LA FAMIGLIA NOGAMI IN PERICOLO?

Capitolo Settimo
Passato presente

La storia di Mallory


"Mallory? Mallory? Le volevo parlare! Non sapevo della sua famiglia, questo non c'era nel suo dossier! Mallory, detesto parlare ad una porta chiusa, per cui se è svestito si copra che entro!"
Ariel entra nella stanza.
Accende la luce.
Il letto intatto e di Mallory nessuna traccia.
Su una sedia vicino allo scrittoio una valigia aperta.
Guarda con curiosità il contenuto. Vede una foto: una donna con il pancione che sorride, ha i capelli rossi, proprio come i suoi e un po' le assomiglia. È seduta su un'altalena, si vede che è felice.
"Deve essere l'ultima foto che Mallory ha fatto a sua moglie. Ma chissà dove è andato?"

Mallory è davanti al Moon Night Club.
La caccia è ricominciata da Thoshio Kudo, il croupier del night.

Mallory entra nel locale e si sente un po inadeguato all'ambiente, vorrebbe avere con se il suo abito buono e invece l'ha lasciato a Londra, ma almeno ha la cravatta.
Cambia 300000 yen in fish e si muove tra i tavoli di gioco con apparente noia, mentre in realtà sta leggendo attentamente i nomi sui cartellini appuntati al petto del personale.
Si ferma al tavolo del black Jack.
Il croupier è abile, ma Mallory è stato addestrato ad individuare i trucchi.
Li nota quasi subito e quindi decide di giocare.
Perde nei primi due turni, ma poi riesce a battere il croupier ampiamente.
La gente si è assiepata attorno al tavolo. Mallory continua a vincere.
Si alza dallo sgabello e sussurra al croupier: - "Se mi dici chi è Takeda Amakuso, me ne vado così il tuo capo non ti punirà."
Al croupier non resta che indicarlo con un gesto sconsolato.
Takeda Amakuso è in disparte con in mano un bicchiere di barbound con ghiaccio.

"Kaori sono preoccupata!"
"Per cosa?"
"Non trovo Mallory da nessuna parte!"
"E' un uomo, sarà andato in giro per locali. O magari voleva stare da solo!"
"Non è da lui! Gli deve essere successo qualcosa! Non va mai da nessuna parte senza avvertire!"
"Avanti non preoccuparti, non sarà nulla. Andiamo da Ryo, forse lui saprà qualcosa."

"Ciao Takeda. Come va? Oggi è un giorno dispari eppure non ti vedo giocare? I cavalli ti hanno portato via tutto?"
"Chi sei?"
"Un collega del vecchio continente. Tu sei un pesce piccolo, per cui non mi interessi, voglio solamente che mi dici dove posso trovare quello che ti ha detto che il capo della polizia è un corrotto."
"Come mai? Che vuoi? Come mai una polizia Europa vuole sapere di chi corrompe il capo della polizia di Tokyo?"
Mallory ha la piccola S&W in mano e la tiene premuta verso le parti basse dell'uomo.
"Prima di tutto voglio dirti che non si tratta di polizia, ma di servizi segreti e se ci tieni a pene e testicoli ti consiglio di non fare il furbo o mi prendo il tutto e li aggiungo alla mia collezione."
Takeda inizia a sudare freddo.
"Avanti non puoi farmi questo, non è legale."
"Vedo che non conosci le potenzialità di un agente in servizio. Posso ucciderti o mutilarti a discrezione purché serva per le mie indagini. Anche se mi denunciassi, per il tuo paese io non esisto e comunque posso dar loro informazioni particolareggiate circa i nuovi introiti che hai deciso di avere. Potrei fare il nome delle puttane che ti porti a letto ogni sera, di quanti soldi hai puntato ieri su quel brocco di Harmon, oppure ti denuncio per maltrattamenti su tua moglie, che tieni rinchiusa in quella sudicia casa. Io so chi è che ti ha detto di mettere in giro stronzate sul capo della polizia, ma io voglio sapere perché hanno deciso di fare la pelle proprio a lui."
"Non è vero tu non sai nulla."
Mallory preme con forza la pistola sui genitali dello sfortunato Takeda.
"Allora, devo sparare? Sai un mio amico medico mi ha detto che si perde parecchio sangue, perché non ci sono punti di pressione per cercare di fermare l'emorragia, per cui se non hai qualcuno che ti offre immediatamente il suo sangue sei morto! Mi pare di aver letto che sei di un gruppo molto raro! AB negativo mi sembra… e hai già ricevuto qualche trasfusione per il proiettile che ti sfondato la clavicola un paio di anni fa, mi sembra che verso le ultime hai avuto delle reazioni, per cui dovrai ricevere solamente sangue omologo o morirai comunque. A te la scelta!"
"Va bene … va bene… si tratta di un deputato… il deputato Hattory Hayo, suo figlio è morto qualche anno fa e lui incolpa il capo della prefettura Nogami e vuole fargliela pagare."
"Come?"
"Sua figlia, la figlia più grande dovrà…"
Uno sparo, una pistola con il silenziatore ha fatto un buco nel cranio di Takeda, che è morto di colpo.
"Merda! Merda e Merda! Maledetto Mock Lean, mi pagherai anche questa."
Mallory si alza ed esce.
Dopo pochi metri è scomparso nel buio.

"Ryo, Mallory è sparito, ne sai qualcosa?"
"Credo di averlo visto che se ne andava, aveva un po' di ferraglia, credo che abbia scelto pezzi leggeri, ma di gran precisione da quello che manca dall'armeria."
"Da quanto sai che si era preso delle armi dall'armeria."
"Dopo circa mezz'ora che se ne andato."
"Capisco! Cosa gli avete detto?"
"Gli abbiamo raccontato quello che abbiamo scoperto sul caso che stavamo lavorando e lui ci ha dato il fascicolo Lean."
"Ho capito allora è andato a prenderlo."
"Che intendi fare Ariel?"
"Non posso lasciarlo morire per cui gli dovrò dare una mano. Dove può essere andato?"
"Da dove abbiamo iniziato le ricerche noi: al Moon Night Club."
"Scusate se vi interrompo la polizia ha avuto un segnalazione, qualcuno ha ucciso un poliziotto proprio nel posto che avete appanna nominato."- dice il professore.
"E' Mallory?"
"No, si chiama Takeda Amakuso!"
"Un mio collega, il verme traditore."- esclama Saeko.
"Hanno indizi?"
"Hanno notato un uomo che parlava con lui, hanno solamente notato che era straniero e che giocava bene a black jack."
"Mallory non può essere stato!"
"Come puoi dirlo?"
"Dopo aver solamente ferito un uomo di striscio ha vomitato per una settimana, da allora porta con se la pistola con solo due colpi, e se questa ha il tamburo, solo due cilindri distanziati sono carichi, sono certa non è stato lui."
"Allora chi?"
"Mock Lean! Probabilmente stava per parlare! Quale altro posto glia avete indicato?"
"Gli abbiamo parlato dei moli!"
"Allora deve essere andato là. Ditemi cosa gli avete detto mentre ci andiamo."

Ai vecchi moli Mallory si aggira come un cane rabbioso, le vecchie assi scricchiolano e l'odore dell'acqua stagnante putrefatta è mescolato con quello dei rifiuti che galleggiano.
La giacca è stropicciata e alcune macchie di sangue sulla camicia bianca spiccano come paiet su un abito femminile.
Tutta la sua compostezza è divenuta solo apparenza, dentro di se cresce la furia omicida. Le nocche delle mani sono sbiancate dalla tensione.
"Ma dove sarà finito quel fetente?"
"Mi aspettavi?" - una voce dal buio.
"Si, ti stavo aspettando."
"Come facevi a sapere che mi avresti trovato qui?"
"Intuizione!"
"Cosa vuoi?"
"Perché hai ucciso quell'uomo al bar?"
"Stava ostacolando i miei piani… ma non poi troppo… volevo vedere che tipo di addestramento i servizi segreti ti avevano dato."
"Come sapevi che ero qui?"
"Non lo sapevo, ho seguito il poliziotto e ti ho visto. Volevo vedere se avevi ancora paura del sangue! Hai ancora gli incubi? Sai, nelle notte di tempesta mi ricordo delle tue urla."
"Maledetto bastardo! Quanti innocenti hai ucciso?"
"Nessuno è innocente, ricordatelo!"
"Nessuno ha il diritto di togliere una vita! Solo Dio e anche lui di solito si astiene dal farlo."
"Oh, ancora queste cazzate. Pensavo che detestassi Dio?"
"No, se prima avevo dei dubbi ora non ne ho più. La convinzione dell'esistenza di Dio è stata l'unica cosa che mi ha permesso di continuare a vivere."
"Ma è patetico! Saresti dovuto andare a farti prete invece di avere la licenza di uccidere."
"Quella licenza me la sono guadagnata, non ho intenzione di usarla che una sola volta."
"E qundo la vorresti usare?"
"Per togliere la vita all'assassino della mia famiglia. Per togliere la vita a chi un tempo gli avrei affidato la mia. Per togliere la vita a Mock Lean. Per togliere la vita al mio unico fratello. Addio mio caro fratello."
La Colt è già in mano.
Il calcio gelato è l'unica cosa che mantiene Mallory nel mondo reale.
Mallory indugia, dopo tutto è sempre suo fratello.
"Avanti piccolo fratello cosa aspetti? Sai non ci ho messo molto a fare una bomba, a dir la verità non l'ho neanche fatta. L'ho solamente piazzata. Sara mi fece entrare in casa, era preoccupata perché non eri ancora tornato. Sai, uccidendo tua moglie e tuo figlio sono stati risparmiati i bambini della scuola anglicana. Non pensi che sia comica? Ho fatto proprio ciò che tu volevi."
"Non ti ho chiesto di uccidere mia moglie!" - urla con impeto Mallory.
"Per i favori c'è sempre un prezzo e la tua famiglia è stato il prezzo per salvare quei bambini."
"Bastardo, bastardo! Sei solamente un bastardo. Nelle tue vene scorre acqua ghiacciata. Io ti uccido."
Mallory si avventa sull'oscura ombra, ma l'ombra ha già previsto questa sua mossa. Due colpi o forse tre risuonano sul pelo dell'acqua.
Mallory è ancora in piedi, ma un fiotto di caldo sangue rosso sgorga dal suo braccio sinistro, mentre l'ombra sembra illesa.
Gli uomini si squadrano pronti a lanciarsi nuovamente nell'assalto che stavolta finirà con la vita di uno dei due.
L'ombra improvvisamente scatta, ma un'altra ombra, veloce come un felino scaraventa a terra Mallory.
L'incontro è rimandato.
"Mock Lean, finalmente!"
"O guarda è arrivata la cavalleria."
"Ariel vattene, non ti riguarda!"
"Certo che mi riguarda, sono qui solamente per lui."
"No, lui è mio."
"Ma che stai dicendo?"
"Ma come non gliel'hai detto?"- chiede il killer con un sorriso beffardo sul volto.
"Cosa avrebbe dovuto dirmi?"
"Che siamo fratelli… con lo stesso sangue che ci ricopre."
"Ma cosa stai dicendo. Sapevo che eri pazzo, ma non fino a questo punto. Non ti servirà per avere le attenuanti per disturbi mentali! Sempre che in carcere tu ci arrivi da vivo."
"Minacci sempre. Comunque quello che ti ho detto è vero. Diglielo Bryan, di all' agente speciale chi sono."
"Mallory???"
"E' vero, è mio fratello… ma non ne sono stato certo fino a quando non ho visto il tuo disegno. Mi dispiace, ma devo essere io ad ucciderlo."
"Perché? Sei stato tu a dirmi che non dovevo essere come le persone a cui diamo la caccia mentre sei proprio tu che uccidi un killer, per di più senza un motivo che rasenti una violenta emozione."
"Quale più violenta emozione può esserci verso l'uomo che ha stesso sangue e che ha sterminato la tua famiglia e ha ti lasciato vivere per dare una lezione a chiunque si fosse rifiutato di seguire le sue idee omicide. Non è così Douglas? Ma poi l'IRA stesa si è accorta di che figlio pericoloso avesse allevato, così ti ha buttato fuori… sei diventato incontrollabile anche per loro, così ti hanno estromesso."
"Non lo abbiamo mai associato a crimini legati all'IRA."
"Già perché allora non era così magro e non si faceva chiamare così. Dimmi fratello cos'è stato che ti ha reso difficile l'ingestione di cibi."
"E' stato quando l'IRA mi ha estromesso, per dirmi di stare alla larga ha fatto in modo che ingerissi sostanze caustiche. Non ho più il senso del gusto e il mio stomaco assorbe meno della metà di ciò che ingurgito, ma ciò contribuisce alla mia immagine. Probabilmente dovrei andare a ringraziarli… oh che sbadato, l'ho già fatto! Gli ho mandato per posta i cuori dei loro figli, pensa a come sono stato generoso, solo i cuori dei figli maschi."
"Sei un gran bastardo, non ti riconosco più come fratello da anni, ma ora sei diventato un mostro!"
"Grazie per il complimento, è un pezzo che non ne ricevevo."
La Korth brilla nella mano di Ariel.
"Mia piccola amica, sembra che le tue ferite siano guarite perfettamente."
"Ma non le tue. Mi sembra che tu zoppichi ancora un po."
"Giusto un po', per ricordarmi del tuo delizioso visino nei momenti di solitudine: sai il ricordo del tuo petto lacerato e della tua bocca da cui uscivano bellissime bolle rosa mi da nuovamente la carica per migliorare il mio lavoro, sei il mio unico errore, una cosa a cui rimedierò ora."
Bang! Bang! Bang!
La S&W è lontana dal proprietario.
"Non credo proprio. L'inglese è sotto la mia protezione."
"Oh guarda chi si vede il giustiziere di Tokyo, allora non era un caso se mi stavi seguendo?"
"Non proprio, un vecchio amico mi aveva chiesto di seguirti, allora non sapevo il perché, ma ora lo so e lo devo proprio ringraziare è un pezzo che non faccio fuori un killer brutto e cattivo."
"Ma che stai dicendo?"
"Hai un brutto aspetto, sei un insulto per il genere umano, tu le donne le fai scappare, anche un killer professionista ha una propria immagine da seguire, ma tu sei così brutto che una donna se ti viene vicino è per pietà. E' per questo che hai tentato di rovinare un corpicino così delizioso come quello della bella Ariel"
"Ma che stai dicendo! In passato ho avuto donne bellissime. Tutte mi correvano appresso."
"Deve essere stato nel neolitico! Ormai hai perso la bellezza. Sei solamente un povero ultra quarantenne con i muscoli e l'amico floscio."
"Come ti permetti, il mio amico può alzare almeno 100 Kg. Tu sei vecchio e moscio."
"Smettela subito! Mi sembra di essere entrata in un club per soli uomini! Sono qui per arrestarti Mock Lean, ma se tenterai la fuga noi ti uccideremo."
"Siete troppo pochi. Non ce la farete mai."
"Siamo più che a sufficienza per portarti in carcere o per ucciderti."
"Non credo proprio."
Con un veloce balzo è dietro Ariel e le punta alla gola un lungo coltello.
"Avanti fammi fuori!"
"Non ancora, tu mi servi per andarmene."
"Va bene vorrà dire che mi seguirai all'inferno!"
Con rapidi movimenti la trascina fino al bordo del molo.
L'acqua s'infrange con crescente impeto contro le vecchie travi.
Kaori e Saeko divengono improvvisamente visibili.
Mock Lean si è distratto quel secondo che permette ad Ariel di colpirlo con un gomitata allo stomaco, ma l'uomo come reazione si aggrappa ai suoi abiti e la trascina in acqua.
"Ariel no!"

Il tonfo viene percepito da tutti.
Bang! Bang! Bang!
Poi nuovamente tutto in silenzio.
Mallory e Ryo si gettano in acqua, ma l'oscurità e i rifiuti che galleggiano rendono difficoltose le ricerche.
"Ariel! Ariel!"
Stonk!
Qualcosa ha colpito da sotto le vecchie assi, poi più nulla, solo il lambire delle acque.

"Ariel, Ariel! Dove sei?" - urlano i sopravissuti.
"Uscite dall'acqua, presto." - urla Kaori.
"Cosa?"
"Sta arrivando la polizia. Sento già le sirene."
"Io non ho nulla da temere dalla polizia."
"Fa come vuoi ma io me ne devo andare."
"Ma come?"
"Saeko ha chiamato i rinforzi, loro hanno l'attrezzature per cercarla. Esci o poi non sarai più utile a nessuno."
Ryo esce dall'acqua e con Kaori si allontanano velocemente.

Le sirene si fanno più vicino e i lampeggianti blu illuminano il buio.
"Detective Nogami, ci dica."
"Un agente dei servizi segreti inglesi è caduta in acqua mentre avveniva una colluttazione con un pericoloso criminale. Cercateli con tutti i mezzi a vostra disposizione."
"Agli ordini!"
"Ariel! Ariel!"
"Venga Mallory o si prenderà qualcosa e allora non ci servirà a niente."
"Ma Ariel?"
"Se è qua sotto la troveranno loro."
"Non ho avuto il coraggio di ucciderlo… non ce l'ho fatta e ora lei è scomparsa."
"Non è colpa sua, non è facile puntare la pistola verso qualcuno del proprio sangue e ancor meno ucciderla."
"Lui non è più mio fratello."
"E' vero, ma nonostante tutto c'è una parte di lei che gli vuole ancora bene."
"Mi difendeva dai ragazzi più grandi che mi volevano picchiare, divideva con me le sue cose, pensavo di conoscerlo, ma poi, tutto d'un tratto mi sono reso conto che non era come me la mia mente l'aveva disegnato… mi fidavo di lui più di me stesso… ma quando ha ucciso la mia famiglia ho capito che in lui non c'era più nulla del fratello che amavo e rispettavo."
"Non è stata colpa sua, non siamo noi i custodi delle coscienze dei nostri cari."
"Ma era mio fratello avrei dovuto accorgermene."
"Non è sempre facile, soprattutto quando si ha a che fare con persone a cui vogliamo bene, la mente nota certe cose, ma non le vuole mettere in relazione, così ci accorgiamo che qualcosa non va quando è troppo tardi."
"… ma era mio fratello, era tutto ciò che mi era rimasto!"

Due occhi… due occhi brillanti come quelli di un gatto hanno visto tutto.

CONTINUA...