Capitolo 0
Tutto iniziò da zero
La GRANDE autrice Iaia, seduta alla
sua scrivania, nel suo ufficio, aspettava che arrivassero
gli attori per discutere sul contratto, che poi, come
sempre, avrebbero accettato. Anche questa volta aveva in
mente una GRANDE ff, che, probabilmente avrebbe vista
pubblicata. Così, era lì, in mezzo a centinaia di
carte, foglietti, blocchetti (di suo padre, naturalmente)
e aspettava gli attori, "Le Star", come a loro
piaceva definirsi. E lei? Lei la regista, ma forse, più
esatto autrice.
Quindi, come dicevamo, Iaia aspettava, e di lì a poco,
la sua attesa finì. Senti un sonoro "TOC-TOC"
e sospirò, pensando a tutto quello che le aspettava…
- Avanti! - gridò, nascondendo il suo rovello interiore.
Vide la porta aprirsi e vide entrare "Le Star"
con passo sicuro. Erano così tanti… Così non
poteva vederli tutti. Ma quelli che preferiva, i più
bravi, sapevano di doversi mettere avanti agli altri,
perché lei avrebbe preferito parlare con loro, ai quali
assegnava sempre le parti principali. Ma aveva comunque
una parte per ognuno. Ed erano tantissimi. A volte non
poteva neanche scritturarli tutti. Alcuni non volevano.
Alcuni si erano tempo prima ritirati a vita privata, dopo
la fine del Fenomeno. Quando avevano smesso di girare
quello, ognuno aveva scelto la propria vita. Ma Iaia
sapeva che quelli nel suo ufficio, grande abbastanza per
accoglierli tutti, erano per lei indispensabili.
- Ok, ragazzi… ne ho una nuova! - esordì l'autrice.
- E di che parla? Biancaneve e i sette nani? - la canzonò
Vegeta, come faceva sempre…
- No… ma ci farò su un pensierino… - rispose
prontamente Iaia. Ormai si era abituata a quei modi di
fare.
- Grazie. - continuò il Sayan, nonostante tutti gli
occhi fossero già puntati su di lui e tutti si fossero
ammutoliti per sentire come sarebbe andata a finire.
- Di niente. - disse lei sperando che finisse lì - bene,
ora, passando alle cose importanti, vorrei esporvi la mia
nuova idea.
- Fantastico! - disse ancora Vegeta, sperando che quel
litigio continuasse ancora, all'infinito, forse…
Iaia sospirò e avrebbe cacciato via il Sayan se non
fosse intervenuto Goku.
- Su, Vegeta. Ora fa' il bravo e ascolta! - disse Goku
con voce placida. - Vedi? Tutti ti guardano! E ora
smettila! O questo o niente! Come ti guadagni da vivere,
altrimenti? - concluse.
Vegeta sbuffò e fece silenzio, aspettando che l'autrice
esponesse la sua idea.
- Ok… Vegeta, spero che penserai a moderare il
linguaggio con i tuoi datori di lavoro d'ora in poi…
Dopo il Fenomeno, tu… mi sei più antipatico, a
dirla tutta. - concluse l'autrice.
- Oh, fammi il piacere… e smettila di chiamarlo
Fenomeno! Chiamalo con il suo vero nome! - rispose Vegeta.
- Ok, ok… Dragonball! Va bene, ora? - continuò
sarcastica Iaia, sperando che finisse tutto all'istante.
- Ok. - concluse lì il Sayan, facendo pensare
all'autrice che la vita non è poi così brutta…
- Benissimo! Allora, passo subito a parlarmi della mia
nuova fanfic… Tutto comincia in un'agenzia di
servizi segreti! - cominciò Iaia.
- Forte! Mi piace come inizio! - commentò Goku.
- Ok… Gli agenti sono: Vegeta, Goku, Gohan, Piccolo,
Videl, Kiki… E poi il capo me lo fa… uhmmm ah!
Ecco: Creelen. E poi, Bulma, tu mi fai la segretaria. E
non una semplice segretaria, ma mi fai la segretaria
segretamente innamorata di uno degli agenti…! -
spiegò l'autrice.
- E chissà chi sarà… - disse sorridendo Bulma.
- Ah! Qui sta il bello… Ho cambiato un po'… La
segretaria, CREDE di amare Goku, ma nel profondo del suo
cuore AMA Vegeta! Non è meraviglioso? - spiegò Iaia.
- NO! Un momento! - intervenne Vegeta - perché mai Bulma
dovrebbe credere di amare questo sgorbio della natura che
è Kakaroth?
- E dai! - si difese Goku - Smettila!
- Già, smettetela tutti! - gridò Iaia - Il copione è
questo e non lo cambio! Ora, andiamo avanti… anzi,
se c'è qualcuno che ha ancora qualcosa da dire su questo
punto, lo faccia ora, o taccia per sempre!
Piccolo alzò timidamente la mano e Iaia annuì verso di
lui, chiedendosi che cosa ci fosse ancora.
- Beh… il fatto è che io non credo di essere adatto
a fare la parte dell'agente segreto! Non è che si
potrebbe cambiare? - chiese timidamente Piccolo.
- Mio timido attore, tu… sei… UN ATTORE!!! E
quindi, puoi fare qualsiasi parte! - l'informò l'autrice.
- Ah, è vero… me ne ero quasi scordato… eheh -
concluse Piccolo spargendo un generale sgomento.
Fu Iaia a rompere il ghiaccio.
- Bene, andiamo avanti - disse - Naturalmente voi agenti
lavorate in coppia. Ho scelo le coppie: Goku-Vegeta,
Gohan-Piccolo, Kiki-Videl. Tutto ok? Certo che è tutto
ok! Voi non avete nulla da dire, naturalmente. E non
direte niente se ci tenete alla vita! Ora… Andiamo
avanti. Se voi siete agenti segreti, avrete sicuramente
bisogno di nemici… Allora, i nemici sono: Darbula,
il dott. Gelo, Cell. Tutto bene?
- Io, veramente avrei qualcosa da dire - osò
immischiarsi Cell - a me questa parte non va bene…
perché faccio sempre la parte del cattivo? Magari
qualcuno potrebbe pensare "Questo Cell è spregevole"
mentre io sono una persona a modo, educata… Magari
qualcuno potrebbe fraintendere e… non mi pare
giusto, ecco.
- Bene - rispose l'autrice - allora sei licenziato.
- Nononononono… io credo che tu mi abbia frainteso.
- continuò Cell - io questa parte me la sento già mia…
La adoro… darò il meglio di me!
- Ok - sorrise l'autrice - scusami per aver frainteso le
tue parole. E Grazie. Benissimo, ora… Beh, purtroppo
non ho una parte per tutti. La lista dei non ammessi ce
l'ha Carmelino. Vi prego di andare fuori a consultarla.
Bene. Ci vediamo tra un po' per discutere sui dettagli…
Ciao…
E così Iaia congedò i suoi attori e rimase sola nel suo
ufficio che poco prima era pieno di gente di ogni tipo.
Comunque si rilassò in quei pochi minuti di pace e si
consentì un bicchiere d'acqua gelata. C'era ancora molto
da fare e si era appena all'inizio. Di solito le riunioni
principali, quando doveva spiegare la trama, erano molto
più movimentate. Ma la cosa peggiore era quando andavano
da lei gli attori che non avevano avuto alcuna parte a
mostrarle le proprie capacità per ottenere una misera
particina. Ma l'autrice li mandava sempre via a mani
vuote, nonostante la intristisse molto dover trattare
male dei suoi prossimi potenziali attori, ma era
costretta… Qualche minuto più tardi si ritrovava
nel suo ufficio in compagnia di Vegeta, Goku, Gohan,
Creelen, Darbula, Cell, dott. Gelo, Kiki, Videl, Bulma,
Piccolo, Re Kaio, Dende, Goten, Bra, C#18, Muten, Freezer.
Pochissimi, se confrontati con l'enorme universo di
Dragonball.
- Benissimo - cominciò l'autrice - ad alcuni di voi ho
già spiegato le loro parti. Per le pubblicità…
ecco… dove l'ho messo? Ah! Eccolo… Ehm… ci
hanno messo circa… due spazi pubblicitari di due
pubblicità per uno… Ecco, naturalmente ho fatto la
solita offerta. E naturalmente hanno accettato. Posso
dirigere io le pubblicità e disporre di tutto. Per
nulla, poi. Ma sapete, va a finire che mi mettono degli
attori come… bho… quegli attori da quattro
soldi di adesso… Voi mi capite… Ora, se andate
dal mio aiuto regista, vi darà le vostre parti e vi dirà
tutto quello che avete bisogno di sapere… ok?
- Ah! Il tuo aiuto regista simpatico! Come è che si
chiama? - chiese Vegeta.
- Mi dispiace per te - rispose Iaia - ma purtroppo si è
fratturato al braccio… ho dovuto ingaggiarne un
altro. Si chiama Guendalino. Beh, è un tipo a posto, vi
piacerà! Ora andate… E… le parti me le
imparate e cominciamo domani le prove. Tutto ok? Certo,
tutto è sempre ok… ora… Via, sciò, andate a
lavorare!
Dopo un po' Iaia era rimasta sola nel suo immenso
ufficio, felice dell'esistenza degli aiuto registi.
Il giorno seguente, il giorno delle prove, l'autrice
stette bene attenta a non dimenticare di prendere cinque
integratori, una bustina di magnesio, una dose di ferro e
di portare con se' uno scatolo di pillole contro il mal
di testa, un fazzoletto, una mazza da baseball e un
elmetto da militari.
- Bene - cominciò con la sua aria da "Sono felice
perché tutto va bene" - possiamo cominciare.
Propongo di iniziare con la scena numero uno. Guendalino?
Ecco… ehm… portami un bicchiere d'acqua, sempre
che non sia un problema…
- No, certamente. - rispose Guendalino e andò a prendere
un bicchiere d'acqua.
- Allora - continuò la regista - la prima scena è la
scena un po' di presentazione… voi capirete che in
mancanza di un narratore dovevo fare in modo che tutta la
situazione si capisse in questa scena, quindi…
dovete scandire bene le parole… ok? Certo, è tutto
ok… qui comincia Vegeta… prego, vai…
- C-A-P-O, P-E-R-C-H-È M-I A-V-E-T-E F-A-T-T-O C-H-I-A-M-A-R-E?
- STOOOOOOOOOOP!!!!!!!!!! - gridò l'autrice - si può
sapere cosa stai combinando?
- Scandisco bene le parole. - rispose il Sayan.
- Ah! Molto divertente… guarda che non ho molto
tempo… allora, o reciti come si deve, o sparisci!!!!
La tua parte posso benissimo darla ad un altro! Capito?!
E ora… cominciamo. - concluse Iaia.
Più o meno la giornata continuò così…
Quando l'autrice tornò a casa, scoprì che non si può
fare affidamento sulla medicina, con i suoi inutili
integratori, le sue inutili pillole per il mal di testa,
le sue inutili bustine di magnesio e il suo inutile ferro.
Poi cominciò a pensare di dover comprare una nuova mazza
da baseball: la sua, ormai, era spezzata in due. E pensò
che aveva bisogno di un nuovo elmetto, visto che il suo
ormai aveva un buco proprio al centro.
Avevano provato tutto il giorno… Goku ogni tanto che
chiedeva "battuta?", Vegeta che la prendeva in
giro, Piccolo che continuava a farle stupide domande,
Bulma, Kiki e Videl, che, invece di lavorare si mettevano
a chiacchierare tra di loro, Cell che recitava la parte
di un cattivo come Cappuccetto Rosso e così via… La
povera regista ne aveva piena la testa, che ormai, le
faceva così male che Iaia si addormentò sopra il divano
appena tornata a casa…
Il mattino seguente, verso le sei, Iaia fu svegliata dal
telefono e andò a rispondere più in fretta che poté.
- Pronto?
- Iaia? Scusi se la disturbo a quest'ora…
- Guendalino… sei tu… figurati… Che c'è?
- La fanfic… non … non si può fare...
- P…perché?
- Beh… l…i… insomma… quasi tutti gli
attori che interpretarono Dragonball… sono stati…
invitati a… ad una trasmissione televisiva… mi
sembra si chiami "Il ricordo di… Dragonball"
- Trasmissione da quattro soldi… ogni tanto si
mettono a ricordare le serie televisive che furono
importanti… Ah… e questo perché bisognerebbe
guardare al futuro.
- Ma è pure vero che bisogna imparare dal passato…
- Beh, hai ragione… E chi è il regista, di grazia?
- U…un certo… Pi… Pipino il Breve…
- Ah! Pipino! Un mio vecchio amico!
- Ah… lo conosce… eheheh…
- Ma tu come fai a sapere tutte queste cose?
- Questi sono segreti che un aiuto regista non può
svelare!
- Aaaaaah!! Ora capisco… bene… allora… di'
a Pipino che passerò a salutarlo… anzi, non glielo
dire… gli farò una sorpresa…
- Ma… la fanfic…?
- La fanfic può aspettare… ed è quello che farà!
Aspetterà… Infondo Dragonball, vale la pena di
essere ricordato… Non trovi?
- Oh… ma certo… naturalmente…
- Benissimo… voglio proprio vedere cosa riuscirà a
combinare Pipino… Sai per caso dove alloggia?
- Ehm… Ho…Hotel Paradise…
- Esagerato, come al solito… cinque stelle…
- Io lo chiamerei fortunato…
- Già… fortuna… no, lui è uno che ha lavorato
sodo. E se fai come lui, Guendalino, anche tu, un giorno,
alloggerai al Grand Hotel Paradise. Capito?
- Certo, certo…
- Bene, allora riprenderemo le prove dopo la trasmissione…
Tutto chiaro?
- Tra… trasparente…
- Ok, allora ciao… ci vediamo…
- C… Arrivederci…
- Ciao.
L'autrice posò energicamente la cornetta e andò in
cucina a fare colazione.
Quel giorno stesso Iaia si recò all'Hotel Paradise per
incontrare il suo amico Pipino il Breve.
- Buongiorno - disse al tizio dietro il bancone.
- Buongiorno - rispose lui - cosa posso fare per lei?
- Sono qui per vedere un mio amico… Il signor il
Breve… So che alloggia qui…
- Sono desolato… ma il signore il Breve non è nella
sua camera in questo momento…
- Oh… ne è sicuro…? Il fatto è che io ho
veramente bisogno di vederlo…
- Iaia!!! - la voce di Pipino squillò alle spalle
dell'autrice.
- Pipino! - lo salutò lei.
- Cosa ci fai qui?
- Oh, beh… diciamo che ero venuta a farti un
salutino…
- Ah! Non ti aspettavo! Potevi almeno avvisarmi!
- Volevo farti una sorpresa… Mi hanno detto della
tua nuova trasmissione… Sono sicura che sarà un
vero successo!
- Oh… non esageriamo… comunque… io sto
andando proprio lì… Che ne dici di accompagnarmi?
- Con immenso piacere!
I due amici entrarono nella limousine di Pipino e
andarono sul set della nuova trasmissione di Pipino il
breve.
- Sarà un duro lavoro… li conosco bene questi
quattro pazzi scatenati - Iaia avvisò Pipino - ci lavorò
da un po'… ma conto su di te…
- Oh… Grazie! Bene, ragazzi! Cominciate! E
comportatevi bene, anche perché abbiamo un ospite! -
concluse Pipino indicando Iaia.
- Grazie. - disse l'autrice sedendosi su una sedia vicino
a Pipino, per godersi la scena.
- Ah, c'è anche lei! - la canzonò Vegeta - Ora stiamo
veramente a posto!
- A-a-a-a-a-a… Vegeta! - lo avvertì Pipino - Non si
tratta in questo modo una così gradita ospite…
E detto questo tirò fuori un telecomando e premette un
bottone rosso. Subito da una parete si aprì uno
sportellino e ne uscì un braccio meccanico mantenente
una mazza da baseball, che cominciò a picchiare sulla
testa di Vegeta.
- Pratico! - ammirò Iaia senza staccare gli occhi da
quel meraviglioso spettacolo che le si presentava.
- In un lavoro come il nostro… - spiegò Pipino -
bisogna premunirsi… Non mi dire che tu non usi
gioiellini come questo…
- Veramente… no… ehm… tu dici che dovrei?
- Certo che devi! Oh, non si può vivere sorbendo tutto
quello che gli attori ti costringono a subire…
- Hai ragione, ma… non mi sembra giusto trattarli
così!
- Ed è giusto il modo con cui loro trattano noi?
- Giusto… beh… vedrò di procurarmi qualcuno di
questi aggeggi…
- Brava! - esultò Pipino fermando il braccio meccanico
che ormai aveva ridotto Vegeta a un bernoccolo vivente.
- Bhe… credo che sia ora di cominciare…
- Già… Allora, ragazzi! Questa sarà una
trasmissione molto semplice e strutturata in un unico
ambiente… E questo ci permetterà anche di
risparmiare su scenografie costose e complicate. Vedete?
Una semplice stanza… Le pareti sono blu… perché…
non lo so… sono blu… E poi, come potete notare…
c'è una sedia al centro…
- Mi sembra la mostra al Museo delle Scemenze… - lo
canzonò Vegeta.
Pipino fece per prendere di nuovo il suo telecomando ma
Vegeta lo fermò.
- Nonononononono - disse - scherzavo… questa stanza
è fantastica… me la regali? E così bella che ci
vivrei io…
- Non posso regalartela, e ora, cominciamo… Voi
dovreste dire la verità ma dovremmo provare le
inquadrature migliori, non proveremo quindi le battute,
ma le inquadrature migliori per ognuno di voi… Forse
sarà un po' più noioso, ma è indispensabile…
Vedrete, quando avremo finito… sarà tutto più
facile e divertente… Bene… allora…
Iniziamo!
CONTINUA…
(Ndtutti: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!)
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