LA LEGGENDA DELLE
SUPER GUERRIERE SAILOR
15 - Supreme Sailor Moon

"Supreme Crisis Power...make up!"
Il corpo di Usagi fu investito da una luce dorata: una luce talmente potente da ridare i sensi a Chibiusa. Quando la luce si diradò, i due spettatori si trovarono di fronte una guerriera potentissima; la sua forza traspariva dal suo aspetto: il suo vestito bianco rifletteva il luccichio dei bordi, del fiocco e degli stivali dorati, mentre due ali da farfalla di stoffa leggera e trasparante spiccavano dalla sua schiena. Il suo corpo emanava pace e calore oltre che ad una forte luce dorata: era diventata la Guerriera Sailor definitiva, Supreme Sailor Moon.

"Chibiusa!" La bambina si sentì chiamare da una sottile voce; si girò e vide Artemis morente.
"Oh Artemis! Sei ancora vivo!"
"Non pensare a me... tieni! Questa spilla è un dono della Suprema Essenza... l'ho conservata per te fino ad ora. Usala e aiuta Usagi..." La bambina prese il potente oggetto prima che il gatto morisse fra le sue braccia.
"Oh no! Artemis!!!" Le lacrime di Chibiusa ripresero a sgorgare ma poi si fece forza e usò il suo potere.
"Moon Crisis Power...make up!"
Vedendo una luce alle sue spalle, Usagi si girò e vide sua figlia pronta al combattimento, trasmormata in Super Sailor Chibimoon, circondata da un'aura fucsia.

Chibiusa iniziò il combattimento senza paure: sapeva che Usagi non avrebbe fatto del male al suo amico e lo avrebbe salvato con il suo potere.
La lotta fu dura: pur non disponendo più del poterre di Usagi, Helios disponeva di un potere suo molto efficace che scaturiva dall suo corno dorato e dal medaglione.
Ad un tratto, come se si fosse stancata di quella lotta infinita, materializzò uno scettro scintillante che sembravava fatto di oro puro.
"Helios! Torna in e te!" Detto questo alzò lo scettro in alto, sopra la sua testa: si accese improvvisamente come una lampadina dopo aver spinto l'interruttore. "Supreme Moon Attack!"
Furono questi gli ultimi suoni della lotta ad esclusione delle urla di Helios e dello scricchiolio che fece il medaglione mentre andava in franntumi.

Un'ombra nera abbandonò il corpo del giovane che cade a terra senza vita.
"Helios! Helios" Chibiusa corse verso l'amato ma non c'era più nulla da fare. "Usagi..." Scoppiò a piangere e corse verso la madre per abbracciarla e cercare il suo conforto.
"Mi dispiace Chibiusa." Anche il suo viso fu solcato da una lacrima. Poi pensò alle sue amiche; rivide la loro morte; immaginò tutto ciò che avevano subito per aiutarla... non ce la fece più. Scoppiò in un pianto profondo poi si chinò con le ginocchia a terra per abbracciare meglio la sua bambina e cercare un po' di conforto.

Improvvisamente la spilla di Usagi iniziò a brillare e uno spirito uscì da essa: anche se sconvolte le due ragazze la riconobbero. "La Suprema Essenza!"
"Non disperate!" Il suo tono di voce era uguale a quello che aveva usato con Luna e Artemis. "Il potere di questa spilla vi potrà aiutare... basta che lo vogliate veramente e tutto ciò che desiderate diventerà realtà." Poi tornò da dove era venuta.

Madre e figlia si guardarono.... poi presero in mano la spilla e urlarono con tutta la loro voce: "Supreme Crisis Power!!!"
Dalla spilla scaturì un grande fascio di luce che si scontrò contro i corpi esanimi delle guerriere, dei gatti e di Helios. Una luce dorata avvolse tutte le vittime: le loro ferite si rimarginarono, la stoffa dei loro abiti si ricucì e i loro occhi si aprirono, come se tutti fossero usciti da un lungo letargo. Poi tutti si alzarono: erano un po' spaesati ma Usagi e Chibiusa erano al settimo cielo. Piansero per la gioia correndo verso le loro amiche. Loro non capivano ma per ora non volevano sapere nulla: l'importante era poter riabbracciare le loro amiche che avevano faticato tanto a ritrovare.

Chibiusa si ricordò di un'altra persona. Si girò e lo vide, tutto solo e imbarazzatissimo. Lasciò il gruppo e corse verso di lui: "Helios!" I due si abbracciarono: "Perdonami Chibiusa. Vi ho causato un sacco di guai!"
"Non ti preoccupare. Vorrei sapere una cosa. Chi è stato a farti tutto ciò?"
"Mi piacerebbe molto saperlo... ma purtroppo non i ricordo chi mi ha dato il medaglione..."
Le ragazze si staccarono dall'abbraccio anche perchè avevano bisogno di respirare! Vedendo Chibiusa vicino a Helios li raggiunsero anche loro.
Chibiusa si rivolse ad Usagi: "Abbiamo un problema... Helios non sa nulla riguardo chi è stato a donargli il medaglione che lo ha ridoto così."
"Non preoccuparti piccola..." In quella veste Usagi riusciva a sprizzare pace e tranquillità da tutti i pori. "Ora torneremo sulla Terra e aspetteremo finchè questo nemico non si farà vivo e a quel punto interverremo noi..."
"Usagi ha ragione! Non possiamo fare altro che aspettare."
"Se non vi reca disturbo io verrei con voi" Helios intervenì nel discorso "Voglio aiutarvi dopo tutto quello che vi ho fatto passare."
"Allora torniamo a casa!"

Il teletrasporto fu immediato come al solito. Quando tornarono sulla Terra era notte: una notte uguale a quella che diede inizio a questa avventura: la luna piena splendeva alta nel cielo, così luminosa da vanificare la funzione dei lampioni; la sua immagine si rifletteva dolcemente sull'acqua del laghetto del parco, lievemente increspata da una leggera brezza. Ma questa volta nessun urlo rovinò questo meraviglioso scorcio di paradiso.

Fine...?