Another Holy War

CAPITOLO VENITNOVESIMO
La goccia che fà traboccare il vaso......NARR:che schifo di titolo..-__-;;


Xelloss fece i gradini a due a due, aveva percepito qualche aura strana, non di demone , non di drago, solo potente, non riusciva a definire esattamente di che essere fosse.
Arrivò nell'atrio di sopra, da li partivano due corridoi, la camera di Keifer era a destra.
Si fermò in mezzo al bivio.
Il rumore di una goccia in un corridoio vuoto.
Xelloss si mise a correre per il corridoio a destra.

La vista era annebbiata
Zen si portò d'istinto la mano alla spalla destra e ciò che toccò non fu la sua spalla,ma un braccio, scuro, e ciò che lo ricopriva non era pelle
La vista si fece un pò meno annebbiata e riuscì a distinguere davanti a se, all'incirca a due metri di distanza, una figura vagamente umana con il braccio destro proteso avanti .
Zen sgranò gli occhi e la vista tornò, ancora imprecisa ma sufficiente a capire chi era, o cos'era.
Keifer
Il suo braccio , in quello scatto d'ira, si era allungato diventando all'incirca di due metri e la sua mano si era trasformata in un'artiglio
Gli artigli che terminavano il braccio erano affondati nella carne della spalla destra di Zen, scaraventandolo indietro e inchiodandolo alla porta
Ecco ciò che era successo.
Zen di lasciò sfuggire una smorfia di dolore e serrò la presa sul polso di Kei....o di ciò che era diventato, ancora non riusciva a distinguere lo sguardo...e qualcosa dentro di lui non voleva vederlo.
Keifer abbassò il capo verso terra, nel colpo subito Zen aveva lasciato cadere il sacchetto con le biglie, era quello che fissava.
-Non dovevi toccarle
La voce
-Scusami zio...
Keifer
Zen rimase ad osservare come dallo stesso individuo due personalità diverse parlassero insieme, e sopratutto come la personalità dominante di Keifer cercasse di sopprimere la seconda più violenta

Xelloss si bloccò davanti alla porta della stanza di Kei.
Dal legno fuoriuscivano di circa dieci centimetri degli artigli neri, e da questi colava del sangue
Scomparve giusto nel momento in cui Keifer fece tornare il braccio al suo stato normale
Zendaru si disincastrò dal legno della porta e ricadde in ginocchio al suolo, in avanti, tenendosi la spalla ferita
Keifer corse verso il sacchettino di biglie ma quando si lanciò in ginocchio per afferrarle tra la sua mano e il sacchetto si interpose perentorio il bastone di Xelloss.
Keifer alzò lentamente lo guardo sul padre, gli occhi viola erano visibili, aperti in fessure.
Il sacchetto di pelle delle biglie scomparve per riapparire in mano a Xelloss il quale lo mise nella sua borsa
-Questo lo prendo io...
Keifer strinse i denti e sia Xel che Zen poterono vedere distintamente i canini allungarsi di un buon centimetro
Keifer si avventò sul padre
Xel sgranò gli occhi non aspettandosi una reazione del genere
Si teletrasportò e apparve un metro di lato al ragazzo
Keifer con uno scatto di reni fu di nuovo sul padre che riuscì ad interporre obliquamente il bastone tra di lui e Kei
l'impatto tra gli artigli di nuovo formatisi dalla mano di Kei e il bastone di legno fu ben udibile anche da Zen che distava due o tre metri dallo scontro, Xel lo sentì meglio sotto forma di vibrazioni sulla sua mano
Il demone dai capelli viola fece un salto all'indietro liberandosi dalla presa del figlio e passò il bastone nella mano sinistra, poi strinse la destra più volte per rimetterla in sesto dal colpo subito
Kei trasformò anche il braccio sinistro
La pelle era passata dal color carne ad un nero lucido , formato da piccole scaglie finissime l'una sovrapposta all'altra, le falangi si erano allungate d'almeno il doppio e le unghie erano lunghe ogni una una dozzina di centimetri, acuminate e taglienti come coltelli
Ad un tratto dalla borsa di Xelloss si sprigionò una luce abbagliante
Xel scostò la testa di lato per evitare la luce accecante, voltando la testa vide il sorriso sul volto del figlio allargarsi
Keifer balzò di nuovo sul padre prendendo lo slancio con gli artigli della mano destra e-
-KEI!!!!!!!!!!
Gli occhi di Kei divennero perfettamente sferici , perse l'equilibrio e cadde a terra con la faccia.
*gocciolone di Xel*
Philia era comparsa di colpo sulla porta, con in braccio Yulin, dietro di lei c'era Xenia con Leena per mano.
-Quante volte ti ho detto di controllarti??????
Disse il drago avanzando con passi decisi fino davanti al figlio seduto per terra.
Kei indietreggiò di qualche centimetro strisciando sul parquet , le sue braccia e i canini tornarono delle loro solite dimensioni e cominciò a grattarsi la testa nervosamente
-s....scusami mamma....non volevo...è che-
-E' che cosa??? pensavo che ormai fossi abituato a controllarti!!!! guarda cosa hai combinato!! la porta è distrutta! ce la metteranno in conto!!
Zendaru aveva un grossissimo gocciolone pendente dal capo
-Non mi considera nessuno......ç____ç
Ma Xenia era già inginocchiata da parte a lui e stava controllando la spalla del marito
Xelloss invece non riusciva a capacitarsi di come Philia avesse fatto a bloccare la furia del figlio....un sopracciglio gli guizzava oltre la sua volontà e il gocciolone dietro al capo persisteva...

Dopo una mezzoretta tutti si erano riuniti per fare colazione nella sala da pranzo della locanda ed ora erano seduti intorno ad un tavolo, con loro c'era anche Naga.
Xenia stava fasciando la spalla di Zen
-Hey, principino, che cosa hai fatto alla spalla?
Disse Naga studiando con interesse la fasciatura che Xenia stava realizzando
Zen si grattò la testa nervosamente
-ahaheheh ^^;;niente di particolare ^^ sono solo andato a sbattere contro uno stipite di una porta, sai com'è, ero ancora assonnato e mi sono fatto qualche livido, tutto qui
Xenia seguì il discorso tra i due facendo finta di nulla, mentre ultimava la fasciatura
Xelloss attirò l'attenzione di uno dei camerieri ed ordinò una cioccolata, da parte a lui era seduto Keifer e di fronte c'era Philia che stava ancora cullando Yulin, dopo essere svenuta non si era ancora risvegliata e tutti si domandavano che cosa diamine poteva essere accaduto alla bambina.
Leena aveva ripreso a giocare con una nuova tazza di latte e già missili terra aria di latte scremato solcavano l'aria sul loro tavolo.
-Certo che sei proprio distratto principino..
Zen rise di nuovo nervosamente, sentiva lo sguardo di Xenia su di se
-Aheheehhe ahem, s-si ^^;; ma non ti preoccupare, non mi sono fatto nulla ^^;;;
-Ecco fatto!
Disse Xenia stringendo l'ultima fasciatura con forza superiore al dovuto
Zen strabuzzò gli occhi ma non disse nulla, poi si massaggiò la spalla mentre Xenia prendeva in braccio Leena
Naga si avvicinò a Zen e gli sussurrò all'orecchio
-Ma quella per caso è tua sorella?
Zen cadde dalla sedia
Si arrampicò per issarsi di nuovo in piedi
-n-non proprio ^^;;;;;;;;;;;
Naga fissò Xenia senza capire
-mi sembra gelosa, non è che per caso c'è qualcosa tra voi due?
Le punte delle orecchie di Xenia si mossero impercettibilmente
Xelloss sospirò ed alzò preventivamente la tazza di cioccolata dal tavolo
-gh...ahe....ecco....
Zen tentennò guardando prima Xenia poi Naga
Prima Leena poi il seno di Naga
*gocciolone*
-Vedi........ ecco, lei ...lei è mia cugina!
-FIRE.....
Xelloss, Keifer, Philia con Leena e Yulin si teletrasportarono all'ingresso dalla locanda
-BAAAAAAAALLLL!!!!!
-FREEZE BULLETT!!!
Dalla porta aperta della locanda uscì parecchio fumo, prima un'ondata di caldo e subito dopo una fresca, poi una massa di gente che fuggiva
Nel centro della sala da pranzo c'erano Xenia e Naga che si fronteggiavano in posizione d'attacco
-Hey, piccoletta dalle orecchie a punta, tu non sai chi hai di fronte, hai fatto male i tuoi conti se volevi attaccare la grande maga Naga dal serpente bianco!
Naga aveva un'aria beffarda mentre pronunciava queste parole, Xenia la guardava in cagnesco
-piccoletta dalle orecch-....brutta maggiorata senza cervello che non sei altro! stai lontana da Zendaru hai capito!?!?!?!?
Naga mise una mano su un fianco e l'altra al lato della bocca
-OOOAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHA!!!!
Xenia dovette tapparsi le orecchie, un grosso gocciolone le comparve sul capo
Quando Naga ebbe ultimato questa sua risata sovrannaturale tutti i bicchieri sul bancone della locanda erano esplosi
-Senti un pò piccola, è stato il principino ad abbordarmi e se tu hai il complesso del cugino vedi di darti una calmata hai capito?
Xenia strinse pugni e denti

Xelloss aveva ultimato la sua cioccolata, con un gesto fece scomparire la tazza vuota
Philia lo guardò
-non è consigliabile fare arrabbiare Xenia
Disse il demone in risposta allo sguardo di lei
-Si ma in fondo non è stata colpa di quella Naga, ma solo di Zen!
Rispose Philia agitando il braccio sinistro, con il destro teneva in braccio Yulin, Leena invece era vicino a Kei
-Le passerà
Disse Zen aleggiando sopra di loro con gambe e braccia incrociate, stava guardando con interesse la porta aperta della locanda
Philia scattò in avanti verso di lui
-Ma come puoi dire così!!??!? perchè non hai spiegato a quella maga che Xenia è tua moglie!??!?!
Zendaru ci pensò su per qualche secondo
-Non lo so ^^;
concluse
Philia rovinò per terra, quando si rialzò mise Yulin in braccio a Xel , diede uno strattone al lato sinistro della sua gonna e fece partire un missile di ferro chiodato verso il bersaglio Zen
Zendaru crollò al terreno qualche metro indietro con gli occhi a spirale e un bernoccolone sul capo.




FINE
CAPITOLO VENITNOVESIMO