CAPITOLO 7

I genitori di Bunny decisero di partire per il fine settimana, Chibiusa e Sam sarebbero andati con loro, ma Bunny decise di restare a casa.

- No mamma. Io resto a casa!

- Ma Bunny…credo che un po’ di svago ti farà solo bene!

- Non posso lasciare la città ora! E’ più di una settimana che non subiamo attacchi e questa calma mi preoccupa!

- Va bene! Non insisto! Ma…Daniel…sa…

- …che sono una guerriera Sailor? No! Non lo sa! Quindi ti pregherei di non dirgli niente!

Anche Daniel decise di rimanere in città per il week-end, ma Bunny sapeva che la sua decisione aveva molto a che fare con la festa di compleanno di Ursula programmata per la domenica sera.

Il venerdì Bunny passò la giornata con Ottavia, ormai era riuscita a convincerla ad uscire di casa!

Andavano a passeggiare al parco, facevano compere in centro e quel giorno cenarono in un piccolo ristorante.

Ottavia essendo muta era sempre stata trattata dai suoi parenti, come una minorata, ma da quando aveva conosciuto Bunny stava lentamente uscendo dal suo guscio.

Aveva conosciuto anche tutti gli amici di Bunny e piano piano aveva fatto amicizia anche con loro.

Il sabato mattina Bunny decise di mettere un po’ in ordine la casa, quando le arrivò una telefonata di Marzio.

- Ciao Bunny! Sono io!

- Oh Marzio! Ciao!

- Per caso hai programmi per il pomeriggio e la serata?

- No, niente!

- Bene, perché volevo portarti a fare una gita!

Bunny sorrise dolcemente. Sapeva che il ragazzo lo faceva solo per distrarla un po’…

- Una gita? E’ meraviglioso! E dimmi…a che ora passi a prendermi?

- Alle 2!

- Va bene! Alle 2…mi farò trovare pronta!

Appena posata la cornetta del telefono Bunny corse di filato in camera sua. Quando ne ridiscese aveva cambiato completamente aspetto.

Si era fatta la doccia e si era lavata i capelli che ora risplendevano lucidi alla luce del sole. La sua tenuta sportiva era veramente graziosa e le dava un tocco in più di femminilità.

Aveva lasciato i capelli sciolti e aveva come accessorio una visiera che le dava un’aria sbarazzina.

Quando Marzio la vide non potè trattenere un fischio d’ammirazione.

- Accidenti Bunny! Sei bellissima!

Bunny arrossì di piacere.

Il ragazzo la portò in montagna dove videro paesaggi meravigliosi.

Sulla strada del ritorno…

- Bunny?

- Si?

- Dove preferisci cenare? Andiamo in un ristorante oppure…

- Vorrei cucinare io! Al prossimo incrocio gira a destra, lì c’è un supermercato, così faccio la spesa!

- Va bene! Come preferisci!

Bunny preparò una cena squisita, e siccome era tanto tempo che non passavano una bella giornata insieme decisero di festeggiare. La serata passò in fretta tra risate e bicchieri di vino, ma con il risultato che entrambi ubriachi si addormentarono sul divano. Il mattino successivo Marzio venne svegliato all’alba da un raggio di Sole.

- Oh…che mal di testa!

Marzio si accorse che Bunny dormiva appoggiata alla sua spalla e con delicatezza l’appoggiò su un cuscino.

Era bellissimo guardarla mentre dormiva e il ragazzo rimase incantato per un bel po’.

Ad un tratto una domanda gli attraversò la mente:

- Chissà che meraviglia potersi svegliare ogni giorno al suo fianco!

Qualche istante dopo il ragazzo andò a farsi una doccia. Intanto Bunny si era svegliata.

- Oh mio Dio! Ma che ore sono? Le otto? Caspita! Ci siamo addormentati sul divano! Ma Marzio dov’è?

Bunny sentì lo scroscio dell’acqua.

- Stà facendo la doccia! Beh, io intanto chiamo Daniel, a quest’ora sarà già in piedi! Chissà se si è preoccupato non vedendomi rientrare? Meno male che i miei non sono a casa!

Quando Marzio tornò in salotto, vide che Bunny non c’era più, ma gli aveva lasciato la colazione pronta e un messaggio. Gli diceva che era tornata a casa per lavarsi e cambiarsi e che si sarebbero visti in serata per la festa di Ursula.

La festa di compleanno per Ursula venne fatta nel bar. Tutti si divertirono molto, ma la cosa che stupì tutti fu che sia Heles che la festeggiata scelsero quell’occasione per annunciare il loro fidanzamento, rispettivamente con Walter e Daniel.

La prima a lasciare la festa fu Amy che essendo molto stanca decise di tornare a casa prima. Comunque anche le altre lasciarono la festa poco dopo.

Amy non si sentiva affatto bene, aveva le vertigini, barcollava, gli occhi le si chiudevano. All’improvviso apparvero davanti a lei cinque ragazze: le cinque Arpie!

Non aveva scampo! Le forze l’abbandonavano! Svenne.

Con i suoi poteri Briseide fece levitare Amy, mentre Andromeda grazie alla pietra che aveva sulla fronte scoprì il simbolo di Amy.

- Guardate! – sciamò Pandora.

- Il simbolo di Mercurio! – continuò Asterodea.

- E’ una guerriera Sailor! Dobbiamo eliminarla –disse subito Teles.

- Voi non farete niente del genere!

- Chi ha parlato? – chiese Briseide.

- Siamo le paladine della legge! – continuò Sailor Moon.

- Io sono Sailor Mars!

- Io sono Sailor Jupiter!

- Io sono Sailor Venus!

- Io sono Sailor Solei!

- E siamo venute fin qui per punirvi in nome della Luna!

- Quindi sarebbero queste le famose guerriere Sailor di cui ci parlava Albion? – chiese Pandora.

- Credo di si! – rispose Teles.

- Sono solo delle mocciose! – terminò Asterodea.

- Forse! – disse Crystal sorridendo mentre si toglieva lentamente la mascherina – ma queste mocciose vi sconfiggeranno! Statene certe! – Bunny aveva uno sguardo così deciso che sembrava un’altra persona.

Mentre Sailor Chibiusa cercava di portare in salvo Amy le guerriere dovettero affrontare le fortissime Arpie.

Andromeda contro Sailor Jupiter.

- A me potere della Corniola!

- Pressione prorompente del fulmine! Azione!

Teles contro Sailor Mars.

- A me potere del Porfido Rosso!

- Gocce Infuocate! Azione!

Asterodea contro Sailor Solei.

- A me potere del Giaietto!

- Vortice Solare! Azione!

Pandora contro Sailor Venus.

- A me potere del Diaspro sanguigno!

- Fascio Supersonico! Azione!

E infine Briseide contro Sailor Crystal Moon.

- A me potere della Selenite!

- Vortice del cuore di Luna! Azione!

I poteri si scontrarono provocando violente esplosioni. Le cinque Arpie decisero che per il momento era meglio ritirarsi.

Intanto nella casa abbandonata Endimione e Perseo stavano aspettando con ansia il ritorno delle ragazze, quando all’improvviso apparve un’immagine sfocata: l’imperatore Albion!

I due s’inginocchiarono:

- Albion, mio Signore! – disse Endimione.

- Siamo ai tuoi ordini! – continuò Perseo.

- Ascoltatemi! Ho deciso che per il momento affiderò la missione alle cinque Arpie! Voi due fate ritorno immediatamente alla base!

Così i due guerrieri dell’Oscurità furono costretti a tornare su Vernemeton.

Quando le cinque Arpie tornarono dalla missione trovarono la casa vuota. Anche a loro apparve l’immagine di Albion:

- Arpie…ho richiamato a Vernemeton Endimione e Perseo, ora tocca a voi trovare la principessa!

Andromeda intervenne:

- Mio Signore, abbiamo scoperto l’identità di una delle guerriere sailor! Permettici di eliminarle definitivamente prima di continuare la ricerca di Cassiopea!

- No! Non perdete tempo con le guerriere sailor! Dovete affrettarvi! Dovete trovare ed eliminare la principessa! Fatto questo le guerriere sailor non potranno più difendersi! Saranno spacciate!

Qualche giorno più tardi Bunny si svegliò di soprassalto dopo aver fatto un incubo. Si trovava circondata dalle Arpie e non poteva difendersi, non capiva però se era diventata Sailor Moon oppure era solo Bunny. Le nemiche l’attaccarono contemporaneamente…

- Aaaahhhhh!

Bunny si ritrovò nel suo letto completamente sudata. Pochi istanti dopo entrò correndo Chibiusa.

- Bunny! Ma…perché hai urlato? Ti senti male? – chiese preoccupata la bimba.

- Chibiusa! No, non preoccuparti! Stò bene! Ho fatto solo un brutto sogno!

La bimba tornò in camera sua, mentre Bunny sempre più preoccupata, cominciò a passeggiare avanti e indietro per la stanza.

Cosa poteva fare? Il sogno che aveva appena fatto aveva tutta l’aria di essere un sogno premonitore!

Bunny scese in cucina e si preparò una tazza di tè. Poco dopo sulla soglia apparve sua mamma.

- Oh…scusa mamma! Ti ho svegliato! Mi spiace!

- No, non preoccuparti! Ma come mai sei in piedi? Non riesci a dormire?

Bunny guardò fuori dalla finestra.

- Stavo pensando una cosa…

- Cosa?

- Mi stavo chiedendo…e se…non riuscissi a portare a termine la missione?

- Ma che dici?

La ragazza sembrava esausta e si passò una mano sulla fronte.

- Cosa dico? Già…chissà che mi è preso? Devo riuscire a trovare Sailor Saturn e Cassiopea altrimenti per la Terra non c’è scampo!

La madre le mise una mano sulla spalla.

- Vedrai…tu ce la farai! Non temere ! Devi credere in te stessa !

Ormai erano le4 del mattino e Bunny era tornata a letto, ma il sonno tardava ancora ad arrivare.

Poi all’improvviso le venne un’idea. Utilizzò il potere del Fiore Proibito e cercò di chiamare Sailor Pluto.

- Potere del Fiore Proibito! Vieni a me!

L’amica guerriera si materializzò davanti a lei.

- Bunny! Dimmi! E’ successo qualcosa?

- Io…io…oh Sidia, non so più che fare! – disse Bunny abbracciandola e scoppiando in lacrime.

Quando si fu calmata Sailor Pluto le disse:

- Non temere! Sai…io sono convinta che ce la farai! Tu sei la migliore tra tutte le guerriere e hai sempre dimostrato coraggio e volontà. Sei solo nervosa, devi cercare di rilassarti! E stai tranquilla io sarò sempre con te, ti aiuterò ogni qual volta che ne avrai bisogno.

Dopo aver parlato con Sailor Pluto Bunny riuscì a dormire un po’.

Il giorno dopo Marzio si alzò molto tardi, la notte aveva fatto un incubo terribile: Bunny veniva attaccata dalle 5 Arpie e lui non poteva fare niente per aiutarla. Si fece una doccia per rilassarsi, poi poco dopo ricevette una telefonata. Era la madre di Bunny che gli esprimeva la sua preoccupazione per quello che era successo la notte precedente.

Marzio disse che la cosa migliore era farla distrarre e decise di portarla qualche giorno al mare.

All’inizio Bunny era contraria all’idea di lasciare per così tanto tempo la città proprio in quel momento, ma ricordando il consiglio di Sidia e su insistenza delle amiche decise di accettare l’invito di Marzio.

Mentre preparava la sua borsa da viaggio ebbe come un presentimento e senza sapere perché andò a casa della signora Sofia e invitò Ottavia ad andare con lei al mare.

I tre partirono il giorno successivo in macchina. Il viaggio fu veramente bello e rilassante, presero una strada panoramica che costeggiava il mare e i paesaggi che videro furono eccezionali, specie quando si fermarono per vedere l’alba.

Il luogo di villeggiatura era sempre molto affollato, ma in quel periodo, fine giugno, non vi era ancora molta confusione. La vacanza che si apprestavano a fare fu molto importante per loro e non l’avrebbero dimenticata per il resto della vita.

Il primo giorno passò tranquillamente, poi il giorno dopo…


Continua...