Sixteen Candles

Note dell'autore: Ciao! Questa è la prima parte della mia seconda fanfic. È dedicata in special modo alle ragazze del City Hunter's Fan Club (mi dispiace, non ho letto nessuna ff scritta da un ragazzo lì), che lavorano così duramente con le loro ff per permetterci di passare del tempo favoloso leggendole. Sarei veramente felice se voleste usare questa ff per il vostro sito o qualsiasi altra cosa vogliate, ma per favore prima mandatemi un e-mail. Grazie.

Yoroshiku= è un modo gentile per presentarsi ad una persona.
Chigau= non è così
Tadaima= è quello che i giapponesi dicono quando rientrano a casa.
Onee-san= sorella maggiore.
Lolicon= pervertito a cui piacciono le ragazze giovani.
Obaa-san= nonna. Donna anziana.

Kaori si stava trascinando lungo la strada verso la stazione di Shinjuku.
Era una mattina veramente calda di luglio ed il sole picchiava spietato sulla
folla di persone che camminavano per la città.

" Perché devo venire sempre io a controllare i messaggi? Per una volta mi piacerebbe vederlo
svegliarsi presto e venire qui solo per non trovare niente sulla lavagna. E' frustrante! "

Lei stava borbottando, ma sapeva perché veniva lei e non lui: perché era il suo lavoro, e il suo senso di responsabilità non le permetteva di non venire, lei era una donna responsabile.

Era arrivata alla stazione. Erano le 10.07 di mattina. Ma centinaia di persone
stavano ancora correndo da un treno all'altro, entrando o uscendo
dalla stazione. Forse sarebbe stato meglio aspettare quando c'erano meno passeggeri, ma quando accade ciò in una città come Tokyo? Il sottopassaggio pedonale era pieno come sempre. In ogni modo lei doveva usarlo. Improvvisamente, mentre stava scendendo, qualcuno la urtò e le cadde addosso.

" Ehi! "
" Oh, mi scusi signora."
" Cosa?! "

Kaori si girò a guardare una giovane ragazza che si era girata a guardarla. La ragazza si era
rialzata ed stava riprendendo a correre, ma Kaori la fermò.

" Ehi, aspetta. Cosa volevi dire? "
" Cosa? "
" Cosa intendevi dire? Cosa intendevi dire con 'signora'? "

La ragazza la guardò confuso. Quella donna era molto strana, di cosa stava parlando?

" Io mi sono scusata e sono stata gentile, cosa vuole di più? "
" Come hai osato chiamarmi 'signora'? Quanti anni pensi che abbia? "
" Eh? "

(Immagina una grande libellula che passa sopra la ragazza).

" Beh, scusa..." - detto questo corse via.

Kaori cominciò a camminare, ma notò che un laccio della sua scarpa era rotto.

"Dannazione! Si deve essere rotto quando sono caduta."

Andò alla toilette dove tentò di accomodarlo. Alla fine era riuscita a sistemarlo per il momento,
ma non sarebbe durato.
Quella ragazza era una furia. Era colpa sua. Non si può correre così quando ci sono così tante persone. Kaori prese la sua borsa e cercò un fazzoletto di carta. Era strano, lei non riusciva a trovare il suo portafoglio. Era sicura di averlo preso prima di uscire di casa, era un riflesso condizionato, lei controllava sempre di aver preso il portafoglio e le chiavi prima di uscire di casa. Quindi, dove poteva essere... Oh, no, non può essere, quella ragazza? Lo doveva aver preso lei, quando si erano scontrate.

Uscì dalla toilette e camminò lentamente verso la lavagna dei messaggi sperando che
la scarpa non si rompesse così presto facendola cadere in mezzo alla folla. Fortunatamente, sembrava che stesse a posto. Quindi si avvicinò alla lavagna. Intorno c'erano delle persone. Forse c'era un cliente. Vide che qualcuno stava scrivendo un messaggio. Qualcuno di piccolo, o per lo meno più basso di lei (bhe, in Giappone non è difficile trovare qualcuno più basso di te, Kaori, spiacente dolcezza ^ _ ^ NbElisa). Oh, no, era una donna? Kaori non riusciva a vedere bene la sua faccia.
Kaori la riconobbe subito.

" Tu! "

Gli altri guardarono nella sua direzione.

" La signora! "

(Un'altra libellula)

" Ti ho detto di non chiamarmi così!! "
" Come vuole che la chiami, obaasan? "
" Stai solo zitta, piccola marmocchia! "
" Cosa?! Come mi hai chiamato?! Io non sono una piccola marmocchia! "
" Tu sei una piccola marmocchia ed anche una ladra."
" Cosa?!! "

Poi Kaori girò la sua testa e guardò quello che la ragazza aveva appena scritto. Non aveva finito.

"XYZ Per favore ho bisogno del suo aiuto. Posso pagare". " Ah? Stai cercando City
Hunter? "
" Sì! Come lo sai? "
" Come _fai _a_ conosce_ il codice. I bambini non dovrebbero sapere questo genere di cose".
" Io non sono una bambina!! E tu cosa sai di City Hunter? "

Kaori ponderò per un secondo se dirglielo o no. Lei era una possibile
cliente, ma era un femmina. D'altra parte lei era veramente troppo giovane per Ryo, che età poteva avere, 14, 15 anni forse? Le sembrò troppo giovane per avere un vero caso, ma lei era una cliente, dopotutto.

" Io sono City Hunter."

La ragazza rimase attonita. Finalmente ricominciò a respirare.

" Tu stai scherzando."
" Sono seria, io sono City Hunter!" - dovette dirlo sotto voce.
Lei non poteva lasciare che il mondo sapesse chi era City Hunter.
" Tu? Ma io sapevo che era un uomo."
" Quello è il mio partner. Noi insieme siamo City Hunter." Dichiarò orgogliosamente, le sue guance arrossirono un po' al pensiero, ricordando quando Ryo finalmente lo aveva ammesso.

La ragazza sembrò avere capito, ma sembrò un po' delusa.
"Ehi! " Kaori pensò per lei.

" Oh, ho capito."

Kaori sospirò.

" Ok, vieni a casa mia. Ci spiegherai tutto."
Kaori condusse la ragazza all'uscita della stazione. Sembrava stanca.
" A proposito, io mi chiamo Kaori."
" Ah, yoroshiku il mio nome è Nozomi, Nozomi Fuji."


" Tadaima, Ryo! "
Kaori aveva chiamato dalla porta, ma non c'era stata risposta.
" Io scommetto che quello scansafatiche non si è ancora alzato"

Fece accomodare Nozomi nel soggiorno e le chiese di aspettarla lì mentre andava a cercare Ryo.

" Per favore siediti qui, io ritornerò tra un minuto."

La giovane ragazza obbedì.
"Che persone strane. Che genere di uomo è ancora a letto a questa ora?
Lui probabilmente si è ubriacato ed ora si deve ancora riprendere. Non so se ho fatto un errore a venire qui. Mi chiedo se posso avere fiducia in lui."

Kaori era uscita dal soggiorno e si era diretta verso la stanza di Ryo. Lei stava per sgridarlo del fatto che fosse così pigro quando sentì dei rumori provenire dal bagno. Non ebbe il tempo di fare un altro passo che la tenda del bagno si aprì, rivelando una scena imbarazzante. Ryo era là, bagnato, e nudo, dalla testa ai piedi, come sua madre l'aveva messo al mondo. I suoi occhi sembrano semplicemente innocenti e sorpresi, per un momento completamente inconsapevole di quello che stava succedendo nel resto della casa. Non aveva sentito nessun pericolo, così lui si era permesso di godersi un po' di relax nella doccia.

Kaori deglutì, prese fiato, e gridò arrossendo come un pomodoro.

" Copriti, pervertito!!! "

La sua voce poteva essere sentita dal soggiorno, dove Nozomi saltò sul sofà, pensava seriamente a come lasciare quella casa.

" Ryo, vestiti e vieni in sala. Noi abbiamo un ospite."
Lei parlò dall'altro lato delle tende, ancora rossa.
" Cosa? Un ospite? Chi è? È Miki-chan? O Kazue-chan? Saeko?
Reika-chan? Kasumi-chan, Kimiko-chan Lisa-chan, Yukari-chan...? "
" Fermati!! Non è nessuna di loro! E' la nostra nuova cliente! "
" Cosa?! Una Cliente?! Una lei?!! "
" Sì."
"Wahoo!! Vengo, mia piccola!! "

Ryo corse diritto alla sala con il suo migliore mokkori-style, aprì
la porta e saltò sul sofà, vedendo sola a mezz'aria la ragazza
che era seduto là. Troppo tardi, precipitò su di lei,
come era precedentemente sua intenzione, ma ora non più. Ryo finalmente si fermò, col piede della ragazza contro la sua faccia.

" Chi sei? " chiese la ragazza guardando sbalordita sia Kaori che Ryo.
" Chi sei _tu_? Quello non è il modo migliore di trattare qualcuno nella propria casa! "
" Wah! La sua casa?! Allora Lei è...? "
" Sì, lui è Ryo Saeba e noi siamo City Hunter. In cosa possiamo aiutarti? "
" Eh? Aspetta un attimo. Chi ha detto che accetto questo caso? "
" Almeno permettigli di spiegare quale è il problema."
" Mmh... "
" Grazie. Per favore, io ho bisogno del vostro aiuto. Io penso che qualcuno mi stia seguendo.
Mi sento sempre osservata quando cammino per la strada o sono a casa, ho una forte sensazione che qualcuno stia osservando ogni mio movimento fuori della mia finestra. Alcune notti sono così spaventata che non riesco a dormire e sogno di essere uccisa. Io ho così paura". Quando smise di parlare stava tremando.

" Oh, no, povera ragazza."
" E da quanto tempo succede questo? "
" Eh? Beh... due, due settimane, più o meno."
" Due settimane... E loro non hanno fatto nient'altro che seguirla?
Non si sono avvicinati? Perché non sei andata alla polizia? "
" Io so molto bene che se non ho qualche prova la polizia non mi ascolterà."
" Sì, questo è triste, ma vero." - Kaori stava cominciando a capire la ragazza
" Ryo, io ti posso pagare, ho abbastanza soldi."
" Tu sei troppo giovane per quello che io voglio come compenso. Io non posso aspettare 10 anni per essere pagato."
" Ryo! "
" Ah, sì, io ho sentito parlare di quello. Ma non sono così giovane, ed posso pagarti."
" Nozomi-chan! "
" Non chiamarmi così, io non sono più un bambina! Io ho 16 anni!! E posso pagarvi in denaro, chiaramente! "
" Ah? 16? Io pensavo che tu fossi più giovane."
" Lo so... obaasan. "
" Cosa?!! "
" È un scherzo, è un scherzo, Kaori-san. "
" Non giocare con la tua fortuna."
" 16 anni non sono abbastanza. Kaori, prendi te questo lavoro se vuoi, io non sono interessato."
Ryo disse questo lasciando la stanza.
" Bene, Nozomi, penso che sia meglio se stai qui per alcuni giorni. Chiama casa e chiedi se puoi restare."
" Ok, ma io non ho bisogno di nessuno permesso."
" Dormirai nella mia camera da letto. Te la mostrerò e poi pranzeremo."



Quel pomeriggio Kaori decise di andare fuori con Nozomi, così che poteva
controllare i suoi pedinatori. Ryo non aveva fatto nessun commento. Le disse solamente di non arrivare in ritardo per preparare la cena.
"Comprerò delle cose per preparare un buon pasto per la nostra cliente."
Disse Kaori, tentando di sembrare indifferente. Ryo non sembrò essere minimamente preoccupato.

Le due ragazze andarono a fare una passeggiata. Andarono in un paio di negozi.
Nozomi non era un bambina, Kaori se ne era resa conto. Al contrario, lei
aveva un punto di vista adulto su molte cose. Nel suo profondo era una persona solitaria. Kaori pensò che probabilmente aveva avuto molte sofferenze nella sua giovane vita. Loro non avevano parlato molto. Kaori era vigile e pronta per proteggere la sua cliente in caso avessero ricevuto qualche attacco. Ma non aveva notato nulla di strano. Tutto era in ordine, solo
un altro normale pomeriggio nella grande città.

Arrivarono di fronte ad un supermercato e Kaori disse qualche cosa circa
il comprare i cibi favoriti di Nozomi. La ragazza la guardò con gli occhi colpevoli
e, dopo una piccola esitazione, prese qualche cosa dalla sua tasca di dietro.

" Ah... Kaori... "
" Sì? " - lei rispose, sebbene potesse immaginare quello che le voleva dire.
" Mi dispiace. Io non volevo rubartelo. Avevo intenzione di restituirtelo."

Kaori guardò il suo portafoglio nelle sue mani.

" Grazie. Sapevo di poter avere fiducia in te."
"Kaori... " Gli occhi di Nozomi stavano cominciando a diventare lucidi. Distolse lo sguardo,
per non far vedere a Kaori la sua emozione. Che donna strana. Lei le aveva rubato il suo portafoglio ed ora Kaori le diceva grazie. Una persona normale l'avrebbe portata immediatamente alla polizia.
" Penso che comprerò del sushi, del pesce e dei vegetali per fare il tempura. Cosa ne pensi? "
" Mh... " Nozomi accennò col capo facendo un sorriso.
Quando ritornarono a casa, trovarono Ryo al telefono.

" Ah? Realmente? Io non posso aspettare... "

La sua faccia era quella di un maniaco che stava chiacchierando stupidamente con una ragazza (era sicuramente una ragazza) dall'altro lato del telefono.

" Ryo!! "

Lui sembrò sorpreso da loro ed immediatamente disse ciao ed appese il telefono.

" Io spero che tu non stessi chiamando uno di quei numeri porno. Sono troppo costosi e grazie alla nostra enorme quantità di lavoro - lei fece una pausa - noi non possiamo pagarli!! "
" Chigau, chigau, Kaori-chan. Era solamente un mio amico." Poi, facendo una faccia seria
" Io non ho bisogno di fare quel genere di chiamate, io posso avere tutte le belle donne di questa città, che dicono delle belle cose al loro Ryo-chan tutte le volte che voglio."
" Sicuro. Io guarderò meglio la nostra prossima bolletta del telefono. Ora, prenditi cura di Nozomi mentre io preparo cena."
" Io non sono una bambina." protestò lei, ma Kaori era già andata in cucina.
" Non mi ha ascoltata."


Ryo e Nozomi si sedettero sul sofà. Fu lei la prima a parlare.

" Così, Ryo. Voi due vivete insieme, vero?"

Se Ryo avesse bevuto qualche cosa, avrebbe sputato tutto.

" Noi siamo partner di lavoro, ecco perché lei vive qui in casa mia."
" Oh, così è venuta qui. Quindi state vivendo insieme".
" Lo fai suonare come qualche cosa che non è. "
" Ma io penso che voi due sentiate qualcosa l'un per l'altra. Siete una
coppia strana, lo sai."
" E tu non dovresti mettere il naso negli affari degli adulti."
" Così ammetti che voi due avete un affare."
" Questo non è quello che ho detto io".
" Ma non puoi nasconderlo. Il modo in cui vi guardate l'un l'altra. Il modo in cui
fingi di sentirti irritato... Ah, è tutto così romantico."
" Basta dire sciocchezze. Tu hai davvero una grande immaginazione"
" Selvaggio anche."
" Sei una marmocchia."
" Tu non sei giovane Ryo. Dovresti pensare al tuo futuro e
se vuoi passarlo con lei."
" Come mai ci conosci così bene all'improvviso? "
" Io ho passato tutto il pomeriggio parlando con lei."
" Eh? E cosa ti ha detto? " Ryo non sapeva perché ma cominciava a sentirsi a disagio.
" Su voi due? Nulla. Ma io sono una persona molto intuitiva."

Ryo sapeva fin da quel momento, che i suoi nervi non si sarebbero calmati
finché quella ragazza non avesse lasciato la loro casa.



" Kaori, non devi cedermi il tuo letto, io posso dormire nell'altro materasso."
" Mai, tu sei nostra ospite."

Quindi Nozomi prese il letto di Kaori, e Kaori mise un altro materasso per
se. Kaori le prestò una delle sue t-shirts e lei se ne mise un'altra
bianca con le spalline sottili. I giorni erano caldi, e anche
le notti. Avevano aperto la finestra per fare entrare un po' di aria fresca.


" Kaori."
" Sì? "
" Posso chiederti una cosa? "
" Vai."
" Che... che genere di relazione avete te e Ryo? "
" Cosa?! - le guance di Kaori diventarono rosse. - Re-relazione? Noi siamo partner, partner di lavoro."
" Ho capito. Da quanto tempo lavorate insieme? "
" Sette anni e quattro mesi." disse Kaori con occhi trasognati.
Nozomi la fissò, e per un minuto stettero in silenzio.

" Quanto devi amarlo... "
" Cosa?!! " Kaori uscì dai suoi sogni ad occhi aperti, e con le
guance ancora più rosse tentò di negarlo. Ma nella fine non riuscì a convincere Nozomi,
lei continuò a dire che tra loro c'era qualche cosa di più di quello che volevano mostrare.



Ryo era uscito dopo cena. Il che, chiaramente, aveva provocato un'altra discussione.
Aveva detto, guardando intenzionalmente Nozomi, che lui aveva un
appuntamento.

Non molto dopo che le ragazze si erano addormentate, lui era rientrato a casa. Mezz'ora dopo
anche lui era addormentato.

Era una notte quieta. Il silenzio riempiva la casa intera. Quindi, quando sentì un leggero
rumore provenire dalla porta, Ryo si svegliò immediatamente e si girò per affrontare chiunque fosse entrato nella sua camera da letto.

Lui rimase di sasso.

Kaori era là. Lei si stava inclinando sensualmente sulla cornice di porta.

" Kaori...? " riuscì a dire solo quello.

Lei cominciò a camminare verso lui finché giunse vicino al letto. Lei si sedette, e anche Ryo si mise a sedere sul letto.

" Kaori... " lui ripeté. I suoi occhi erano molli e teneri.

Ryo non poteva non guardare le sue gambe nude. Deglutì. Il suo
cuore stava battendo più veloce. Non poteva allontanare i suoi occhi da lei. La sua innocenza era più eccitante di dieci conigliette di Playboy messe insieme. Lentamente,
lei mise una mano sul suo torace liscio. Con un unico, vibrante
movimento, lei spostò la sua mano sul suo collo e sul viso, notò che lei stava cominciando a respirare affannosamente. Lui si stava allarmando perché il suo respiro stava diventando uguale a quello di lei. La luce della luna quasi piena giocava con la sua pelle liscia. Non riusciva a parlare. Lei disegnò la linea della sua mascella con le sue dita amorose, dai suoi orecchi alle sue labbra.

Ryo prese la sua mano nelle sue. La allontanò contro voglia e posò un bacio dolce sul suo palmo.

"Cosa succede? "

Kaori lo guardò come se non stesse capendo.

" Ryo... "

Lei chiuse gli occhi e si portò l'altra mano sulla testa. Ryo mise la mano che aveva libera sulla sua spalla.

" Kaori, stai bene? Kaori."

Lei non rispose. Cominciò a piangere.

"La mia testa."
"Cosa c'è che non va? Kaori! "

Ryo l'abbracciò. Era preoccupato. Kaori gemé un poco, poi svenne.
Ryo la guardò per alcuni minuti per controllare se stava bene. Lei
sembrava essersi addormentata. Rimase là, con Kaori nelle sue braccia. Più tardi, si alzò, e la portò nella sua stanza.

Non fece nessun rumore, non voleva svegliare Nozomi. Adagiò Kaori sul materasso e le diede un bacio gentile sulla fronte prima di lasciare la stanza. Chiuse silenziosamente la porta, ma l'aprì di nuovo. Se accadeva qualche cosa di strano voleva sentirlo. Lui pensò per un
istante se fosse stato meglio non lasciarla. No, aveva solamente camminato nel
sonno, questo era tutto.



La mattina dopo, quando Ryo si svegliò, si sentì sollevato dai suoni che provenivano dalla
cucina, sebbene lui non riuscì a rilassarsi completamente. Un'ora più tardi sentì Kaori alla sua porta. Finse di essere addormentato, come al solito, e solitamente si godeva la piacevole sensazione di lei che lo guardava. Non quel giorno. Ebbe un dejavú quando si girò verso di lei. Come la notte scorsa, lei si era fermata alla porta, e poi lentamente, si era avvicinata al letto. Ryo le fece un po' di spazio quando si sedette sul letto. Non si era accorto che aveva cominciato a parlargli.

" Ryo, sei sveglio? Stai bene? "
Si era avvicinata di più a lui, e con un'espressione preoccupata le aveva messo una mano sulla fronte. Quel contatto gli fece sentire un brivido in tutto il corpo. Perché ora era così sensibile a lei? La sua naturale reazione fu di allontanarsi dalla sua mano. Kaori lo notò, ma equivocò il movimento. Ritrasse la mano, guardò in giù al pavimento e si alzò. Ryo fu più veloce e afferrò il suo polso.

"Scusa."

Cosa? Ryo si scusava? Kaori si sentì imbarazzata, questo non era da lui.

" Kaori, è tutto ok? "

Ah?! Lui era preoccupato per lei! Era lui a non stare bene!

" Sì... Em... La colazione è pronta.:

Lei stava quasi per chiedere se _lui_ stesse bene, ma la situazione era
abbastanza strana. Ryo non disse più nulla.



Era all'incirca ora di pranzo. Mangiarono in silenzio. Né Ryo né Nozomi
erano dell'umore di affrontare una vera conversazione, così anche Kaori stette zitta.
Quando finirono Ryo chiese un caffè a Kaori ed andò in salotto.


" Perché ti tratta come fosse tuo marito? Non ti dà fastidio? " la ragazza chiese curiosa.
" Bè.. non è così."
" Ma tu cucini e pulisci per lui, non è vero? Cosa fa lui per te in cambio? "
" Io non faccio questo cose per avere qualche cosa in ritorno. Non puoi agire
così se vuoi essere felice in questa vita."
" Le persone si aspettano sempre qualcosa in cambio".
" Crescerai come una persona arida se la pensi così. Ci sono ancora
persone col buon cuore che aiutano gli altri per il semplice piacere
di farli felici, che rischiano la loro vita per la causa di qualcun altro."

Nozomi non riusciva trovare una motivazione per ciò. Quei due erano sempre più
interessanti per lei, ogni minuto che passava.

Loro si unirono presto a Ryo nel soggiorno. Lui bevve il suo caffè assente
Poi guardò alla loro giovane ospite e disse:

" Bene, se starai qui per qualche giorno, credo che vorrai andare a casa a prendere qualche cosa. Per lo meno vestiti ed lo spazzolino da denti. "
" Lo stavo per proporre anch'io. Ti sentiresti più a tuo agio." Assentì Kaori.
" Ah..., sì, avete ragione. Questo pomeriggio andrò a casa e prenderò delle cose."
" Molto bene. Io verrò con te e ti aiuterò. Gradirei parlare ai tuoi
genitori e rassicurarli che sei al sicuro con noi."

Ryo guardò Nozomi per vedere la sua reazione

" I miei genitori, no. Io non penso che sia una buon idea. Loro... è mia
madre, se le parli della situazione lei sarà più preoccupata e
ha una malattia di cuore. Non può essere turbata."
" Ma se io le parlo lei si sentirà più sollevata."
" No, per favore, capiscimi."
" Io posso parlare solamente con tuo padre."
" No, mia madre sospetterà, lei è molto intelligente. È meglio se vado da sola."

Ryo era ancora silenzioso, guardava solamente. Kaori non lasciò continuare Nozomi
a mentire. Ryo si sentì orgoglioso di lei quando si rese conto di questo.

" Quale è il problema, Nozomi? Perché non vuoi che vediamo i tuoi genitori? "

La ragazza stava seduta sul grande sofà vicina a Kaori. Lei non disse
nulla, stava fissando il pavimento con persistenza. Era visibile
che era in difficoltà nel parlare di ciò.

" Io non ho genitori. Loro non esistono più...sono diventata
orfana quattro anni fa. Da allora in poi, vivo con una zia di mio padre.
Lei è una vecchia donna, mezza sorda e malata. Ci sono un paio di donne che ci aiutano in casa, questo è tutto. Nessun altro si prende cura di me.
Nessuno... sono sola." fece una pausa e si asciugò una lacrima.
"Non le ho detto niente del maniaco, le ho detto che dormivo da un'amica
per alcuni giorni. Io dubito che si preoccupi di ciò. Ecco perché non voglio che tu
le dica niente."
"... Ma... lei deve sapere quello che ti succede... "
" Non c'è nessun motivo Kaori."
"... Ok - sospirò- io rispetterò il tuo desiderio, questo è quello che noi faremo.
Ti porterò vicino a casa tua, prenderai il tuo bagaglio e noi ci incontreremo
di nuovo un'ora più tardi, va bene? "
" Io non ho bisogno che tu mi segua come se fossi una bambina. Posso andare da sola."
" No. Cosa facciamo se quello che ti segue tenta di aggredirti mentre sei da sola? Ora
è il mio dovere badare a te, e non perché ti consideri una bambina,
ma perché sei una mia cliente."

Quindi, fecero come aveva detto Kaori . Andarono in macchina finché arrivarono vicini
alla casa. Era un appartamento in una strada chiassosa della città. Ma l'edificio
sembrato costoso. Ora che ci pensava, le buone maniere di Nozomi indicavano che lei proveniva da una famiglia ricca. Probabilmente aveva studiato sempre in buone scuole che le avevano dato una buona istruzione, che non poteva essere nascosta dai modi insolenti che alle volte tentava di avere.

Kaori la lasciò un paio di isolati prima. Si misero d'accordo di incontrarsi là
un'ora più tardi. Poi Kaori andò alla spiaggia vicina. Il suo appartamento
era troppo lontano per ritornare e venire di nuovo. Avrebbe sprecato tutto il tempo nel viaggio. Quindi, decise di andare a fare una passeggiata.

La sabbia era scaldata dal sole. Si tolse le scarpe e cominciò
a camminare attraversando la parte della spiaggia meno affollata, godendosi l'acqua
che giocava con le dita dei suoi piedi. La spiaggia le riportò alla mente molti
ricordi. Della sua infanzia, quando lei ci veniva con suo fratello. Quelli erano tempi felici. Quanto le mancavano. Della sua adolescenza, quando ci veniva con i suoi amici e loro giocarono e ridevano tutto il giorno, completamente incoscienti dei problemi del resto del mondo. E gli ultimi anni. Pieni di ricordi di Ryo. Ricordò specialmente quella sera, quando lei era stata Cenerentola e lui era stato il suo affascinante principe. Ryo le aveva dimostrato che lui poteva essere incredibilmente gentile e tenero. Come desiderava che loro potessero uscire insieme di nuovo come quella sera. Avevano trascorso una serata meravigliosa insieme. Stavano bene insieme. Perché Ryo non se ne accorgeva? Qualche volta, lei desiderava fermarsi di fronte a lui e dimostrarglielo. Non essere stupida, Kaori, sai che sei spaventata ed esitante quanto lui. Ma spaventata di cosa?

Il tempo era trascorso. Kaori risalì dove si dovevano incontrare.
Nozomi arrivò presto con una borsa da viaggio blu scura.

" Tutto ok? "
" Sì." disse semplicemente.
Kaori non volle chiederle niente di più. Aveva lasciato la macchina in un parcheggio,
perché per strada non aveva trovato posto. Vi entrarono. Era scuro, silenzioso ed abbandonato. Nozomi stava camminando dietro a Kaori.
Kaori non dovette parlare forte quando disse:

" Nozomi, cammina più veloce, qualcuno ci sta seguendo."

La ragazza diventò tesa e sentì l'urgenza di guardasi intorno e di correre alla macchina. Kaori poteva sentire la presenza dietro di loro, era una strana sensazione. Non era un suono, non era un odore, lei poteva sentire qualche cosa di malvagio, nascosto in qualche luogo fra le macchine ed i pilastri. Non era sicura di quanti erano. Camminò più veloce, ma prima che potessero giungere alla sua macchina, furono assalite da dietro. Uno di loro afferrò Nozomi e l'altro afferrò le braccia di Kaori e le coprì la bocca. Loro lottarono per un po'. Ma lei era pronta e vigile. In qualche modo, riuscì a liberarsi un braccio e colpì il suo assalitore col il gomito. Lui fece un passo indietro e bestemmiando, la colpì da dietro. Lei cadde. Si toccò il punto dove lui l'aveva colpita. Quel vigliacco le aveva spaccato il labbro inferiore. L'uomo si stava avvicinando di nuovo. Questa volta lei agì per prima estraendo la sua pistola. La puntò verso di lui. Gli uomini si fermarono sorpresi.

" Non muovetevi! "
Nel frattempo, Nozomi stava lottando contro l'altro uomo. Kaori gridò.

" Lasciala andare! "

Gli uomini furono distratti e Nozomi riuscì a darle un calcio tra le sue gambe. Lui si inginocchiò, gemendo. La ragazza corse verso Kaori, e lei mise Nozomi dietro la sua schiena, per proteggerla.

" Cosa volete da questa ragazza? "

Nessuno di loro rispose. Alzarono le mani e fuggirono rapidamente usando le macchine come uno scudo.

" Ehi, aspettate! " Kaori gli era corsa dietro, ma presto erano troppo lontani. -
"Non avvicinatevi mai più a lei! "

Nozomi era impaurita. I suoi occhi sembravano quelli di un piccolo coniglio impaurito.
Kaori aprì la macchina e la lasciò un po' di tempo nel posto vicino al suo.
Tutto era stato così improvviso.

" Ti senti bene? "

La ragazza non rispose immediatamente. Fece dei respiri profondi e le ci vollero un paio
di minuti per calmarsi un po'. Sembrava veramente scioccata da quella aggressione.

Kaori guidò verso casa in silenzio. Non andò diritta verso casa,
fece un giro, per assicurarsi di non essere seguita.

Quando arrivarono Kaori diede a Nozomi una tisana con un sedativo, e
la ragazza andò a letto, senza dire una parola.

" Cosa è successo? ." - chiese Ryo
" Quegli uomini si sono fatti vedere."
"... Il tuo labbro sta sanguinando."
"Lo so, non è nulla."

Lei andò alla toilette a refrigerare e trattare il suo labbro. Sciacquò la sua faccia e lavò meglio il taglio. Ryo fece una camomilla per lei ed un caffè per se stesso.

"Dove è successo, a casa sua? "
"No, loro ci hanno seguito al parcheggio. Hanno tentato di rapirci, ma quando
hanno visto la mia pistola sono fuggiti. Non avevano armi, penso."
" Mmh, è strano."
" Forse sono solamente ammiratori o qualche genere di pervertiti con il complesso di lolita"
" No, c'è qualche cosa di più. Perché l'hanno seguita per due settimane,
guardandola solamente, e hanno deciso di attaccarla ora che lei era con te, non da sola? "
" In ogni modo, sono sicura che non ci hanno seguito. Loro non sanno dove è.
Io penso che la stiano aspettando a casa sua. Per ora lei è al sicuro
qui, ma domani io terrò gli occhi aperti. Noi dovremmo tornare a casa sua e vedere quello che fanno."
" Lo decideremo domani. Nozomi sembra essere molto turbata."
" Sì, questa è stato la prima volta che hanno fatto qualche cosa, lei realmente
non li aveva mai visti prima. Erano due uomini, entrambi alti. Vestiti con
abiti scuri. Ora che mi ricordo, penso di aver percepito un odore di
cloroformio. Penso che volessero drogarci, ma non hanno avuto il tempo."

Kaori si alzò e preparò la cena. Ryo stette in cucina, guardandola per tutto il tempo. Lei non lo aveva notato ma quel pomeriggio si era comportata come una vera professionista. Lei aveva mostrato l'istinto, ed lo aveva seguito. Sì, lei finalmente stava divenendo una buona sweeper. Era vero, lei era il più buon partner che lui avrebbe mai potuto desiderare. Coraggiosa e sensibile, energica e dolce. Lui poteva avere fiducia in lei, sia nel lavoro che come amica.

Nozomi disse che non aveva fame e Ryo e Kaori non parlarono molto,
quindi la cena trascorse in tranquillità, loro non avevano molto del quale discutere. Più tardi, quando Kaori andò a letto, portò un panino ed un bicchiere di latte alla loro giovane cliente.

Lei ringraziò e lo mangiò rapidamente. Erano sedute nei loro rispettivi
letti. Kaori aveva già notato che Nozomi aveva qualche cosa da dirle.

" Kaori. Perché sei così gentile con me? "
" Perché mi piaci. Sei una brava ragazza." Kaori le fece un luminoso
sorriso. Pensava davvero quello che aveva detto.
" Ma, io non ti ho trattato molto bene all'inizio, io ho addirittura rubato il tuo
portafoglio. E tu ti preoccupi per me nonostante ciò... quello che io voglio dire
è che tu sei... grazie, a tutti e due, grazie mille... e mi dispiace."
" Per cosa? "
" Per averti mentito."
" Non preoccuparti. Inoltre, alla fine hai detto la verità."
" Sì... "
" Ehi, per cosa è quella faccia? Stai tranquilla e non pensare ancora a quello che è
accaduto oggi, noi ti proteggeremo." Kaori ammorbidì la sua espressione.
"Non ti succederà nulla."
" Arigato…, Kaori-oneesan."


Kaori la guardò sorpresa. Nozomi stava ridendo.

" Siccome io non ho una madre, tu sei la cosa più vicina ad una sorella per me."
" Nozomi... "
" Ora, facciamo un discorso come fra sorelle. Parliamo di compere e di ragazzi. Parlami di Ryo."
" Huh?! Ryo?! Non merita di parlare di lui. E te, hai qualcuno? "
" Bene... potrebbe essere... " La faccia della ragazza diventò rossa.
" Io non sono sicuro, mi piace moltissimo, lui non è come gli altri ragazzi che io ho conosciuto, lui è intelligente, divertente, buono di cuore..., mi piace stare con lui, ed io penso che anche a lui piaccia. Ma... in qualche modo, penso che la nostra amicizia sarebbe in pericolo se tentassimo di diventare qualche cosa di più."
" Ho capito."
" Dimmi, è la stessa cosa per te e Ryo? "
" Eh?... Be... più o meno. Alcuni mesi fa ho pensato che lui mi amasse
tanto quanto lo amo io. Ma ora... io penso che non sappiamo di cosa abbiamo paura.
" Oh... " Gli occhi interessati di Nozomi la studiarono, perduta nel suo mondo privato. Quegli occhi avevano una luce diversa.



Ryo era andato a letto, ma non poteva dormire bene quella notte. Si girò
nel letto e si impigliò con le gambe al lenzuolo.
Era caldo. Lui si svegliò e si tolse i pantaloni e la maglietta. Molto meglio ora. Potevano essere l'1 o le 2 di mattina. Fuori della finestra, si poteva vedere una luna piena incredibile.
La luna in Giappone era più bella che in qualsiasi altra parte del mondo. La stanza era riempita da una luce magica. Forse avevano ragione quando dicevano che la luna gioca brutti scherzi agli esseri viventi, sia animali che uomini. E Ryo potrebbe essere definito facilmente come un animale selvatico. Forse è vero che la luna ravviva i più bassi istinti di un uomo. La situazione era che Ryo non poteva dormire quella notte.

Improvvisamente, una silhouette era apparsa sulla porta. Il cuore di Ryo batteva forte nel suo torace anche prima di vederla completamente. Lei era di nuovo in quel modo strano. Ogni suo movimento tradiva ciò. Lei era felina e dolcemente si avvicinava al letto. I suoi occhi non si staccavano da lui mentre si avvicinava. Poi, lei si inginocchiò sul materasso, ai suoi piedi. Ryo si sedette e la guardò duramente. Non si fidava di quella situazione. Questi modi sensuali non erano da Kaori. Cosa stava succedendo? Lei stava indossando la stessa camicia di ieri, bianca come le sue mutandine. Ryo poteva vedere la cima dei suoi seni mentre lei si avvicinava a lui. Il suo sangue già stava bollendo quando Kaori arrivò dal suo lato e curvò il suo collo in avanti. Lei posò un bacio sulla sua carne bruciante. Ryo prese Kaori per le spalle per fermarla. Lei lo guardò ed inclinò la testa.

" Cosa c'è ?... non ti piace? "

La sua voce era così seducente che lui, perplesso, allentò la pressione delle
mani. Kaori si avvicinò ancora di più, e adesso lei tracciò con dei baci una linea sul suo torace.
Ryo chiuse i suoi occhi per un momento, sentendo il suo corpo intero tremare reagendo al suo tocco. Le labbra della ragazza sulla sua pelle gli causarono dei brividi alla spina dorsale. Era insopportabile, lui poteva sentire il desiderio di lei, stava per perdere completamente il controllo.

" No, aspetta! Aspetta, Kaori, noi non possiamo... "
"Perché? - chiese tirandosi su - Perché no?"

Questa non era Kaori. Non poteva essere. Era troppo strano che lei
esprimesse le sue emozioni in maniera così diretta. Non è che lui non la credesse capace di esprimere le sue emozioni così, ma Kaori era una donna a cui piaceva fare le cose nella maniera appropriata, e questo assolutamente non era nel suo stile.
" Chi sei? Cosa hai fatto alla mia Kaori? "
" Cosa? Sono io, Kaori... la tua partner... per la vita... " lei aveva avvicinato il viso al suo.
Si era inumidita le labbra con la punta della lingua.
Il movimento attirò l'attenzione di Ryo. Lui inchiodò i suoi occhi sulla ferita sulle sue labbra.
All'improvviso, stava desiderando ferocemente di leccarle quella ferita, di stringerla tra le braccia e non lasciarla più andare.

Le sue mani accarezzavano la pelle liscia delle sue spalle e mise il viso di lei nell'incavo del suo collo. Si fissarono per molto tempo l'un l'altra. Allora Kaori ruppe il silenzio:

" Non mi vuoi...? non mi ami?... io ... io ti... "
" Ferma! Non dirlo! " Ryo la zittì

Lui si odiò. Lei stava soffrendo di nuovo. La sua faccia molto triste glielo confermò.
Lei si mise la faccia tra le mani, e pianse quietamente, ignorando
Ryo. Dopo un po', si alzò lentamente e andò alla porta. Ryo era
rimasto sul letto a guardarla.

Aveva fatto solamente due passi quando si fermò e barcollò. Ryo,
più veloce del vento, l'afferrò prima che cadesse. La portò al suo letto e la posò. Tentò di risvegliarla, ma se questo era sonnambulismo, si diceva che era meglio lasciare la persona dormire in pace. Quindi lo fece. Lui si sdraiò sul letto, dal suo lato e protettivamente la circondò con le sue braccia, determinato a proteggerla per tutte le notti se fosse stato necessario. Adesso lui non l'avrebbe lasciata. Ad ogni modo adesso non sarebbe riuscito a dormire anche se avesse voluto.

La mattina dopo, quando Kaori si svegliò, lei non poteva credere di sentirsi così rilassata nonostante lo strano sogno che aveva fatto. Finalmente, quando il suo corpo cominciò a recuperare i sensi, notò il suo letto un po' diverso e decise di aprire gli occhi. Si trovò abbracciata al corpo solido e forte di Ryo.

Continua….