Another Holy War

CAPITOLO VENTESIMO
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Xelloss aveva indossato un grembiulino rosa con un pulcino giallo sulla parte davanti e pareva in fondo divertirsi un sacco a cucinare.
La cucina del castello era davvero gigantesca, luogo da sogno per ogni cuoco….ma in fondo lui era un demone, mica un cuoco ^^;;;;;
XEL: bisogna sapersi adattare quando si è al servizio di Zelas..-__-
NARR: immagino…
ZELAS: oooh???? Non si parla male degli assenti!!!! Atchium!!!
NARR: zitta te, moribonda!
*gocciolone di Zelas*
- gnmgnm mmnm fnmhnmm gmf nbm?
Xelloss e Philia fissarono Zendaru
*gocciolone *
Zendaru deglutì e riformulò ciò che aveva detto prima
-ahem…dicevo, come mai Zelas ti ha detto di andare nei monti Katart?
Xelloss si fermò di tagliare la verdura che aveva sul tagliere..
-Non so…
Philia osservò Xelloss, era sicura che fosse preoccupato…non tanto per la missione, ci doveva essere dell’altro sotto….non era suo modo reagire così ad un ordine di Zelas…sembrava non volerlo compiere
Zendaru non ci fece molto caso e riprese a strafogarsi di cibo, Xel sembrava essere un ottimo cuoco ….anche se dopotutto, Zendaru, se aveva davvero fame, mangiava anche una preda ancora viva…..
Xelloss si accorse dello sguardo di Philia e si voltò
-Mbhè?….qualcosa non và nel the?…..io non sono certo bravo come te a prepararlo…^^;;
-Ah, no no, è ottimo, grazie ^^…ero solo…sovra pensiero…
Xelloss si tolse il grembiule e lo appese ordinatamente ad un gancio, poi si avviò verso il tavolo con in mano un piatto da portata dalle dimensioni faraoniche, pieno di cosciotti di maiale arrosto.
Appena lo appoggiò sul tavolo Zen e Keifer ci si tuffarono con la velocità dei velociraptor.
-Scusa pà, ma quando dovremo partire?
Disse Keifer mentre metteva nel suo piatto il terzo cosciotto
Xelloss si sedette al tavolo insieme agli altri e localizzò la brocca del caffè.
-Appena finite di mangiare
-COOOOOOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAA??????????
La voce della draghetta echeggiò per la vasta cucina del castello e Zendaru per lo spavento ingoiò il cosciotto intero, compreso d'osso
Xelloss si versò tranquillamente del caffè in una tazzina
-perchè?..impegni Philia-chan?
La draghetta si rimise a sedere sulla sedia da cui era balzata in piedi prima.
-no, nessun impegno, ma non vedo il perchè di tutta questa fretta
Zendaru aveva il colorito del viso molto simile a quello dei capelli, e si tirava pugni sulla schiena contorcendosi
Xelloss ripose la brocca sul tavolo e si portò la tazzina alle labbra, sorseggiò un poco il caffè e poi spiegò
-Zelas-sama mi ha detto di partire subito, e mi ha anche detto di portare con me gli altri...per "gli altri" penso si riferisse al gruppo di tre anni fa’...più o meno..comunque l'importante è che ci sia tu Philia, Zelas è stata precisa su questo
Zendaru intanto aveva reclinato la testa all'indietro e si teneva il collo con entrambe le mani
-Mbhè, ma sui monti Katart è imprigionato Lei Magnus, ed è perfettamente cosciente di quello che gli succede intorno, pensa se ci dovesse vedere! credo che non sarebbe molto contento, non trovi???
Disse Philia stizzita
Xelloss poggiò la tazzina sul tavolo
-penso proprio che ci dovrà vedere visto che andiamo da lui
-COOOOOOOOOOSSSSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??????????
Zendaru cadde all'indietro, insieme alla sedia, e sparì dalla vista dei commensali
*gocciolone*
Xelloss si sporse un poco dalla tavola
-Zen?...tutto ok?...
Una mano guantata, dall'altro lato della tavola, si aggrappò all'orlo del tavolo, poi fece capolino una chioma blu..
-......ghhaa.......almeno è andato giù.....*glom*.......non oso pensare a quando dovrò andare in bagno .......
*GOCCIOLONE*
Partirono subito dopo aver mangiato, erano da poco passate le due.
Zendaru, Xelloss, Philia, Keifer e Yulin, che non poteva certo essere lasciata da sola, sopratutto in un posto simile, si diressero con il teletrasporto verso Adonay...avevano deciso di portar con loro anche Xenia, in fondo faceva parte della compagnia di tre anni fà.
Quando arrivarono ad Adonay (anche il teletrasporto occupa un pò di tempo se il luogo da raggiungere è lontano) era il tramonto e Zendaru li ospitò tutti al palazzo.
Xenia era felicissima di poter partire con Xel e Philia per un nuovo viaggio, in fondo, anche se era stato pericoloso, si era divertita un mondo tre anni fà....se solo Scheela.....
Zendaru notò lo sguardo di Xenia
-Che c'è?...
Disse alla moglie
-Ahem, niente, ma stavo pensando che se si devono fermare qui per questa notte c'è un piccolo problema, non abbiamo stanze ricordi?, le abbiamo lasciate tutte alla popolazione
Zendaru divenne pensieroso
-Oh la miseria, non ne hanno lasciata nemmeno una libera?
-Bhe, non sò, dovresti consultare Ghermes, è lui che distribuisce le stanze
Disse la ragazza indicando una guardia che aveva in mano una pergamena
Zendaru si diresse verso la guardia
-Allora
Disse Xenia guardando Xel
-Che mi dite di nuovo?, è un pò che non riesco a parlarti Xel
-Uh, nulla di eclatante, ma se ti riferisci a come stanno i fatti in tutta questa storia, caschi male, non sò nulla Xenia...
Xenia si strinse nelle spalle e Zen tornò in quel momento
-Bene,c'è una sola stanza libera....e qui, a parte io Xenia e Leena che dormiamo nei nostri appartamenti, siete in tre......quattro con Yulin
Xenia guardò Zen
-Mbhè, ma Yulin e Keifer se vogliono possono dormire nella stanza con Leena, c'è un'altro letto singolo e c'è anche la vecchia culla di Leena là..
Zen sbattè il pugno destro nel palmo della mano sinistra
-Giusto! ^^

Nell'oscurità del nord, la neve cadeva sospinta da un gelido vento invernale
Bianchi fiocchi turbinavano come impazziti sotto la spinta del vento tagliente e non appena ricadevano al suolo si trasformavano in duro ghiaccio perenne.
Un raggio di luce dorato, proveniente dalle alte e scure nubi notturne, tagliò il cielo e si posò sulla neve appena caduta.
Quando l'energia si dissolse, una donna alta, snella, dalla candida carnagione, camminava scalza non curante dell ghiaccio che scricchiolava sotto i suoi minuti piedi nudi.
Il vento turbinò velocemente intorno ai fini capelli dorati, spingendoli e rivoltandoli cercando come di appropiarsene per portarli in posti remoti.
Una mano pallida e dalle lunghe dita affilate, scorse nella chioma e costrinse i capelli alla destra del capo, a stare indietro dal viso.
Sulle fini labbra rosse un sorriso si dipinse quando arrivò in prossimità di una sporgenza ghiacciata.
L'esile e delicato braccio latteo si alzò avanti a lei , e tese la mano avanti.
Una mano maschile accettò la sua offerta stringendo la mano delicata
Il sorriso della donna si ampliò in un ghigno che nulla aveva di umano.

Dopo cena, erano tutti nelle loro stanze.
Xelloss comparve alla destra di un comodino, osservando curiosamente il legno disintegrato dalla mazza chiodata, poi annotò su un bloc notes
- un comodino....
Non fece in tempo a voltarsi verso Philia che questa aveva afferrato un'armadio, sollevandolo sopra la sua testa e lanciandolo con tutta la forza da drago contro il demone
Gli occhi di Xel divennero perfettamente sferici poco prima che l'armadio gli arrivasse di piatto addosso, spiaccicandolo contro la porta alle sue spalle...senza dargli modo neppure di urlare
Philia ansava, guardò l'armadio, in piedi, davanti alla porta
L'antina si aprì e il demone fece capolino con in mano il suo bloc notes
-più un'armadio
Disse scarabocchiando sul taqquino
Philia cadde al suolo
Il drago, con un'enorme gocciolone sul capo si trascinò il piedi
Xel fece scomparire il taqquino e poi alzò la frangetta con la mano destra rivelando un gigantesco bernoccolo
All'occhio destro comparve un lacrimone
-MI HAI FATTO UN MALE TREMENDO!!!
Philia ricadde al suolo e questa volta non tentò di rialzarsi....
Xelloss si avvicinò alla draghetta, osservandola dall'alto verso il basso, visto che lei era spiaccicata a terra.
-Perchè sei così arrabbiata? in fondo un pò di movimento non ti può fare che bene...
Disse Xelloss con l'aria curiosa
Philia sbattè un pugno per terra incrinando il palquet e si alzò di scatto
-MA TI RENDI CONTO DELL'ASSURDITA' DELLA COSA?????? RIMANGO IN CINTA! NON TI VEDO PER TRE ANNI!! E QUANDO TORNI AUTOMATICAMENTE HA INIZIO IL FINIMONDO E MI RITROVO A DOVER VIAGGIARE ANCORA CON TE INCONTRO ALLA MORTE!!!!!
Xelloss indietreggiava e si era portato le mani davanti al viso
-Aheheheh..ahem....comunque è stato un incidente
-Che cosa?!
Disse Philia ancora arrabbiata
-Ahem...dico, che è stato un incidente che tu sia rimasta in cinta...
Philia si girò ancora verso il demone più arrabbiata di prima, questa volta era anche molto rossa in volto
-NON E' STATO UN INCIDENTE!!! E' STATA COLPA TUA CHE MI HAI FATTO UBRIACARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Xelloss finì per terra solo dallo spostamento delle onde sonore


FINE CAPITOLO VENTESIMO