Romeo and Juliet

ATTO PRIMO


Il sipario si apre. Il palcoscenico è occupato da Hanazawa Rui, il quale, privo di espressione come al solito, si volta verso le quinte e con voce appena udibile avverte Tsukasa che deve entrare.
Lentamente il ragazzo si porta sulla scena.
BENVOLIO: Buon mattino, parente.
(- Ma tu guarda che mi tocca fare! Vuole fare il protagonista a tutti i costi ma non sa nemmeno quando deve entrare! Ehi ma…l’avrà imparato il copione? -___- -ndRui)
ROMEO: E’ ancora così giovane il giorno? (- Ma che vor dì?? – ndTsukasa)
BENVOLIO: Sono le nove, appena suonate. (- Mmm….sembra che qualcosa abbia studiato… - ndRui)
ROMEO: Ah, sembrano lunghe le ore tristi! Era mio padre quello che se ne è andato via così di fretta? (- Ma guarda un po’…tutto ‘sto casino solo per chiedere che ore sono… L’ho detto io che questo non sa scrivere!! – ndTsukasa)
BENVOLIO: Si. Ma quale tristezza fa lunghe le ore di Romeo?
ROMEO: Il non avere ciò che le farebbe corte.
BENVOLIO: Innamorato?
ROMEO: Non…
BENVOLIO: Non innamorato?
ROMEO: Non nelle grazie della donna che amo.
(- ?__? Ma come parlano questi due? E poi perché devo fare la parte dello sfigato? -__- E’ vero che quando mi sono “offerto” per fare il protagonista il copione ancora non l’avevo letto…ma qui si esagera… - ndTsukasa)
BENVOLIO: Ah, questo amore così gentile alla vista che debba poi essere così rozzo e tiranno alla prova!
ROMEO: Ah, questo amore dagli occhi bendati, che debba scoprire senza occhi la via che vuole battere! (- Cavolo…equivoca la cosa…ma guarda te! Già a quei tempi… - ndTsukasa) Dove andiamo a pranzo? Oh, c’è stata rissa, qui. No, non mi dir niente, l’ho saputo. Qui l’odio ci fa….

Intanto dietro le quinte…
- Allora… Che c’è? Chi mi chiama? Che c’è? Chi mi chiama? – Tsukushi era agitatissima.
- Ehi Tsukushi come va? Tra poco tocca a noi! – Makiko-chan le arrivò alle spalle.
- Lo so dannazione! Lo so! Ma io devo ancora ripassare…
- Ma non c’è più tempo! Ormai Hanazawa Rui e Doumyouji stanno per finire! Ehi Sakurako! Forza è il nostro turno!
La giovane si avvicinò alle due amiche con lo sguardo cupo.
- Si può sapere che hai Sakurako? – le chiese Tsukushi notando la cosa…
- Cos’ho? COS’HO? IO NON VOGLIO FARE LA PARTE DI UNA POVERA VECCHIA ZITELLA SFIGATA ECCO COSA!
Tsukushi sospirò pesantemente mentre Makiko cercava di calmare l’amica. Erano giorni che Sakurako strepitava in continuazione.
Purtroppo l’idea strampalata della recita scolastica era partita da quelle menti malate di Nishikado e Mimasaka e tutti avevano accettato l’offerta entusiasti…ma perché…la parte della protagonista era dovuta toccare proprio a lei?

ROMEO: Ci verrò: e non per conoscere quella che dici, ma per godermi in pieno lo splendore della mia.

Il ragazzo uscì tutto impettito…e appena dietro le quinte si lasciò cadere sul pavimento.
Dio mio che roba!
Tsukasa vide avvicinarsi due ombre conosciute.
- E voi…che volete?
Soujiro e Akira non riuscivano a smettere di sghignazzare. Vedere Tsukasa vestito in quel modo..era..era…era una vera pacchia!
- ^O^ Tsukasa…ma guarda come sei carino! Quella calzamaglia mette in luce tutte le tue qualità nascoste!!!!!!!
- Sisi! Sei sexy da morire! Makino ti ha già visto?
Il giovane Montecchi si alzò di scatto.
- Fatela finita bastardi! O giuro che vi ammazzo! Di chi è la colpa se sono conciato così?
- Tua! Tu hai voluto fare il protagonista, ora ti freghi!!! :PPPPP E poi ringraziaci, magari questa è la volta buona che riesci a combinare qualcosa con Makino………

Intanto, sul palcoscenico…

GIULIETTA: Che c’è? Chi mi chiama?
BALIA: Tua madre.
MADONNA CAPULETI: Ecco: si tratta…, balia, lasciaci sole, che dobbiamo parlarci a quattr’occhi. Anzi no, torna qui, balia, a pensarci meglio, è bene che anche tu sia presente. Tu sai che questa figliuola è ormai nell’età buona.
BALIA: In coscienza, posso dirvela fino al minuto la sua età.

Mentre Tsukasa continuava a litigare con Akira e Soujirou, strani singhiozzi provenivano da un punto imprecisato della stanza.
- Bwaaaaaaah! Bwaaaaaaaah! Tsukushi-chaaaaaaaaan! ;______; - stava frignando rumorosamente Kazuya – Perché devo essere proprio io a sposarti con quel damerinoooooo!! ;____; Tsukushi-chaaaaaaaaaan!
- Ehi, tu! Alzati e smettila di piangere! Sei un uomo o cosa?! – gridò Shigeru, con le mani sui fianchi e l’aria battagliera.
- Tsukushi-chaaaaaaaaaaaaan! ;___; - continuò imperterrito Kazuya.
Gocciolone.
- Deficiente, è solo una recita!!!!!!!!!

Scena dopo scena, finalmente il pubblico assistette al primo incontro tra i due protagonisti.

ROMEO: (a Giulietta) Se con mano del tutto indegna ho profanato questa sacra reliquia (è il peccato dei devoti) le mie labbra – pellegrini coperti di rossore – sono qui pronte a raddolcire il ruvido contatto con un tenero bacio.
(- In parole povere, le sta dicendo che la vuole baciare? ?__? – nd Tsukasa – Ma quante frasi inutili! Baciala e zitto!)
GIULIETTA: Buon pellegrino, voi trattate con troppo rigore la vostra mano che seguì un rituale di devozione: perché anche i santi hanno due mani e possono, i pellegrini, toccarle; e palma a palma, c’è il bacio dei palmieri.
(- Ma starà capendo quello che diciamo…? – ndTsukushi – Dalla faccia che ha non si direbbe…)
ROMEO: Non hanno labbra i santi e neanche i palmieri?
GIULIETTA: Sì, pellegrino: labbra destinate alla preghiera.
ROMEO: E allora, cara santa, facciano le labbra quello che fanno le mani, che ti pregano: e tu ascoltale, perché non si volga a disperazione la speranza.
( - Santi? Pellegrini? Ma che c’entra? Quand’è che ci baciamo????? – ndTsukasa)
GIULIETTA: Non si muovono i santi anche se accettano le preghiere.
(- ODDIODDIODDIOOOOOOOOO! Sapevo che non avrei dovuto accettareeeeeee!!!! Guardalo come si avvicina con quella faccia da hentaiiiiiii!!! – ndTsukushi)
ROMEO: E allora non ti muovere, finché io abbia colto il frutto della mia. Così dalle mie labbra, con le tue labbra, hai tolto il mio peccato.

Fischi e gridolini si levarono dalla platea.
- Bacio! Bacio! Bacio!
Gocciolone sulla testa di Tsukushi. Poi Tsukasa le lanciò un’occhiata trionfante, che voleva certamente dire: “Ahahah, non posso evitarlo ^^”. La ragazza si rassegnò al suo destino e chiuse gli occhi.

Quando le loro labbra si staccarono, per un attimo Tsukushi rimase disorientata. Perché il cuore le batteva forte?
- Makino! Tocca a te! – sussurrò piano Tsukasa, tutto contento.
Lei si riscosse.

GIULIETTA: Ma ora, se te l’ho tolto, è sulle mie.
ROMEO: Il peccato che hai tolto dalle mie labbra? O colpa squisitamente biasimata! Rendimelo!
(- Ohohohoh ma che bella storia! Come scrive bene ‘sto tipo!!!!! – ndTsukasa)
(- Bastaaaa, questo è un incubooooo! – ndTsukushi)

Nel frattempo Akira e Soujiro sghignazzavano alla grande, Kazuya continuava a piangere e Sakurako osservava il tutto con aria omicida…


FINE PRIMO ATTO.