Per Sempre
capitolo 3

Ritorno alla cattedrale sommersa

 

 "Se vedrete questo fiore nell'oscurità conoscerete la gioia della vita,

questo fiore rappresenta la forza della vita.

Imparate a temere l'oscurità,

chiudete gli occhi e pensate all'oscurità

che è signora dell'inquietudine e del regno della morte.

Non dimenticate l'oscurità dove c'è la luce.

Non dimenticate il fiore dove c'è l'oscurità.

Non dimenticate la natura crudele e indifferente

Quando guardate nell'oscurità che c'è nei vostri cuori.

Vi auguriamo di dormire un sonno profondo

In attesa che arrivi per noi il giorno tanto sospirato."

Quelle parole tormentavano il sonno di Jean tutte le notti. Non riusciva a capire il perché di quelle parole che pensava sepolte nella sua anima. Aveva sviato le indagini verso di sé, lasciando un vecchio articolo riguardante la morte di suo padre davanti alla porta dell'ufficio di Ledoux….Ora però sognava tutte le notti quell'omelia funebre pronunciata dal prete di bordo alcuni anni prima.

Era ormai da diverso tempo che non pensava più alla cattedrale sommersa e quel sogno non riusciva a farlo stare tranquillo qualcosa stava per accadere.

I suoi dubbi furono confermati il mattino successivo, quando aprendo il giornale lesse: C'era una mummia a bordo della Elise Le Havre colato a picco nell'aprile del 1879?

Ecco l'articolo:

 Il 14 aprile del 1879 la Elise Le Havre, nave ammiraglia della Leblanc Star al suo primo viaggio, affondava al largo della costa africana dopo aver urtato contro uno strano oggetto alla deriva nell'oceano. Insieme ai 500 uomini dell'equipaggio che la nave trasportava, colavano a picco 20 tonnellate di patate, 6000 bottiglie di Bordoux, 3500 sacchi di caffè e…una mummia!

Pare, infatti che nel retro della cabina di pilotaggio del capitano Lartique erano state stivate le spoglie mummificate di Ammen-ra, una veggente vissuta al tempo del faraone egiziano Binusis Icom Ephifanis IV l'eretico. Tra Minie ed Assiut, nei pressi di Tell el Amarna, in Egitto, si possono visitare ancora le modeste rovine del "Tempio degli Occhi", presso la quale fu rinvenuta presso le quali fu rinvenuta l'enigmatica tomba della sacerdotessa. La storia di questa scoperta è ingarbugliata.

La mummia e la cassa che la conteneva, secondo alcuni archeologi, giunsero in Europa dall'Egitto nel 1875.

Le descrizione particolareggiate della mummia, nelle cui bende erano inseriti pregevoli amuleti, dicono che uno di questi trovato sotto la testa , raffigurava un dragone di fuoco e alcuni geroglifici.

Un cartiglio ammoniva "Ridestati dal deliquio del tuo sonno, tu trionfi su tutto ciò che fanno contro di te" Fu questa maledizione a confondere la mente del capitano Lartique? Nonostante le provate capacità, in quel viaggio tenne uno strano comportamento dando alla nave una velocità esagerata. Peggiorò la situazione quando, dopo la collisione con lo strano oggetto alla deriva, rifiutò fino all'ultimo di chiamare i soccorsi, giunti troppo tardi per salvare gli sventurati marinai.

Ma che faceva una mummia sull'Elise Le Havre nell'alloggio del suo comandante? Il reperto archeologico era in viaggio verso gli Stati Uniti, dove l'avrebbero esposta in una mostra a New York.

Messa in salvo dall'equipaggio e giunta in America, la mummia continuò a portare così tanta iella che fu rispedita in Francia su un'altra nave, affondata a sua volta nel Mar d'Irlanda. Salvati per l'ennesima volta i resti d'Ammen Ra tornarono in America.

Sembra strano che, nel trambusto che seguì all'affondamento della nave, qualcuno si preoccupò di mettere in salvo la mummia su una scialuppa. In verità nessuno dei sopravvissuti della nave raccontò di aver visto qualcosa di simile né a bordo né sulla lancia di salvataggio. Si sospetta quindi, che la storia fu una invenzione dei giornali, ispirati forse ai naufragi di mummie realmente accaduti.

 

Jean osservò l'immagine della mummia che si credeva a bordo della nave e per poco non perse i sensi, quell'immagine di donna gli ricordava spaventosamente l'ologramma della madre di Nadia…che suo padre e la donna si conoscessero prima che Nemo distruggesse la città? Perché quella mummia somigliava in modo impressionante alla regina?

Doveva assolutamente trovare il modo di tornare alla cattedrale sommersa e cercare di dare una risposta a tutti i suoi perché. Infondo quello era il luogo dove era sepolto anche il padre…forse non era stato voluto dal caso ed Eco Vian non gli aveva raccontato la verità.

"Padre chi eri in realtà? E' stato casuale il mio incontro con Nadia oppure era la parte di un piano premeditato?" con questi pensieri il ragazzo si rifugiò dietro casa per completare un progetto che curava da tempo.

Intanto Verne e Leduox approfittarono dell'assenza della segretaria per frugare tra i suoi bagagli e svuotando la valigia sul pavimento, udì un rumore metallico e notò uno strano oggetto quadrato.

"Cosa succede se premo qui?" chiese Ledoux premendo un bottone posizionato sul lato destro dell'oggetto.

Un lampo si sprigionò dal quadrato spaventando i due che lo gettarono a terra e rimasero allibiti quando l'immagine olografica si materializzò.

"Che roba…" si domandò Verne mentre inutilmente tentava di afferrare le figure.

"Lo dicevo che quella donna è una strega!" sbottò l'altro.

"Hai uno scarso spirito di osservazione per essere un detective sai? Hai notato la donna con in braccio il neonato? Confrontala con la foto della mummia."

"La somiglianza è eccezionale."

"Unica direi. Quando la dolce Nadia ritornerà dovrà spiegarmi molte cose." E sghignazzando appoggiò l'oggetto sul tavolo.

 

CONTINUA....