Tornare a Volare

- FRAMMENTI DI VITA PASSATA -


"Jessiee!!!"

"Meg! Ma….."

"Scusami se arrivo adesso ma ho bisogno di un favore"...


"Ma….stai sanguinando……" disse Meg alla vista della mano del ragazzo.

-Accidenti! …e mi fa pure un male cane! Speriamo non sia niente di grave…o con una mano in questo stato non avrò occasione di misurarmi con Price!……e quel che è peggio dovrò lasciargli il posto in nazionale!……..No……non lo farò! Dovesse costarmi la mano! Non lascerò il posto a quello sbruffone!!- pensava il ragazzo mentre sosteneva il polso della mano ferita,con l'altra.

"Sei sicuro di stare bene?" disse la riccissima ragazza, avvicinandosi a lui sempre più,

" Sì…..e poi questi non sono affari tuoi…..lasciami in pace!" le rispose, con arroganza e rabbia, scostandosi immediatamente.

Meg, che non sopporta affatto questo tipo di reazioni, non la prese molto bene, tanto che gli urlò……..

"EHI TU! CERCA DI TRATTARMI MEGLIO! Io mi sto solo preoccupando per te! Dopotutto sto cercando di sdebitarmi!"

"Ragazzina, stammi a sentire………..macchè sdebitarsi! SE SONO IN QUESTE CONDIZIONI E SE NON POSSO CONTENDERMI IL POSTO CON PRICE….E' SOLO PER COLPA TUA, CHIARO?!"

Meg…..riamase stupita della reazione avuta dal ragazzo, non tanto però, quanto a sentire quel nome,
"Con Price…..tu intendi Benjiamin Price, il portire titolare della nazionale giovanile di calcio?"

-Mi sembra chiaro……..tutti conoscono Benji Price: il super great goal keeper…….pure questa ragazzetta! -
"Già……proprio lui….." disse con sufficienza, ma a Meg quel "già " , sembrò voler dire: "….. la persona che odio di più al mondo!"

-Mmmmmmm …….allora se questo qui dice di voler contendere il posto a Price, e lo dice con tale rabbia……. non può che essere….-
" ….Ed Warner! Tu sei EdWarner, vero?" esclamò infine.

Il ragazzo, sentendo pronunciare il proprio nome , guardò quella ragazzina così piccola, tanto da sembrare uno scoiattolino, con aria di chi non può assolutamente credere a ciò che gli è appena accaduto.

"Warner, ti prego….." seguitò Meg, guardando quell'alto ragazzo dalla chioma scurissima, con aria dispiaciuta "…… lascia che ti aiuti! Non puoi andare all'allenamento in quelle condizioni! O non ti permetteranno mai di giocare!"

"Ma cosa ne puoi capire tu……." Le rispose allora, l'eterno secondo portiere della nazionale, cercando di togliersela dai piedi; ma non riuscì a finire la frase perché Meg , guardandolo dritto negli occhi, con un'espressione di chi è stato colpito nel vivo disse:

"Io, ne capisco eccome! Sono la Manager di una squadra di calcio……e se tu fossi nella mia squadra, e se arrivassi con un braccio in quello stato, sarei la prima a dire all'allenatore di non farti toccare palla per almeno due settimane!"

L'insistenza e l'ostinazione con cui Meg pronunciò quelle parole, e il modo in cui l'aveva guardato, lasciarono il ragazzo senza parole per qualche istante…….

Meg accortasi dell'incertezza del portiere, lo prese per il braccio sano e lo trascinò via dicendo, voltandosi:
" Chi tace acconsente! " e poi sorridendo aggiunse "…… Non preoccuparti ci vorrà solo qualche minuto per medicarla, siamo vicinissimi a casa di Jessica, il capitano della mia squadra!"

"Ehi, aspetta un momento!" disse il ragazzo cercando di frenare la corsa di quello scoiattolino, dalla forza poderosa " …..hai detto Jessica?! Tu sei la manager di una squadra di ragazze?!?!?!?!?"

"Qualcosa da dire?!" gli rispose Meg guardandolo in cagnesco,

" No, no……" disse Ed, ormai rassegnato alla propria sorte" ……ok….verrò con te ……ma ti prego…..ADESSO LASCIAMIIII!"

" Io lo dico sempre……con le buone maniere si ottiene tutto!"disse soddisfatta, lasciando la presa.

-Caspita, questa ragazzina ha una stretta eccezionale…….e quel che più mi stupisce è che ………è riuscita a convincermi ad andare con lei!!!………Cavoli…se Mark avesse assistito alla scena……..sono sicuro che avrebbe riso per un giorno intero……..che dico, per una settimana! ….-


"Jessiee!!"

Jessie si voltò immediatamente appena sentì il suo nome, senza dare una risposta alla domanda di Becker, che si trovava ancora davanti a lei.

"Meg! Ma….." disse appena vide l'amica, che non era sola.
Nello stesso momento anche il viso di Becker assunse un'espressione alquanto stupita.

"Scusami se arrivo adesso ma ho bisogno di un favore" si fermò e poi aggiunse"……..ma lui è……"

"Becker! " disse qualcuno alle sue spalle.

"Ed!" esclamò Tom alla vista del compagno.

" Ma….." Jessie non riusciva a capire
-Ed?! Chi è questo ragazzo? Non può essere un compagno di Tom, non l'ho mai visto tutte le volte che sono andata agli allenamenti della nazionale…-

"Jessica…." disse poi Tom voltandosi dalla parte della ragazza "Lui è Ed Warner, l'altro portiere della nazionale!"

"Puoi dirlo Becker….' Il SECONDO portiere della nazionale', solo che lo sarò ancora per poco!"

" Non con una mano in quello stato Ed! Che ti è successo? "

" Aspettate!" disse Jessie interrompendo la conversazione tra i due.
" Tu ti chiami Ed Warner?!"

" Sì, è il mio nome……"- ma cos'è sorda, questa?- " Ma tu piuttosto chi……."

" Eddy! Tu sei Eddy! Non ti ricordi di me?! Sono JJ! "

dopo un attimo d'esitazione Warner disse
" JJ?! Tu sei JJ?! …….Non ci posso credere! Sei cambiata tantissimo!!"

"Anche tu , non ti avevo proprio riconosciuto!"

Tom e Meg si guardarono meravigliati e si chiesero l'un l'altro,
"JJ?"
"Eddy?!?!"

Quando Jessie si degnò finalmente di considerare gli altri disse,
"Vi spiegherò tutto, ma adesso è meglio se entriamo in casa! Vieni Meg, ho capito qual è il favore che volevi chiedermi!"

"JJ come sta tua sorella Kate?" continuò Warner mentre varcavano il cancello, e cominciavano ad attraversare il giardino.


"Così voi due siete amici d'infanzia!" disse Meg ,mentre con la scatola del pronto soccorso sulle ginocchia, medicava Ed.
Erano tutti seduti sui due divani in pelle, nel salone.

"Già, Meg! Eravamo vicini di casa…… abitavo proprio accanto alla palestra dei Warner…….ma poi, mi sono dovuta trasferire per il lavoro di mio padre e sono venuta ad abitare qui a Fujisawa!"

" Ecco spiegato il mistero !"

" Ahiiiiiiii! Fa più piano! …….. Non stringere!"

" Guarda che se non la fascio bene, non serve a niente! Per fortuna non è un taglio profondo e pertanto non sono necessari i punti!"

" GUARDA CHE SE NON ERA PER TE, non avevo bisogno neanche della fasciatura!"disse Warner contrariato,

A quel piccolo battibecco Tom riuscì a trattenere a stento una risata
-Non ho mai visto Ed in queste condizioni…umph!….. e poi……lui amico d'infanzia di Jessica….-

Una volta terminata la medicazione Ed disse, rivolgendosi a Jessie

"Cos'è questa storia che sei capitano di una squadra di calcio?"

" Beh, vedi Ed……"

"La tua passione non era la ginnastica artistica?"

" Sì……lo era…….una volta……tanto tempo fa…."

Tom vide in un attimo cambiare l'espressione sul viso di Jessie….Ed aveva senz'altro toccato un tasto dolente, proprio come aveva fatto lui, la sera dell'allenamento.

"Ma perché hai smesso? All'epoca non facevi altro che ripetere che saresti arrivata a far parte della nazionale!"

"Lo so, Eddy, ma…… con il tempo tante cose cambiano……le persone cambiano…….e tutto sembra …….come una bolla di sapone……e tu ti rendi conto che …..da un momento all'altro può scoppiare……."
a quelle parole l'aria di allegria che sino ad allora aveva aleggiato in quella casa, lasciò il posto ad un silenzio glaciale.
Ma Tom l' interruppe, con la domanda che poco prima aveva sfiorato la mente sua e di Jessie.

" Piuttosto Ed…….vuoi dirci come hai fatto a ridurti in quel modo la mano?! Lo sai che per un portiere è vitale…..non devo certo dirtelo io, no?!"

"Ecco ……vedete…." Meg con una vocina mortificata s' intromise,
"la colpia è soltanto mia…….è per salvarmi da un'incidente che si è ferito!"

"Meg……ma come……?!"le chiese stupita Jessie
"Un'incidente?! …….Quando?"

-Adesso l'espressione dei suoi occhi è cambiata di nuovo……..che strano……quando si parla di ginnastica, Jessica cambia completamente personalità…….diventa un'altra………e quel che mi stupisce di più ………anzi….che mi fa paura……………è che ……il suo sguardo è perso chissà dove……diviene insondabile…….-pensava intanto Becker guardando la ragazza che gli sedeva di fronte.
Meg spiegò tutta la storia: l'incrocio , il semaforo, le carte …..

" Le carte…….Oddio Meg! Dovevamo incontrarci anche con Lu per parlare della Steavens!!!"

" La Steavens?!" chiesero all'unisono Tom e Ed.

" Sì…..la Steavens è la componente più forte, della squadra che dovremo affrontare la prossima settimana, per accedere alla finale!" rispose Jessie

"Allora sarà il caso che io ed Ed ce ne andiamo!"disse Tom alzandosi e poi,rivolgendosi al compagno aggiunse
"Lasciamo che capitano e manager tessano le loro strategie per la semifinale in pace. Che ne dici Ed?"

"Già……io devo ancora farmi vedere dall'allenatore!" disse alzandosi a sua volta.

"Ok, se insistete….." disse Jessie "..Ma tu non sparire Eddy! Fatti sentire qualche volta, sono sicura che anche a Kate farebbe piacere rivederti!"

"Ma certo JJ, contaci!"

- Tom……anche stavolta non abbiamo avuto modo di parlare…….io vorrei sapere …perché sei venuto fin qui a cercarmi…….solo per il tiro?-
pensava Jessie, guardando Tom con aria dispiaciuta.

-Jessica…….Le parlerò della mia idea..un'altra volta……..dopotutto adesso deve concentrarsi sul campionato ….e io so molto bene cosa significa……….-pensava invece Tom.

Così Tom ed Ed si avviarono verso la porta che dava l'accesso al giardino e quindi all'esterno.
" Warner!" disse ad un tratto Meg.
il ragazzo allora,si voltò nella sua direzione
"…mi dispiace….davvero….."continuò la manager della Nankatsu s.f.c.

"Ma no……non preoccuparti…….non sarà certo questo graffietto ad impedirmi di sfidare Benji!" disse il ragazzo con aria di sfida, cercando di rassicurarla.
Meg, annuì, sforzandosi di sembrare tranquilla.

Proprio mentre aprirono il portone Tom, si trovo di fronte Lucy.

- Becker?!?!?! A casa di Jessie?!?!?!?- pensò la biondissima ragazza appena lo vide, poi la porta si aprì del tutto e Lucy, notò anche Warner.
-……. e questo spilungone chi è?! Ma che sta succedendo qui?!?!?!-

" Ma che succede? Perché vi siete fermati?" domandò Jessie che si trovava direttamente alle loro spalle; in quello stesso momento sentì Tom dire:

" Ciao Felton! Non preoccuparti, vi lasciamo " archtettare" in pace!" e poi sorrise.

" Lucy???"

" Ciao Jessie..Meg?!".

" Noi allora andiamo…"disse Ed uscendo, "Ci vediamo JJ!"

- l'ha chiamata…… JJ?!?!?!?!?!?!?!?!?- pensò Lucy sempre più stralunata.


"TIC…….TICTICTIC…..TIC"
Le bianche ed affusolate dita di Patty accarezzavano dolcemente la tastiera del suo computer.
Il redattore del giornale, per il quale lavorava già da un anno, l'aveva scelta per scrivere un articolo sulla nazionale giovanile di calcio.
"Gasby! "le aveva detto "tu sei la più adatta! Non soltanto perché sei una delle nostre migliori giornaliste sportive (forse perché era anche l'unica?!NdSi^^;;;), ma anche perché se non sbaglio, li conosci tutti molto bene i componenti della squadra, e quindi non ti sarà difficile strappare loro qualche informazione o meglio ancora, un'intervista".
Lei aveva cercato di rifiutare, ma lui aveva talmente insistito……-e poi …..-aveva pensato -….È comunque una buona occasione per farsi conoscere nell'ambiente….-.

Sullo schermo, scorrevano rapide, tutte le informazioni che aveva raccolto sulla squadra, sull'allenatore e sul ritorno dei ragazzi, che all'estero stavano cominciando a farsi un nome, una posizione nel professionismo.

"Benjiamin Price..."
disse ad alta voce continuando a ticchettare sulla tastiera
" la sua formazione è avvenuta in Germania, nella quale si è trasferito circa sette anni fa. Durante questo lungo periodo è riuscito ad ottenere il posto di portiere titolare di una squadra di serie :l'Amburgo. E' tornato da qualche giorno in patria e gli esperti, danno per certa la sua partecipazione come titolare……
Tom Becker…di lui non si sa molto. E' tornato in Giappone dopo una permanenza settennale in Francia. Chi l'ha osservato giocare non può aver fatto a meno di notare, la sua eleganza e la sua abilità nella tenuta di palla e nel dribbling……..
Oliver Hutton……….".

Dopo aver pronunciato quel nome, il ticchettio che fino ad allora aveva rieccheggiato nella sua stanza scomparve e le sue mani, si fermarono tremanti a mezz'aria sopra la tastiera.

Si alzò lentamente dirigendosi verso la porta a vetri, che dava l'accesso dalla sua camera ad un piccolo terrazzino.L'aprì, si avvicinò alla balaustra vi poggiò sopra le braccia incrociate,e vi posò il mento.
-Oliver…..sei tornato….-pensò guardando il sole scendere dietro le case.
-Ho aspettato per così tanto tempo il tuo ritorno…..- a quel pensiero le sue labbra si aprirono in un leggero sorriso, che però scomparve quasi subito, lasciando il posto ad un'espressione piena di malinconia.
-Già ……ma in fondo …….cosa è cambiato per me? Adesso posso vederlo realmente il tuo viso e non soltanto sognarlo…….eppure…….io so che tra noi….. niente potrà mai cambiare! Tu non ti sei accorto di quello che provavo per te allora…..e non lo farai neanche adesso. E io…..non sono neanche più sicura di quello che provo …….ho la sensazione che dentro di me sia cambiato qualcosa……e che sia QUELLO CHE SENTIVO PER TE ….. era anche per questo che non volevo scrivere l'articolo, per farlo dovrò inevitabilmente starti vicino e questo mi renderà insicura e confusa…. molto più di quanto già io non lo sia adesso…..-.
In quel momento una leggera folata di vento le scompigliò i capelli, e Patty, con un delicato movimento della mano, li scostò dal viso. Si staccò dalla ringhiera e tornando all'interno della stanza, disse "A questo punto….. credo che….. la cosa migliore sia……dimenticarti…..so che non sarà facile…ma devo riuscirci " e mentre pronunciava queste parole,chiuse in modo deciso la vetrata, alle sue spalle.


Nel campo messo a disposizione della nazionale, qualcuno correva, palla al piede zigzagando tra alcuni birilli, posti in successione al centro del rettangolo di gioco.
Ad un tratto si fermò immobile, davanti ad una delle porte. Appoggiò una mano ad uno dei pali, come a volersi sorreggere da chissà quale peso.
La sfera si trovava tra i suoi piedi e lui la stava guardando; poi alzò la testa, e la sua attenzione sembrò concentrarsi su uno dei rettangoli che formavano quella rete nella quale, tante e tante volte aveva infilato il suo "migliore amico".
In realtà non stava guardando niente, la sua mente aveva cominciato a vagare.

-……In Brasile…… poco giorni prima che partissi per tornare qui……nella mia città…..dai miei genitori ….dai miei amici……. Denise mi ha voluto parlare per forza. Denise…….la figlia del presidente del San Paulo….i miei compagni si scaldavano sempre quando arrivava lei, francamente non ho mai capito perché dicessero che fosse la ragazza più attraente che avessero mai visto……..-

Denise aveva la carnagione leggermente ambrata, capelli castani e due occhietti neri, vispi e acuti .Era di media altezza ma fisicamente era davvero perfetta.

-……… Lei si presentava a tutti i raduni del San Paulo e diceva " lo faccio per rendermi utile alla squadra!"……..
insomma quel giorno ……….

Oliver…….quando partirai?

Tra due giorni Denise, non vedo l'ora di tornare…..ma …che hai ….perché hai voluto parlarmi a tutti i costi, in privato?

Oliver…….adesso che stai per partire……..ho paura…..

Paura??? Ma…..

No, aspetta……lasciami finire

Ricordo che allora annuiì cercando di capire cosa volesse dirmi……..

Ho paura che non tornerai……..che ti dimenticherai di noi…..di me…….

Denise…..cosa…….

HOLLY …..ti prego…..

Scusa, continua pure…

Tu sai che mi ha sempre fatto piacere rendermi utile per la squadra di mio padre ……vi procuravo tutto ciò di cui avevate bisogno….mi prendevo cura di voi……vi portavo gli asciugamani…..le divise…….

Quando pronunciava quei "vi" , io avevo la sensazione che volesse dire tutt'altro……
…e ricordo ancora di aver pensato a Patty, mentre lei elencava tutto ciò che era solita fare per la squadra…..chissà perché……..forse perché in fondo era quello che aveva sempre fatto anche Patty, quando era la manager della Nankatsu……si era sempre presa cura di noi…..di me ……… avevo smesso di ascoltare Denise e avevo iniziato a pensare a lei………
Non so com'era successo……
Holly….va e realizza il tuo sogno era quello che mi disse Patty l'ultima volta che ci vedemmo prima che partissi per raggiungere Roberto…….era a quelle parole che pensavo …… al suo sguardo mentre le pronunciava…….erano quelle parole che si ripetevano nella mia mente……….la voce di Denise era scomparsa……..

Oliver…promettimi che tornerai……..
Furono le ultime parole che pronunciò Denise………o almeno le ultime che sentiì io……
…… ad un tratto dissi…….

Come ho fatto ad essere così ottuso! Come ho fatto a non capire!
In quel momento Denise sorrise……..credo avesse frainteso…...infatti quando aggiunsi…..

Patty perdonami!
Lei mi guarò in un modo così triste, disperato……….

Mi dispiace Denise……..mi dispiace di averti fatto scappare via in quel modo……..ma …….anch'io ancora mi chiedo come ho fatto a pronunciare quelle parole ………… e soprattutto come ho fatto a non capire…….nonostante tutti cercassero di farmici arrivare……OH, Patty……potrai mai perdonarmi?-

" Ehi Holly!"
Il capitano della nazionale si voltò……alle sue spalle il suo caro vecchio amico Tom era lì, che gli sorrideva…..
"Ti vedo preoccupato……..stai pensando alla prima partita del girone asiatico, che dovremo affrontare?"

"NoTom……."

"E allora, cos'hai? Tutto bene?"

" Non lo so….."

"mh?"

"Comunque…..non preoccuparti….."

"Holly, io mi preoccupo eccome! Non ti ho mai visto così triste quando hai tra i piedi una palla! Sai che con me puoi parlare….se c'è qualcosa che vuoi dirmi,….se solo vuoi sfogarti…….io ti starò a sentire in silenzio e se potrò esserti d'aiuto…..anche soltanto un po'……lo farò!"

"Grazie lo stesso Tom!" disse il ragazzo guardando l'amico con sincero affetto.
"Davvero …….non preoccuparti…….andiamo adesso………domani ci aspetta un duro allenamento…….la partita si avvicina!
- Devo riuscire a parlarle……….devo sapere se…….-



CONTINUA...