Light and obscurity

CAPITOLO QUARANTATREESIMO
ODIO IMPLACABILE E ANGOSCIA PROFONDA

Philia guardò Xelloss con diffidenza
Xelloss se ne accorse
XEL: che c’è adesso?
Philia continuò a guardarsi intorno per cercare il nemico, come se niente fosse
PHILIA:mah…non è che mi dai molta fiducia
Xelloss sorrise
XEL: non è una novità^_^
PHILIA: non intendevo quello, ma il fatto che non ti ho mai visto usare un’arma se non la magia, e che sei ferito gravemente
XEL: non è poi così grave, e poi ti ho detto che non mi serve la sinistra
ZEN: Xelloss! Alla tua destra!!
Xelloss, prima ancora che Zendaru lo avvertisse, si era gettato sulla sinistra strascinando anche Philia con sé,e scongiurando un’altra ferita
Poi Xelloss si accasciò al suolo tenedosi la ferita al braccio,
contemporaneamente Zendaru percepì qualcosa dal fratello, e si precipitò da lui
Philia era già lì
PHILIA: Xelloss….te lo avevo detto che era una fertita profonda
XEN: dan-…..non…non è per quello…..non riesco a rigenerarla…mi..mi ha bloccato i poteri
ZEN: Xel?……
XEL: che cosa diavolo ci fai qui? Devi stare con Scheela…io…
si rialzò
XEL: ce la faccio da solo…non posso rigenerarmi ma posso ancora bloccare il sangue
Zendaru non sapeva che cosa fare, era senza poteri magici e quindi non poteva neanche cercare di aiutare il fratello con il recovery.
XEL: avanti, torna da Scheela, io stò bene.
Zendaru annuì col capo e immerso nei suoi pensieri si diresse verso Scheela, la quale lo stava guardando preoccupata.
Riusciva a capire che cosa provava Zen, Xelloss lo aveva sempre aiutato, e adesso che era lui ad avere bisogno , non poteva fare niente.
Fù questo a distrarla
Zen non fece in tempo ad avvertirla, che alle sue spalle un incantesimo si materializzò
e la colpì in pieno
Scheela lanciò un grido di dolore
un grido che Zen avrebbe risentito più volte nei suoi peggiori incubi....per molto tempo..
Tutti si girarono verso di lei
Zendaru era impietrito, in piedi, con la spada ancora nel pugno
aveva visto tutto
ma non l'aveva avvertita
non ne aveva avuto il tempo
la spada gli cadde dalle mani
ZEN: SCHEELA!!!!! NO!!!!!!!!!!!!!!!
e cominciò a correre verso di lei
Scheela era riversa sul terreno, ansante
perdeva molto sangue
Zendaru si lanciò al suo fianco e la prese tra le braccia con più delicatezza che poteva
ZEN: Scheela!!...Mio Dio! come stai?!?
Scheela non riusciva a parlare, respirava faticosamente e perdeva sangue dal fianco sinistro e dalla schiena
dove l'incantesimo l'aveva colpita
Xenia guardava la scena bloccata dal terrore
<I>XENIA:Scheela......no...</I>
Un'altro incantesimo si materializzò sul gruppo Xenia , Terim Seyal
Terim lo bloccò con una barriera di luce, poi si rivolse a Xenia
TERIM: vai da lei!, qui ce la caviamo da soli
Xenia guardò Terim, con un'espressione tra la preoccupazione e la gratitudine verso il drago
Poi si mise a correre verso la sorella
Zendaru aveva gli occhi pieni di terrore
perchè?..
perchè Scheela?...
che cosa centrava lei con l'entità?!?!
Scheela rivolse lentamente la testa verso Zen e lo guardò sorridendo
Riusciva a malapena a trattenere il sorriso per quanto stava soffrendo
e Zen lo sapeva
ZEN:.......Scheela.....
Scheela cercò di alzare una mano verso il suo viso ma ricadde al fianco sotto il peso dell'arto
non aveva forze
Zendaru le prese la mano nella sua e la strinse
ZEN: ti porto via io da qui Scheela......ma ti prego...resisti!
Scheela chiuse gli occhi
e scosse lentamente la testa
Poi con le poche forze che le erano rimaste strinse un pò più forte la mano di Zen
SCHEELA:....sono....contenta di...averti potuto rivedere......anche se per pochi giorni........sono stata felice...
mentre parlava stava piangendo silenziosamente, e teneva gli occhi chiusi, senza far vacillare il sorriso
Alcune lacrime cadevano dalle guancie di Zendaru, ma lui pareva non accorgersene
non esisteva più nulla a parte Scheela
Nè l'entità
Nè Xelloss e gli altri
Scheela era , ed era sempre ,stata la persona che per lui più contava
non...
non poteva....
SCHEELA:ricordati...ti prego....la promessa che mi hai fatto....
ZEN: non puoi morire....Scheela........no...
SCHEELA: promettimi .....che la manterrai...
Zen rimase il silenzio
Scheela strinse più forte la mano, per quanto le permettevano le sue forze...
ZEN:...la manterrò...ma non puoi lasciarmi....ti prego....
Ma lei non fece in tempo a sentire le sue ultime parole
e Xenia non fece in tempo a raggiungerla
era morta prima di vederla per l'ultima volta
e non sapeva neanche che in un certo modo le sue ultime parole erano state per lei

Xelloss aveva osservato come tutti la scena a distanza
I suoi occhi erano aperti
poteva sentire ciò che provava il fratello
ed era tremendo

Zendaru se ne stava in ginocchio tenendo ancora fra le braccia il corpo di lei
I suoi occhi.......vaqui.......persi....
la mente...vuota
Poi dal nulla ..una risata divertita....l'entità
VOCE: ...e fuori uno!.....non sapevo che fosse così debole.....non mi sono neanche divertito a ferirla....è morta prima...peccato...
Zendaru alzò lo sguardo al cielo...verso dove sembrava che provenisse la voce
lo sguardo ancora incosciente, che non si rendeva conto di cosa era successo
che non voleva rendersene conto.....
VOCE: eh...Zendaru, se sapevo che ci tenevi tanto a lei......l'avrei un torturata un pò ,prima......
Zendaru aveva abbassato la testa...
i suoi occhi non erano più visibili, oscurati dalle ombre...
posò il corpo esanime della donna che aveva tanto amato....
di colei per la quale aveva tradito i demoni e sfidato tante volte la morte...
per la quale aveva sfidato i demoni superiori...
rimase ancora in ginocchio
Poco dopo il corpo di Scheela scomparve
Zen ebbe un sussulto
VOCE: ti dispiace se la prendo io? è una bella ragazza, potrei farla resuscitare e farla entrare tra le mie fila di adepti.....
Zen strinse pugni e denti....
non poteva lasciare che Scheela.........no!
si alzò
aprì la mano destra
Da dove l'aveva lasciata la spada si smaterializzò, per ritrovarsi nella sua mano pochi istanti dopo
ZEN: Xel....
Xelloss lo guardò con gli occhi aperti
ZEN: scusami......per tutto quello che ti ho combinato....
a quelle parole la spada reagì
il manico divenne un tutt'uno con la pelle della mano...
si fuse a diventare una cosa unica
Xelloss spalancò gli occhi e si mise a correre verso di lui
XEL: cretino!! che cosa vuoi fare da solo?!?
Zendaru si teletrasportò, sorridendo al fratello
Xelloss si bloccò
se ne era andato
Philia ebbe un sussulto
PHILIA: se ne è andata....
Xelloss si girò verso di lei
PHILIA: l'entità.....non percepisco più la sua presenza....
Xelloss strinse il pugno
XEL : stupido!

FINE CAPITOLO QUARANTATREESIMO