Questa storia è stata scritta da Lory-chan! ^__^ che sarei io!

Gli avvenimenti prendono spunto dalla versione animata di Sailor Moon. Come posizione temporale possiamo collocarla dopo la fine della terza serie…

DIVERTITEVI! Ma poi ditemi cosa ne pensate…ok?

 

LE STREGHE DELLA LIBERTA’

 

La giornata era molto calda, il sole splendeva e nel cielo non c’era ombra di nuvole.

Bunny, con un paio di libri in mano, si stava dirigendo con aria felice al tempio di Rea.

Finalmente, da un paio di giorni erano cominciate le vacanze estive…

Bunny e le sue amiche avevano superato gli esami. Certo, chi brillantemente, chi con difficoltà, ma erano state tutte promosse.

Così anche le scuole superiori erano terminate, ma tutti avevano già trovato la propria strada.

Marzio si era laureato e aveva cominciato a lavorare come assistente di un famoso ingegnere. Amy aveva deciso di proseguire gli studi e si era già iscritta alla facoltà di medicina. Rea invece era stata notata da un cantante abbastanza famoso che le aveva offerto di diventare la sua corista. E in questo periodo stava registrando il suo primo singolo.

Anche Marta aveva avuto fortuna, aveva partecipato ad un provino ed era stata scelta per una pubblicità. Grazie a quest’occasione e alla sua spigliatezza si era guadagnata la parte della protagonista in un film con attori molto famosi. Heles e Milena erano ritornate in città e com’era prevedibile entrambe avevano deciso di non andare all’università. Milena aveva esposto i suoi quadri in alcune mostre e aveva ricevuto anche un prestigioso premio. E la settimana prima aveva partecipato ad un concerto riscotendo molti consensi.

Heles aveva deciso di abbandonare per un po’ le auto e di concentrarsi sulle moto. Aveva vinto tutte le gare a cui aveva partecipato e in poco tempo era diventata l’idolo di molte persone.

Mentre Morea e Bunny avevano conosciuto un importante fotografo che le aveva aiutate ad entrare nel mondo della moda. Avevano già fatto un paio di servizi fotografici per due giornali nazionali. Comunque le due ragazze avevano anche un lavoro part-time. Morea lavorava come cameriera in un bar, mentre Bunny era commessa in un negozio d’abbigliamento.

Bunny si stava recando da Rea per restituirle alcuni fumetti che le aveva prestato quando all’improvviso le venne un’idea.

Perché non organizzare un’uscita tutti insieme per festeggiare l’arrivo dell’estate?

Rea fu felice dell’invito e accettò senza esitazione.

Le due ragazze telefonarono anche alle altre e organizzarono l’uscita.

Il mattino seguente il cielo era limpido, una giornata perfetta per una passeggiata. Verso le dieci le ragazze si ritrovarono all’entrata di un nuovo parco a tema. Il parco era diviso in varie zone tutte dedicate a personaggi famosi, sia locali sia internazionali…

La mattinata passò in fretta…

Decisero di pranzare su alcune panchine mangiando i deliziosi panini che Morea aveva preparato per tutte. Finito di mangiare decisero di arrivare fino al laghetto che, a detta di chi c’era già stato, era un luogo romantico.

Purtroppo il gruppo d’amiche non trovò affatto un luogo romantico, ma solo un luogo scuro e sinistro.

Heles, Milena e Rea percepirono il pericolo.

- Prepariamoci ragazze! Stà per succedere qualcosa…

- Potere di Mercurio! Vieni a me!

- Potere di Marte! Vieni a me!

- Potere di Giove! Vieni a me!

- Potere di Venere! Vieni a me!

- Potere di Urano! Vieni a me!

- Potere di Nettuno! Vieni a me!

- Potere del cristallo del cuore! Vieni a me!

Appena trasformate le guerriere furono attaccate da una strana creatura.

Non era molto grande, ma era dotata di molti tentacoli infuocati e dalla bocca lanciava strani raggi violacei.

- Fuoco! Azione!

- Fascio di luce! Azione!

Il mostro purtroppo riuscì ad evitare l’attacco e si lanciò contro Sailor Uranus.

- Bomba di Urano! Azione!

Anche stavolta riuscì a schivare l’attacco e catturò la guerriera con uno dei suoi tentacoli. Heles cominciò a urlare di dolore, Sailor Neptuno allora usò la sua arma.

- Maremoto di Nettuno! Azione!

Finalmente la creatura fu colpita, ma Sailor Uranus venne sbattuta al suolo.

- HELES! – gridò Sailor Moon correndo ad aiutarla – Come ti senti? Stai bene?

- S-si! Credo di si!

- ATTENTE! – gridò Sailor Jupiter – Il mostro stà venendo verso di voi!

Sailor Moon e Sailor Uranus non ebbero il tempo di muoversi…stavano per essere colpite da uno dei raggi violacei del mostro.

All’improvviso però un’ombra apparve davanti a loro. Milord si era posto davanti per proteggerle!

Il colpo non sembrò ferire marzio, ma lo circondò come una sfera e pochi secondi dopo, sia la sfera che il ragazzo erano svaniti!!! Il luogo rimase silenzioso, si sentivano solo le orribili risate del mostro.

Sailor Mercury grazie al microcomputer scoprì una cosa molto interessante.

- Ehi ragazze! Sentite! Quel mostro non è come tutti gli altri! E’ una creatura dimensionale!

- Cos’è una creatura dimensionale? – chiese Sailor Venus.

- Amy, sei certa che si tratti proprio di una creatura di quel tipo? – domandò preoccupata Neptuno.

- Certo! – rispose Amy

- Neptuno! Tu sai qualcosa? – chiese Sailor Mars.

Con grande fatica Sailor Uranus riuscì a rialzarsi e disse:

- Le creature dimensionali sono esseri che vivono tra una dimensione e l’altra. Solo raramente riescono ad entrare in una determinata dimensione. I raggi violacei che lancia sono passaggi dimensionali!

- Che vuoi dire? – domandò Morea

- Intendo dire che Milord non è morto, è solo stato mandato in un’altra dimensione!

La creatura ricominciò ad attaccare. Lanciò di nuovo il raggio violaceo, ma stavolta contro Uranus e Neptuno.

Milena riuscì a saltare lontano, mentre Heles ancora debole per il colpo ricevuto non vi riuscì. Stava per essere colpita quando Sailor Venus riuscì a portarla via. Le due guerriere caddero malamente a terra.

- Heles! Come va? Tutto ok?

- Si, non preoccuparti...

Qualche secondo dopo Heles si girò per controllare che fine aveva fatto il mostro, ma l’unica cosa di cui si accorse…era Bunny!

La loro amica era ancora a terra. Non si era mossa da quando marzio era stato colpito.

- Guardate i suoi occhi… - sussurrò Morea… - sono come…assenti…

- Sailor Moon! Reagisci! – urlò Sailor Neptuno.

Quelle parole sembrarono scuoterla. Lentamente si alzò, anche se gli occhi continuarono ad essere assenti.

Ad un tratto sul terreno intorno a Sailor Moon si formò un cerchio di luce.

Sailor Moon si trasformò nella principessa Serenity, poi alzò le braccia verso il cielo.

Dal cerchio di luce cominciò a formarsi un uragano fatto di energia! Diventava sempre più forte!!!!

Le guerriere faticavano a restare in piedi dalla potenza che emanava, mentre sembrava che Serenity all’interno non ne risentisse minimamente.

- Ma che stà succedendo? – chiese Marta

- Non lo so… - esclamò Amy in risposta.

Quando l’uragano raggiunse l’intensità massima, Serenity con il braccio lo indirizzò verso il mostro dicendo:

- URAGANO LUNARE! Entra in azione!

L’uragano lunare intrappolò la creatura che non riuscì più a muoversi.

Bunny tornò ad essere Sailor Moon.

Anche i suoi occhi non erano più assenti…piangevano…

- Vortice del cuore di luna! Azione!

Grazie al grande scettro lunare il mostro venne eliminato. Anche se tutti erano felici per la vittoria conseguita non potevano esultate. Milord era in un’altra dimensione e Bunny era accasciata al suolo e si disperava.

- Ma perché? Perché? Non può sempre andare così! Non è giusto!

Le sue amiche si avvicinarono per cercare di consolarla.

- Dai Bunny! Non fare così! – disse Amy, purtroppo però la ragazza continuava a singhiozzare.

Heles voleva molto bene a Bunny e non sopportava di vederla così.

- Ora smettila di piangere! Non preoccuparti! Lo salveremo!

- Cosa?

- Certo! Noi ti aiuteremo a salvarlo! In fondo marzio mi ha salvato la vita. Ora è il mio turno! Ci stai Milena?

- Naturalmente! Vedrai Bunny! Riusciremo a riportarlo sano e salvo sulla terra.

- Speriamo!

Bunny non era molto convinta, ma almeno ora aveva una speranza a cui aggrapparsi. Le ragazze andarono al santuario di Rea per decidere cosa fare.

Intanto che Rea chiedeva aiuto al fuoco sacro, Amy era alla disperata ricerca di qualcosa che potesse indicarle in che dimensione era Marzio. Analizzò alcuni frammenti della creatura e scoprì che con il 99% di probabilità Marzio era stato mandato in una dimensione parallela a quella della Terra, non molto lontano quindi…

- E’ vivo! – disse Rea.

- Come? – chiese Marta.

- Ragazze! Marzio è vivo! L’ho visto!

- Veramente? Sei sicura? E dov’era? Sei riuscita a capirlo?

- Mi dispiace Bunny, ma la visione è durata poco più di un secondo, non ho fatto in tempo.

Heles e Milena si alzarono con un sorriso misterioso sul viso.

- Bene! Ora che sappiamo che Marzio è vivo e che si trova in una dimensione parallela a questa possiamo fare qualcosa noi! – disse Heles.

- E che cosa? – domandò Bunny.

- Possiamo chiamare Sailor Pluto in modo che ci mandi in quella dimensione! Ecco che cosa! – rispose Milena.

- Sul serio? Sailor Pluto è davvero in grado di mandarci là? – chiese subito Bunny.

- Credo di si! – rispose Heles.

Heles e Milena, una di fronte all’altra, unirono le punte delle loro penne magiche e formarono un raggio di luce che si alzò verso il cielo.

Pochi istanti dopo l’immagine di Sailor Pluto apparve davanti a loro.

- Sailor Pluto! - esclamarono insieme le due ragazze.

- Salve ragazze!

- Sailor Pluto! Ti prego! Puoi mandarci nella dimensione in cui è stato mandato Marzio? Noi dobbiamo salvarlo! Ti scongiuro aiutaci! – disse tutto d’un fiato Bunny.

- Certo che ti aiuterò Bunny! – rispose sorridendo Sailor Pluto. La guerriera alzò la sfera granata che s’illuminò.

Quando il bagliore diminuì le ragazze si ritrovarono davanti alle porte del tempo e dello spazio.

Ora Sailor Pluto era davanti a loro in carne e ossa.

- Ascoltate ragazze, devo dirvi alcune cose! Io so in quale dimensione è stato mandato Marzio, e posso anche mandarvi là, ma purtroppo in quella dimensione perdo i miei poteri e così non potrò più poi riportarvi indietro!

- Come? Vuoi dire che resteremo bloccate là??? – chiese Amy

- Forse sì! E forse no!

- Che vuoi dire? – domandò Bunny.

- Voglio dire che esiste un modo per tornare, ma io non posso dirvelo, dovrete scoprirlo da sole! Allora…volete rischiare?

- Io voglio tentare – disse subito Bunny – ma non posso decidere per voi. In fondo voi non siete direttamente coinvolte!

- Io ci stò! – disse Heles.

- Anch’io! – disse Rea.

- Anche noi!

- E va bene! Allora siete pronte? Prendetevi tutte per mano!

Grazie al suo scettro Sailor Pluto aprì le porte.

Le guerriere vi entrarono, ma l’interno era completamente buio. Quando le porte si richiusero il suolo svanì e tutte e sette caddero in un vortice scuro.

Quando Bunny riaprì gli occhi non riusciva a capire dove si trovasse. Era all’interno di una capanna e accanto a lei c’erano le sue amiche ancora prive di sensi.

Pian piano, quando i suoi occhi si abituarono alla penombra, vide che tutti gli oggetti della stanza erano fatti di legno. Ma quello che la stupiva più di tutto era che quegli oggetti erano molto strani, sembravano… “MEDIEVALI”!

All’improvviso con uno scricchiolio la porta si aprì e lentamente entrò un uomo con un mantello scuro che gli copriva gran parte del viso.

Bunny svegliò le sue amiche che ebbero la sua stessa reazione sorpresa.

L’uomo avanzò di qualche passo e si tolse il cappuccio. Era un vecchio dalla barba folta, aveva i capelli grigi, ma nonostante il portamento austero aveva un’aria simpatica.

- Ben svegliate! Vi sentite bene fanciulle?

- Fanciulle? Ma come parla questo? – sussurrò Marta avvicinandosi a Amy.

- Sapete ragazze…ho paura che siamo finite nel medioevo! – rispose Amy guardandosi attorno.

- Cosa? – disse incredula Morea.

- Ascoltatemi “ragazze”, si dice così nel vostro tempo vero? Io sono il mago Cyril, possiedo anche il potere della chiaroveggenza ed ero al corrente del vostro arrivo!

- Sei un veggente? Quindi sai perché siamo qui, vero? – chiese speranzosa Bunny.

- Si…ma purtroppo…mi spiace, ma non posso aiutarvi! L’unica cosa che posso fare per voi è quella di mettervi al corrente di dove vi trovate e di cosa dovrete aspettarvi. Posso mettervi a disposizione anche tutti i miei libri se per caso vi servissero!

- Ti ringraziamo molto! – disse Rea – Però ora la cosa che ci interessa di più è sapere dove siamo!

- Va bene! Ora sedetevi e ascoltate attentamente…

Le ragazze ubbidirono e quando si furono sedute Cyril riprese a parlare:

- Voi ragazze siete finite nel regno Prezioso!

- IL REGNO…PREZIOSO? – domandarono insieme tutte le guerriere.

- Già…è il regno più forte economicamente e militarmente della regione. E’ chiamato così perché tra le montagne sono state scoperte moltissime miniere di pietre preziose: smeraldi, rubini, topazi, diamanti e zaffiri. Purtroppo però il re, Damien, da uomo buono e giusto che era all’improvviso è diventato un tiranno. La maggior parte della popolazione è impiegata nelle miniere, mentre l’altra nell’esercito.

- Perché la gente è impiegata specialmente nelle miniere? – domandò Heles.

- perché Damien vuole far avverare la leggenda! – rispose Cyril.

- Che leggenda? – domandò Morea.

- Dovete sapere che in questo regno, da molti secoli, viene raccontata una leggenda. La corona del sovrano è una normale corona fatta d’oro, ma si dice anche che quando le cinque pietre sacre saranno collocate su questa corona, chiunque che per primo la indosserà potrà esprimere tre desideri e diventare padrone del mondo.

- E’ una cosa incredibile! – esclamò Amy.

- Già…e il peggio è che quattro delle pietre sacre sono già state ritrovate, manca solo la pietra centrale, il diamante! Io sono certo che la vostra venuta qui non sia stata casuale! Credo che voi siate le streghe della leggenda!

- Che streghe? C’è un’altra leggenda? – domandò perplessa Milena.

- La seconda parte della leggenda dice che solo sette coraggiose streghe potranno impedire la rovina di questo mondo!

- Forse…ma noi non siamo streghe! – disse Bunny.

- Puoi forse negare di avere dei poteri? – domandò Cyril guardandola negli occhi.

Bunny abbassò la testa e sospirò.

Le ragazze decisero di fare un sopraluogo in città per capire meglio la situazione. Cyril prestò loro dei mantelli per coprirsi, non potevano andare in giro vestite in quel modo.

Passarono vicino ad una miniera e videro che le persone che vi lavoravano erano trattate peggio che schiavi. Bunny e le sue amiche erano inorridite ma decisero che per il momento era meglio non intervenire. Ma giurarono di salvare quelle persone!

- Speriamo che Marzio non sia tra di loro! – disse tristemente Bunny.

Rea le mise una mano sulla spalla:

- Stai tranquilla! Io sono sicura che stà bene!

Arrivate in città, grazie alle indicazioni di Cyril, cominciarono a girovagare per le strade, ma notarono subito che qualcosa non andava.

La gente camminava frettolosamente a testa china, sembrava che avessero paura.

Arrivarono davanti ad un edificio enorme, assomigliava ad uno di quei castelli delle favole. All’interno si intravedeva un cortile, probabilmente dove si trovavano le cucine, le stalle e le abitazioni dei servi, da cui proveniva un grande brusio.

Aggirarono il palazzo e quando arrivarono nella zona posteriore Bunny si fermò di scatto. Da una delle finestre del secondo piano aveva sentito una voce conosciuta: la voce di Marzio!

Il ragazzo andò alla finestra per chiuderla: era proprio lui! Ma Marzio non diede segno di riconoscerla anche se lei continuava a fargli dei segnali. Molto delusa Bunny chiese ad un ragazzino che stava passando..

- Scusa?

- Si…madamigella?

- Tu sai per caso chi è il ragazzo in quella stanza?

- Quelle sono le stanze del principe!

- Il principe?

- Si…il principe Marcus!

- Marcus?

Il ragazzo si allontanò guardandola in modo strano. Bunny raggiunse le sue amiche e raccontò quello che aveva scoperto. Intanto il ragazzo che Bunny aveva visto dalla finestra stava camminando avanti e indietro per la stanza.

- Chissà chi era quella ragazza? Ha dato segni di riconoscermi, ma io non mi ricordo di lei! Per dire la verità non mi ricordo di nessuno, non so nemmeno chi sono io! Da quando mi sono risvegliato qui al castello tutti mi hanno detto che io sono il principe Marcus, ma…non riconosco nemmeno mio padre il re Damien! Cosa devo fare? La cosa strana è che quando ho guardato quella ragazza ho sentito come un calore in fondo al cuore!

Il ragazzo era molto indeciso e con un sospiro nascose il viso tra le mani.

Si stava facendo buio e le ragazze tornarono da Cyril. Il vecchietto le stava aspettando davanti alla capanna, aveva un’importante notizia da dare loro.

- Cyril! Siamo tornate! – lo salutò Bunny mentre si avvicinava a lui rapidamente.

- Meno male che siete tornate! – rispose lui.

- Perché? E’ successo qualcosa? – chiese subito preoccupata Amy.

- Venite dentro! Mentre mangiate vi racconterò quello che ho scoperto oggi!

Il mago raccontò che durante il pomeriggio aveva sentito alcune donne che lavoravano al castello parlare. Dicevano che il giorno seguente sarebbe arrivata al castello la promessa sposa del principe! Lady Isabella!

Quando sentì queste parole, Bunny rischiò di strozzarsi.

- Come hai detto? La sua promessa sposa?

- Si! Ma cos’hai?

- Sai, oggi ho scoperto che il ragazzo che siamo venute a cercare è identico al principe! Io sono quasi certa che sia lui!

Tutti rimasero in silenzio per un po’, poi Cyril riprese a parlare.

- Ho anche scoperto in uno dei miei libri che il diamante sacro non si trova in una miniera come le altre pietre!

- Sul serio! E dove si trova? – chiese incuriosita Rea

- Si trova sulla montagna Incantata!

- La montagna Incantata? Che nome! Sembra quello di una fiaba! – disse sorridendo Marta.

- Non fatevi ingannare dal nome! E’ un posto terribile! Chiunque abbia tentato di avventurarsi là, non è più tornato.

- Ma perché? – domandò Milena.

- E’ un luogo maledetto! Pieno di trappole e creature orrende. Alla sommità c’è un laghetto dalle acque pure dove si racconta abitino delle sirene che sono a guardia del mistico diamante. Non guardatemi con quelle facce, vi stò raccontando queste cose perché sono certo che voi siate le uniche in grado di superare gli ostacoli della montagna e di recuperare la pietra!

- Io ci voglio tentare! – comunicò all’improvviso Bunny.

- Cosa? – le altre la guardarono incredule.

- Sì, avete capito bene! Ho ancora impresse nella mia mente le scene che abbiamo visto oggi alla miniera! Io devo salvare quelle persone! Noi ne abbiamo le possibilità! Sono convinta che se Marzio fosse qui la penserebbe come me! – aggiunse asciugandosi una lacrima che stava per cadere.

Heles picchiò un pugno sul tavolo e disse:

- Bunny ha perfettamente ragione! Ricordate che noi siamo le guerriere Sailor! Le paladine della giustizia! E’ nostro dovere aiutarli!

Tutte furono d’accordo e decisero di partire appena finito di mangiare.

Nel frattempo il principe Marcus aveva deciso di fuggire dal castello. Voleva ritrovare quella ragazza, doveva domandarle cosa sapeva su di lui. Riuscì a scendere dalla finestra, prese un cavallo dalle scuderie e fuggì.

Le ragazze erano pronte a partire quando Morea disse:

- Ascoltate! Non sarebbe meglio trasformarsi subito?

- E perché? – chiese Marta.

- Beh, perché dobbiamo viaggiare di notte e dovremo superare molti ostacoli, credo sia meglio essere preparate!

- Morea ha ragione! – concluse Bunny – anzi io direi che sarebbe meglio restare guerriere fino a quando non riusciremo a tornare a casa! Siete pronte? Potere del cristallo del cuore! Vieni a me!

- Potere di Mercurio!

- Potere di Marte!

- Potere di Giove!

- Potere di Venere!

- Potere di Urano!

- Potere di Nettuno!

- VIENI A ME!

In quello stesso istante nella sala del trono del castello, il re Damien stava seduto a contemplare la sua corona. Ormai mancava solo il diamante! Dall’anello che aveva al dito uscì un fumo nero che si materializzò davanti a lui. Era un uomo, o meglio, aveva le sembianze di un uomo.

Cominciò a parlare con voce bassa e roca:

- Damien!

- Dimmi padrone…

- Devi assolutamente recuperare il diamante! Ma stà attento! Le sette streghe della leggenda sono arrivate e tu devi eliminarle!

- Si, padrone!

- Bene!

Lo strano essere sparì così com’era apparso, ridendo in un modo che pareva demoniaco.

La notte era molto scura, la strada non era molto visibile, ma il ragazzo continuò a galoppare.

Non sapeva dove stava andando, ma in cuor suo sapeva di percorrere la strada giusta.

All’improvviso davanti a lui apparvero delle ombre.

- Ragazze! Stà arrivando qualcuno! – disse Sailor Mars.

- Nascondiamoci! – continuò Sailor Jupiter.

- No! Restate calme! – ordinò Sailor Moon – Continuate a camminare come se niente fosse!

- Ma… - iniziò Sailor Venus

- Fate come vi dico!

Sailor Moon non sapeva perché aveva detto così, ma era stata una reazione istintiva.

Il cavallo si stava avvicinando senza dare segni di rallentamento. Superò tutte le guerriere, ma quando fu la volta di Sailor Moon…

Entrambi non resistettero alla tentazione di girarsi per guardarsi. Il ragazzo quando vide il volto della ragazza ebbe come un “flashback”, vide quella ragazza che si avvicinava a lui sorridendo.

All’improvviso fermò il cavallo e chiese:

- Chi siete voi?

Sailor Uranus si mise davanti a Sailor Moon in modo che l’amica non potesse rispondere.

- Tu piuttosto…chi sei? – disse.

Il ragazzo non sapeva cosa rispondere, poi decise che per il momento era meglio continuare a far credere di essere il principe Marcus, anche se in realtà non ne era certo.

- Io sono il principe Marcus! – disse.

Sentite queste parole Sailor Moon pensò con disperazione:

- Ma allora…allora, …lui non è Marzio! Oh no! Chissà dov’è? Oh Marzio, amore mio, dimmi dove sei ti prego!

- Sono qui…

La ragazza si guardò attorno alla ricerca di Marzio, ma non vide nessuno…

Anche Marcus si stava guardando attorno, infatti, anch’egli aveva sentito quella voce!

Sailor Uranus continuò con disprezzo:

- Ah, eccolo qui! Il famoso principe Marcus! Ma non vi vergognate a trattare il vostro popolo in quel modo?!!!!

- Quale modo? – chiese Marcus.

- Non fare il finto tonto! – disse con vivacità Sailor Neptuno.

- Ma io… - cominciò a difendersi lui - …ma poi, insomma, si può sapere chi diavolo siete voi? – chiese perdendo la pazienza Marcus.

Le ragazze con determinazione si tolsero i mantelli e dissero insieme:

- Noi siamo le guerriere SAILOR!

- Le…guerriere sailor??

Sailor Moon si fece avanti e continuò:

- Già! Siamo guerriere! Combattiamo per il trionfo della giustizia e dell’amore! Per questo abbiamo deciso di liberare il popolo di Prezioso! Vogliamo salvarli dalla schiavitù!

- Schiavitù?

- Si! Ma…tu non lo sai?

- Beh, io… - Marcus non sapeva se era il caso di dire la verità. Però lui si fidava di quelle strane ragazze. Si! Si sarebbe confidato con loro!

Le guerriere ripresero a camminare e Marcus andò con loro, spiegando la sua perdita di memoria e i suoi dubbi.

Sailor Moon e le sue amiche capirono immediatamente che il ragazzo che avevano davanti era Marzio. Sailor Moon cominciò a piangere, Sailor Mars capì quello che la sua amica voleva fare, però non fece in tempo a fermarla.

Bunny lo abbracciò e disse:

- Oh, finalmente!

Marzio non comprendeva il comportamento della ragazza e non ricambiò il suo abbraccio. Le altre guerriere, sempre durante il viaggio, raccontarono a Marzio le varie leggende e alla fine Marzio comunicò:

- Ascoltate! Se io sono il principe è mio dovere aiutarvi! Verrò con voi!

Sailor Mercury scrutò il viso delle sue compagne per capire se era giusto non dire niente a Marzio. Sailor Moon però decise che lui doveva decidere da solo cosa fare, se gli avessero detto la verità lo avrebbero confuso ancora di più. Era rischioso, e Bunny lo sapeva, poteva perderlo, ma non voleva fargli costrizioni.

Era quasi l’alba quando giunsero in vista della montagna Incantata. Il silenzio era totale. Oltrepassarono i cancelli in legno che delimitavano la zona.

Arrivarono subito in un bosco, molto sinistro, dove si sentivano rumori e scricchiolii strani. Sailor Venus guardandosi attorno furtivamente disse:

- Stiamo attente, credo che stiamo per imbatterci in qualche creaturaaaaaaaaaaaa!

Un ramo di un albero prese Marta per una caviglia e la sollevò da terra.

- Voi andate avanti! – disse Sailor Jupiter.

- Ci pensiamo noi qui! – continuò Sailor Mars.

- No! Noi combatteremo sempre insieme! Ricordatelo! – disse Sailor Moon.

L’albero sembrava vivo, si muoveva, camminava ed era anche molto veloce.

- Pressione prorompente del fulmine! Azione!

Sailor Jupiter riuscì a liberare Sailor Venus che cadde al suolo. Sailor Moon la portò via dal luogo del combattimento…Andò dove si era rifugiato Marzio, che non riusciva ancora a credere ai suoi occhi.

- Ma voi avete…

- Si, noi abbiamo dei poteri…! Ti abbiamo detto che siamo guerriere!

Intanto:

- Cerchi di fuoco saettanti! Azione!

- Bomba di Urano! Azione!

La strana creatura venne finalmente distrutta.

Dopo il bosco fu la volta di un luogo deserto, vi erano solo pietre. In questo posto trovarono creature abbastanza pericolose. Erano come ombre, ma lanciavano piccoli spilli avvelenati. Le guerriere vennero prese alla sprovvista. Specialmente Sailor Moon, che era la prima, era in difficoltà. Era riuscita a schivare gli spilli la prima volta, ma era caduta. La creatura stava per colpirla di nuovo, ma marzio la protesse con il suo corpo!

- Fascio di luce! Azione!

- Fuoco! Azione!

- Fulmine! Azione!

Le creature vennero distrutte, ma ora marzio era a terra.

- Marcus! Ma perché l’hai fatto? – chiese Sailor Moon commossa.

- Vuoi la verità? Non lo so! Il mio corpo si è mosso da solo!

- Ne sei pentito?

- No…anzi! Sono felice che tu stia bene!

Sailor Mercury riuscì a togliere dalla gamba di Marzio gli spilli e cercò di fasciarlo in modo che il veleno entrasse in circolazione più lentamente.

- E ora cosa facciamo? – domandò preoccupata Sailor Neptuno.

- Lasciatemi qui! Voi andate avanti! – disse marzio.

- Cosa? No! Neanche per idea! Tu vieni con noi! – disse decisa Sailor Moon.

- Ho trovato la soluzione! – esclamò Sailor Mercury.

- E quale? – chiese Sailor Uranus.

- Ho inserito nel microcomputer tutti i dati su questo posto raccolti finora. Ho scoperto che il diamante che stiamo cercando ha anche proprietà curative! In più Marz…Marcus è stato colpito da creature che sono alla sua protezione, quindi..

- Pensi che il diamante possa far guarire Marcus! – concluse Sailor Jupiter

- Esatto! – confermò Amy.

- Bene! Allora non c’è tempo da perdere! Andiamo! – esclamò Sailor Moon.

L’ultimo ostacolo prima di arrivare al laghetto delle sirene, ove si trovava il diamante, era rappresentato dalle belve infuocate.

Erano animali dalla pelliccia fiammeggiante, molto agili e veloci. Stavolta però le guerriere non si fecero prendere alla sprovvista.

- Bolle di nebbia! Azione!

Le belve, grazie all’arma di Sailor Mercury vennero accerchiate.

- Spirale dell’amore di venere! Azione!

Sailor Venus riuscì a legarle insieme…

- Forza Sailor Neptuno…sbrigati! Il fuoco stà già bruciando la mia catena!

- Sono pronta! Maremoto di nettuno! Azione!

Il colpo di Milena fu letale per le creature, che si sciolsero come neve al sole.

Finalmente le ragazze erano quasi arrivate in cima.

Marzio faceva fatica a camminare e veniva aiutato da Sailor Jupiter e Sailor Uranus. Arrivate in cima, le guerriere erano impreparate ad un simile spettacolo. Al centro della pianura vi era un laghetto formato da acque cristalline. All’interno del lago nuotavano tranquille alcune sirene. Al centro vi era un bastone sulla cui sommità brillava un meraviglioso diamante!

Però le ragazze non potevano avanzare, tutto il luogo era circondato da una cupola nera fatta da energia negativa! Sailor Moon tentò di aprirsi un varco con il cristallo di luna, ma fallì.

- Sailor Moon, usa il grande scettro lunare, sono convinta che con la sua energia positiva distruggerai la barriera! – disse Sailor Mars.

- Forse! Vortice del cuore di luna! Azione!

Il colpo di Sailor Moon ebbe l’effetto sperato e la cupola finì in pezzi.

Le guerriere e Marzio arrivarono sulle sponde del laghetto. Non appena Sailor Moon fissò il diamante e disse:

- Allora è quello il famoso diamante! La pietra sacra! – il suo diadema sparì e sulla fronte apparve il simbolo della luna. Poi come d’incanto diventò la principessa Serenity.

Marzio sbalordito e anche un po’ spaventato disse:

- Ma chi è?

- Lei è la principessa Serenity! – gli rispose Sailor Venus.

- Serenity?

Le ragazze si guardarono negli occhi e poi si rivolsero a Sailor Moon.

- Serenity, credo che solo tu puoi recuperare il diamante! – disse Sailor Neptuno.

- Già, sei l’unica! – continuò Sailor Uranus.

- Credete? Ma come faccio ad arrivare là? – rispose la principessa.

- Non puoi andare a nuoto! Le sirene sono molto pericolose! Ti aiuterò io! – disse Sailor Mercury.

- Vortice acquatico! Azione!

La guerriera creò un ponte di ghiaccio che dalla sponda arrivava fino al diamante. Serenity salì sul ponte ed iniziò la traversata. A metà percorso però una sirena saltò sul ponte nel tentativo di fermarla. Ma prima che avesse il tempo di avvicinarsi alla principessa…

- Fascio di luce! Azione! - …venne distrutta.

Serenity per evitare altre sorprese usò il cristallo del cuore. Fece apparire il suo cuore magico, il quale aprendosi lasciò che il potere del cristallo formasse una barriera protettiva.

Arrivata vicino alla pietra sacra, Serenity sentì che sprigionava un’energia incredibile. Il diamante, quasi fosse telecomandato, si avvicinò a lei. Serenity lo prese tra le mani e all’improvviso subì una trasformazione.

Il diamante sembrò svanire, ma al suo posto Serenity vide che dalle sue spalle si allungavano un paio d’ali trasparenti, leggere come quelle delle farfalle. Sulla testa era apparsa una corona (tipo quella della regina Serenity) in cui però vi erano quattro spazi vuoti. Il suo vestito divenne di color grigio perla e tutto il suo corpo sembrava emanare luce.

Sembrava un angelo!!

Mentre questo accadeva il terreno iniziò a tremare, ma Serenity non se ne accorse, ormai stava volteggiando nell’aria. Il ponte di ghiaccio creato da Sailor Mercury crollò, ma ormai Serenity era arrivata sulla sponda. Quando posò i piedi per terra tutte le ragazze vennero avvolte da un calore, una pace, una serenità mai provate.

Serenity si avvicinò a Marzio, il quale non riusciva a staccare gli occhi da quella meravigliosa creatura. Con la mano gli sfiorò la gamba e subito le ferite e il veleno svanirono. Fatto questo Serenity si tolse la corona che tornò ad essere il diamante, mentre lei tornò Sailor Moon.

Tornarono senza difficoltà da Cyril, al quale raccontarono tutto quello che era successo.

Cyril dopo aver ascoltato attentamente creò un sacchetto magico per Sailor Moon, in modo che il diamante fosse sempre al sicuro.

Le guerriere e Marzio cominciarono la loro guerriglia contro i soldati per riuscire a liberare i minatori. Anche se non avevano a che fare con delle creature dotate di poteri, le battaglie non erano facili. Non volevano utilizzare le loro armi contro i soldati! Combattevano solo con le loro forze. Ogni tanto però utilizzavano i loro poteri per spaventarli, per provocare frane, esplosioni, in modo da farsi scappare. Avevano già liberato molte persone ed erano ben volute dalla popolazione, anche se tutti ancora avevano timore di loro. Si erano guadagnate il soprannome di “streghe della libertà”.

Un giorno, verso il tardo pomeriggio, Marzio stava camminando tra gli alberi vicino alla capanna di Cyril. Camminava lentamente pensando alle guerriere sailor. In quegli ultimi giorni aveva avuto sempre più spesso la sensazione di conoscerle da molto tempo. E poi, Sailor Moon! Ormai sapeva che quella ragazza era importante per lui! Era certo di esserne innamorato, però…durante la notte aveva spesso degli incubi. Vedeva il viso della ragazza che aveva notato al castello, ma non era felice come quel giorno, la ragazza piangeva! Sapeva che la fanciulla lo chiamava, ma non riusciva a sentire il nome. Ormai era arrivato alla capanna…

Aprì la porta, ma vide che Sailor Moon non c’era, nella stanza vi erano solo Sailor Jupiter, Sailor Mars, Uranus e Neptuno. Stavano studiando una cartina, era molto importante sapere dove attaccare!

Marzio chiese loro:

- Avete deciso di attaccare anche la miniera centrale?

- Stiamo cercando di trovare una soluzione! – rispose Sailor Jupiter.

- La miniera centrale è molto ben sorvegliata! – continuò Sailor Neptuno.

- E’ molto pericoloso avventurarsi là! – terminò Sailor Mars.

Le guerriere ripresero a parlare tra loro e Marzio uscì. Appena fuori incontrò Sailor Venus e Sailor Mercury che stavano arrivando.

- Ehi Marcus! – lo salutò Sailor Venus.

- Salve ragazze! Da dove arrivate? – domandò lui.

- Siamo andate in città a prendere alcune cose! – rispose Sailor Mercury.

- Ma come?? Non vi hanno riconosciute? – chiese stupito Marzio.

Le due ragazze si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere.

- Lo vuoi sapere un segreto? Abbiamo ignorato l’ordine di Sailor Moon e siamo tornate noi stesse! – disse Sailor Venus.

- Come…voi stese?

- Devi sapere che noi siamo ragazze normali, certo, abbiamo dei poteri, ma per utilizzarli dobbiamo diventare guerriere! L’aspetto che abbiamo ora è quello da guerriere! – spiegò Sailor Mercury.

- Vuoi dire che voi realmente avete un altro aspetto? – chiese incredulo lui.

- Proprio così! – disse Sailor Venus.

- Ah, Marcus…Sai dov’è Sailor Moon? – domandò Sailor Mercury .

- No! Veramente la stavo cercando anch’io! – rispose il ragazzo.

I tre entrarono nella capanna e lo chiesero alle altre.

- Io l’ho vista un paio d’ore fa! Stava andando verso il sentiero principale – disse Sailor Neptuno.

- Ma il sentiero principale non è quello che porta alla miniera? – chiese preoccupata Sailor Mercury.

- Non sarà andata là da sola? – disse incredula Sailor Uranus – E’ estremamente pericoloso!

In quel momento sentirono dei boati.

Uscirono tutti di corsa e videro che dalla miniera si alzavano dei fumi scuri, urla e confusione.

- Forza, andiamo a cercarla! – disse subito Marzio.

- Bene, io e Sailor Venus andremo alla miniera, voi dividetevi e cercatela per il bosco! – ordinò Sailor Mars.

Marzio era preoccupatissimo, correva per il bosco alla disperata ricerca di Sailor Moon.

- Sailor Moon! Sailor Moon, dove sei? Rispondimi! Sailor Moon! – continuò così per mezz’ora poi si fermò un momento sulle sponde di uno stagno. Un paio di minuti dopo sentì dei rumori alle sue spalle. Si girò di scatto e…Sailor Moon era davanti a lui!

- Sailor Moon! Ma...cosa ti è venuto in mente!? Stai bene?

- Si, stò bene! Mi dispiace di averti fatto preoccupare, ma non potevo rischiare la tua vita e quella delle mie amiche! Ho preferito andare da sola!

- Sei pazza! Ti sei esposta a un bel pericolo!

- Questo lo so anch’io! Ma come vedi è andato tutto bene!

Detto questo però, Sailor Moon ebbe un capogiro ma Marzio riuscì ad afferrarla prima che cadesse.

- Sailor Moon? Cos’hai? – domandò preoccupato.

- Niente di grave! Devo solo sedermi un attimo!

Mentre la ragazza si sedeva Marzio si accorse che la gamba le sanguinava.

- Ma sei ferita! Perché non me l’hai detto?

- Ma è solo un graffio!

Il ragazzo non volle sentire ragioni. Le lavò la ferita e la fasciò come potè.

Sailor Moon si alzò in piedi e disse:

- Ora va molto meglio!

- Meno male!

- Grazie! Sei sempre così gentile con me!

Gli occhi di quella ragazza erano così dolci…non riusciva più a tacere!

Le mise le mani sulle spalle e disse:

- Forse lo sono perché mi sono innamorato di te!

- C…co…cosa?

- Io ti amo!

Detto questo si avvicinò a la baciò.

Sulla strada del ritorno Sailor Moon decise di raccontare a Marzio quello che aveva saputo.

- Marcus…sai, mentre ero alla miniera ho sentito alcune guardie parlare. Dicevano che il re Damien stà preparando un’armata per attaccare i nemici del regno di Lady Isabella.

- Perché? E poi chi è Lady Isabella?

- Ma come? Non lo sai? Lady Isabella è la tua fidanzata!

- Eh? Ma io non la conosco! Non mi ricordo di lei!

- In città ho sentito che al castello pensano che la sparizione del principe sia stata causata da un rapimento! Un rapimento da parte dei suoi nemici per mandare a monte le nozze!

- Dici sul serio?

Al cenno affermativo della guerriera, Marzio chiuse gli occhi e rimase pensieroso. Quando li riaprì vide che Sailor Moon stava piangendo. La ragazza si voltò e chiese:

- Andrai vero?

- Io devo andare, capisci? Anche se la cosa che desidero di più al mondo è rimanere qui con te!

- La sposerai?

- Io…non lo so!

Sailor Moon cominciò a correre, ma Marzio non fece nessun tentativo di fermarla. Invece si voltò dall’altra parte e si diresse verso la città.

Mentre correva Sailor Moon inciampò in una radice e cadde. La ragazza però non si rialzò ma rimase a terra piangente…stava cercando di sfogare tutta la tristezza che aveva dentro di sé.

Pensava:

- Perdonami Marzio! Ho dovuto farlo! Se non te l’avessi detto tu non saresti tornato al castello e il re avrebbe fatto scoppiare una guerra! Purtroppo finché non scopriamo che fine ha fatto il vero Marcus, tu dovrai sostituirlo! Ma non temere! Non permetterò mai che ti costringano a sposare Isabella! Ti salverò! Io e le guerriere sailor salveremo te e tutto Prezioso! Lo giuro!

Dopo il ritorno di Marzio al castello, la situazione nel regno si calmò un po’.

Il matrimonio venne fissato la domenica successiva. Quindi mancavano solo quattro giorni!

Il giovedì Sailor Jupiter, Sailor Uranus e Sailor Mars andarono in città per controllare in quali posti erano state messe le guardie, per controllare le possibili vie di fuga e per cercare un passaggio che permettesse loro di entrare nel castello senza essere notate.

Nel frattempo Sailor Mercury e Sailor Neptuno avevano cominciato a cercare nei tanti libri di Cyril una risposta al loro grande problema: “Come fare per ritornare a casa?”

Il venerdì mentre le guerriere mettevano a punto il loro piano e si preparavano, Marzio era nella camera da letto, dove il sarto stava prendendo le misure per il suo vestito di nozze. Da quando era tornato lì non l’avevano più lasciato solo un secondo. Ma nonostante questo continuava a pensare a Sailor Moon. La notte continuava a fare lo stesso incubo, ma adesso oltre a quella misteriosa ragazza c’era anche Sailor Moon che lo chiamava e piangeva.

- Marcus! – disse una voce.

- Ah…cosa? Sei tu Isabella? Dimmi…cosa c’è?

- Niente di grave! Oh Marcus! Sono così felice! Finalmente il nostro sogno si avvererà! – rispose entusiasta la ragazza che corse ad abbracciarlo.

- Si…anch’io, ora scusami però! Devo andare a parlare con mio padre! – disse Marzio mentre usciva dalla stanza.

Il ragazzo si diresse verso la sala del trono attraversando alcuni corridoi dove vide un grande fermento, erano tutti indaffarati per preparare le nozze. Marzio pensava che Isabella fosse una brava ragazza, però non riusciva a provare per lei che una semplice amicizia. Isabella ogni tanto era strana, a volte si comportava in quel modo anche il re Damien. Sembravano come…burattini! Comunque Marzio aveva notato anche un’altra cosa: un anello! Isabella aveva uno strano anello rosso al dito, ma la cosa incredibile è che non gli era nuovo, lui l’aveva già visto da qualche parte!

Isabella rimasta sola nella stanza di Marzio si mise ad osservare la gente della città dalla finestra.

Ad un tratto dall’anello rosso che aveva al dito uscì del fumo nero. Gli occhi della ragazza persero la loro vivacità…

- Isabella!

- Dimmi padrone…

- Fai di tutto per accelerare i tempi delle nozze! E ricorda…la sera dopo il matrimonio dovrai liberarti sia di Marcus che di Damien!

- Bene…

Il sabato fu una giornata piovosa, solo nel pomeriggio la pioggia cessò di cadere e nel cielo cominciò a farsi strada l’azzurro. Ormai erano quasi le sei e le ragazze erano pronte a partire.

- Grazie mille Cyril! Grazie per tutto quello che hai fatto per noi! – disse abbracciandolo Sailor Moon.

Il vecchio indovino era commosso e nello stesso tempo imbarazzato.

- Sailor Moon…mi raccomando stai attenta! E anche voi ragazze! Credo proprio che questa sarà l’ultima volta che ci incontriamo! Buona fortuna! Ah…poi volevo dirti una cosa che credo ti sarà utile Sailor Moon: “Ricorda…ogni cosa può realizzarsi…basta volerlo veramente!”

La ragazza lo ringraziò con un caloroso sorriso e insieme alle sue compagne si avviò in città.

Arrivarono alle porte della città verso le sette, ma attesero le dieci e dando fondo alla loro agilità arrivarono non viste su un lato del castello. Qui, dietro una facciata d’edera, Sailor Mars, Sailor Jupiter e Sailor Uranus avevano trovato un paio di giorni prima un vecchio passaggio segreto. Quando però Sailor Mercury tentò di aprirlo non ci riuscì.

- E’ bloccato! – disse la guerriera.

- Spostati! – rispose Sailor Uranus.

- Ci pensiamo noi! – continuò Sailor Jupiter.

Le due guerriere con un doppio calcio riuscirono ad aprire il passaggio. Entrarono nel cunicolo, buio e stretto. Era anche basso, tanto che le ragazze dovevano muoversi a quattro zampe. Finito il cunicolo arrivarono in una stanza dove vi erano solo due scale. Una saliva, mentre l’altra scendeva.

- Credo sia meglio salire – disse Sailor Venus – se scendiamo ancora arriveremo solo alle prigioni.

- Hai ragione! Però dobbiamo essere molto prudenti! – continuò Sailor Mercury.

- Aspettate! – disse all’improvviso Sailor Moon.

- Cosa c’è? – chiese Sailor Mars.

- Silenzio! Ho sentito qualcosa!

Le ragazze si misero in ascolto e udirono dei sottili lamenti provenire dal basso.

Lentamente Sailor Moon cominciò a scendere le scale, mentre le sue amiche la seguivano a poca distanza. Le scale terminavano in un luogo umido e buio dove vi erano le prigioni. Proprio da una delle celle provenivano gli strani lamenti. Cautamente Sailor Moon si avvicinò…no…non era possibile! Marzio!!!

- Oh mio Dio! Marzio! Marzio!

All’interno della cella era legato al muro con delle catene un ragazzo, Marzio!

- Ragazze! Dobbiamo farlo uscire di lì! – esclamò Sailor Moon.

- Non preoccuparti ci penso io! – disse Sailor Jupiter – Pressione del fulmine! Azione!

Il colpo di Morea distrusse la porta in ferro…entrarono velocemente.

- Ora ci penso io! – dichiarò Sailor Venus – Spirale dell’amore di Venere! Azione!

Marta distrusse le catene e il ragazzo cadde a terra. Sailor Moon gli si avvicinò. Il ragazzo aprì gli occhi e disse:

- Chi…chi siete voi?

- Ma come…non ci riconosce? – chiese Sailor Uranus.

- Questo ragazzo non è Marzio! – disse Sailor Moon.

- Che vuoi dire? – domandò Neptuno.

- Voglio solo dire che non è Marzio! Credo sia il vero principe Marcus!

- Ma come hai fatto a capirlo? – si stupì Sailor Mercury.

- Vedi, assomiglia a Marzio in modo incredibile, ma ha una cosa che lo distingue…i suoi occhi…non mi guarda nello stesso modo in cui Marzio mi ha sempre guardato…anche quando aveva perso la memoria…

- Ah…com’è romantico! – la prese in giro Sailor Jupiter.

- Stà zitta…sciocca! – le rispose arrossendo Sailor Moon.

Il ragazzo si alzò e chiese:

- Ditemi…voi chi siete?

- Noi siamo le guerriere sailor! – disse Sailor Moon.

- Da dove venite?

- Beh, se ti dicessimo che siamo le sette streghe della leggenda…capiresti?

- Voi siete le sette…allora dovete aiutarmi!

- Raccontaci cosa è successo! – disse Sailor Uranus.

- Un giorno l’allievo del mio caro amico Cyril riuscì a creare due anelli magici che avevano il potere di rendere la volontà schiava. Conoscendo la leggenda delle cinque pietre sacre decise di prendere il controllo del paese. Voleva darli a me e a mio padre, ma io capii in tempo il suo piano e riuscii a scappare. Mio padre venne reso schiavo e cominciò a far costruire molte miniere. Io mi rifugiai al castello di isabella, ma gli anelli avevano aumentato i poteri di quell’essere malvagio che mi rinchiuse qui e rese schiava anche la mia Isabella!

- Ho capito! Ma ora perché vuole che Isabella sposi Marzio? – chiese Sailor Mercury

- Chi è Marzio?

- Marzio è il mio fidanzato…è finito qui per salvarmi la vita. Sai, ti assomiglia in modo incredibile. Il fatto è che ha perso la memoria e gli hanno fatto credere di essere il principe. Le nozze con Isabella sono fissate per domani mattina! Dobbiamo fermarli a tutti i costi! Tu sai come fare per distruggere gli anelli?

- No! Purtroppo non lo so!

Le guerriere sailor con il vero principe Marcus lasciarono le prigioni e arrivarono, attraverso alcuni passaggi segreti, nella sala del trono.

Marzio era sdraiato sul letto, ma non riusciva a dormire. Fissava il soffitto alla ricerca di una risposta alle sue domande. Cosa doveva fare? Sposare Isabella? Anche se amava Sailor Moon? Isabella sembrava veramente innamorata di lui, non voleva ferirla o ingannarla e non sapeva cosa fare.

D’un tratto si alzò. Decise di camminare un po’, forse sarebbe riuscito a schiarirsi le idee.

Marcus aprì leggermente il passaggio segreto, in modo da vedere se nella stanza ci fosse qualcuno. Quando stava per aprirlo del tutto entrarono re Damien e Lady Isabella.

- Sire, mi piacerebbe che il matrimonio si celebrasse domani mattina presto!

- Oh, e come mai hai tutta questa fretta, mia piccola Isabella?

Marcus non riuscì a trattenersi e uscì allo scoperto.

- Padre! Isabella! Sono Marcus! Vi prego dovete ascoltarmi!

I due lo fissarono, ma i loro occhi erano vuoti, ormai i loro corpi erano manovrati totalmente da quella creatura malvagia. Il re Damien e lady Isabella puntarono i loro anelli contro di lui, il quale venne sbattuto contro il muro dai due fasci di luce rossa che uscirono da essi.

A quel punto le guerriere uscirono dal passaggio segreto. Sailor Moon e Sailor Mercury andarono da Marcus, mentre le altre circondarono i due.

- Vi prego, non fategli del male! – disse Marcus.

- Non preoccuparti! – lo rassicurò Sailor Moon – vedrai che li salveremo!

- L’unico modo per farlo è sconfiggere l’EREMITA DELLE TENEBRE! – disse Marcus.

In quel momento i due anelli maledetti cominciarono a brillare trasformando Damien e Isabella in creature mostruose.

Una voce terrificante e roca disse:

- Uccidetele!

Damien e Isabella cominciarono subito ad attaccare le guerriere che all’inizio si limitarono a difendersi.

- Dobbiamo fare qualcosa o ci sconfiggeranno! – disse Sailor Jupiter.

- Ragazze! – urlò Sailor Neptuno – Se riuscissimo a rompere gli anelli…loro sarebbero salvi!

- Già! Ma come possiamo fare? – domandò Sailor Uranus.

- Con l’Assalto planetario Sailor! – dichiarò decisa Sailor Moon.

- No! E’ pericoloso! – disse Sailor Venus.

- Con l’Assalto planetario saremo costrette a colpire anche loro e rischieremo di ucciderli! – disse Sailor Mercury.

- No! Io ho un’idea! Fidatevi di me! – supplicò Sailor Moon guardando le sue amiche.

- Va bene! – rispose Sailor Mars.

Le guerriere si misero in cerchio prendendosi per mano. Sailor Moon era al centro. Si tolse il diadema che cominciò a brillare. Con le mani lo portò verso l’alto, poi disse:

- Potere del cristallo del cuore! Azione!

Tutta la sua sagoma cominciò a brillare di una luce rosa.

- Potere di Mercurio! Azione!

- Potere di Marte! Azione!

- Potere di Giove! Azione!

- Potere di Venere! Azione!

- Potere di Urano! Azione!

- Potere di Nettuno! Azione!

Le guerriere, come Sailor Moon, s’illuminarono e lentamente dalle pietre dei loro diademi si formarono delle sfere di luce che andarono ad unirsi al cristallo di luna.

Il diadema di Sailor Moon era ormai all’interno di una sfera con i colori dell’arcobaleno. Sailor Moon uscì dal cerchio formato dalle sue amiche e…

- Cristallo di Luna! Azione planetaria!

Il colpo riuscì a spezzare gli anelli che caddero al suolo trasformandosi in polvere. Damien e Isabella ritornarono al loro vero aspetto e caddero privi di sensi.

- Padre! Isabella! – Marcus corse subito da loro.

In quel momento la voce terrificante e roca tornò a farsi sentire: rideva in un modo disgustoso e demoniaco.

- Povere sciocche! Anche se avete distrutto gli anelli non potete fare più niente per salvare Prezioso!

- Chi sei? – chiese guardandosi intorno Sailor Moon.

- Io sono…l’Eremita delle Tenebre!

Davanti alle guerriere apparve un uomo dal mantello rosso. Sul capo aveva la corona con quattro delle pietre sacre!

- Grazie a queste pietre sacre e ai miei illimitati poteri diventerò il padrone di questo mondo!

- Noi non te lo permetteremo! – dissero insieme Sailor Mars e Sailor Jupiter.

- Fulmine! Azione!

- Cerchi di fuoco saettanti! Azione!

La loro energia venne assorbita senza l minimo sforzo dall’Eremita che lanciò contro di loro delle frecce di luce.

- Non ci fai paura! – disse Sailor Uranus – Bomba di Urano! Azione!

- Spirale dell’amore di Venere! Azione!

L’Eremita le guardò con ammirazione e disse:

- Siete abili come combattenti! Ma non riuscirete a sconfiggermi!

Mentre lo diceva fece apparire delle palle di fuoco e le indirizzò alla massima potenza verso di loro.

- Ora tocca a noi! – disse Sailor Neptuno rivolta a Sailor Mercury – Maremoto di Nettuno! Azione!

- Vortice acquatico! Azione!

Sailor Moon approfittò di quel momento per utilizzare il grande scettro lunare.

- Vortice del cuore di luna! Azione!

L’Eremita però riuscì ad assorbire anche la grande potenza di quel colpo. Si voltò verso Marcus. Vide che Damien e Isabella avevano ripreso i sensi. Li rinchiuse in una bolla di energia trasparente e disse loro:

- Ora mi sono stancato di giocare! Guardate attentamente la fine delle vostre care “streghe della libertà”!

Si voltò di nuovo verso le guerriere e chiese loro:

- Siete pronte?

Con le mani creò una potentissima energia che scaraventò le guerriere contro il muro. Dal grande colpo ricevuto le guerriere persero i sensi, tranne Sailor Moon che grazie al cristallo del cuore era riuscita a creare una leggera difesa.

Sailor Moon si rialzò con grande fatica, guardò le altre, ma nessuna di loro poteva aiutarla, era rimasta sola!

In quel momento qualcuno entrò nella stanza: Marzio!

- Sailor Moon!

Approfittando dell’occasione l’Eremita lanciò il suo attacco contro Marzio. Sailor Moon però intuendo i propositi del nemico si mise a correre verso il ragazzo:

- Marzio! Marzio! Noooo!

La ragazza si mise in mezzo e venne colpita al posto del ragazzo che era rimasto immobile.

Era come se il tempo scorresse più piano, marzio vedeva cadere a terra Sailor Moon lentamente, ma lui non poteva fare niente, la sua mente era come bloccata. Però d’un tratto…

- Marzio! Io…io sono Marzio! Ora ricordo! Finalmente ricordo tutto! BUNNY!!!

Marzio s’inginocchiò cercando di far riprendere i sensi a Bunny.

- Ora che ti è tornata la memoria, non mi servi più! Eliminerò anche te! – disse l’Eremita rivolgendosi a Marzio.

Marzio si mise davanti a Bunny.

- Non mi ucciderai tanto facilmente!

I due si fissarono per qualche istante, poi l’Eremita disse:

- Ma…cosa succede?

Marzio si voltò e vide che dietro di lui si stava sprigionando una grande energia. Era Sailor Moon che la emanava, nonostante fosse ancora a terra ferita. Questa grande energia proveniva dal cristallo del cuore che si staccò dalla spilla di Bunny e si alzò andando a collocarsi a mezz’aria. Sailor Moon venne attirata dal cristallo e quando riprese i sensi si trasformò in Serenity.

L’Eremita l’attaccò con il suo potere.

- Potere del cristallo del cuore! – Serenity capì subito che il suo potere non sarebbe bastato… - Marzio! Vicino a te, lì per terra c’è un sacchetto! Prendilo e aprilo!

Marzio fece come Serenity aveva detto. L’ultima pietra sacra, il diamante uscì dal sacchetto magico di Cyril, mostrando a tutti la sua presenza con una grande emanazione di luce. Il diamante come aveva fatto già una volta andò davanti a Serenity.

La ragazza unì le due pietre (diamante e cristallo del cuore) che però svanirono all’istante. Pochissimi secondi dopo Serenity subì la trasformazione. Il suo vestito divenne grigio perla, sulla sua schiena spuntarono delle bellissime ali trasparenti e infine apparve la corona! Ma questa volta era…una corona di cristallo!!

L’Eremita si preparò all’attacco finale! Usò non solo la sua già grande energia, ma utilizzò anche le quattro pietre sacre!

L’energia di Serenity e dell’Eremita erano uguali. Per un po’ Serenity riuscì quasi ad avere la meglio, solo che la ferita alla schiena cominciava a farsi sentire di nuovo. Bunny era stanca e scoraggiata:

- Non ce la faccio più! Non riuscirò a resistere ancora per molto!

- Ricorda Sailor Moon! Ogni cosa può realizzarsi! Basta volerlo veramente! – Era la voce di Cyril…

Serenità si guardò intorno e vide gli sguardi di Marzio, delle sue amiche, che avevano ripreso i sensi, di Marcus, Isabella e di Damien. Tutti contavano su di lei! Non poteva deluderli! E poi aveva giurato di salvare Prezioso! Solo lei poteva riuscirci!

La principessa chiuse gli occhi alla ricerca della concentrazione necessaria. Di scatto si diresse verso l’Eremita. Per evitare il potere del nemico si tolse la corona e la pose davanti a sé. Alla fine con un ultimo sforzo riuscì ad entrare nel corpo dell’Eremita che esplose.

Per alcuni istanti nessuno poté vedere quello che successe, perché l’esplosione aveva causato dei bagliori accecanti.

Quando tutto finì, Marzio alzò lo sguardo e vide che dove prima c’erano Bunny e l’Eremita ora volteggiava solo la corona. Poi anche la corona sparì, ma apparvero di nuovo divisi: il cristallo del cuore che andò a posarsi tra le mani di Marzio, e le cinque pietre sacre tra quelle di Marcus.

- Bunny… - sussurrò Marzio prima di cadere in ginocchio con il viso rivolto verso l’alto e rigato di lacrime.

Erano ormai passati cinque giorni dal combattimento finale e Marzio non era più uscito dalla sua stanza. Anche le altre ragazze si facevano vedere poco.

Visto che il pericolo era terminato non avevano più bisogno di restare guerriere…ora potevano farsi vedere dalla gente nel loro vero aspetto…

Amy, tra i libri della biblioteca reale, aveva scoperto il modo per ritornare a casa. Per fare ritorno nella loro dimensione avrebbero dovuto utilizzare le cinque pietre sacre, ma non sarebbe stato necessario usare uno dei tre magici desideri. Sarebbe bastato unire al potere della corona quello delle loro penne magiche.

Ne parlarono con il principe, il quale fu ben felice di poterli aiutare, però chiese loro di aspettare fino al giorno del suo matrimonio con Isabella. Sarebbe stato felice di passare quell’importante giornata con loro.

I giorni passavano veloci per Marcus e isabella che erano sempre più indaffarati ad organizzare le nozze. Ma per marzio i giorni erano interminabili, passava ore a ricordare i bei momenti trascorsi insieme a Bunny e non riusciva a rassegnarsi: Bunny non poteva essere morta!

Arrivò anche il giorno del matrimonio, a cui seguì l’incoronazione. Tutto il popolo era in festa! Le ragazze cercavano di partecipare, ma erano troppo sconfortate, mentre Marzio non aveva fatto neanche un sorriso. Pensava che a Bunny sarebbe piaciuto tantissimo assistere a quel matrimonio. Verso sera re Marcus comunicò al popolo la partenza delle guerriere. Furono molto acclamate per essere riuscite a salvare il regno!

Mentre Marcus usava i poteri della corona, loro si trasformarono e riuscirono ad arrivare a casa!

 

Epilogo

 

Le guerriere si ritrovarono alle porte del tempo e dello spazio, dove c’era Sailor Pluto che le aspettava.

- Bentornate ragazze! Siete state proprio in gamba! Complimenti!

Sailor Pluto vide le loro facce tristi e sorrise.

- Marzio! Il re Marcus mentre vi rimandava qui ha utilizzato uno dei desideri della corona per esaudire il vostro…

- Cioè? – chiese Marzio, intuendo a cosa alludesse, ma non osando credervi.

La guardiana del tempo si voltò verso le porte e con il bastone le fece aprire.

- Forza! Corri! Sailor Moon ti stà aspettando!

Marzio non se lo fece ripetere due volte e cominciò a correre in quella direzione.

Appena oltrepassate le porte si richiusero. Marzio vide una sagoma in lontananza…

- Bunny! Bunny, sei tu?

- Marzio! Sono qui!

Lui le corse incontro e l’abbracciò stretta.

- Oh Bunny…Sono…sono così felice! – disse marzio piangendo dalla felicità.

- Anch’io…non puoi sapere quanto!

Marzio si staccò leggermente da lei e la guardò negli occhi. Bunny non aveva mai visto marzio con un’espressione tanto seria e allo stesso tempo così dolce.

- Bunny, io ti amo! Non posso stare lontano da te! Non voglio più soffrire così! Ti prego…dimmi che resterai sempre qui con me! Dimmi…che mi sposerai!

Bunny lo guardava, ma non riusciva a parlare, era troppo emozionata e felice.

Poi una lacrima solcò il suo viso…

- Bunny, ma tu…

- Sono così felice! Marzio…certo che ti sposerò! E’ la cosa che più desidero al mondo…

Il ragazzo sorrise, con una mano prese quella di Bunny e l’avvicinò a sé, con l’atra prese delicatamente il viso della ragazza e la baciò.

Quando i due ragazzi si separarono apparve Sailor Pluto.

- Sailor Moon, sono felice di rivederti!

- Sailor Pluto! Grazie!

- Figurati! Ora però è meglio che torniate nel vostro tempo, le altre guerriere ti stanno aspettando!

Marzio e Bunny si guardarono negli occhi e all’improvviso si ritrovarono nello stesso parco in cui avevano combattuto contro la creatura dimensionale.

- BUNNY! – dissero tutte insieme le guerriere correndo verso di lei.

- Amiche mie! – rispose Bunny correndo a sua volta verso di loro per abbracciarle.

 

Un anno dopo Marzio e Bunny si sposarono, fecero una grande festa, dove parteciparono anche Marcus e Isabella. Cyril da bravissimo veggente aveva avvertito i sovrani del loro imminente matrimonio.

La sera, prima di andare nella loro nuova casa, Marzio e Bunny accompagnarono Marcus e Isabella al parco.

Qui, prima di andarsene, Marcus diede a Bunny un regalo…il sacchetto magico di Cyril, che in passato era stato la custodia del diamante sacro.

Arrivati a casa Marzio disse a sua moglie:

- Sono sicuro che quello che ha detto Marcus si avvererà!

- Cioè?

- Ha detto che grazie al sacchetto magico la tua vita sarà sempre felice!

- Forse! Ma io sono convinta che anche senza sacchetto lamia vita sarà felice! Non potrebbe essere altrimenti! Io passerò la mia vita insieme a te! – rispose la ragazza avvicinandosi al ragazzo.

Marzio l’abbracciò…e rimasero ad osservare il cielo, pieno di stelle, che prospettava loro una meravigliosa vita insieme!

 

FINE