Vegeta succede questo quando gli faccio quella faccia? [ mmmmh…. ^_____^ ND Fra ] "Um… cara… non pensi che dovremmo andare dagli altri?"

"Oh, sì! La spiaggia!" disse Vegeta. Corse verso di lui e si attaccò al suo braccio, quasi facendogli cadere tutto il pacchettamento. "Me n’ero quasi dimenticata. Sbrighiamoci, voglio provarmi la mia roba nuova."

Bulma non aveva una mezza idea di cosa fosse la roba che Vegeta aveva comprato, tutto ciò che sapeva era che era costata un sacco. Ma, non gli importava, quando fosse tornata a essere se stessa avrebbe semplicemente tenuto per sé qualsiasi cosa la ex saiyan avesse comprato. Bulma doveva ammettere che, quando Vegeta non cercava di fare troppo il super macho aveva davvero un buon senso dello stile, specialmente per il corpo femminile.

I due tornarono indietro al parcheggio e Bulma tastò nella propria tasca in cerca della sua air car incapsulata [ ma allora che cavolo vanno a fare nel parcheggio?? ^^() ND Fra ]

"Bene, bene, cosa abbiamo qui?" chiese una voce dietro i due.

Vegeta e Bulma si voltarono e videro una banda di bulli schierata dietro di loro.

"Direi un riccone e la sua bella ragazza" disse un altro dei bulli.

"Hey baby, perché non pianti questo perdente e vieni a giocare con noi?" chiese uno dei teppisti facendo un passo verso Vegeta.

Bulma non si rese neanche conto di stare ringhiando finché non si udì.

"Qual è il problema, ragazzino ricco? Perché non corri via così possiamo passare un po’ di tempo con la tua bella signorina." Il tizio si mosse per afferrare Vegeta, ma dovette indietreggiare bombardato dal mucchio di pacchi che Bulma aveva sostenuto fino a quel momento.

"Tieni giù le tue sporche mani da mio mari- er moglie!" gridò Bulma, un’aura blu scuro cominciava a circondarlo.

"Vuoi che ti pesti, coglione!" gridò il tipo che era stato bombardato di pugni. Caricò Bulma agitando selvaggiamente i pugni.

Bulma schivò ed evitò i pugni, muovendosi appena da schivare il colpo.

"Maledizione! Stai fermo, bastardo!" gridò il capo dei teppisti tirando indietro il pugno per colpire di nuovo.

Bulma si chinò per evitare il pugno e afferrò una sciarpa che giaceva fra le scatole. La fece scattare sul braccio del bullo e tirò, bloccandoglielo. Il teppista calciò e Bulma lo evitò passando da sotto, ancora stringendo un’estremità della sciarpa. La faccia del bullo sbatté sul suolo di cemento quando il suo braccio fu tirato fra le sue gambe. Bulma sedette sulla schiena del teppista e circondò con la sciarpa il collo del tizio, in modo che se avesse tirato le estremità lo avrebbe soffocato.

"Pensi di essere divertente, stronzo!" gridò uno degli altri tre bulli. Tirarono fuori coltelli e pugnali.

"Merda" disse Bulma quando puntarono tutti verso di lui. In breve stava scattando e scartando in modo impossibile per un semplice umano. Lame strappavano i suoi vestiti e sibilavano oltre la sua faccia portando con sé sottili ciocche di capelli scuri. Bulma saltò fuori dal cerchio di coltelli aggrappandosi a un grande lampione e calciò le teste di tutti e tre i teppisti slanciandosi in un cerchio sopra di loro. Bulma mollò la presa e rotolò sul cemento sporco, tutti e tre i teppisti ringhiavano come cani alle sue calcagna. Bulma saltò all’indietro quando uno fece un affondo verso di lui, atterrò sulle proprie mani, e si abbassò al suolo in un fluido movimento proprio mentre un altro si gettava in avanti cercando di colpirgli le gambe. Poi Bulma scattò all’indietro come un ballerino di break dance colpendo alle caviglie due dei teppisti, si rigirò e si spinse verso l’alto, rimanendo in piedi su una mano. Gli occhi neri lampeggiarono guardando il teppista rimasto in piedi. Il teppista lanciò un urlo e si lanciò verso Bulma, ma si bloccò non appena lui cominciò a far piovere colpi col le gambe, calciando con la stessa facilità con cui un uomo in piedi sgancia pugni. Bulma piazzò un buon colpo sulla mascella del tipo e quello barcollò all’indietro, vedendolo vacillare, Bulma mollò uno spintone alla sua schiena e l’uomo cadde pesantemente a terra.

Gli altri due bulli si erano ripresi dalla caduta e ora si stavano alzando. Bulma con un salto mortale all’indietro si mise in piedi e cominciò a correre, i due alle sue spalle. Corse verso un muro e saltò correndo sul lato di esso, per poi darsi una spinta per un calcio [ stiamo passando a Matrix… ? ^^’ ND Fra ]. Colpì il tizio più vicino a lui, che cadde all’indietro addosso all’altro.

Gli uomini non rimasero a terra e Bulma si trovò intrappolato fra di essi e una rastrelliera piena di biciclette. I due alzarono di nuovo i coltelli per colpire, pensando rapidamente Bulma afferrò la bici più vicina e parò con essa le due piccole lame. Presero lo slancio per colpire di nuovo, pensando di essere avvantaggiati dalle piccole armi. Bulma bloccò uno dei coltelli con la ruota della bici. Afferrò la gomma e la girò di scatto, facendo volare via il coltello. Poi Bulma sbatté la ruota posteriore in faccia all’altro. Saltò oltre i due e atterrò esattamente sul sellino, i piedi sui pedali. I due si voltarono verso di lui, solo uno con il coltello, adesso. Bulma fece impennare la bicicletta. La riportò a terra esattamente su uno dei due bulli, costringendolo al suolo. Poi Bulma appoggiò un piede a terra e pedalò con l’altro. Il tizio di sotto lanciò uno strillo quando le ruote gli lasciarono alcuni lividi/bruciature piuttosto dolorosi. L’altro bullo ruggì e caricò. Bulma afferrò il manubrio e saltò su mirando dritto alla faccia del tipo con entrambi i piedi. Atterrò pesantemente sul naso del tizio e non poté fare a meno di sogghignare fra sé mentre cadeva all’indietro, la faccia un casino insanguinato. Il sedere di Bulma atterrò sul sellino [ posso dire che nn ho capito niente?? ^^’’’ ND Fra ] e le sue gambe si appoggiarono sul manubrio, un teppista sotto la bici e l’altro di fronte, molto simile a un animale investito. [ Kami ma Bulma è più sadico di Vegeta… Ehm… nn esageriamo… ^^’ ND Fra ]

"Ha! E’ stato facile" disse Bulma con voce compiaciuta. Soffiò sulle proprie nocche e se le strofinò sul petto. "Accidenti, sono bravo."

Si udì un grido di protesta e Bulma guardò di scatto alle proprie spalle, solo per vedere che l’altro teppista che aveva infinocchiato si era alzato e adesso stringeva a sé Vegeta.

"Bene, bene, non vuoi che succeda niente alla tua graziosa ragazza, vero?" sogghignò il bullo. Il suo sogghigno divenne un grido di dolore quando Vegeta fece scattare una gamba e lo calciò dritto all’inguine. Si voltò con un sibilo appena le sue braccia mollarono la presa e sferrò un calcio in testa al tipo, alzando la gamba in alto e riabbassandola come una scure. [ ho capitooooo! Praticamente quando fanno la spaccata in piedi… hehe nn c’ero ancora arrivata ^__^() ND Fra ]
Il teppista crollò come un sacco vuoto, mugolando di dolore, le mani al basso ventre.

Vegeta si voltò e Bulma riconobbe quello sguardo duro anche troppo bene. Era il Vegeta che Bulma conosceva così bene, un combattente nato e cresciuto, un..

"Tesoruccio!" gridò Vegeta correndo verso il saiyan sotto choc. "Non ti hanno fatto male, vero tesoruccio?! Oh, il mio povero piccolo he-man" disse Vegeta abbracciando la testa di Bulma e stringendosela al petto.

Bulma cadde in avanti, sconvolto e atterrò sul morbido. Molto morbido.

"E io che pensavo che la polvere stesse cominciando a perdere effetto" disse Bulma con voce soffocata. Divenne rosso brillante quando realizzò perché la sua voce era soffocata, e alzò la testa

"Ahhhhh! Hentai!" gridò Vegeta mollandogli uno schiaffone in faccia, che non gli fece veramente male, ma gli lasciò stampate e nitide cinque dita rosse.

Bulma si alzò massaggiandosi la guancia "E’ possibile che tutta la perversione che noi ragazze pensiamo gli uomini facciano apposta siano in realtà errori?" Ci pensò un minuto, "Nnaaahhhh!"

"Ah scusa tesoruccio" disse Vegeta con voce acuta. "Sii bravo e forse ti lascerò riprovare più tardi." Diede una gran pacca sul sedere a Bulma saltellò di nuovo verso dove avevano decapsulato l’auto. "Sbrigati tesoro, dovremmo già essere alla spiaggia."

Bulma si massaggiò le chiappe e osservò la vivace biondina trotterellare via. Le sue sopracciglia si aggrottarono mentre tastava intorno al suo fondoschiena "Cosa?!" gridò guardandosi alle spalle nel punto in cui una volta c’era la sua coda. "Ma che – dove – me la sono tagliata o cosa?" disse Bulma guardandosi intorno. Scrollò le spalle. "Oh, be’. Facile a spuntare, facile a sparire."

Bulma corse dietro la sua compagna bionda, senza fare alcuna connessione fra il giornale di quella mattina e la coda perduta.


Videl fece atterrare la air car e saltò giù.

"Ahhhh, oggi è una così bella giornata!" gridò stiracchiandosi le braccia al di sopra della testa. "Eh, Gohan?….. Gohan?"

Videl guardò suo marito nel posto passeggeri della air car.

"Oh dai Gohan, non ci baderà nessuno" disse Videl aprendo la portiera dell’auto.

"Sì, ci baderanno." Disse Gohan.

"Oh non fare il bambino" disse Videl. Si sporse e gli slacciò la cintura di sicurezza. "Dai, gli altri ci stanno aspettando."

Gohan scosse testardamente la testa e si rifiutò di uscire dalla macchina.

Videl sbuffò e afferrò il braccio di Gohan cercando di tirarlo fuori. Gohan si aggrappò alla portiera e al sedile.

"Resterò qui, Videl, tu vai e divertiti."

"Oh Gohan non c’è bisogno di imbarazzarsi tanto io lo trovo sexy" ridacchiò Videl continuando a tirare.

Le guance di Gohan diventarono di un viola rosato e si afferrò all’auto più saldamente.

"Yo! Gohan! Videl!" gridò una voce da dietro i due. Gohan e Videl guardarono e videro Crilin e 18 avanzare sulla sabbia verso di loro.

Gohan gettò un ‘eek’ terrorizzato e si incastonò ancor di più nell’auto, quasi trascinandosi dietro Videl.

"Dai, voi due, ci serve un po’ di aiuto per mettere a posto" disse Crilin. Indossava un paio di boxers rossi e occhiali da sole con la montatura dello stesso colore. 18 indossava un costume intero bianco con lo scollo sulla schiena [ si può dire così?? ND Fra ] molto profondo, i capelli tirati indietro con un nastro nero.

"Sbrigatevi, dobbiamo sistemare tutto prima che arrivino i saiyan e comincino a reclamare cibo" disse 18.

"Arriviamo!" gridò Videl. "Dai Gohan, hai sentito, alza quelle chiappe verdi!" sibilò Videl.

"Non nominare chiappe verdi!" gridò Gohan sempre rifiutandosi di uscire dalla air car.

Crilin e 18 si scambiarono un’occhiata.

Videl ringhiò, poi concentrò al massimo le proprie forze, e con tutta la sua potenza tirò verso l’esterno il namecciano testardo. Entrambi volarono fuori dall’auto mentre il sedile veniva letteralmente strappato fuori.

"Ahhhhhhh!" Thud.

"Videl!" gridò Gohan con aria molto in preda al panico. Videl emerse dalla sabbia e sorrise trionfante.

18 e Crilin sbatterono le palpebre. Davanti a loro era seduto il mezzo saiyan trasformato in namecciano con un paio di boxers di due taglie troppo piccoli, e dello stesso verde della sua pelle. A prima vista si sarebbe giurato che il namecciano era nudo.

Gohan lanciò un guaito vedendo le loro facce e guardò di nuovo l’auto.

"Non pensarci neanche" disse Videl in tono di avvertimento. Gohan abbassò la testa, sconfitto.

"Perché io? Perché, perché io?" si chiese scuotendo la testa.


Gli Z teens arrivarono all’isola del maestro Muten e uscirono dalla macchina. Goten si era calmato un pochino, ma ogni cinque secondi tremava violentemente e diceva qualcosa senza senso. [ povero ciccio… ^.^ ND Fra ]

"Povero Goten" disse Pan guardando lo zio che saltava fra le braccia di Marron con uno squittio terrorizzato per sfuggire a una piccola onda che minacciava di bagnarlo. Marron alzò gli occhi al cielo e Pan avrebbe giurato di poterle leggere nel pensiero ‘perché io, Dio? Perché io?’

"Ahh siete qui!" salutò Muten avvicinandosi.

"Hey Muten" salutò uno dei Trunks, un altro era impegnato a incapsulare l’auto.

"Bella giornata oggi, vero. Adatta ad abbronzarsi. Pan mia cara, sei bianca come un lenzuolo, dovresti toglierti quei vestiti e metterti un costume da bagno."

Tutti e tre i Trunks alzarono il pugno per colpire Muten. Il maniaco fece saggiamente qualche passo indietro.

Pan rise e si tolse la maglia rivelando che indossava il costume sotto.

"Siamo state furbe questa volta, Muten" [ questa volta?? ND Fra ] disse Bra. "Ci siamo cambiate tutte prima di venire qui." Tutte e tre le ragazze si liberarono dei vestiti e rimasero in costume.

"Trunks, andiamo a correre nelle onde!" gridò Pan e si lanciò lungo la spiaggia prima che i tre potessero rispondere o anche solo togliersi i vestiti.

Si guardarono, poi cominciarono a togliersi i vestiti di dosso e cercare di correre allo stesso tempo. "Aspettaci, Pan!" gridarono.

"Ahh, che cuccioli" disse Bra. Guardò in basso e vide Goten a quattro zampe e a lingua fuori come un cane. Sorrise malignamente e raccolse un bastoncino lì accanto. "Chi è un bravo cagnolino?"

"Bark" disse Goten.

"Bravo ragazzo, bravo ragazzo, e adesso riportalo!" gridò Bra lanciando il bastone nell’oceano.

"Bra!" gridò Marron.

Bra non riuscì a trattenersi e cadde rotolandosi nella sabbia e ridendo come una scema.

"Che è successo a Goten" disse il maestro Muten guardando Goten che trotterellava a quattro zampe sul bagnasciuga con il bastoncino in bocca.

"Niente che possa essere interessante" disse Marron. Si sbattè una mano sugli occhi quando Goten si avvicinò a lei e lasciò cadere il bastoncino ai suoi piedi. Strillò mentre si scrollava schizzando acqua da tutte le parti. "Smettila!"

Goten inclinò la testa di lato e le rivolse un’occhiata curiosa. "Bark!"

"Come mai Goten si comporta come un cane?" disse una voce.

Bra si rizzò a sedere strillando, coprendosi di scatto gli occhi con le mani. "Gohan! Mettiti qualcosa addosso!"

Marron si voltò, e fece saggiamente lo stesso. Goten la guardò incuriosito e si sbatté una mano sugli occhi imitandola.

"Finitela! Sono vestito!" gridò Gohan arrossendo.

Bra osò dare un’occhiata, poi si tolse le mani dagli occhi. "Gohan, o hai un pessimo senso dell’umorismo, o nessun gusto nel vestire."

"Non guardarmi così" protestò Gohan. "Questo è l’unico costume che ho, non posso farci niente se non mi sta bene come namecciano verde gigante."

Marron abbassò le mani e diede una gomitata a Goten per fargli fare lo stesso.

"Cos’è successo a Goten" disse Gohan avvicinandosi e osservando il fratello che stava cercando di grattarsi dietro l’orecchio con un piede.

Marron sospirò e gli diede una grattatina così che Goten le si appoggiò contro. "Lo abbiamo trovato a casa così, pensiamo che abbia mangiato qualcosa di davvero cattivo."

Improvvisamente Goten si alzò in piedi con un’aria sconvolta.

"Goten?" disse Marron protendendosi cautamente a toccargli la spalla.

"I’ve got a lovely bunch of Coconuts!" [ Ho tante noci di cocco splendide… sì proprio quella del Re Leone ^^’’’’’ sigh… ND Fra ] cominciò a cantare Goten. Iniziò a marciare lungo la spiaggia.

"Ohhh" piagnucolò Marron. "Decisamente questa non è la mia giornata." Corse dietro alla figura danzante di Goten che si allontanava.

Gohan fissò i due sotto choc, poi guardò in alto sentendo un ki familiare in avvicinamento.

"Ahh, ecco che arrivano Goku-san e Chichi-san" disse Bra alzandosi e scrollandosi di dosso la sabbia. "Non riesci mai a togliertela tutta, ne trovi sempre dell’altra quando arrivi a casa" mugugnò intanto.

Goku atterrò sulla spiaggia sabbiosa e posò Chichi a terra di fianco a sé. Indossava un paio di boxers arancioni con una stampa a pesciolini color oro e Chichi indossava un costume verde con un pareo multicolore annodato in vita, e un cestino da picnic gigante fra le braccia.

"Ciao Goku-san! Ciao Chichi-san!" gridò Bra salutandoli. "Gohan indossa un costume anche se non sembra a prima vista!"

"Bra!" gridò Gohan.

Goku e Chichi si avvicinarono.

"Ciao a tutti" disse Goku sorridendo. "Sono già arrivati tutti quanti?"

"Gohan che cos’hai addosso?" chiese Chichi fissando il costume verde.

"E’ un costume da bagno mamma, l’unico che avevo. E per quanto riguarda l’altra domanda, stiamo ancora aspettando Vegeta-san e Bulma-san."

Proprio allora arrivò correndo Oolong, "Maestro Muten! Maestro Muten!" gridò agitando qualcosa che aveva in mano. [ hiii hiii hiii scommetto che ve ne eravate dimenticati tutti… hihihihi ^___^ ND Fra ]

"Cosa? Cos’è?" chiese Muten mentre il porcellino si avvicinava di corsa.

"Guarda Muten, è lei! E’ lei!" gridò Oolong sfogliando freneticamente le pagine di un giornale e poi sventolandoglielo davanti agli occhi.

"Cosa?!" gridò il vecchio maestro afferrando il giornale e guardando più attentamente. "Non ci credo! Come ci sono finite qui?!"

"Guarda, è anche in copertina" [ oggesù… ^^() ND Fra ] gridò il maiale chiudendo il giornale per mostrarlo al vecchio.

"Cosa?" chiese Chichi avvicinandosi al vecchio per vedere.

"Um…" disse Muten tenendo il giornale fuori dalla portata di mano e di vista di Chichi. "Niente, assolutamente niente. Niente di cui tu debba preoccupare la tua graziosa testolina" ridacchiò il vecchio maniaco. "Corri" bisbigliò all’orecchio di Oolong. Entrambi partirono di corsa come se avessero il didietro in fiamme.

"Che è successo?" chiese Gohan.

"Non so" disse Goku.

"Scommetto che quel vecchio non ha in mente niente di buono" si accigliò Chichi.

Chichi sollevò il suo cesto fifante come se non pesasse niente. "Vado ad aiutare 18, voi ragazzi fate roba da uomini o cose del genere."

Entrambi la guardarono andar via, poi Goku si voltò verso Gohan. "Ti va una nuotata?"

"Puoi scommetterci!" gridò Gohan, poi entrambi si misero a correre verso le onde.


Bulma fece atterrare la air car e aprì la portiera, saltando fuori. Il vento gli scompigliava i selvaggi capelli neri. "Wow, c’è davvero sole oggi! Eh, Vegeta?…. Vegeta?" chiese Bulma voltandosi, solo per vedere la biondina in corsa lungo la spiaggia ridendo. [ come dice Nadeshiko, improvvisamente la spiaggia della Kame House è diventata più grande di Miami Beach… ^^’’’ ND Fra ]

"Aspetta! Vegeta! Non lo abbiamo ancora detto agli altri!" gridò Bulma correndo dietro alla bionda.


"Hey Pual, mi spalmeresti un po’ di crema solare sulla schiena?" chiese Yamcha. [ che squallore…. ^^’ ND Fra ]

"Certo, Yamcha" disse Pual volando verso di lui, prese la lozione e cominciò a spalmargliela sulla schiena.

"Di’, Pual, e se andassimo al Beach House Nightclub stasera" disse Yamcha chiudendo gli occhi. "Ho sentito che ci sono delle ragazze davvero belle."

"Yamcha, è tutto quello a cui riesci a pensare?" chiese Pual con un sospiro.

"Voglio dire, Pual, che bisogna cercare il tipo giusto di ragazza. Non è che adesso apro gli occhi e Ta Da, magicamente appare davant.."

"Yamcha? Qual è il problema?" chiese Pual alzando gli occhi, solo per vedere una ragazza bionda correre lungo la spiaggia, stile baywatch.

"Chi è?" disse Yamcha fissando la bionda che continuava a correre ridendo.

"E’ strano, non l’ho mai vista prima, mi chiedo cosa ci faccia su quest’isola" disse Pual. "Ach!" stridette il gatto mentre Yamcha lo gettava improvvisamente all’indietro saltando in piedi.

"Hey signorina, aspetti!" gridò.

Vegeta si fermò e guardò oltre le onde, usando una mano per schermarsi gli occhi dal sole. "Devo andare a fare una nuotata" cinguettò e afferrò il proprio top tirandoselo sopra la testa.

Yamcha rimase inchiodato mentre la bionda cominciava a togliersi i vestiti. Si godette la visuale mentre la ragazza rimaneva in due pezzi rosso, un bikini a triangolo.

"Che pupa!" disse Yamcha mentre il vento soffiava fra i capelli della ragazza, scoprendole il viso. Rimase a guardare mentre entrava nell’acqua e si tuffava. Rimase un pezzo a fissare il punto in cui si era immersa. [ anche io nuoto sempre sott’acqua, è divertente! ^__^ ND Fra ] "Che sto facendo qui!" gridò Yamcha. Fece un sorrisetto e corse verso l’oceano. "Aspettami, biondina!"


Goku emerse prendendo una gran boccata d’aria.

"Preso!" gridò Gohan spuntando fuori dall’acqua e spingendo di nuovo sotto Goku. Poi lo lasciò andare e nuotò via.
[ hiiihii io lo faccio sempre a mia sorella…. E lei si prende un colpo ^__- ND Fra ]

Goku tornò in superficie inspirando profondamente. Sorrise guardando l’ex mezzo saiyan in ritirata. "Ok, se la metti così!" gridò prima di sparire sotto il pelo dell’acqua.

Gohan sorrise e si tuffò a sua volta, fece lavorare le gambe filando a pelo d’acqua come un delfino, cercando di mettere più distanza possibile fra sé e il saiyan.

Si guardò alle spalle per vedere se riusciva a individuare Goku e colse un movimento con la coda dell’occhio. Si voltò e vide una ragazza bionda nuotare verso di lui e si domandò brevemente chi fosse prima che qualcuno lo afferrasse per la vita. Gohan si agitò e scalciò, e appena poté mise la testa fuori dall’acqua per respirare.

"Presa!" gridò una faccia sfregiata familiare a pochi centimetri dalla sua, ad occhi chiusi. "Hey baby che ne dici di un bacio?"

"Yam.." riuscì a spiccicare Gohan prima che le sue labbra fossero fermate dal quelle dello sfregiato. [ ‘sfregiato’ è come io e Nadeshiko comunemente definiamo Yamcha ND Fra ]

Yamcha aprì gli occhi e si fiondò indietro, rimanendo a bocca aperta quando scoprì che quella non era la ragazza bionda che aveva visto correre sulla spiaggia.

"AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!" gridarono entrambi, le loro voci echeggiarono in tutta l’isola.

Goku emerse dietro Gohan e zittì il suo grido spingendolo sott’acqua. Goku rise, finchè non notò le bolle d’aria che continuavano a salire da sott’acqua, come se Gohan stesse ancora urlando. Guardò Yamcha che aveva un’espressione di orrore stampata in faccia, fissando il punto in cui fino a un attimo prima c’era Gohan. "Mi sono perso qualcosa?" chiese Goku. "Lui-lei-lei-lui… bionda… svestita… acqua… nuotando… presa….trasformata… namecciano" balbettò Yamcha.

"Cosa?" disse Goku lanciando un’occhiata stranita a Yamcha. "Di cosa stai parlando, Yamcha?"

Yamcha lanciò uno strillo, si voltò, e iniziò a nuotare più in fretta che poteva. "Ho appena baciato un altro uomo!!!!!"

"hhheehhhh????" disse Goku guardando Yamcha nuotare via. "Questa è strana." Guardò giù e si accorse che le bolle avevano smesso di salire, ma Gohan non era apparso.

"Eh? Gohan?" disse andando sotto a cercarlo e tirando fuori un namecciano pieno d’acqua. "Gohan?" disse schiaffeggiandolo leggermente sulla faccia. "Gohan?"


Bulma non stava sorridendo mentre trascinava i piedi verso la casa di Muten. L’ho persa! Come ho potuto perderla?! Quest’isola non è così grande! "Quand’è che quella polvere Ultra Blond comincerà a perdere effetto!" piagnucolò.

"Bulma-san!" salutò Pual volando verso di lui.

Bulma rivolse al gatto un debole sorriso e stava per salutarlo quando Yamcha arrivò di corsa quasi investendo Bulma. Afferrò Pual per la lunga coda blu e continuò a correre.

"Pual! Ce ne andiamo!" gridò Yamcha saltando nella propria air car e avviandola.

"Ma perché?" chiese Pual da dove Yamcha lo aveva lanciato nel sedile posteriore.

"Perché sì!" gridò Yamcha mentre l’auto si sollevava e volava via.

Bulma batté le palpebre e rimase a guardare nella direzione in cui erano spariti. "Che cos’è successo?"

"Bulma!" Bulma voltò la testa e vide Chichi salutarlo agitando una mano.

Bulma lanciò un’ultima occhiata al punto in cui erano scomparsi Yamcha e Pual e poi andò verso la donna dai capelli neri.

"Ciao Bulma, tutto ok ieri notte vero?" chiese Chichi strizzando l’occhio a Bulma.

"Uh? Cosa?" disse Bulma, poi capì. "Ohhh! Vuoi dire me e Vegeta" Bulma sogghignò, "decisamente una notte da ricordare."

Chichi prese una sedia e versò due bicchieri di the freddo. "Allora?" disse sedendosi. Bulma sorrise di nuovo e prese un’altra sedia per sé.

"Dunque, prima.."


Pan correva ridendo lungo la spiaggia, i tre Trunks appena dietro. Si fermò quando avvistò Goku impegnato a trascinare un corpo verde fuori dall’acqua.

"Ahhhh! Papà!" gridò e corse verso di loro, i tre Trunks dietro.

"Goku-san, cos’è successo?" chiese un Trunks inginocchiandosi per dare un’occhiata migliore al namecciano.

"Penso che abbia inghiottito un po’ troppa acqua" disse Goku.

"Pensi che abbia bisogno della respirazione bocca a bocca?!" chiese Pan.

"Forse, Trunks tu sai fare la respirazione bocca a bocca?" chiese Goku.

"Chi, io?!" chiesero tutti e tre, e scossero la testa.

"Bene, allora dovrò provarci io" disse Goku. Si mise in ginocchio di fianco a Gohan, gli strinse il naso, e si chinò.

Gohan sussultò e aprì debolmente gli occhi , solo per vedere un volto maschile avvicinarglisi. "Ahhhhhhhhh!" strillò Gohan e cominciò a scalciare e ad agitare le braccia. Colpì forte Goku alla tempia.

"Ouch!" disse Goku massaggiandosi la testa. "Direi che sta bene."

Gohan si sedette respirando con affanno. "Che è successo?"
"Sei quasi annegato" disse Goku ancora con la mano sulla testa dolorante.

"Davvero? Kami, ho fatto un tremendo, disgustoso sogno mentre ero svenuto."

"Che cosa?" chiese uno dei Trunks.

Gohan arricciò il naso "niente che possa interessarti."

Proprio allora una ragazza dai capelli biondi passò di corsa, in costume rosso, ridendo e facendo volare dietro di sé un aquilone.

Tutti quanti rimasero a guardare mentre correva via lungo la spiaggia, fino fuori vista.

"Ok… chi era quella?" chiese Pan.

Tutti scrollarono le spalle.

Poi arrivò Goten correndo in una qualche maniera, girando in tondo, e declamando poesie allo stesso tempo. "Mooses go walking over the hill. Mooses go walking they rarely stand still. Mooses go walking up to tour window at night. They look to the left they look to the right. The mooses are smiling, they think it’s a zoo, and that’s why the mooses are looking at you. So if you see mooses while lying in bed, it’s best to just stay there pretending you’re dead. The mooses will leave and you’ll get the thrill of seeing the mooses go over the hill." [ ehmm... ok... trasduciamo... peccato che si perda la rima…. Dunque, moose vuol dire alce….alce??? ^^() err, dunque, Le alci vanno su per la collina. Le alci girano, difficilmente stanno ferme. Le alci arrivano fino alla tua finestra, di notte. Guardano a destra, guardano a sinistra. Le alci sorridono, pensano che sia uno zoo, ed è per questo che le alci ti guardano. Quindi se vedi alci mentre sei a letto, è meglio restare lì fingendosi morti. Le alci se ne andranno e tu avrai il brivido di vedere le alci andare su per la collina. Beeeeneeeeeeee…. ND Fra ]

"Goten! Torna qui!" gridò Marron cercando di afferrare il mezzo-saiyan ma mancandolo ogni volta per l’imprevedibilità dei suoi movimenti [ sèèè la Tecnica dello Sbevazzone, nota sia in Ranma che in Dragon Ball… ND Fra ] Corsero oltre il gruppo finchè non furono fuori vista.

Una goccia di sudore apparve sulla testa di tutti.


"Davvero, non sapevo che potessero farlo" disse Chichi appoggiando il proprio bicchiere vuoto.

"Oh, certo, non avevo bisogno di diventare un uomo per saperlo" disse Bulma appoggiandosi allo schienale della sedia.

"Hmmm, mi chiedo se posso farlo fare anche a Goku ciccio" disse Chichi con un’espressione pensosa.

Bulma sorrise "Forse faresti meglio a provare prima che il desiderio svanisca, sarà più facile spiegarglielo."

"Oh, per favore! Bulma, è quasi mezzogiorno!"

"E allora" sorrise ancora di più Bulma.

Chichi scosse la testa e si sporse di lato per vedere dietro Bulma una ragazza che rideva correndo lungo la spiaggia con un aquilone. Si fermò e tirò il filo che aveva in mano, guardando in su verso l’aquilone che si librava in aria.

Bulma notò che aveva perso l’attenzione dell’amica e si guardò alle spalle. "Eccola lì!" gridò il saiyan saltando in piedi.

"La conosci?" chiese Chichi, ma troppo tardi dato che Bulma era già corsa verso la tipa. Chichi decise di seguirlo e vedere chi era la ragazza.

"Eccoti qua! Ti ho cercata dappertutto!" gridò Bulma alla biondina. Vegeta distolse gli occhi dall’aquilone.

"Uhm? Hai detto qualcosa?"

"Ahhh!" ringhiò Bulma frustrato. "Vieni qui!" La afferrò per un braccio.

"Aspetta, il mio aquilone!" protestò la ragazza mentre il giocattolo scivolava via dalla sua mano e volava via. "Brutto cattivo!" gridò Vegeta colpendolo sul petto.

Bulma sospirò e si caricò la ragazza sulla spalla mentre lei cominciava a scalpitare.

"Bulma…" disse Chichi guardando la ragazza scalciante sulla spalla del saiyan. "Non avrei mai pensato che avresti tradito tuo marito, specialmente con un’altra ragazza."

"Cosa?!" gridò Bulma. "Oh, no Chichi, non è come sembra. Vedi.."

Bulma smise di colpo di parlare per guardare Goten avanzare in stile granchio con una velocità straordinaria per essere in quella posizione, e Marron che gli correva dietro. [ oggesù… ^^’’’’’’’’ ND Fra ]

"Allora!" lo sollecitò Chichi, voltando la schiena e quindi non vedendo la strana scena che si svolgeva alle sue spalle.

"Uh?" disse Bulma dimenticandosi di cosa stavano parlando.

"Tesoruccio! Mettimi giù!" piagnucolò Vegeta da sulle spalle di Bulma.

In quel momento si fecero vedere anche gli altri, eccetto Marron e Goten.

"Bulma? Che stai facendo con quella ragazza?" chiese Crilin guardando la biondina sulle spalle di Bulma, e che lo salutò allegramente agitando una mano.

"M-mamma?" balbettarono i tre Trunks, non sapendo cosa pensare.

"Aspettate! Aspettate! Aspettate!" gridò Bulma consapevole che tutti gli stavano rivolgendo occhiate stupefatte. "Non è colpa mia , è di Muten!"

"Muten ti ha fatto tradire Vegeta?" disse Gohan alzando un inesistente sopracciglio verde.

"No! Questa è Vegeta!" gridò Bulma indicando le gambe della ragazza.

"Ciao!" cinguettò la biondina sulle sue spalle, cercando di spostarsi alcune ciocche di capelli dalla faccia.

Tutti rivolsero a Bulma uno sguardo che diceva che non ci credevano.

"E’ la verità! Muten!" ringhiò Bulma voltandosi verso il vecchio. "Racconta loro cos’hai combinato!"

Tutti quanti si girarono verso il vecchio, eccetto Vegeta che stava ancora cercando di togliersi i capelli dalla faccia.

Il vecchio maniaco ridacchiò nervosamente. "Be’, vedete, ero andato a controllare se Vegeta era già tornato un uomo e mi è semplicemente capitato di er- lasciar cadere su di lei della polvere magica che avevo in tasca."

Tutti lo fissarono con espressione vuota.

"Che genere di polvere?" chiese Goku sotto choc guardando la bionda.

"Um, polvere Ultra Blond" disse Muten.

"Polvere Ultra Blond?" disse Pan. "Che cos’è?"

"Ha trasformato Vegeta in una bionda con la testa piena d’aria" sospirò Bulma. "Oops, scusa 18" disse voltandosi a guardare la donna androide.

Lei agitò una mano "So cosa dicono delle bionde e so che non è tutto vero. Comunque, penso davvero che ci divertiamo di più" sorrise.

"Bene, come la facciamo tornare normale?" disse uno dei Trunks fissando il padre.

"Mettimi giù! Mettimi giù! Mettimi giù!" gridò Vegeta agitando le braccia.

Goccia sulla testa di tutti.

Bulma sospirò e posò a terra la ragazza urlante. Subito lei si agganciò al braccio di Bulma. "Tesoruccio" sospirò Vegeta.

La goccia sulla testa di tutti divenne più grande.

"Muten" disse Bulma fissando male il vecchio maestro.

Il vecchiazzo ridacchiò di nuovo. "Non so di sicuro quanto durerà, ma dovrebbe fare effetto solo un paio d’ore."

"Quella polvere funziona anche sugli uomini?" chiese Goku.

Muten scosse la testa. "No, solo ragazze,"

"Be’, e’ quasi il momento che il drago cancelli i desideri" disse Goku guardando il proprio orologio. "Quando Vegeta tornerà normale allora nemmeno quella roba funzionerà più, giusto?"

"Hey, bella pensata, Goku" disse uno dei Trunks.

"Già, sei un genio" disse un altro Trunks.

"Non ci avrei mai pensato" finì l’ultimo.

Goku sorrise e si grattò la testa. "Be’, non sarà più per molto ancora."

"Giusto" disse Videl guardando a sua volta l’orologio. "Abbiamo ancora solo 15 minuti prima che i desideri scompaiano." [ COSA??? UN QUARTO D’ORA??? ;___________; Kami mi dispiace! ;_____; sigh… sigh…. Raga scriviamo il seguito?? ND Fra ]

"Hey! Dovremmo fare una foto di gruppo con tutti quanti prima che i desideri si annullino!" disse Bra.

"Non so se mi piaccia questa idea" disse Gohan guardando il proprio costume verde. "Preferirei non ricordarmi di oggi."

"Oh dai papà. Lo so, possiamo scattare una foto prima e una dopo che saremo tutti tornati normali" disse Pan.

"Già" disse Bra. "Muten, hai una macchina fotografica vero?"

Il vecchio prese una macchina da dentro la propria camicia. "Ne tengo sempre una a portata di mano."

"Ci scommettevo" disse Bulma guardandolo storto.

"Bene allora raduniamoci e facciamo la foto prima che il drago appaia" disse Crilin.

"Ne voglio una, poi" disse Videl.

"Anche io" disse Bra.

"E anch’io" disse Pan.

"Certo" assicurò Muten. "A questa bambina serve solo un attimo per sistemare tutto. La programmerò per scattare alcune foto di fila dopo un conto alla rovescia di cinque secondi."

"Sembra ok." Disse un Trunks.

"Allora disponiamoci" disse un altro.

"Hey, dove sono Marron e Goten" disse il terzo.

Tutti quanti si guardarono intorno.

"Um, ho visto Goten camminare tipo granchio, o meglio correre tipo granchio, lungo la spiaggia, con Marron dietro" disse Bulma.

Tutti lo fissarono. "Sono andati da quella parte" disse Bulma indicando nella direzione in cui erano spariti.

Tutti voltarono la testa appena sentirono una voce maschile cantare in maniera piuttosto stonata. "Follow the yellow brick road, follow the yellow brick road, follow, follow, follow, follow the yellow brick road!" [ ^^’ Segui la strada di mattoni gialli, segui la strada di mattoni gialli, segui, segui, segui, segui la strada di mattoni gialli! A B-chan piace il Mago di Oz ^^’ ND Fra ]. Tutti quanti sbatterono le palpebre mentre Goten arrivava marciando sulla spiaggia dalla direzione opposta a quella che aveva indicato Bulma, camminando in ginocchio. Marron era praticamente seduta su di lui, puntando i piedi nella sabbia e cercando di fermarlo.

"Goten! Non sei un munchkin!" gridò. [ sul diz. Nn c’è, credo che sia il nome di uno dei quattro popoli di nanetti del Mago di Oz… ^^’ ND Fra ] "Sei alto quasi sei piedi!" [ anche qui, ditemi a cosa corrispondono sei piedi nel sistema metrico decimale e vi do un premio ND Fra ]

"Goten!" gridò Chichi fissando choccata il figlio più giovane.

"E’un po’ fuori, stamattina" disse Bra.

"Un po’?" disse Pan guardando Bra.

I tre Trunks corsero verso Goten e lo sollevarono, uno da ogni parte e l’ultimo reggendolo per le gambe. Goten smise di cantare e guardò i tre, poi cominciò ad agitarsi per liberarsi.

"Lasciatemi andare, feccia maligna! Io, Son Goten, sono il difensore giurato dei piccoli affarini pelosi! Quando mi libererò tornerò nel mio mech.‘Grande e Coccoloso’ e vi schiaccerò come le perfide cose viola che siete!" gridò Goten.
[ ho…. Ho paura…. ^^’ * Sonomi scappa urlando e si rifugia nella Gravity Room, dove Vegeta dopo aver sbuffato ‘Ancora?!?’ considera l’idea di usarla come punching ball * ND Fra ]

"Perfide.."

"Cose.."

"Viola?!" dissero i tre tenendo stretto Goten.

"Gente, è ancora fuori di sé."

"Adesso crede di essere un paladino della giustizia con un robot chiamato ‘Grande e Coccoloso’?" chiese Bra.

"Per te è il signor Grande e Coccoloso!" gridò Goten.

"Goten, ti prego, non farlo" disse Marron.

Goten smise di agitarsi e guardò Marron. "Incantevole Principessa Marron del pianeta azzurro. Sei viva! Grazie alle stelle!"

"Goten, sono stata con te tutto il tempo" disse Marron avvicinandosi a Goten.

"Scattiamo questa foto e facciamola finita" disse il Trunks che teneva Goten per le gambe. Lo mise giù, e gli altri due lo lasciarono andare dato che aveva smesso di cercare di scappare.

Goten si inginocchiò davanti a Marron e le baciò la mano. "Voto la mia vita alla tua salvezza , mia principessa. Mai più alcuno oserà farti del male." [ ^.^ Ooooh! Nd Fra ]

Marron arrossì e 18 le diede un’occhiata significativa, strizzando l’occhio.

"Molto bene, tutti quanti! Insieme!" gridò Muten e cominciò a spingere tutti quanti in gruppo.

Vegeta rise e abbracciò Bulma da dietro guardando oltre la spalla del saiyan mentre Muten sistemava la macchina. I tre Trunks formarono un semicerchio intorno a Pan, uno dietro, e gli altri su ogni fianco. Goku sorrise e tirò Chichi davanti a sé, circondandole la vita con un braccio, e appoggiando l’altro sulle alte spalle di Gohan. Videl si aggrappò al braccio di Gohan e sorrise. Goten sollevò Marron e la posò a sedere sulla sua spalla, per una volta sembrando il proprio se stesso tonto, ma sano. 18 si sedette davanti a loro e Crilin si mise in piedi dietro di lei con le mani sulle sue spalle. Anche Bra si sedette davanti e si arrampicò sul grande guscio della tartaruga di Muten. Oolong si sedette vicino a Bra e ammirò la visuale.

"Benissimo, conto alla rovescia!" gridò Muten e corse per apparire nella foto. Appena arrivò di fianco al gruppo, la ,macchina scattò, poi Muten si protese in avanti e tirò giù il top di Vegeta. "Click" Bulma furibondo mollò un pugno in faccia a Muten con tutti che li guardavano. "Click" Il cielo divenne improvvisamente nero e un drago apparve dietro di loro. "Click" Ci fu un lampo di luce brillante tutt’intorno al gruppo, il drago sorrise alla macchina fotografica e fece il segno della vittoria con due dita. "Click". Poi il drago scomparve.

"Ma che?" disse Bulma sentendosi in qualche modo diverso. Sbatté le palpebre al suono della sua voce e realizzò di essere una LEI!

"Um? Che è successo?" chiese Goku guardandosi intorno con aria confusa.

"Non sono un namecciano! Non sono un namecciano!" gridò Gohan e sollevò Videl piroettando con lei. Poi la mise giù e la baciò.

Pan si voltò e vide Trunks, adesso ce n’era soltanto uno, e aveva gli occhi spalancati. "Trunks?" disse a voce bassa come se avesse paura di farsi notare da lui. Kami, e se fosse stato arrabbiato per il desiderio? E se non gli fosse più piaciuta? Trunks mugolò e cadde in ginocchio.

"Trunks!" disse Pan, allarmata, inginocchiandosi a sua volta e guardandolo. "Cosa c’è che non va?"

"Ho il peggior mal di testa che abbia mai avuto!" gridò Trunks.

Bra, al loro fianco, ridacchiò. "Be’ adesso hai i ricordi di tre differenti versioni di te stesso e di sette giorni. Immagino che ti provochi un certo casino mentale."

Trunks mugolò ancora e si coprì gli occhi con le mani.

"Tiger Lily? Sii un angelo, ti prego, mi porteresti un’aspirina?"

"Cosa?"

"Aspirina?" implorò Trunks con voce carica di dolore.

"No, mi hai chiamata Tiger Lily vero?"

Trunks si tolse le mani dagli occhi e la guardò "Sì, perché?"

Pan sorrise "Non importa. Vado a prenderti qualcosa." Gli accarezzò una guancia prima di alzarsi e correre dentro alla Kame House in cerca di un’aspirina.

Goten sorrise a Marron, ancora seduta sulla sua spalla "Sai che ti amo vero?" [ oooooddioooo che carinooo!!! ^.^ * giggle * giggle *ND Fra ]

Gli occhi di Marron si allargarono perl lo choc e guardò in quelli neri e dolci di Goten. "Goten?" bisbigliò.

Goten sorrise ancor di più, poi senza preavviso cominciò una corsa folle lungo la spiaggia. "Oooohhhh! Vorrei essere un wurstel Ocsermyer!" [ aaahhhh la conosco la cantavano nei Simpsons! Hihi me la ricordo ancoraaaaa : Vorrei essere un wurstel Ocsermyer! E’ quello che desidero di piùùùù… Perché se fossi un wurstel Ocsermyer tutti sarebbero pazzi di meeee!!!! Una cosa così… hiihiihiii ^__^ ND Fra ]

"Goten!" gridò Marron ancora appollaiata sulla sua spalla.

Bulma sorrise facendo scorrere una mano sulla propria figura ora curvilinea. "Ah è bello essere di nuovo una donna."

Braccia forti e muscolose le avvolsero le spalle e la strinsero indietro in un abbraccio. "Tesoro" sussurrò una profonda voce maschile al suo orecchio.

Gli occhi di Bulma si allargarono e si voltò, solo per vedere la figura familiare e maschile di Vegeta, ma con una differenza; era ancora biondo!

"Muten!" urlò Bulma. Puntò un dito verso i capelli biondi del marito.

Il vecchio rise e scrollò le spalle.

"TU!" gridò Bulma preparandosi a schiacciarlo al suolo.

"Qualcosa non va, tesoro?" disse Vegeta con una voce profonda e bassa che fece sentire a Bulma le ginocchia deboli. Si voltò a guardare il marito che le sorrideva dolcemente. "Ah, al diavolo, che sto pensando" disse ad alta voce, poi saltò dritta in braccio a Vegeta. "Hey biondino vuoi essere il mio schiavo d’amore e spalmarmi un po’ di crema solare?"

"Qualsiasi cosa per te, tesoro" disse [ purred… ^^’ ND Fra ] Vegeta.

Bulma lanciò un gridolino deliziato e scalciò. Guardò oltre le spalle di Vegeta e salutò gli altri "Ci vediamo dopo ragazzi!" gridò prima che il saiyan biondo andasse via con lei fra le braccia.

Chichi sorrise a suo marito, ancora confuso. "Hai fame? Abbiamo preparato da mangiare."

"Cibo!" gridò Gohan. Tutti quanti sbatterono le palpebre sorpresi mentre il mezzo saiyan correva ad alta velocità e si fiondava in una delle sedie al tavolo preparato fuori. Una volta che il suo didietro si posò sulla sedia afferrò la cosa commestibile più vicina e ne fagocitò un grande morso.

Videl rise "Be’, dopotutto non ha mangiato per una settimana."

Goku si leccò le labbra e in breve stava masticando energicamente di fianco a Gohan.

Goten arrivo correndo lungo la spiaggia ancora con Marron sulle spalle. La ragazza vide gli altri Son mangiare e le venne un’idea alla disperata.

"Guarda Goten, cibo!" gridò indicando il tavolo.

Goten si fermò facendo quasi volare via Marron. "Cibo!" gridò, poi corse verso il tavolo e saltò su una sedia.

Marron stridette mentre cadeva di testa oltre la tavola a causa dell’improvvisa frenata di Goten, questa volta non era riuscita a tenersi stretta.

Finì con la testa in mezzo alla sabbia e lanciò un’occhiataccia a Goten che cominciava a ingurgitare cibo con gli altri membri della sua famiglia. Grugnì, si rialzò da terra, e cercò borbottando di togliersi un po’ di sabbia di dosso. Udì ridere di fianco a sé e si guardò alle spalle, vedendo Oolong e il maestro Muten con il naso in un giornale. Decise che preferiva non sapere.


Pan non poté impedirsi di sorridere guardando il ragazzo in condizioni miserevoli steso sotto una palma ombrosa.

"Trunks" bisbigliò sedendosi accanto a lui.

Trunks mugolò e sussultò, anche quella vocina bassa gli faceva male la testa. "Pan mi faresti un favore, gridami contro, così smetterò definitivamente di soffrire."

Pan non poté impedirsi di ridere piano. "Lo farei ma non penso che servirebbe, probabilmente ti verrebbe solo più mal di testa."

Trunks grugnì in modo molto simile al padre "Non credo che possa farmi più male di così."

Pan rise ancora e lo scrollò leggermente.

"Stai cercando di farlo peggiorare?" disse.

"No semo, guarda" disse con voce divertita.

Trunks sbirciò fra le proprie dita e vide che Pan stringeva un bicchiere d’acqua e alcune piccole pillole.

"Oh, sei un angelo" disse prendendo pillole e bicchiere e sedendosi. Se le cacciò in bocca e bevve l’intero bicchiere. Trunks si mosse per tornare a sdraiarsi ma Pan lo afferrò e gli appoggiò la testa sul proprio grembo.

"Pan?" chiese anche se ovviamente era ancora dolorante.

"Shhhhh" disse piano e cominciò a giocare con i suoi capelli lilla. "Rilassati."

Trunks lo fece, chiuse gli occhi e si rilassò, lasciando che Pan lo accarezzasse con dita gentili.

Pan sorrise mentre il respiro del mezzo saiyan diventava pesante e regolare; si era addormentato.

Alzò la testa e guardò l’oceano blu e fu felice, l’aria tiepida, l’ombra dell’albero, Trunks addormentato placidamente fra le sue braccia. Sorrise al ragazzo addormentato e si chinò a baciarlo dolcemente sulle labbra prima di continuare a giocare con i suoi capelli.


Marron sedeva da sola a guardare le onde, come Pan. Sospirò piano e appoggiò la testa sulle proprie ginocchia.

"Marron" chiamò piano una voce dietro di lei. Non ebbe bisogno di voltarsi per sapere che era Goten.

"Vuoi tormentarmi ancora?" chiese senza guardarlo.

Sentì che strisciava un piede nella sabbia, dietro di lei. "Mi dispiace" disse a voce bassa. Poi si sedette di fianco a lei, fissando l’acqua.

"Goten?" disse Marron senza guardarlo.

"Sì?" rispose lui voltandosi a guardarla.

Marron si limitò a guardarlo a lungo, poi inclinò il capo appoggiandolo sulla spalla di lui e tornò con lo sguardo sulle onde.

Goten la fissò a lungo, poi lentamente alzò un braccio e lo avvolse intorno alle sue spalle. Sorrise guardando un momento di più il suo dolce viso, e poi continuò a sua volta a guardare le onde.


Chichi stava pulendo il casino fatto da un saiyan e due mezzi saiyan quando individuò Bulma e un Vegeta dai capelli neri venire in quella direzione.

Sorrise all’amica e finì di portar via i piatti sporchi, senza dubbio i due erano affamati; se non Bulma, sicuramente Vegeta.

"Vedo che è tornato normale" disse 18 che era sdraiata a pancia in giù, a prendere il sole.

Bulma sorrise. "Sì, è tornato a posto all’improvviso. Oh, e hai ragione, 18."

L’androide alzò un sopracciglio come a chiedere ‘cosa?’.

Bulma sorrise "i biondi possono essere più divertenti."

18 ridacchiò e riappoggiò la testa sull’asciugamano.

Vegeta lanciò un’occhiataccia a Bulma dal suo posto a tavola dove stava divorando alcune costolette al barbecue.

"Oh non preoccuparti Veggi caro, mi piaci ancora così come sei. Ma, devi ammettere che è stato" si fermò in cerca della parola giusta. "Interessante."

Il principe dei saiyan [ ci credete che stavo scrivendo ‘principessa’? ^^’’’ ND Fra ] grugnì e tornò a mangiare.

"Ciao Vegeta!" salutò Goku avvicinandosi al saiyan indaffarato. "Ti va di allenarci?"

Chichi sbuffò e lanciò un’occhiataccia al marito. "Ho detto che potevi allenarti?"

"Ah, ma Chichi" piagnucolò Goku.

"Niente ma Goku. Ci avrei giurato, appena torni normale la prima cosa che vuoi è mangiare, e poi combattere! Non hai imparato niente da tutto questo?"

Goku assunse un’espressione pensierosa, poi guardò Chichi con un’espressione seria negli occhi.

"Goku?" disse Chichi chiedendosi cosa stesse per dire il saiyan.

Goku sorrise allegramente e incrociò le braccia dietro la testa. "Mai interrompere un drago mentre sta guardando la sua soap opera preferita."

Chichi crollò a terra, le gambe che tremavano leggermente. [ hihi avete presente Sailor Moon? O City Hunter?? ^___^ ND Fra ]

"Oh? Chichi, tutto bene?" chiese Goku avvicinandosi per aiutare la moglie.

Vegeta finì di abbuffarsi e si alzò.

"Ti va di andare a fare una nuotata?" chiese Bulma rivolgendogli uno sguardo civettuolo.

"Chi ti ha detto che ti ho perdonata" disse il principe con voce fredda.

"Vuoi dire che sei ancora arrabbiato con me?" disse Bulma.

Il saiyan non rispose, li oltrepassò e si allontanò da loro, stufo di averli intorno dopo tutto quello che era successo nell’ultima settimana. Forse avrebbe dovuto scomparire per qualche giorno in una delle sue sessioni di allenamento, non lo aveva fatto per un pezzo. Stava oltrepassando il vecchio e il piccolo maiale che stavano ridacchiando fra sé guardando un giornale. Non ci avrebbe dato una seconda occhiata, ma gli capitò di guardare la copertina. Gli occhi di Vegeta si allargarono e strappò il giornale di mano ai due, sorpresi.

"Hey!" gridò Oolong, poi impallidì.

"Uh oh" disse Muten a voce bassa.

"Cosa???!!!!" esplose Vegeta sfogliando in fretta e furia il giornale. Con un’espressione di orrore terrorizzato. "Dove lo avete preso?!" gridò Vegeta puntando un dito contro il giornale.

"Preso in un’edicola" disse Oolong con voce tremante.

"Cosa! Volete dire che ce ne sono altri!" gridò il principe.

"Già" disse Muten. "Probabilmente hanno venduto copie in praticamente ogni posto dove si vendono giornali"

Vegeta rimase a bocca aperta. Poi strappò il giornale e lo bruciò con una veloce ki blast. Si voltò per andar via.

"Dove stai andando?!" chiese Bulma.

"A bruciare quei giornali fino all’ultimo!" ruggì il principe e decollò.

Bulma guardò il piccolo mucchietto di cenere fumante. "D’accordo, voi due, datemelo" disse.

"Cosa?" chiesero i due in coro.

"Avanti, non fate gli gnorri. So che se avevate qualcosa che avrebbe reso Vegeta così incazzato ne avrete sicuramente un’altra copia, quindi datemela!"

I due si scambiarono un’occhiata.

"Devo ripeterlo!" scattò Bulma.

I due sobbalzarono e passarono a Bulma un giornale che era stato nascosto sotto una delle sedie.

Bulma diede un’occhiata alla copertina e spalancò gli occhi.

"Che cos’è?" chiese Goku guardando oltre la sua spalla. "Fumetti?"

Bulma non poté che rimanere a fissare la copertina che aveva su una foto di Vegeta donna con la camicia aperta e gli occhi neri fissi verso l’obiettivo. Bulma sfogliò rapidamente e in breve trovò foto anche più piccanti della versione femminile di suo marito. Bulma cominciò a ridere, prima piano, poi a sganasciarsi.

"Dovrei far loro causa per questo, ma non credo che lo farò. Questo è una perfetta black mail [ sul mio dizionario idiota nn c’è scritto che vuol dire è____éNd Fra ] disse agitando il giornale. "Probabilmente finirà col bruciare ogni copia di questo giornale, ma non questa" disse con un sorriso trionfante.

"Ma è nostra" disse Oolong.

"Non più" disse Bulma. "Questa finirà a casa mia, al sicuro."

I due pervertiti sembrarono seccati. "Non è giusto!" piagnucolarono.

Bulma ricominciò a ridere.

"Cosa c’è di così divertente?" chiese Gohan che era appena tornato dalla sua nuotata post-pranzo con Videl.

"Oh niente" sorrise Bulma.

Chichi sospirò "Be’, sono contenta che le cose siano tornate normali."

"Anche io" disse Gohan.

"Oh non direi che tutto sia tornato normale" disse 18 dal suo posto sulla sabbia.

"Perché?" chiese Crilin.

18 sorrise con gli occhi ancora chiusi, poi li schiuse per vedere Marron, Goten, Pan, e Trunks ancora seduti o sdraiati sulla sabbia, insieme. "Non lo è" disse e richiuse gli occhi.

Crilin si grattò la testa senza capire di cosa stesse parlando sua moglie.

"Ah, si sta facendo tardi" disse Chichi guardando l’orizzonte dove il sole stava cominciando a calare, tingendo il cielo di tutti i colori dell’arcobaleno. "Goku, dovremmo prepararci ad andare."

Bulma sbadigliò "Sono d’accordo. Non credo che Vegeta verrà a casa se non molto tardi, ma ho alcune cosette di cui occuparmi." Diede una pacca al giornale.

"Ok, allora penso che me ne andrò anch’io" disse Gohan

Goku sorrise "Perché non lo rifacciamo la prossima settimana?"

Tutti quanti lo fissarono con una goccia sulla testa.


Shenlong spense la TV e tornò a sedersi. Si era divertito più negli ultimi sette giorni che in secoli e secoli. Ma, tutte le belle cose finiscono e adesso il divertimento era terminato. Il drago sorrise e prese un foglietto di francobolli. Passò la lingua dietro di esso e poi li attaccò su una busta, indirizzata a I Desideri Più Divertenti Dell’Universo, che era il programma preferito di Shenlong dopo la sua soap opera. Non si sarebbe sorpreso se avesse vinto il primo premio di 100,000 drago-dollari e se non fosse stato così, come diceva Goku c’era sempre la prossima settimana.

The End