Light and obscurity

CAPITOLO QUARANTOTTESIMO
SENSO DI COLPA

Zendaru si chinò a girare il fratello sulla schiena
era caduto sul fianco
ZEN:....Xel....?...
Xelloss, si teneva le mani sugli occhi
ZEN: Xel! sei vivo
Xelloss non rispose ma Philia si girò di scatto e si inginocchiò da parte al demone
Aveva le mani sul viso
La lingua di energia l'aveva colpito agli occhi!
Dalle dita sgorgava sangue
Philia ebbe un sussulto
L'entità se ne era andata
si divertiva ad attaccarli ma non voleva farli morire prima dello scontro finale
Zendaru aiutò il fratello ad alzarsi
ZEN: dobbiamo andarcene, non possiamo rimanere qui, torniamo alla locanda
Philia era terrorizzata
Zendaru aiutava il fratello a stare in piedi
XEL:...il.....il fioretto.....dov'è?
La ferita era stata molto profonda
e naturalmente non poteva vedere
Philia raccolse l'arma e la mise nella mano destra di Xelloss
Xelloss impugnò il manico e le abozzò un sorriso
Philia , Xenia, Seyal e Terim erano in piedi nel corridoio, aspettando che Zendaru uscisse dalla stanza dove aveva portato Xelloss.
Dopo quell’attacco erano tornati alla locanda e Zendaru aveva aiutato Xelloss
Philia era appoggiata al muro dinanzi alla porta della camera di Xelloss
Aspettava che Zendaru uscisse per dare notizie.
Si sentiva in colpa…ancora una volta Xelloss aveva cercato di proteggerla
Ma perché lo faceva?
<I>Ha bisogno di mè …
…per la missione</I>

Intanto….all’interno della stanza
XEL: ma ti vuoi togliere?? Ce la faccio da solo! Non sono poi così moribondo
Xelloss aveva appena finito di pulire la ferita dal sangue, che ora era riuscito a bloccare con i pochi poteri che gli erano rimasti.
ZEN: ma piantala, non puoi vedere!
Zendaru stava cercando di aiutare il fratello a stendersi sul letto
XEL: scusa, ma che differenza fà se me ne stò sdraiato o no qui?!
Xelloss cercava di alzarsi in piedi
Zendaru cercava di tenerlo almeno seduto
ZEN: una piccola differenza, che non sbatti il muso per terra! Che pretendi di fare senza vista?? va a finire che cadi!
XEL: ma non dire cavolate, me ne vado sempre in giro con gli occhi chiusi
ZEN: …………bhè…. ma ci dovresti vedere comunque…..anche se non ho mai capito come…., senti, non ti stendere, ma almeno rimani seduto, e fai vedere come sono ridotti gli occhi
Zen cercava di scostare la folta frangetta di capelli purpurei che celava lo sguardo di Xellos, il quale aveva nuovamente modificato una parte del corpo, questa volta la lunghezza dei capelli, a suo piacimento.
Xelloss scosse la testa di lato
XEL: stà fermo…andranno a posto da soli….almeno spero
Zendaru si tirò indietro rinunciando a vedere la ferita
ZEN: ti sei mai ferito agli occhi? Sono molto delicati…potrebbero anche non guarire
XEL:no…..bhè..se non guariscono me la caverò senza vista…Rezo era cieco no?…
*gocciolone*
ZEN:…che cosa dico a Philia?
Xelloss volse il capo verso il fratello
XEL: in che senso?
ZEN: è qui fuori che aspetta notizie….è preoccupata
Xelloss si tirò in piedi, vacillando un poco
Zen era pronto a sorreggerlo
ZEN: che vuoi fare??
XEL: se mi vede in piedi smetterà di preoccuparsi no?
poi divenne pensieroso
XEL. Però se mi tira una mazzata non me ne accorgo neanche e mi becca in pieno…..*gocciolone*
Xelloss si diresse verso la porta
ZEN: come diavolo fai a vederci lo stesso??
Xelloss si voltò
XEL: sore wa, himitsu desu ^_^

PHILIA: Xelloss!!
Philia gli saltò addosso abbracciandolo appena il demone fece capolino dalla porta
Xelloss per poco non perse l’equilibrio, già precario.
XEL:….P…Philia?
Philia alzò lo sguardo per vederlo in viso, ma nonostante tutto non riuscì a scorgergli gli occhi, nascosti dalle ombre e dalla frangia.
PHILIA. Come stai? Gli occhi? Ti fanno male? Riesci a vedere?
XEL: *gocciolone*…..con calma Philia, non posso rispondere ad una domanda se subito dopo me ne poni un’altra…
XENIA: a mio parere la domanda più importante è , ti sono tornati i poteri…almeno a te?
Xelloss si voltò da dove proveniva la voce di Xenia
XEL:no..
Philia lo guardò preoccupata
PHILIA: ma allora come fai per rigenerarti?
XEL: non so…ma la scorsa volta poi sono tornati
ZEN: ma questa non è una ferita qualunque, se non la rigeneri al più presto potrebbe diventare seria
Zendaru aveva seguito il fratello sulla soglia della stanza, e si era appoggiato allo stipite della porta
ora si stava accendendo una sigaretta
Xelloss si voltò dalla parte del fratello
XEL:….bhè…non è grave…ma è un punto delicato….mal che vada perderò la vista
A Philia quasi venne un’infarto
Lo tirò per il mantello
PHILIA: cooosaa??? Potresti perdere la vista??
Xelloss stava soffocando
XEL:…P…Philia!! Il man…cof…il mantello!…

Più tardi erano tutti a cena…soli nella sala da pranzo della locanda…..
ZEN: cameriereeeee!!! Allora?? Io ho fameee!!
CAMERIERE:…*gocciolone*…ma veramente…..sarebbe un po’ tardi…
Ormai quasi tutti avevano finito di mangiare…tranne Zen e Xenia..
Xelloss stava finendo la cena con un bicchiere di vino rosso, Philia e Seyal con un thè..
Philia non riusciva a fare a meno di pensare alle parole di Xelloss di quella sera
Poteva anche perdere la vista…
Per colpa sua
Sì, era colpa sua!
-Philia? Pensierosa?
Philia venne svegliata dai suoi pensieri dalla voce di Xelloss
Lo guardò
Xelloss la osservava, o meglio, si era voltato verso di lei
Philia capiva che non poteva vederla….ma che aveva comunque percepito qualche cosa
PHILIA:ah?…..aehm..no…distratta…non è niente
Xelloss rimase con il viso rivolto verso lei ancora per qualche secondo, cercando come di afferrare qualche cosa
Poi rispostò l’ attenzione al suo vino

Finita la cena ognuno andò nella propria stanza, tranne naturalmente Philia e Xelloss che ormai dovevano dormire assieme.
Zendaru cercò più volte di aiutare Xelloss a salire le scale, ma lui non gli e lo permise.
ZEN: uffa!
Disse, mentre si rassegnava e si metteva le mani in tasca
ZEN: sei testardo!
XEL: deve essere una cosa di famiglia allora…^_^
Zendaru non ribattè, e si accese una sigaretta
ZEN: io sono una testa di ca**o, è diverso…eh eh

Una volta che ognuno fu entrato nella propria stanza, toccò a Philia e Xelloss, la loro era quella più lontana.
Philia prese la chiave e aprì la porta, poi guardò Xelloss per vedere se aveva bisogno di aiuto, ma le parve proprio di no
Xel entrò tranquillamente, senza nessuna difficoltà.

La mattina seguente Philia si svegliò per prima
Si stiracchiò e guardò poi alla sua destra.
Xelloss
Era sdraiato supino, che dormiva tranquillamente
Una delle cose che aveva notato di Xelloss era il sonno per niente agitato, se si addormentava in una posizione, ci rimaneva quasi sempre fino al mattino successivo…tutto il contrario di lei , che durante il sonno doveva spaziare per tutto o quasi il letto
Philia fece silenzio, e cercò di capire se stesse davvero dormendo.
Non sentiva il suo respiro, se era o no regolare, e quindi cercò di avvicinarsi un po’ di più per..
XEL: buongiorno Philia-chan, che stai facendo?
Philia si catapultò dalla parte opposta del letto
*gocciolone*
PHILIA: non stavi dormendo!?…
Xelloss si mise a sedere nel letto
XEL: no…sonnecchiavo soltanto
PHILIA: ma…ma io…non sentivo il tuo respiro e…
XEL: pensavi che fossi morto?…Philia cara, io non ho bisogno di respirare….^_^
Philia aveva numerosi capelli fuori posto
PHILIA: ah ,non hai bisogno di respirare?….bhè….non …non lo sapevo.
-silenzio-
PHILIA:….aehm…comunque…come..come và?
Xelloss la osservava ma Philia non riusciva a capire o no se riuscisse a vederla
XEL: i poteri sono quasi tornati, ma la rigenerazione non ha ancora cominciato a fare effetto
PHILIA:uh?..come mai?
XEL:ah, non ne ho la più pallida idea..
*SLAM!!*
La porta si aprì di scatto
ZEN ah….non state facendo niente…..peccato
*gocciolone*
XEL:………….
PHILIA: che cosa credevi che stessimo facendo????? Cretino!!?
ZEN: mah…sai com’è….Xel malato…tu ti senti in colpa…eh eh eh ..da cosa nasce cosa….magari giocavate al dottore e all’ammalato….eh eh eh
Philia tirò la sua mazza chiodata ( che teneva per ogni evenienza alla base del comodino) dietro a Zendaru, che però fù più veloce nel chiudere la porta.
ZEN: comunque….
Zen ora stava parlando dall’altra parte della porta,semidistrutta
ZEN: ….noi siamo tutti giù a fare colazione…muovetevi
XEL.ma che ora è?
Philia guardò fuori dalla finestra
PHILIA: mah..saranno le nove…nove e mezzo
XEL: dannazione, hai dormito troppo, dai, muoviti , dobbiamo partire
PHILIA: io ho dormito troppo?? Ma guarda che potevi anche svegliarmi se…
Philia si ricordò che Xelloss non poteva vedere come era alto il sole e giudicare che ora era…e quindi si zittì
Poi si alzò per lavarsi e vestirsi.
XEL. Philia?
Philia si bloccò poco prima di entrare in bagno
PHILIA: cosa c’è?
XEL: perché ti senti in colpa?
Philia osservò Xelloss per un po’
Poi, mentre chiudeva la porta del bagno…
PHILIA: non mi sento in colpa..

ZEN: ma quanto ci mettono?
XENIA: oh, smettila, solitamente bisogna aspettare te
*gocciolone*
Erano tutti intorno al tavolo in cui avevano fatto colazione, e aspettavano che Philia e Xelloss scendessero.
Zendaru era in bilico sulle gambe posteriori della sedia su cui era seduto, e stava fumando una sigaretta
XEL: ti ho detto di no! Lascia perdere!
PHILIA: piantala di voler fare sempre di testa tua!! Lasciati aiutare, dannazione!
*gocciolone*
ZEN: stanno già litigando appena svegli
Xelloss e Philia stavano scendendo le scale in quel momento e Philia voleva a tutti i costi aiutare Xelloss
PHILIA: Xel! mica ti prendo in braccio! Voglio solo che ti tieni un po’ a mè, se cadi ti spacchi quel brutto muso!
XEL: almeno saresti contenta!
PHILIA: già, forse miglioreresti, peggio non puoi diventare!!
XEL: perché non vai in cima alle scale e ti butti allora? non dovresti neanch-
A quel punto Xelloss scivolò
PHILIA: Xel!!
Xelloss si era mantenuto in aria con la levitazione
XEL: ecco, vedi? Colpa tua, se mi lasciavi in pace non perdevo la concentrazione e non cadevo
*gocciolone*
PHILIA:…..bhè…non sei caduto comunque

La mattinata finì presto…data anche l’ora tarda in cui era iniziata per i nostri due personaggi principali
Il gruppo si avviò per le vie della cittadina di Atras senza che l’entità facesse la sua comparsa.
Intorno a mezzogiorno si fermarono ad una taverna per pranzare, e decisero di prendere un tavolo all’aperto, dato il clima temperato della giornata solare.
Dopo pranzo Zen si appoggiò allo schienale della sedia..soddisfatto
ZEN: ah…sono sazio
XEL: anche perché non ci saranno più provviste in cucina ormai…
*gocciolone*
ZEN: mi stai dicendo che ho mangiato troppo?
Tutti si fermarono di fare ciò che stavano facendo per osservare Zen
*gocciolone*
ZEN: ahem…..
ZEN: comunque, cambiando argomento, a occhio e croce non penso che riusciremo a girare tutta la città di Atras in una giornata…o mi sbaglio Xel?
Xelloss ci pensò un po’ su, poi fece comparire il librone di Zelas e lo porse a Zen
XEL: non saprei, guarda tu
Zendaru aprì il libro e sfogliò velocemente le pagine fino ad arrivare quasi alla fine del tomo
lesse qualcosa velocemente e poi lo richiuse
ZEN: no.
XEL: bhè…
Xelloss si alzò
XEL: comunque sia vediamo almeno di girarla il più possibile oggi..
E così il gruppetto fece tutto il giorno a camminare per le vie di Atras, tornando solo a sera inoltrata nella locanda dove alloggiavano

FINE CAPITOLO QUARANTOTTESIMO