CAPITOLO QUINDICESIMO
Ecco a voi il capitolo 15, buona lettura...



* Tutti in coro* Ma che diavolo di titolo è per un capitolo?
* Scrittore con gocciolone enorme* Ahem non sapevo che cacchio scriverci…avrei sbagliato mettendo qualche titolo che si scopriva troppo sul capitolo…
* Tutti * Ma che diavolo dici?
* Scrittore piccolo piccolo* Uffa ce l’hanno tutti con me…
* Regina dei Draghi del Cielo * Dai su…a me sei simpatico* Disse il drago con voce suadente e sensuale.
* Scrittore * Che beeello! Bando alle ciance e ricominciamo la narrazione!
* Tutti * Che squallido…

- E così ti sei ammalato… - esordì Xenia.
- Pare di si. - Rispose stancamente il demone malato.
* Ah che discorsi profondi che si fanno fra demoni!*
* Xenia * Che ne sai tu? E comunque era solo per rompere il ghiaccio…
* Xellos * il ghiaccio mi piace e tu non venirmelo a rompere
* Xenia * !!!
* Scrittore con gocciolone* Avanti calmatevi…Xel sta male…ed è un po’ nervosetto…cerca di capirlo Xenia…
* Xellos * Ancora con questa storia?
* Xenia* …….
- Lo vedi che non scherzavo quando ti ho chiesto se avevi la febbre? - Continuò Sea.
- Probabilmente avevo già la febbre ma non avvertivo il cambiamento…abituato come sono al caldo tropicale…- Xel abbozzò un sorriso che si spense subito.
- Ma dico io se un demone si può prendere l’influenza…
Una peso da diciassette tonnellate con sopra scritto “Demone buono a nulla” cadde con violenza sulla testa di Xel.
- Senti sono già abbastanza umiliato per conto mio…non c’è bisogno che anche tu ci metti il carico…
- Scusami Xel…ma mi mette a disagio vederti ammalato.
- E allora che ci fai qui?
- Come sei gentile…- ribatté Xenia ironica, - ad ogni modo volevo sapere se ti era venuto in mente qualcosa sul piano del Cielo… - continuò vaga.
- Sfruttatrice. - Tagliò corto Xel.
- Si o no?- Incalzò Sea.
- No. - Rispose impassibile Xellos.
* Tutti * Ma come non doveva rispondere Sore Wa! Himitsu Desu?
- Già…a dire la verità nemmeno io sono riuscita a scoprire qualcosa…e la cosa mi innervosisce non poco…
Xellos sorrise vedendo Xenia agitare il suo pugno al cielo in segno di sfida.
- Mi dispiace ma così ridotto non ti posso essere d’aiuto. - Commentò con poco entusiasmo il subordinato di Greater Beast.
- Già lo vedo…e non credo che io sarò in grado di portare avanti il lavoro da sola…
Xellos spostò lo sguardo da Xenia alle candele, con fare assente.
Era parecchio tempo che conosceva Xenia, i suoi modi bruschi e spontanei per quanto non si adattassero ad un demone * Zelas licenziati!* l’avevano resa subito simpatica al mazoku.
* Xenia * Si ma il nostro incontro è un’altra storia vero?
* Scrittore* esatto e non dilunghiamoci…
Xel sentì poi un singhiozzo provenire dalla ragazza e con fare allarmato la fissò nuovamente.
- Mi dispiace Xel… - disse mentre si chinava su di lui, lacrime le solcavano il viso, e il suo seno prosperoso sobbalzava ad ogni singhiozzo.
* A Xel! Ma dove guardi? ^^ ¿*
Le mani di Xenia scivolarono intorno al viso di Xellos, che questa volta la fissò serio, il loro volti si sfioravano. Il demone sentì il caldo respiro di Sea intervallato dal pianto, carezzargli la guancia, poi l’umido tepore di una lacrima, gocciata dai profondi occhi della subordinata di Dolphin.
Il tempo sembrò rallentare fino a fermarsi, singhiozzi sommessi e uno sguardo colmo di tristezza; Xellos tentò di leggere quell’espressione, ma stavolta non ebbe fortuna, venne solamente assalito da una sensazione di disagio, altri brividi, diversi da quelli della febbre, gli attraversarono la schiena quasi paralizzandolo.
L’espressione di Xenia colma di tristezza sembrò cambiare impercettibilmente, ma improvvisamente i demoni avvertirono l’aura di Zelas Metallium forte e chiara. La Dark Lady si era svegliata ed aveva rimosso il sigillo, Xenia si ritrasse fulminea da Xel, che sentì calare la tensione, con un sospiro quasi di sollievo vide comparire il capo nel centro della stanza, le candele divamparono di nuova luce mentre il demone tuonava irato.
- Xenia, ti avevo proibito di incontrare Xellos!
Sea indietreggiò spaventata, poi si inginocchiò al cospetto di Zelas.
- Mi scuso profondamente per quanto ho fatto, è stata mia una azione deliberata, spero vogliate perdonare questa mia insubordinazione.
- Sparisci e non provare più a contraddirmi. - Ribattè furiosa Zelas.
Xenia senza farselo dire due volte scomparve nel nulla.
Zelas prese a passeggiare freneticamente avanti e indietro per la camera da letto.
- Come ha osato…- non riusciva a capacitarsi di quanto avesse osato la subordinata di Sea… poi dopo qualche minuto in cui sbollì la rabbia, si rivolse a Xel.
- Cosa voleva?
- Informazioni.
- Sfruttatrice.
- Demone.
* Ma che fate? Giocate alle associazioni di idee?*
* Zelas * Zitto idiota.
* Scrittore * Come non detto…qua mi mettono tutti i piedi in testa…
Zelas si allontanò a grandi passi dalla stanza sbattendo dietro di se la porta, le candele si spensero tutte lasciando Xel nell’oscurità, ma anche se non era possibile distinguerlo…stavolta si poteva dirlo con sicurezza, stava sorridendo.





CONTINUA...