LA FAMIGLIA NOGAMI IN PERICOLO?

Capitolo secondo
E Kaori ripose il martello!


Tre giorni dopo al cat’s eye entra un abbattuto Ryo Saeba.

“Che hai Ryo?” - chiede Miki –“Sembra che tu non sia più tu, mi sembri un albero abbattuto.”

“Non è colpa mia, ma di Saeko!”

“Come di Saeko?”

“Ha cambiato la mia Kaori!” (La sua Kaori?)

“Come ha potuto cambiarla? Kaori non è una persona facilmente influenzabile, soprattutto non da Saeko!”

“Sta arrivando! Ora ti mostrerò!”

In quel momento entra una sexy Saeko e una concentrata Kaori su un coltello da lancio.

“Miki, donna della mia vita arrivo!!!!!!”

Ryo si scaglia verso la donna con entusiasmo. Si ferma a pochi centimetri attendendo la martellata, che come ultimamente succedeva non arrivava più.

“Capisci di cosa sto parlando Miki? Pensa solo a quei dannati coltelli. Che le serviranno poi?"

“Dunque ora è aperta la stagione di caccia?” – Dice Miki.

“E’ apertissima! E’ questo il problema. Al mio amico e a me manca lo stimolo del pericolo!”

“Dunque così siete mosci tutti e due!”

“Ehi, non insultare! Ma dov’è finito quel polipo di tuo marito?”

Un’ombra scura ed immensa si staglia contro la parete.

“Che stavi dicendo moscerino?”

“Caro il mio Umibozu, come trascorre la vita matrimoniale? Sempre sotto le lenzuola o sei diventato più audace?”

Falco diventa viola e fumante.

“Non sono cose che riguardano te! Pensa ai tuoi di problemi!” – esclama Miki.

“Che tipo di problemi hai?” – chiede Umibozu.

“Non sono cose che ti riguardano!”

“Lui e il suo amico sono diventati mosci!” – aggiunge una sorridente Miki.

Falco si mette a ridere.

“Che cosa ti è accaduto? Sei invecchiato tutto ad un tratto ed ora hai bisogno del viagra?”

“No certo che no! Non si tratta certo di questo!”

“E allora di che si tratta?”

“Ti ripeto non sono fatti tuoi!”

“Gli manca il senso del pericolo per eccitare il suo amico!” – Suggerisce una radiosa Kazue, che è appena entrata.

Kaori alza di scatto gli occhi e fulmina Kazue. Un impercettibile movimento della mano e il coltello è già infisso nel muro a pochi centimetri da Ryo.

“Ma quei coltelli ti hanno dato alla testa?” - Urla un furioso Ryo.

“Molto bene Kaori, hai colpito il bersaglio, sei pronta per il prossimo livello.” – Esclama Saeko.

“Come ha colpito il bersaglio?” – chiede uno stupito Ryo.

“Guarda il muro!” – gli suggerisce Saeko.

Staccato il coltello Ryo vede una mosca spaccata in due.

“Questo era il bersaglio?”

“Già, proprio quello.”

Ryo si mette ad osservare Kaori. Non è più l’invadente, la chiacchierona, non è più la stessa e a lui mancava.

“Deve finire al più presto questa storia con Saeko e poi troverò il modo di aver di nuovo la mia Kaori.” – Si dice un malinconico Ryo.

“Kaori, hai voglia di aiutarmi, devo andare a prendere delle cose in magazzino? – chiede una pensierosa Miki.

“Perché no? Andiamo. ”

Tutti guardarono Miki e Kaori uscire.

Ryo si scagliò con violenza contro Saeko dicendo: “Che le hai fatto??? Tu e tuoi stupidi coltelli, non è più lei!”

“E’ stata lei a chiedermi di insegnarglielo e comunque non sono stata io.”

“Credo di doverti delle spiegazione Saeba!” – dice una timorosa Kazue.

“Tu? Tu ne sai qualcosa?”

“Credo che centri con qualcosa che le ho detto io!”

“Dimmi tutto, che lei hai detto?”

“Ti va di andare a fare quattro passi?”

“Ecco … io veramente non posso allontanarmi da Saeko…”

“Vai pure, ci penseremo io e Miki… in ogni caso anche lei sa difendersi!” – dice Umibozu.

“Ti va bene Saeko?”

“Si, sì tanto io sto studiando questi incartamenti.”



Andiamo a fare una capatina dove si trovano Miki e Kaori.



“Dunque stai seguendo i consiglio di Kazue?”

“Già… stanno funzionando…”

“Non mi sembra poi così tanto, tu non sei più la stessa e nemmeno Ryo mi sembra molto a posto.”

“I primi giorni sono stati una faticaccia per cercare di trattenermi, ma ora quasi non ne sento più il bisogno."

“Com’erano i tuoi rapporti con Ryo prima di attuare questa tecnica?”

“I primi giorni dopo il vostro matrimonio sono stati favolosi, ma poi è tornato tutto come prima!”

“Capisco, dunque non ha ancora messo la testa a posto!”



Andiamo a fare un giretto anche noi con Kazue e Ryo.

“Dunque credi che sia per questo che in questi giorni non arrivano punizioni divine qualunque cosa io faccia!”

“Si è colpa mia, mi spiace!”

“Dispiacerti… ma mi hai fatto un regalo immenso! Mia dolce Kazue andiamo in qualche posticino tranquillo… noi due soli soletti…”

“… non siamo proprio noi due soli soletti…”

“… Kaori ti posso spiegare… ma dov’è Kaori?”

“Ehmm! Ciao Ryo! Giù le mani dalla mia donna!”

“Ciao Mik, come va ?”

“Ho detto: togli le mani dalla mia donna!”

“Quale mano?”

“Entrambe!”

“Ok, ok! Non ti scaldare!”

“Mi scaldo si! Kaori non ti basta!”

“Sorvoliamo l’argomento!”

“Cos’è, avete litigato?”

“No, anzi è da quando sono tornato da quell’incarico che non litighiamo, c’è una pace in questi giorni che sembra decisamente irreale! Mai stato meglio di così!”

“Ma va? Niente litigi, niente avvolgimento nel panno, nessuna martellata?”

“Assolutamente niente di niente!”

“Sei malato?”

“Chi io? Assolutamente no!”

“E allora?”

“Si tratta di Kaori, ha deciso di ignorarmi!”

“Allora ha capito che non sei il tipo adatto per lei! Arrivo mia dolce Kaori! Sono tutto tuo!”

Una furiosa Kazue incombe minacciosa su Mik.

“Kazue, mia dolce Kazue, stavo solo scherzando! Avendo te, le altre donne chi sono in paragone!”

“Su questo hai ragione!” – risponde uno sbellicante Ryo.

“Tu taci! Con te faccio i conti dopo per aver toccato la mia donna!”

“Ho dalla mia munizioni in abbondanza!”

“Che vuoi dire?”

“Potrei raccontare a Kazue di quando Kaori si è trasferita da te!”

“Lo sa già!”

“Anche di quello che hai cercato di fare a casa mia!”

“Ricattatore!”

“Puoi scommetterci! Comunque, tornando a noi Kazue, perché hai dato quei consigli a Kaori?”

“Che consigli?” – chiede uno stupito Mik.

“Era tanto triste… sai anche tu che non è una persona con una forte stima di se! Così mi sono permessa di darle qualche suggerimento che con me di solito funziona.”

“Capisco!”

“Posso sapere anch’io che cosa funziona?” – chiede un curioso di Mik.



Torniamo da Miki e Kaori.

“Che intendi fare ora?”

“Non so. Ho promesso a Kazue che avrei tentato per almeno dieci giorni e sta sera inizierà il quinto.”

“Ascoltami Kaori, lascia stare i suggerimenti di Kazue! Sei tanto triste in questo periodo, non sembri più tu! Dovresti stare un po’ da sola con te stessa e poi con Ryo. “

“Adesso non si può! Dobbiamo permettere a Saeko di terminare le indagini. Ora ha qualche nome e possiamo cominciare a muoverci.”

“Kaori!”

“Si?”

“Sei già un’ottima partner per Ryo, in tutti sensi... Sei decisamente diventata brava come sweeper! Lo ha detto anche Falco!”

“Veramente?”

“Si, veramente! Non lasciarti impressionare da Saeko, te la cavi decisamente bene!”

“Grazie. Non so se merito realmente questi complimenti.” – dice una Kaori arrossita di piacere.

“Forza, torniamo al bar, altrimenti manderanno l’INTERPOL a cercarci!”

Le due donne stanno tornando dentro al bar, Miki ferma Kaori e le dice:

“Segui il tuo cuore Kaori, solamente quello!”

“Lo farò!”

“Ma dove son andati Ryo e Kazue?”

“A fare quattro passi, ma non preoccuparti Kaori, c’è anche Mik!” – dice Umibozu.

“Questo fatto mi preoccupa più di quello che hai detto in precedenza!” – risponde Kaori – “Quei due assieme procurano danni molto ingenti alla razza umana!”

“…specialmente a quella femminile!” – aggiunge Miki.



Poco dopo entrano Kazue seguita dai due sweeper litiganti!

“Che è successo Kazue?” – chiede Miki.

“Mi vergogno di conoscerli! Si sono buttati entrambi su delle hostess inglesi che gironzolavano nel parco! Mi hanno fatto fare una figura vergognosa!”

Miki guarda Kaori, la quale non accenna alla minima reazione. “Com’è diventata riflessiva!” – pensa un’esterrefatta Miki – “Ed è solo perché lei lo vuole per se, non si rende conto che lo ha già!”

“Ragazzi, andiamo! Possiamo iniziare le indagini sul campo!” – esclama Saeko.

“Aspetta Saeko, devo chiederti una cosa!” – Esclama Miki.

“Dimmi?”


“Vieni nel retro per favore.”

Tutti si guardano stupiti. Il pensiero generale è: “Ma da quando in qua quelle due sono divenute così amiche?”



“Allora Miki, che mi devi dire?”

“So che non sono affari miei, ma ho visto Kaori molto abbattuta, non è che tu puoi fare qualcosa?”

“Di che tipo?”

“Non so qualcosa che faccia tornare Kaori come era prima.”

“Lei non ama la sua personalità di prima.”

“Probabile, ma non ama neanche questa.”

“Si sta ricostruendo e lo deve fare da sola. Per avere un rapporto con Ryo deve trovare dentro di se l’equilibrio. Noi non possiamo fare nulla… forse Ryo potrebbe dare una spintina alla cosa… ma dubito che lo farà… anche lui deve trovare un nuovo equilibrio e prima di tutto deve ammettere con se stesso che non solo è innamorato di Kaori e che senza di lei non saprebbe più cosa fare, ma che Kaori gli è divenuta indispensabile come l’ossigeno.”

“A te la cosa dispiace? Insomma, ho saputo che tra te e lui c’era qualcosa… “

“… hai detto bene: c’era. Prima della morte di Makimura ero indecisa tra i due, ma quando è morto sapevo che Ryo non si sarebbe mai permesso di toccarmi sapendo che cosa Makimura avevo provato. Sulle prima, quando è apparsa Kaori, la cosa non riuscivo a mandarla giù, ma ora, conoscendo Kaori e soprattutto Ryo so di non avere nessuna speranza… Devo trovarmi qualcuno che sia più forte di me come Ryo, magari non così maniaco… ma come lui credo.”

“Non ho conosciuto Makimura, ma non me l’hanno descritto come uno più forte di te…” “Oh lo era … aveva un cuore grande come un palazzo e probabilmente è proprio in questo che Kaori assomiglia a suo fratello… per quanto mi hai chiesto prima… vedrò cosa posso fare.”

“Grazie.”



Poche ore dopo in un quartiere non proprio esclusivo di Tokyo…

“Allora, Asuma… da chi hai avuto le informazioni che mi hai dato la settimana scorsa?”

“Detective Nogami, sa anche lei che non è usanza dire il nome di chi mi ha dato le informazioni…”

“Oh guarda che abbiamo qua…” – dice Saeko estraendo dalla tasca del losco individuo degli orologi – “Merce rubata… guardiamo anche nell’altra tasca…”

“OK, OK! Le informazioni mi sono state date da un amico che lavora al Moon Night Club, fa il croupier… un suo cliente affezionato è un poliziotto… una sera ha bevuto troppo e ha parlato di corruzione e ha fatto il nome di suo padre. E’ tutto quello che so… lo giuro…”

“In che contesto ha fatto il nome di mio padre?”

“Credo circa le tangenti… non è stato molto specifico.”

“Come si chiama?”

“Chi?”

“Il croupier? E magari anche quel poliziotto?”

“Il croupier Thoshio, Thoshio Kudo… ma il nome del poliziotto non lo conosco…”

“Va bene… per sta volta ho fretta, la prossima volta che ti trovo con della refurtiva finisci dentro, chiaro?”

“Si… si… chiarissimo!”

“Allora Ryo, sai dov’è questo club? Voglio andare a fare una visitina al croupier!”

“Sì lo conosco… ma è presto… non apre prima delle nove! Ho fame… andiamo a casa e poi andiamo là a fare un saluto al signor Kudo.”

CONTINUA...