Ringrazio Julie e Giuly e per avermi incoraggiato a scrivere una nuova ff e soprattutto Melany che pazientemente mi ha detto cosa ne pensava ad ogni nuovo paragrafetto che scrivevo!^___^ Grazie care!
Ringrazio anche Dscully per avermi nominato fra le più brave scrittrici di ff...che onore!!!^___^
Ma veniamo alle cose pratiche:
I personaggi sono di proprietà di Tsukasa Hojo, Sunrise etc.
Aaron Bakes e Mamoru (che è, per altro, un omaggio ad un manga che, fino a due anni fa adoravo: Sailor Moon. City Hunter è subentrato al suo posto) Kahitawa sono proprietà della sottoscritta. Guai a chi me li tocca quei due belli omini lì!^____^
A causa di qualche scena e qualche dialogo un pò..."forte" direi di "appioppare" alla mia ff un...mmm...diciamo...
PG 16? Ok vada per
PG 16!
(violenza...sesso...parolacce etc all' interno della storia)
Le note dell' autrice saranno precedute da (NdB).
Per qualsiasi cosa potete scrivere al mio indirizzo :
mariapia.pavoni@bmarche.com
Spero vi piaccia! Quindi, ora non mi resta che augurarvi...buona lettura!
Baraz.


Strane amicizie.

Capitolo 1°


Era una tranquilla serata di Luglio, la città era in fermento per le imminenti vacanze e il centro era affollato di persone che facevano gli ultimi acquisti estivi prima della chiusura delle graziose vetrine dei negozi.
In mezzo a questa marea di persona una figura camminava frettolosa.
Avrò preso tutto?- Si chiese Kaori -Dopo Ryo chi lo sente?- L' aveva mandata, come al solito, a fare la spesa. All' improvviso venne attirata dalla bellezza di un vestito esposto in una vetrina; era il più bel vestito che avesse mai visto.
Entrò nel negozio e chiese il prezzo...era molto alto ma, avendo risparmiato a lungo, decise che se lo poteva permettere. Subito venne accompagnata nel camerino per provarlo. Era un vestito di seta bianco molto semplice, le fasciava dolcemente la vita per allargarsi fin sotto il ginocchio. Era anche accessoriato da una cinta beige tempestata di paiettes. Appena uscì per specchiarsi notò che la commessa era rimasta a bocca aperta. Le vennero dati anche dei piccoli guanti bianchi che completarono l' opera.
-Le sta d' incanto, signorina! Il suo fidanzato resterà abbaiato dalla sua bellezza!- Le disse con sincero entusiasmo la commessa. -Non ho il fidanzato!- Puntualizzò Kaori. Senza perdersi d' animo, però, la donna le assicurò che con quello addosso l' avrebbe trovato di sicuro...e magari più di uno. (NdB: davvero perspicace la tipa!^____^) Kaori improvvisò un sorrisetto tirato ed andò a cambiarsi. Uscita chiese alla commessa di farle il conto e lasciò il locale.
Tornata a casa trovò Ryo intento a fare i suoi soliti esercizi pomeridiani...era sempre uno spettacolo ammirarlo senza maglietta, pensò audacemente, arrossendo però immediatamente. (NdB: bongustaia!^__^) Ryo si alzò in piedi e le si avvicinò lentamente, le prese una ciocca di capelli in mano e tirò forte.
-Dico...è questa l' ora di tornare? Sai che ore sono? Stavo cominciando a preoccuparmi...a quest' ora è pericoloso, per una ragazza, gironzolare da sola!- Chiese Ryo arrabbiato.
-Oh, scusami papino ma non avevo ben presente l' ora legale...pensavo facesse buio più tardi.- Scherzò Kaori.
-Mi prendi anche in giro adesso?-
-Noooo! ma come ti viene in mente?- Sorrise lei ma si accorse che stava gettando benzina sul fuoco. Cavolo pensò...Ryo preoccupato per lei...che novità! C' era sotto qualcosa.
-Guarda che so badare a me stessa...non ho bisogno dell' accompagnatore IO!- Sostenne lei...si aspettò una scenata isterica da parte sua ma lui disse solamente- Hai ragione...- E tornò ai suoi esercizi in silenzio lasciando una Kaori molto perplessa.
-Ma che gli prende? Perchè è così arrabbiato? C' è in giro Jack lo squartatore?- Si chiese lei.
-Allora...invece di stare lì impalata perchè non ti occupi della cena?- Protestò lui.
Aveva tanta voglia di rispondergli per le rime ma si trattenne a stento e, in silenzio, andò in cucina.
Per tutta la sera Ryo non proferì parola, mangiò velocemente e si defilò lasciando Kaori a lavare i piatti.
Non riusciva a capire come mai Ryo fosse così di malumore.
Dopo aver finito in cucina lo raggiunse in salotto; dopo un pò arrivò Saeko e Ryo fece la sua ormai classica scena...le stava letteralmente saltando addosso ma Kaori agì con estrema velocità afferrando il martellone e tirandoglielo. Era più rilassata...Ryo era sempre il solito! Subito, però, l' atmosfera si fece cupa...Ryo e Saeko cominciarono a guardarsi seriamente...Ryo invitò la donna a seguirlo in cucina ed intimò a Kaori di restare dov' era.
-Cosa sta succedendo? Cos' è tutto questo mistero?- Chiese indignata. -Non sono affari tuoi!- Rispose freddamente l' uomo lasciandosi dietro una esterefatta Kaori.
-Dimmi Saeko...che sta succedendo? Al telefono non sei stata molto chiara! Cos' è che ti preoccupa, sù! Dillo al tuo dolce Ryo!!!!MOKKORI!!!!!!!-
Saeko schivò agilmente il suo attacco tirandogli contro i suoi famosi coltelli intrappolandolo contro il muro. Poi cominciò a parlare come se non avesse fatto caso all' accaduto.
-Si tratta di una tua vecchia conoscenza...quando lavoravi con Mick hai avuto a che fare con lui; Aaron Bakes...ti dice niente questo nome?
-Si!- Rispose cupo.
-Gli avete rovinato la carriera di sfruttatore della prostituzione e trafficante di droga...dopo essere uscito per buona condotta dal carcere nel Texas è venuto in Giappone. Ora spaccia a Tokyo ed ha a sua disposizione un esercito di uomini ben addestrati; la polizia non è riuscita ancora a fermarlo, anzi, si prende gioco di noi facendo trovare i suoi uomini puliti ad ogni perquisizione. Magari hanno una talpa che li informa sempre...non sappiamo come fermarlo...ho bisogno del tuo aiuto!-
-Aaron Bakes hai detto? Non ho conosciuto in vita mia un individuo più viscido di lui...e si vuole vendicare di me? Che venga quando vuole...lo aspetto!-
-La cosa non è così semplice come tu pensi...è un uomo molto potente e non vuole vendicarsi solo uccidendoti...vuole smascherarti davanti a tutto il mondo e, se non stai attento, ci riuscirà!-
-Non preoccuparti per me, Saeko, me la caverò anche questa volta!- Disse Ryo.
-Cambiando argomento...non mi sembra che tu sia stato molto gentile con Kaori...ci deve essere rimasta male...- Lo rimproverò Saeko.
-Ci è abituata ormai al mio cattivo umore...ora starà di là a prendere a calci il mio pupazzo ma vedrai che domani avrà già dimenticato tutto e ritornerà ad essere la Kaori di sempre!- Rispose.
-Ryo...non hai mai pensato alla possibilità che Kaori si stanchi di te e si innamori di un altro? Potrebbe lasciarti se continui a comportarti così...io al suo posto ti avrei mollato da un pezzo...anche la sua pazienza avrà un limite, non credi?-
-Per me può anche andarsene subito...forse sarebbe meglio per tutti e due...se si innamorasse di qualcuno, intendo. Io sarei più libero e lei sarebbe più felice...- Disse freddamente ma non avrebbe mai pensato che Kaori fosse dietro la porta ad ascoltare.
Non poteva credere a quelle parole così crudeli ma non riusciva a fermare le lacrime, che ormai le scendevano copiose lungo le gote. Andò in camera sua, dove sicuramente non l' avrebbero sentita e, affondando la testa nel guanciale, sfogò tutto il suo dolore.



Capitolo 2°



L' indomani mattina Kaori si svegliò con un forte mal di testa. Non riusciva ancora a capire cosa passasse per la testaccia del suo collega ma non doveva più pensarci, si disse.
Ryo notò quel suo malessere e si sentì un pò in colpa per come l' aveva trattata la sera prima...dopo tutto non era lei la causa del suo nervosismo...i fantasmi del passato tornavano per tormentarlo e lui era così stanco di doverli affrontare da solo...che aveva perso la sua proverbiale freddezza e si era sfogato sulla prima persona che gli era capitata a tiro...Kaori!
Decise allora che le avrebbe chiesto scusa tralasciando, però, il motivo del suo nervosismo.
-Kaori...- La chiamò.
-Si, Ryo? Cosa c' è?- Rispose un' assonnata Kaori.
-Bèh...senti...io...- Balbettò.
-Si?-
-Io volevo scusarmi per ieri...mi sono comportato in maniera pessima...ma non è colpa tua...volevo lo sapessi...- Biascicò lui.
-Non preoccuparti...ormai ci sono abituata ai tuoi sbalzi d' umore.- Disse freddamente; uscì dalla stanza lasciando un Ryo stupito a rimuginare.
Non l' aveva mai vista così...-Questa volta ho davvero esagerato...ma che pretende? Che mi metta in ginocchio? Le ho chiesto scusa e lei mi lascia così...chi la capisce a quella lì è un fenomeno!!- Pensò.
Kaori uscì di casa molto più leggera...dopo tutto le aveva chiesto scusa...però non riusciva a dimenticare le sue dure parole...-...sarebbe più felice con un altro ed io sarei libero!- In fondo, sapeva già come la pensava ma non era riuscita a fermare le lacrime...
-Che stupido! E io a sbavargli dietro...sono un' ingenua!- Pensò e si avviò a vedere se c' erano messaggi sulla lavagna.
Arrivata alla stazione notò un uomo che scriveva il suo nome sotto la colonna di CH e decise di raggiungerlo per chiedergli di cosa avesse bisogno.
-XYZ...cosa possiamo fare per lei?- Chiese.
-Kaori!!!-Disse l' uomo stupito.
-Cavoli...Mamoru...Mamoru Kahitawa!!-
-Si...e tu sei Kaori Makimura...quanto tempo!...ma dimmi di te...che fai nella vita? Davvero sei quella di cui ho bisogno? Sei...City Hunter??!!-
-Bèh...si...lo ammetto...è davvero incredibile trovarsi per caso dopo tanti anni, non trovi?- Chiese lei sorridendo. Aveva davvero un bel sorriso, pensò...non se la ricordava affatto...così...così bella...la Kaori che conosceva una volta non gli era mai piaciuta...così poco femminile...lui aveva sempre apprezzato le donne che curavano il loro aspetto; lei non aveva mai dato troppo peso alla cosa e, a differenza delle sue coetanee, era sempre stata un maschiaccio...tanto da ricevere al giorno addirittura più "posta" di lui, il ragazzo più bello della scuola.
-Già, davvero una fortuna!-
-Ma dimmi di te...che fai nella vita? Sei riuscito nei tuoi propositi?- Chiese Kaori. Era davvero molto bello, riflettè. Alto, slanciato, occhi verde scuro e capelli neri...uno schianto!
-Bhè...si! Hai davanti a te un vero giornalista!- Disse orgoglioso. -Sono un libero professionista e lavoro per il migliore offerente...ma l' altro giorno mi è successa una cosa...-
-Coraggio...dimmi tutto!-
-In questo periodo sto indagando per conto insieme alla polizia su un americano giunto a Tokyo per mandare avanti i suoi traffici illegali...non pensavo minimamente di venir scoperto e quindi mi sono presentato nel giro come drogato a cerca di dosi ma purtroppo mi hanno visto al commissariato mentre parlavo con l' agente Nogami ed ora sono nei guai...quelli non scherzano, Kaori, ed io ho paura che possano uccidermi...-
-Capisco ma...da quando in qua un giornalista collabora con la polizia?- Chiese lei stupita.
-Vedi...con la polizia avevamo un accordo...io avrei dovuto portare prove per incriminarli ed in cambio loro mi avrebbero concesso l' esclusiva...sai quanto pagherebbero i giornali per un articolo simile?
avrei giocato al rialzo...era l' occasione della mia vita ma purtroppo qualcosa è andato storto e la polizia non ha personale per proteggermi...così l' agente Nogami mi ha consigliato di rivolgermi a City Hunter.-
-Ok, accetto il caso! Penso che per proteggerti dovrai trasferirti da noi...casa tua sarà sicuramente sorvegliata...e...non vorrei che anche adesso...- Non fece in tempo a finire la frase che un uomo armato di coltello a serramanico si avventò su Mamoru. Kaori lo afferrò per la manica della giacca e lo strattonò verso di se in modo che l' attacco finisse a vuoto. L' uomo perse l' equilibrio e finì per terra sopra di lei. Approfittando di quel momento di distrazione, l' uomo armato si avventò di nuovo su di lui ma uno sparo echeggiò nell' aria colpendo la sua mano.
Stupito e spaventato l' uomo prese la via della fuga.
Kaori, ancora schiacciata dal corpo dell' amico, riconobbe lo sparo...era Ryo...allora l' aveva seguita...si era preso la briga di assicurarsi che non le succedesse niente...come se avesse previsto quell' attacco...
-Ma cosa vado a pensare?- Sorrise tra se -Magari era qui per inseguire qualche gonnella...- Subito si rese conto che c' era qualcosa che non andava...Mamoru era ancora sopra di lei e la guardava con uno strano sguardo...la mano appoggiata delicatamente sulla gamba, l' uomo sembrava incantato in quella posizione.
-Mamoru...scusa...potresti alzarti?!?!- Chiese Kaori seccata.
-E'h? Cosa? Ah si! scusami!!- Mentre si stava alzando senti improvvisamente una mano che lo afferrava e lo allontanava bruscamente dal corpo di Kaori. -Ryoooo!! Ma che fai? Lui è il nostro nuovo cliente! Non trattarlo così!-
-Direi che oggi te la sei cavata benino, socia...ma se invece di flirtare con questo fossi stata più attenta non ci sarebbe stato bisogno del mio intervento!- Sentenziò l' abile sweeper.
Kaori stava per rispondere per le rime ma Mamoru parlò prima di lei --
-Sono un vecchio amico di Kaori ed ho bisogno del vostro intervento...il mio nome è Mamoru Kahitawa...e lei deve essere il famoso City Hunter...-
-Lei questo come lo sa?- Chiese Ryo sospettoso.
-L' agente Nogami mi ha fatto il suo nome e così...ho pensato di rivolgermi a lei. Ancora non riesco a credere che Kaori faccia questo lavoro...sapevo che suo fratello era un poliziotto ma...non mi sarei mai immaginato Kaori come sweeper...cose dell' altro mondo...-
-Lei pensi ai fatti suoi...comunque, per la cronaca nessuno l' ha obbligata...- Disse un Ryo sulla strada di perdere completamente le staffe. Non sapeva perchè ma quell' uomo non gli piaceva...non era affatto sconvolto per l' accaduto...dopotutto avevano appena cercato di fargli la festa e lui era tranquillo... non c' era da fidarsi...doveva tenerlo d' occhio.


Capitolo 3°


Dopo aver spiegato a Ryo tutta la faccenda Kaori si dovette sorbire tutte le lamentele della serie "IO non lavoro NE' per gli uomini NE' per i travestiti" lo sa anche la lavagna ormai!!" e, dopo averlo redarguito con il fedele martello da 100 tn, decise di far trasferire il suo amico nel loro appartamento. Così si recarono nell' appartamento di Mamoru. La bellezza e, allo stesso tempo, semplicità della sua casa attirarono l' attenzione di Kaori che non poté fare a meno di esprimere la sua ammirazione. -Wow! Davvero bella Mamoru!!!! Complimenti!- Disse sorridendo. -Ti ringrazio. Mi piace perchè è molto comoda...è al primo piano e poi c' è una pace qui! Sai, per non essere disturbato mentre lavoro, ho fatto mettere dei pannelli insonorizzanti alle pareti...è costato parecchio ma ne valeva la pena!- Rispose lui ricambiando un sorriso seducente a quello di lei. Dopo un paio di secondi nei quali i due rimasero a guardarsi negli occhi Ryo cominciò a parlare -Quindi se lei volesse uccidere qualcuno qui dentro nessuno potrebbe sentire le urla della vittima...vero?-
-Ryo!!! Ma che diavolo ti viene in mente?!?! Disse Kaori sorpresa. -
-Scusalo Mamoru!! Disse poi mortificata.
-No, Kaori...non preoccuparti non mi sono offeso...si, certo, potrei farlo ma le assicuro, signor Saeba, che non è mia abitudine attirare qui delle vittime per poi...-
-Stavo solo facendo un' ipotesi, signor Kahitawa...non la stavo accusando di nulla! Un pò nervosetto, èh?- Lo canzonò Ryo.
-Bhè...hanno appena cercato di uccidermi...è naturale!-
-Già!- Rispose lui sospettoso.
Kaori rimase molto sorpresa dallo strano comportamento di Ryo...era molto dispiaciuta che i suoi due amici non si piacessero, anzi, sembrava proprio che si disprezzassero e lei non sapeva come comportarsi. -Accidenti a Ryo!! Non riesco ancora a capirlo dopo sette anni insieme!!- Pensò tristamente.
La tensione tra i due si poteva, volendo, tagliare con un coltello.
-Ehm...ragazzi...andiamo a casa?- Chiese lei timidamente.
-Ok, socia, andiamo!!-
Per tutto il tragitto Ryo si tenne a dovuta distanza mentre Kaori e Mamoru passeggiavano vicini parlando del più e del meno; lei sembrava non accorgersi altro che del suo interlocutore e questo a Ryo non piacque molto, anzi, osservava con attenzione ogni loro movimento pronto a saltare addosso a quel bastardo se si fosse azzardato soltanto a...-Ma che mi succede? Sono geloso?- Si chiese. -Si Ryo!- Rispose una vocina dentro di lui -Sei arcigeloso!! Mmm...penso che stasera uscirò a cercarmi qualche bella pollastrella...dev' essere a causa di questo...sono giorni ormai che non faccio Mokkori!! Sento addirittura le vocine!!!- Si giustificò con se stesso.
-Siiiiiiiii!!!! Stasera si sc^^___^^!!!! Mokkori!!!!!!- Disse facendo la faccia da maniaco senza essersi accorto di averlo urlato ai quattri venti. Così Kaori dovette intevenire col martellone da 500t a sanare i suoi più bassi istinti.
-Che faresti tu stasera?- Disse dopo che lui si fosse tirato fuori dall' asfalto.
-Io?!- Disse candidamente facendo una faccia da angioletto con aureola incorporata (NdB: adesso mi spieghi dove l' hai trovata quella Ryo-chan!^___^). -Niente!! Andrò a dormire nel mio bel lettino e pregherò per non avere pensieri impuri!-
-Seee!! Certo, certo! come no!!- Rispose sarcastica Kaori. -Andiamo che è tardi...-
Non fece in tempo a fare un passo che subito notò negli occhi di Ryo quello che solitamente non gradiva vedere. C' era qualcosa che non andava...dopo tanti anni con lui cominciava ormai a sentirlo.
-Kaori!- Disse guardandola allarmato.
-S-si Ryo!? Che facciamo?!-
-Hai la pistola a portata di mano?-
-Si! Stamattina stranamente l' ho presa!- Rispose per allentare un pò la tensione. Per tutta risposta le rivolse un sorriso tirato. -Bene! devi sapere che ci tengono sotto tiro...saranno una diecina...al mio tre- Continuò rivolgendosi a Mamoru che era rimasto immobile a guardarli senza aprire bocca-Lei dovrà buttarsi a terra...sei pronta Kaori?-
-Si!- Rispose lei; una goccia di sudore le attraversò la tempia e si fermò sul collo...non poteva farci niente ma era nervosa e aveva paura...paura di non essere all' altezza della situazione...paura che per colpa di un suo errore Ryo ne avrebbe pagato le conseguenze...che Mamoru venisse colpito...ma non doveva farsi prendere da emozioni così forti ora...doveva cercare di fare come Ryo...aveva una espressione così concentrata...era riuscito come al solito a mettere da parte le sue emozioni...ci sarebbe mai riuscita anche lei? lasciando da parte i propri pensieri cercò di sfilare la pistola dalla fondina il più lentamente possibile.
-Uno...due...TRE! Mamoru a terra!!- Urlò Ryo prendendo con velocità sorprendente la Phyton dalla fondina. Sparò diversi colpi e, nonostante il fortissimo rinculo dell' arma, il suo corpo rimase fermo.
Dopo il primo attacco di Ryo gli uomini appostati davanti a loro uscirono tutti allo scoperto e cominciarono anch' essi a rispondere al fuoco. A questo punto anche Kaori si unì a dare manforte al suo partner; con una veloce manovra tirò fuori la sua arma e si gettò a terra. Subito si mise a sparare e insieme riuscirono in poco tempo ad abbatterli tutti. Kaori, come al solito, si era preoccupata di non uccidere nessuno e di puntare l' arma sempre verso un punto non vitale del corpo del nemico... spalle, gambe, mani... non riusciva sempre a centrare il bersaglio che aveva deciso di colpire ma almeno una volta su tre si (NdB:non ti lamentare Kaori! già tanto se ti concedo 'sta media! e poi uno su tre non è affatto male! ti ha istruito bene Mick!^___^). Era una regola che si era autoimposta un pò per Ryo, non voleva certo tradire la sua fiducia, e un pò per se stessa: non le erano mai piaciuti il sangue e la morte soprattutto se doveva essere lei a provocarli. Si era rassegnata a quelli che erano gli aspetti negativi del suo mestiere ma su questo era inflessibile. Un giorno si sarebbe sicuramente trovata a dover scegliere tra le sua vita ed il suo orgoglio ma sperava che quel giorno arrivasse il più tardi possibile o che, tanto meglio, non venisse mai!
Ryo invece un paio dovette farli fuori e dovette anche preoccuparsi che la "sua" Kaori non combinasse guai. Ma questo non lo impegnò più di tanto dopo essersi reso conto della pazienza certosina che Kaori aveva impiegato nel cercare di mirare ai punti non vitali stupefacendosi della sua abilità...cose dell' altro mondo! Kaori capace di sparare ad un bersaglio una volta su tre! (NdB: è stata svezzata bene la ragazza, è Ryo? Super Pippo Mick alla riscossa!!^___^)
Finito lo scontro Ryo rivolse uno sguardo profondo all' indirizzo di Kaori che, ancora concentrata e attenta ad ogni rumore o spostamento, non notò fino a quando non realizzò che era tutto finito. Uno sguardo così profondo ed intenso lanciato con i suoi occhi ammaliatori che fece girare la testa alla ragazza. Avendo notato il suo stupore Ryo spostò subito lo sguardo verso Mamuru che era a terra con le mani strette a proteggere la testa. -Tutto bene?- Chiese freddamente. -Si, grazie!- Rispose Mamoru ma l' atteggiamento dell' uomo non gli piacque...lo detestava e non riusciva proprio a capire come una donna, bella, dolce ed intelligente come Kaori gli stesse accanto (NdB: èèhh! se lo chiedono tutti, sai?). -Mamoru ti do una mano ad alzarti?- Disse Kaori sorridendogli. -No! Grazie faccio da solo!-
-Possiamo andare verso casa ora!- Detto questo Ryo cominciò ad avviarsi seguito da Kaori e Mamoru.


Capitolo 4°





Entrati in casa saltò fuori il problema del letto. Certo, Ryo e Mamoru non avrebbero potuto dividere la stessa stanza dato gli sguardi infuocati che Ryo lanciava in direzione del suo amico, lei certamente non ci avrebbe potuto dormire comunque...l' ultima soluzione era il divano ma, visto che non voleva essere inospitale, decise di dormirci lei...tanto ormai ci era abituata.
Mamoru insistette per dormire lui sul divano ma lei fu ferrea...così si ritrovò a dormire sul divano dopo essersi messa il pigiama in bagno.
Ryo non aveva detto una parola da quando erano rientrati in casa e il fatto che ,come al solito, non fosse uscito in cerca di ragazze la stupì non poco. -Non sarà mica geloso a lasciarmi sola in casa con un altro uomo?- Si chiese speranzosa. -Naaaaa!! E' impossibile!- Concluse tristemente. -Sarà meglio che mi metta a dormire sennò domani non mi sveglio! -Detto questo si stese e si addormentò quasi subito.
La mattina successiva Kaori si alzò stanchissima e con un forte mal di testa, dato che non aveva dormito quasi mai a forza di pensare agli avvenimenti del giorno precedente, e decise di farsi una doccia per svegliarsi.
L' acqua calda però, la fece rilassare ancora di più, tanto che non si rese conto di essere entrata nella sua camera non accorgendosi della presenza del corpo addormentato del suo amico nel letto. Prese distrattamente un paio di jeans e una t-shirt, si sedette sul letto e cominciò a spogliarsi.
Mamoru si svegliò e la prese letteralmente fra le braccia. Kaori ebbe soltanto il tempo per accorgersi di lui e cacciare un urlo sorpreso mentre si copriva alla ben meglio.
-Se stai tentando di sedurmi, Kaori, ti confesso che ci stai riuscendo! Disse dopo averla adagiata sotto di se. -Mamoru...- Disse una Kaori rossa come un peperone -C' è un equivoco!!! Non mi ricordavo che tu fossi qui!!! Ah!! Che stupida! Scusami se ti ho svegliato!-
-Bhè...ti conosco e so che dici la verità...però in questa situazione solo un babbeo non ne approfitterebbe...ed io non sono di certo un babbeo!- Detto
questo, avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza che cercò invano di staccarselo di dosso. Era ovviamente più forte di lei fisicamente; era stato un ragazzo molto forte al liceo, qualità che gli lo aveva fatto diventare uno dei migliori nel campo degli sport e, putroppo per lei, non aveva perso questa sua dote. (NdB: maaa daii! ma chi la scrive 'sta roba? ah...ehm...io!^___^) Alla fine Kaori dovette cedere alle sue "lusinghe" anche perchè, quel bacio un pò forzato, stava cominciando a piacerle.
Ryo, che era stato svegliato da tutto quel trambusto, entrò nella camera da cui proveniva e fu stupito nel vedere quello che non si sarebbe mai sognato di vedere: Kaori e quel suo strano amico sdraiati sul letto intenti a baciarsi!! Cose dell' altro mondo! -Kaori? Ti dispiacerebbe spiegarmi cosa state facendo? Lo sai che non si mischiano mai queste cose al lavoro!!- (NdB: mi sa che 'sta regola vale solo per Kaori!^___^).
Disse celando un istinto rabbioso sotto una austera e fredda calma. La povera Kaori riuscì finalmente a scrollarsi di dosso un Mamoru stupito e seccato per l' intromissione dello sweeper, si alzò frettolosamente dal letto e scappò piangendo dalla stanza.
-Kaori...- Disse lui pentito di quel suo rimprovero...era evidente che lei si era trovata in quella posizione senza volerlo ma vederla in quel modo...con quel lurido...lo aveva mandato fuori di se.
-Tu! Che cosa le hai fatto?- Tuonò prendendolo per il pigiama.
-Niente, Saeba. Ci stavamo solo baciando!- Affermò con tono di sfida l' altro.
-Bhè non provarci mai più, mi sono spiegato? Se ti ribecco a darle fastidio ti appendo per i piedi giù dal terrazzo!!!-
-Scusa amico!- Mamoru era sbiancato. -Non sapevo che era la tua donna!-
-Chi? quella? La mia donna? Naahh!!- (NdB: certo che certe volte sei bastardo dentro, Ryo!) Ribattè lui facendo la faccia schifata.
-Allora se la corteggio tu di che ti impicci?! -Bhè ecco...io...-
-Ti assicuro che non ho cattive intenzioni e la potrei rendere felice...non le farei mancare nulla col lavoro che faccio! Conosco Kaori da anni ormai e credo di essermi innamorato di lei fin dai tempi della scuola anche se ero così stupido da non accorgermi che dietro la facciata del maschiaccio c' era una ragazza adorabile; non l' ho mai dimenticata e sono sicuro che grazie a me ti dimenticherà facilmente! Mi sono accorto come ti guarda, sai? Ti ama silenziosamente e non ti chiede altro fuorchè restarti accanto! E anche se fai il duro con lei facendola soffrire credo che ti si legga in faccia il tuo affetto nei suoi confronti! Solo un cieco non lo noterebbe! Ma questo non può bastare a Kaori, ne sono sicuro! Rifletti Saeba! Che squallido futuro pensi di darle tu? Col lavoro che fa potrebbe morire da un giorno all' altro! Fino a quando riuscirai a difenderla? L' ho notato ieri, durante la sparatoria! Era tesa...spaventata...secondo me è stato un miracolo se è riuscita a premere qualche volta il grilletto! E in questo modo la fine potrebbe arrivare da un momento all' altro! Non è affatto una professionista! Non puoi coprirle le spalle all' infinito! Con me invece sarebbe in buone mani! Conduco una vita normale! Ho un lavoro normale e quando questa storia sarà finita non correrò più alcun pericolo! Mi sono informato su di te! Hai ogni giorno a che fare con la morte! Lei è così dolce, forte ma, allo stesso tempo, fragile...la trasformerai nel fantasma di se stessa, non capisci? Lasciarla a me è la cosa più giusta che potresti fare!-
Un lungo silenzio aleggiò nella stanza; Ryo se ne stava davanti a Mamoru a bocca aperta...il suo discorso purtroppo non faceva una piega e quell' idea restò fissa nella mente di Ryo per tutto il resto del giorno.
-Io vado a scusarmi con Kaori...ti levi di lì per favore?- Disse un calmo Mamoru pronto ad un altro eventuale scontro con l' uomo.
Ryo a malincuore lo lasciò passare...stava ancora riflettendo sull' accaduto:
vedere Kaori, la sua Kaori, fra le braccia di quell' uomo lo aveva scosso e fatto arrabbiare, adesso provava solo un terribile senso di angosca...discorsi di quel tipo li aveva già ascoltati senza dar loro troppo peso...aveva giurato di proteggerla a Maki, il suo grande amico Maki, e lo avrebbe fatto finchè avesse avuto fiato in gola! All' inizio quella povera ragazza così sola e così triste gli aveva fatto solo pena ma...poi qualcosa era cambiato, non radicalmente ma molto lentamente, a poco a poco si era innamorato di lei sempre di più e, egoisticamente, l' aveva tenuta al suo fianco. Ormai lei era come l' aria che respirava, come l' acqua che beveva, come...si...come la sua fedelissima Phyton! Anche lei gli era indispensabile per sopravvivere! Ora ,forse, era arrivato il momento di scegliere definitivamente cosa fosse meglio per lei! Quale dei due la meritasse di più e quel bell' imbusto avrebbe avuto pane per i suoi denti, questo era sicuro! Era arrivato il tempo di combattere per il suo amore e ,anche se non avrebbe voluto che arrivasse, se non avesse fatto subito qualcosa l' avrebbe perduta...per sempre!

 



Capitolo 5°



Kaori sedeva imbarazzatissima sul divano nel quale la notte precedente aveva dormito, la figura alta e prestante del suo vecchio amico le si era avvicinata e seduta accanto.
-Mi dispiace moltissimo! Non so cosa mi è preso...solo il vederti seminuda nel mio letto ha risvegliato in me vecchi istinti animali! Scusami!- Incominciò.
-Tu...non importa...facciamo finta che non sia successo niente, ok?-
-Niente?! Sarebbe successo tutto se quell' uomo non fosse venuto a
disturbarci! E poi che faccia ha fatto! Mi ha guardato come avesse voluto farmi a pezzi! Ma state in...?- Chiese lui maliziosamente.
-No!- Si affrettò a rispondergli lei - Siamo solo colleghi!-
Bhè...allora non c' è impedimento...posso cominciare a corteggiarti!-
-Mamoru...senti io...non credo sia il caso...sei in pericolo e sei mio cliente...non permetto a Ryo di avere storie con le clienti e non sarò io a predicare bene e a razzolare male qui dentro!-
-Non mi arrendo tanto facilmente, sai? Mi piaci moltissimo e voglio averti! Voglio che tu sia mia!- Ribatté l' uomo sempre più deciso causando in Kaori un ulteriore arrossimento.
-L' erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re, lo sà?!- Disse una terza voce, quella di Ryo.
-Ryo...io...- Riuscì a dire la ragazza con un filo di voce. Ryo geloso!! Dio! Stava sognando e sperava che quel sogno non finisse mai!
-Sa, signor Kaithawa, solitamente non gradisco che le mie cose vengano toccate e lei lo sta facendo! Quindi a prego di smetterla di importunare la MIA assistente!-
-E'hhh!? Ryo?!?! io sarei la TUA assistente?! sono una TUA proprietà?! come questa casa? Il poligono, le pistole? tu puoi farti tutte le donne che vuoi ed io non posso neanche frequentare un ragazzo!? Bhè...sai che ti dico, brutto...è meglio che non te lo dico quello che ti meriteresti sentirti dire!!!- Spattè violentemente la porta di casa e si diresse al Cat' s Eye per sfogarsi con Miki.
Dentro casa aleggiava una atmosfera molto tesa fra i due uomini lasciati soli dalla donna che si contendevano a spada tratta.
-Che le ho detto, Saeba? La fa continuamente soffrire! Ma non se ne rende conto?!-
-Stia zitto!- Disse, fulminandolo con lo sguardo -Non ho ancora rinunciato a lei! E non mi faccia arrabbiare altrimenti me ne "sbatto i cosiddetti" di proteggerle il c^^____^^!-



Capitolo 6°



-Imbecille! Idiota! Maschilista! Stacanovista! Ecco quello che sei, Ryo Saeba!- Urlò prima di scaricare il revolver contro il bersaglio. -Non ti sopporto più! Idiota che non sei altro!- Miki ascoltava fra il divertito ed il preoccupato lo sfogo dell' amica senza sapere che cosa fare per lei! Insomma! Dal racconto di Kaori, Saeba doveva aver perso le staffe un bel pò, pensò sorridendo fra sè. Però la preoccupava questo suo presunto vecchio amico comparso all' improvviso, chissà chi era...e chissà se veramente era una semplice coincidenza che avesse bisogno della loro protezione e che, all' improvviso, si fosse incapricciato di Kaori. Era strano anche per la interessata, visto che, al liceo, non l' aveva mai degnata neanche di uno sguardo cosa che l' aveva fatta soffrire un bel pò! infatti lei ne era stata perdutamente innamorata, da sempre, per lo meno fino a quando non era comparso Ryo nella sua vita. Saeba, però, doveva stare molto attento se non avesse voluto perderla.
-Ehm...Kaori? Ti sei sfogata adesso?- Chiese Miki sorridendo. -Andiamo di sopra ora! Sento un buon odore di caffè...Falcon deve averne preparato una caraffa. Offro io!-
-Si, grazie Miki, andiamo.
Appena fatte le scale vide una cosa che non si era aspettata: Ryo seduto al solito tavolo intento a sorseggiare il suo caffè. Quando le vide lasciò la sua tazza e subito, come al solito, saltò addosso a Miki.
-Mia doooolce Miki!!!! Che bello vederti qui! Col polipone mi stavo annoiando a morte!!- Falcon, diversamente dal solito, non intervenne e, sia lui che Ryo, si stupirono dal fatto che non intervenne neanche Kaori col martello e che, se ne fosse scappata via velocemente come se qualcuno le fosse corso dietro.
Deluso, Ryo lasciò immediatamente Miki e le corse dietro.
-Falcon? Non credi che quel marpione di Ryo sia cotto a puntino?- Sorrise complice al suo uomo. -Già!- Disse Falcon ricambiando il suo sorriso.
Stanca di correre all' impazzata e con gli occhi pieni di lacrime Kaori si mise seduta su una panchina di un parco pubblico.
-Non riesco mai a capirlo! Prima fa il geloso e poi sembra che non gli importi niente di me! Ahhh!! Al diavolo! Basta pensare a lui!- Si disse senza accorgersi che qualcuno nascosto dietro un albero aveva ascoltato silenziosamente il suo discorso.
-Mamoru? Che ci fai lì? Quello stupido di Ryo ti ha lasciato solo in casa vero? Che pivello!- Disse non appena si fu accorta della sua presenza.
-Sei molto sveglia a quanto vedo! Ti sei subito accorta di essere spiata. Si vede che il "tuo" Saeba ti ha istruita bene.-
-Non dire sciocchezze! Lui non è "mio" e non lo sarà mai!- -Putroppo!- Avrebbe voluto aggiungere. -E, comunque dovreste fare attenzione a come usate i pronomi possessivi, voi due!- Aggiunse.
-Bene a sapersi, mia cara!- Rispose lui al suo sfogo sedendosi vicino a lei.
Fatto ciò, ambedue stettero in silenzio e lui approfittò del suo stato emotivo per rubarle un bacio. Fu un bacio normale, un bacio agognato da tanti anni ma che ora non le trasmetteva nessuna emozione. Era di un altro il bacio che ormai aspettava da tanto, troppo tempo.
-Baci molto bene Kaori!- le sorrise lui.
-Si! Anche tu!- Mentì lei priva di entusiasmo. Lui se ne accorse subito ma la cosa non lo turbò, anzi, lo spronò a riassaporare le sue labbra.
-Senti...- Disse impaziente lei. -Finiamola con questo scambio di amicizia, ok? Sarà meglio tornare a casa sennò quello mi fa una ramanzina! E poi dice che è colpa mia se stai fuori!-
-Mmm...non penso che gli importi più di tanto se muoio o sono vivo...l' importante è che tu non corra pericoli se stai fuori con me...-
-E' solo perchè gli sono stata affibbiata da mio fratello che si preoccupa e ogni tanto mi salva la pelle! E' solo per questo!- -Parole dure le tue, Kaori!- Le disse lui.
-Già! Andiamo?- Sorrise tristemente.
-Voi due non andate da nessuna parte!- Disse un uomo armato di pistola.
Kaori fece per estrarre la sua ma quello se ne accorse e la minacciò che sarebbero morti entrambi se l' avesse fatto.
-Che cosa vuoi?!- Chiese lei minacciosa.
-Voglio lui! Se vieni con me alla ragazza non verrà fatto alcun male.
-Spiacente! Non te lo posso dare! Lo devo proteggere! E' quello per cui sono pagata; è il mio lavoro...bello!- Detto ciò afferrò Mamoru per il braccio, lo spinse a terra e si gettò a terra a sua volta, tirò fuori la sua arma e fece fuoco contro l' uomo che la minacciava il quale stupito dalla sua velocità sparò a sua volta e si colpirono a vicenda le rispettive spalle. Solo che quella di lei venne sfiorata appena. L' altro uomo, dopo aver lanciato un urlo di dolore, fece cadere a terra la sua pistola e scappò via. (NdB: lo so! Queste prodezze di solito le fa Ryo ma in sua assenza perchè far fare a Kaori la solita figuraccia? Ormai avrà imparato a maneggiare la pistola no?^___^)
-Stai bene?- Chiese preoccupata tenendosi la spalla ferita con una mano.
-Si bene! Grazie mille di avermi difeso! Sei stata davvero grande, sai? Ma...tu sei ferita!?- Detto questo la prese in braccio e si incamminò verso casa! -Ma...non è niente di grave! Mettimi giù!- Protestò lei.
-E' il minimo che posso fare per te!-

 



Capitolo 7°


Dopo aver spiato Kaori e Mamoru, Ryo se ne tornò a casa come se nulla fosse successo. Sulle scale li vide, Mamoru la stava portando in braccio. Subito corse loro incontro e notò la sua ferita alla spalla.
-Che è successo?- Chiese preoccupato.
-Bhè...siamo stati aggrediti e Kaori mi ha salvato sparando all' aggressore. Ma dov' era lei?- Lo aggredì Mamoru.
-Le avevo detto di non muoversi da casa, no? E' lei che ha messo in pericolo Kaori!- Rispose al culmine della rabbia.
-Calmatevi voi due! Non mi sono fatta niente, Ryo. Ora fammi scendere che vado a medicarmi la ferita!-
-Vuoi che ti aiuti, Kaori?- Chiese dolcemente lui.
-No grazie! Come vedi ogni tanto riesco anche a cavarmela da sola!- Rispose. Era ancora arrabbiata con lui. -Dopo andò a preparare la cena. Che cosa vuoi mangiare Mamù?-
L' aveva chiamato Mamù! Era da tanto che non lo chiamava così...anni ormai. Il suo piano stava funzionando. Se avesse continuato così, ben presto sarebbe stata il suo burattino da usare contro...il suo amico sarebbe stato contento di lui. L' ora della vendetta era vicina...
-Fai tu! Tutto quello che cucini mi va bene!- Rispose.
-Ok!- Rispose arrossendo al suo complimento.
Durante la cena il suo collega non aveva aperto bocca...forse era geloso, sperò! Se avesse continuato a civettare con Mamoru...lei però non sapeva neanche da dove cominciare. Dopo cena andò a cercarlo sul terrazzo. Lui era lì, silenzioso che fumava una sigaretta e che rimuginava sugli strani fatti avvenuti quel giorno. Era molto strano. Era ricomparso stranamente dal passato di Kaori con quella strana storia di indagare per la polizia...non sapeva di giornalisti che lo facevano. Saeko giorni prima glielo aveva accennato ma sospettava che l' uomo facesse il doppio gioco. Se l' organizzazione in cui si era infiltrato era così potente come mai non l' avevano già eliminato dopo averlo scoperto? Saeko gli aveva detto che era arrivato in commissariato sporco e con una pallottola in spalla. Era quasi un miracolo che fosse rimasto vivo e non gli era mai sembrato molto impaurito dalla sua situazione. Anzi! Corteggiava Kaori come se fosse stato semplicemente loro ospite. E questo lo irritava non poco. Non dovevano fidarsi di lui!
-A cosa stai pensando, Ryo?-
-A niente!-
-Già! Con quella testa vuota che ti ritrovi! Che te l' ho chiesto a fare?- Rispose sorridente mentre si accomodava accanto a lui.
Fra di loro scese un silenzioso imbarazzo. Dopo qualche minuto Kaori incominciò a parlare.
-Senti Ryo...per questa mattina io...-
-No! Non ti devi giustificare di niente! Dopotutto non sono tuo padre e...se a quel bellimbusto piacciono i travestiti allora...- Non fece in tempo ad aggiungere "peggio per lui" che si ritrovò spiaccicato al pavimento da un gigantesco martellone da 300 tn.
-Cretino!!! Non si può mai parlare seriamente con te! Uffa!! Comunque, per la cronaca, è stato solo un incidente!- E gli raccontò brevemente l' accaduto. Alla fine Ryo non riuscì a contenere le risate e scoppiò letteralmente a starnazzare come una gallina.
-No, no! Non dirmelo! Gli sei saltata addosso, èh? Domani mattina dovrò chiudere la porta a chiave o sedurrai anche me.- Disse diventando di colpo serio. Kaori arrossì. La stava guardando in un modo che le faceva tremare le gambe. Lui allora, notando il suo imbarazzo, la punzecchiò.
-Che c' è? Perchè arrossisci se ti guardo così? E se ti baciassi...- Lunga pausa -...tu che faresti, Kaori? Ricambieresti il mio bacio come hai fatto stamattina e oggi pomeriggio? Si, vi ho visti! Chi credi che abbia ferito alla spalla quell' uomo? Tu lo hai soltanto sfiorato...ma sei stata ugualmente brava! (NdB: Sorpresa!!! Comunque era scontato che ci fosse lo zampino di Saeba!) Ed è questo che mi piace di te! Sei stata molto coraggiosa, socia.
-Perchè non lo hai detto prima? Magari Mamoru penserà che io sono una brava sweeper invece è stato tutto merito tuo se siamo vivi!- Rispose tristemente lei cominciando ad assomigliare ad un pomodoro maturo.
-Sarà il nostro piccolo segreto!- Rispose lui dolcemente avvicinando le sue labbra all' orecchio di Kaori.
-Ma...Ryo!- Cercò di protestare lei mentre lui la prendeva fra le sue solide e protettive braccia.
-Shhh! Zitta ora! Non è il momento di parlare...ma di ehm...fare! Faccia-di -maniaco-back-in-action. Ma solo per una frazione di un secondo. In un momento così romantico non era il caso. (NdB: e ti credo!) Subito le sue labbra cercarono nell' oscurità quelle di lei che erano dischiuse e pronte per lui. Solo per lui!
Dopo una breve esplorazione del terreno (NdB: da buon conoscitore delle donne...modestia a parte, Ryo!^__^) la fece distendere sotto di lui e ricominciò a baciarla, dapprima lentamente e dolcemente e poi sempre più velocemenente tanto che dovettero fermarsi per riprendere fiato per poi subito ricominciare. Poi cominciò a metterle una mano sotto la camicetta. Incespicò con i complicati bottoni e alla fine, spazientito, gliela strappò letteralmente di dosso. E, dopo aver toccato con mano le sue forme perfette, la allungò verso la cerniera dei pantaloni lei. Ne apri il bottone e dopo aver abbassato la cerniera un campanello d' allarme gli giunse all' orecchio. Stavano per fare l' amore lì. Per terra!!! Doveva essere proprio impazzito per farle questo! Non poteva! Proprio a lei! -No!- Si disse.
-Ryo?- Chiese Kaori ancora stordita. -Che c' è?-
-C' è che non posso! Scusami! Facciamo finta che non sia successo niente!- Disse ferddamente e la lasciò lì, da sola, mezza nuda e infreddolita. Quando fu sicura che se ne fosse andato si rivestì fra le lacrime e, dopo essersele asciugate, scese in casa.
In salotto, intento a guardare un film western, trovò Mamoru e sperò che non si accorgesse del suo stato.
Lui però che era un giornalista e con le persone ci lavorava e le conosceva bene se ne accorse non appena la vide.
-Che film guardi?- Chese cercando di sorridere.
-Non serve che fingi con me, Kaori. Ti conosco e poi...bhè...le tue labbra...- Disse imbarazzato.
-Che cos' hanno le mie labbra di strano?- Istintivamente si portò una mano alla bocca.
-Si vede lontano un miglio che sono state baciate...e da uno piuttosto focoso...non per niente lo chiamano "lo stallone di Shinjuku"!- Disse amaramente.
-Ti prego Mamoru...parliamo d' altro!- Disse imbarazzata e offesa dalle sue parole.
-Sono tuo amico, Kaori. E poi non sono capace di fare chiacchiere!-
-Ma come? Non sei un giornalista?- Lo punzecchiò lei.
-Io non sono un paparazzo! Mi occupo di realtà! Non faccio chiacchiere, io!!!!-
-Si, scusa. Non intendevo offenderti...è solo che...mi sento così...- E mentre parlava due lacrime le scesero sul viso. L' abbracciò e la tenne stretta. Fra le sue braccia sfogò tutta la sua frustrazione e riuscì a calmarsi.
Intanto una figura li stava spiando da dietro il buco della serratura.
-Sono un idiota! Un idiota! Un idiota!- Si disse e se ne andò a dormire.


Capitolo 8°


Nei giorni seguenti il rapporto fra Kaori e Mamoru divenne sempre più stretto e Ryo cominciò a pensare che per lei sarebbe stato meglio così visto la vita pericolosa che conduceva; comunque non li perse mai di vista dato che, di Mamoru, si fidava sempre meno. Forse, si disse, era perchè era sempre, suo malgrado, più geloso. Di fronte a Kaori faceva di tutto per non darlo a vedere e, (purtroppo...dico io!^___^), ci riusciva molto bene.
La situazione anche per lei però non era delle più facili. L' affetto di Mamuru, a volte, non le sembrava sincero. Dopotutto non credeva di essere cambiata poi molto da quando era al liceo...si, era maturata, ma non aveva perso il vizio, per altro detestato da lui, di comportarsi, a volte, come un maschiaccio. Non le erano mai piaciute le ragazze così e non credeva che i suoi gusti fossero così tanto cambiati. Si, erano sempre stati buoni amici ma lui l' aveva sempre considerata come una sorellina minore. E poi c' era Ryo che era diventato sempre più distaccato, soprattutto dalla sera in cui si era lasciato andare con lei. E non le sembrava neanche geloso. Forse aveva sbagliato a dare tanta corda a Mamoru...ora si sentiva un' infame...si era servita di lui. Avrebbe presto dovuto parlare con lui e confessargli che l' affetto che provava nei suoi confronti era solo quello che esiste fra amici. Sapeva bene di chi era innamorata, sfortunatamente. In vita sua credeva non avrebbe mai amato nessuno come amava Ryo anche se lui, molto spesso,era freddo e scostante nei suoi riguardi. E la cosa la sconsolava non poco. Comunque, nonostante questo, lei rimaneva sempre e costantemente al suo fianco. Era sicura! Anche se avesse dovuto aspettare anni e anni che lui si decidesse lei non lo avrebbe abbandonato mai, anche perchè lui in fondo, era un bambinone...se fosse rimasto solo chi ci avrebbe pensato a lui? non certo qualche "bonona" di quelle che piacevano a lui. Quelle lo usavano per farsi levare le castagne dal fuoco , poi, alla fine, arrivederci e grazie! No! Ci avrebbe pensato lei a occuparsi di Ryo! Era strano pensare una cosa del genere nei confronti di uno sweeper infallibile come lui ma voleva anche proteggerlo. Certe volte, quando si soffermava a guardarlo dormire, le era parso...indifeso...fragile in balia degli incubi del passato che lo tormentavano quasi ogni notte. Quanto avrebbe voluto abbracciarlo e stringerlo a se ma...aveva paura...una infantile paura di essere respinta in malo modo.Una dimostrazione che non aveva fiducia in se stessa.
Passarono due settimane dall' ultimo attentato e la situazione sembrava essersi calmata tanto che Ryo stava già progettando il modo più a lui congeniale per sbattere fuori quel Mamoru.
Una mattina Mamoru decise di invitare Kaori ad uscire per andare all' Opera in un teatro al centro della città (NdB: non so se ci sia veramente un teatro dell' Opera a Tokyo ma voi passatemela per buona, pliz!^__^).
-Non sapevo tu fossi un appassionato di questo genere di musica, Mamoru? A scuola non andavi pazzo per la musica rock?- Chiese lei divertita da questa nuova scoperta.
-Bhè...si! Ora però non mi piace più! Allora? Ci vieni? Non ci capirai letteralmente niente perchè è in Italiano però...ti assicuro è davvero bellissima! Ci sei mai stata?-
-No, mai. Come mai ti piace così tanto?-
-Bhè...sai...sono stato in Italia in vacanza due anni fa, a Milano a trovare un mio collega che ne va pazzo! All' inizio non volevo saperne ma...poi...appena ho visto l' Opera di Verdi rappresentata in quel luogo stupendo, la Scala, me ne sono subito innamorato anche io. Ammetto di non essere un esperto ma...ogni tanto a Tokyo ne rappresentano diverse, di Opere Verdiane...le più famose diciamo. Stasera danno "La Traviata". Ti assicuro che è bellissima!-
-Bhè...ecco...non so...Ryo...sei in pericolo, Mamoru! Come ti vengono in mente queste cose?- Chiese indignata ma dovette ammettere che l' aveva incuriosita e poi, sarebbe stata una buona occasione per sfoggiare il bel vestito da sera bianco ancora nell' armadio e mai indossato prima.
-Una traviata?!?! Dov' è!? Dov' è? Amooreeeeeee!!!! Dove seiiiiiii!!!!!!! Vieni dal tuo Ryucciooooooooo!!!!!- Dopo di che...solita martellata seguita da un -IMBECILLE!!!- Da parte di Kaori.
-Dai Kaori! Andremo in macchina...cosa ci può succedere? E poi...forse il signor Saeba potrà seguirci a distanza...-
-E va bene! Ryucciooooooooo!!! Ti preeeego!!!!!! Ci accompagni?- A quella faccina da gattina implorante il povero Ryo non potè dirle di no.
Arrivata l' ora di cena Ryo cominciò a sentire i crampi della fame. -Kaori!! La cena!- Urlò entrando in bagno e da dietro la tendina della doccia lei gli rispose che doveva farsela da solo, lei non aveva tempo. Doveva vestirsi e truccarsi. Mentre usciva notò come la sagoma del suo corpo fosse visibile da dietro la tendina e concluse che una doccetta fredda non gli avrebbe fatto niente male.
-Sta a cuccia tu!- Ordinò al suo gioiello di famiglia.
-Cosa hai detto scusa? Non ti sento.-
-Meglio!- E se ne andò di corsa.
Uscita dal bagno Kaori era semplicemente stupenda. A Ryo venne quasi un colpo e trattenne a stento un ululato di approvazione.
-Kaori! Sei davvero stupenda! Magnifica!-
-Grazie Mamoru! Anche tu sei molto elegante.
-Si.Si! Ma che bella coppietta di tra...-
Martello da 100000000000000000000000000000000 tn.
-Scemo!!!- Pensò fra se. -Non è mai capace di fare un complimento!- Per accorgersi della presenza di Mamoru le ci vollero due o tre minuti.
-Si?-
-Andiamo?-
Suonò il telefono. -Si? Saeko? Ok!-
-Era la signorina Nogami?- Chiese lui preoccupato.
-Si! Mi ha chiamato per darmi informazioni su un mio vecchio amico...presumo lei debba conoscerlo...- Disse lui guardandolo glaciale.
-Si! Mi ero infiltrato nel suo giro ma come lei ben sa sono stato scoperto e ho rischiato la vita.-
-Però questo non giustifica il fatto che non ci ha mai detto di chi si trattava. Io l' ho saputo da Saeko che mi ha raccontato della sua testimonianza alla polizia.
-Bhè...sa...é-é una cosa difficile per me anche solo no-nominare il nome di quel...quell' uomo orribile...-
-Si...la capisco! Mette ta-ta-ta-tanta paura anche a me!- Ribattè lui sarcasticamente. -Si, Saeko! Sono ancora qui.- Riprese la cornetta e ricominciò a parlare...quello che ascoltò non gli piacque affatto.
Mamoru, approfittando del suo momento di distrazione di Saeba prese Kaori per un polso e la trascinò via sostenendo che avrebbero fatto tardi.
-Guido io!- Disse lui in un modo che non lasciava repliche. -Non ti ho ancora detto dove si terrà...-
-Ah...si! Ma Ryo? nemmeno Ryo lo sa! Che sbadata che sono stata a non dirglielo! Torniamo sù!-
-No, Kaori! Faremo tardi...ti prego! Non possiamo arrivare in ritardo o perderemo i posti migliori!-
-Ma...Ryo?- Chiese preoccupata.
-Saeba? Non hai sentito che era occupato con la signorina Saeko?- Toccò un tasto dolente ma giusto.
-Andiamo via!- Disse lei.
-Ai tuoi ordini, mia cara!- Rispose lui regalandole uno dei suoi sorrisi più galanti.


Capitolo 9°


Dopo il primo atto Mamoru le chiese di uscire a prendere un pò d' aria fresca. Con tutto quel caldo e con tutta quella gente aveva avuto un leggero capogiro.
-Scusami Kaori! Mi vergogno un pò...ti va di fare quattro passi prima del' inizio del secondo atto?-
-Non preoccuparti!- Sorrise lei comprensiva. -Può succedere. Andiamo.-
Dopo una manciata di minuti si ritrovarono in un vicolo cieco e molto buio. Kaori provò un brivido lungo la schiena...paura! Che fosse stata tutta una scusa per trascinarla lì e saltarle addosso? -No- si disse -Di lui mi posso fidare!- Le ultime parole famose! Da destra e da sinistra arrivarono una decina di uomini armati. Lei tentò di difendersi mettendo una mano nella borsetta dove provvidenzialmente c' era la sua pistola, quella usata anche da Hideyuki. Mamoru gliela levò violentemente dalle mani e ,tirandone fuori l' arma, la colpì con l' impugnatura.
Prima di svenire riuscì a pronunciare due semplici parole -Mamoru...
perchè?-
In casa Saeba intanto regnava l' agitazione. Kaori ed il suo amico erano spariti anche se si era raccomandato di aspettarlo. Saeko arrivò in casa appena le fu possibile.
-Ryo! Ho un brutta notizia!- Annunciò funesta la bella poliziotta.
-Anche io!- Rispose mesto Ryo.
-Il vostro cliente...bhè...siamo certi che sia messo in affari con Bakes alle nostre spalle! Ora finalmente ne abbiamo le prove. Dov' è? Devo arrestarlo ed interrogarlo. E dov' è Kaori? Presumo sarà un gran brutto colpo per lei...ma deve farsene una ragione.-
-Appena torna...SE torna se la farà.-
-Che vuoi dire?-
-Voglio dire che sono un idiota! Me lo diceva la mamma ma io no! Non volevo crederle!-
-Ryo! Adesso stai calmo, ok? E spieghi alla tua Saeko cos' è successo! Io intanto preparo un caffè per tutti e due! Ne avremo bisogno! Temo sarà una lunga nottata.-



Capitolo 10°

 



Kaori si svegliò con un forte mal di testa. Dov' era? Che ci faceva lì? Le risposte alle sue domande arrivarono da una voce a lei conosciuta.
-Sei sveglia, Kaori? Scusa il trattamento ma era necessario. Nervosi come sono, gli scagnozzi di Aaron, se non ti zittivo io...-
-Mamoru!!! ma allora...fai parte anche tu della banda!? ma...perchè mi hai voluto ingannare così?! Sei un traditore!!-
-Scusami ma io non guardo in faccia a nessuno quando si tratta di denaro! E per catturarti Aaron mi ha proposto un cifra considerevole! E'hh! Il vil denaro...- Disse ridendo.
-Tu sei...completamemte pazzo!!! Disse disperata.
-Non siamo tutti un pò pazzi in questo mondo infame?- Rispose ancora con quel ghigno disegnato sul volto.
-Dove mi avete portata?- Mormorò poi spaventata.
-Ti accontento subito! Siamo in una fabbrica abbandonata fuori città. Qui il tuo Ryo non ti troverà mai! Sempre che voglia farlo, ovviamente.-
-Allora...anche il tuo interesse nei miei confronti era falso?-
-Bhè...all' inizio era così. E tu sei cos' ì ingenua che non te ne sei nemmeno accorta! Poi però...ti dirò...hai cominciato a piacermi...non dico che mi sia innamorato ma...hai un corpicino niente male sai?- Disse palpandole un seno.
-Nooo!! Lasciami!!! Mi fai schifo!!- Urlò con tutto il fiato che aveva in gola. -Quando il tuo Saeba sarà morto verrai a supplicarmi di prenderti con me, piccola sciocca. Per adesso sei nostra ospite. Il servizio lascia un pò a desiderare ma...che ci vuoi fare...Manca una donna qui dentro!- E se ne andò sghignazzante lasciandola sola a riflettere sui suoi errori.
Sarebbe stata di nuovo la causa di guai per Ryo! Al solo pensiero le salivano le lacrime agli occhi! Come poteva fare per liberarsi? Era legata al letto (NdB: a X tanto per la cronaca) con delle corde robuste e più si dimenava più quelle le ferivano i polsi. Stanca di lottare contro una causa ormai perduta decise di arrendersi e di aspettare l' evolversi naturale della faccenda. Ma le pesava così tanto fare affidamento solo su Ryo...
Intanto, seduto nel salotto di casa, Ryo aspettava impaziente una telefonata. Dopo tre ore di lunga attesa al fianco della fedele (NdB:e qui giù pomodori! Soprattutto da parte di Tatina!^___^) Saeko, cominciava a perdere la calma. La famosa telefonata arrivò soltanto tre settimane dopo.
Ryo era in uno stato pietoso. Erano stati i giorni più infernali della sua vita. La preoccupazione per la salute della sua Kaori nelle mani di quell' animale lo logorava. Ormai solo in casa (NdB: ovviamente super girl Saeko non può mica stare lì a tenergli la manina per due settimane, no?) andò a rispondere con una freddezza ed una determinazione che lo stupirono, e che però, non stupirono il suo interlocutore.
-Ryo! Vecchio maiale! Che piacere sentire la tua voce! Ti siamo mancati io e la tua bell' assistente, èh? Tu a noi poco anche perchè...non ti preoccupare, ci siamo consolati a vicenda! E' così...come posso dirti...calda! E' giusto quello che stavo discutendo qui con il mio amico Mamoru. Ehi, c' è quel bastardo di Saeba! Lo vuoi salutare?...no! Dice di no! Gli stai sulle p^^___^^!- Disse sarcastico Aaron dall' altro capo della cornetta.
-Dove siete, bastardi maledetti che passo a farvi un salutino! Giuro che se solo uno di voi l' ha toccata con un dito...vi ammazzo come due cani! Già pregusto quello che ti farò appena ti avrò trovato, vigliaccho! Kaori non c' entra tra noi due! Se volevi sfidarmi potevi farlo senza di lei. Sai bene che sarei venuto!-
-Calmati stallone! Non l' abbiamo sfiorata la tua donna! Eccetto qualche avance di Mamoru...quant' è cattivo quel ragazzo! Tradire un' amica! Dovrò fargli un discorsetto, ricordamelo.-
-Sarò io a fare un discorsetto a voi due, maledetti! Se le hai torto solo...-
-Fammi parlare!! Sei sempre stato un maleducato! Ho ben chiaro il concetto di cosa vorresti farmi e la cosa mi diverte non poco. Cosa stavo dicendo? Sai...alla mia età...ah si! La tua donna non l' abbiamo MAI toccata, nel vero senso della parola. Con tutta la polvere che c' è qui il suo bel vestito bianco si sarà tutto sporcato...mandatemi il conto della lavanderia, dopo! Sempre che voi due piccioncini siate ancora vivi...dopo! E' da tre settimane che è perennemente legata ad un vecchio pagliericcio degli ex operai della fabbrica. Sai...è molto bella ma io...faccia schifata, sudicia com' è non la tocco mica, sai? e neanche Mamoru! Bene...sta a te trovarla ora...ti ho dato un indizio di dove siamo. Ti aspetto fra un' ora. Se non ti presenti il suo vestito avrà tanti forellini per far passare l' aria!- E, dopo aver emesso una risata satanica chiuse il telefono portatile.
Ryo, sconvolto dalla rabbia e dalla frustrazione, corse al poligono per sparare e calmarsi un pò. Dopo di chè raggiunse una certa calma mentale. Prese la Magnum e diversi proiettili con sè e si avviò velocemente verso l' uscita. Notò subito che dietro la porta della sua casa c' erano Saeko e Umi ad attenderlo.
-Allora? Vai da Bakes?- Chiese preoccupata Saeko. -Però...Ryo...hai una faccia...non ti sei neanche fatto la barba e scommetto che hai bevuto un pò...dì la verità! In queste condizioni non salvi neanche te stesso! Dove credi di andare?!- -A dar libero sfogo alla mia rabbia!!-
Dopo essere entrati in casa lo fecero sedere per farsi raccontare tutto, lo fecero andare in bagno e poi, quando finalmente ebbe ritrovato la calma e la freddezza sua solita, Umi si propose per andare a dargli manforte.
-Non dirlo a mia moglie ma...ultimente mi annoio un pò senza fare niente al Cat' s Eye e poi...-Arrossì violentemente -...non vengo per te ma per Kaori. Miki mi pianta un proiettile in fronte se non le riporto la sua migliore amica sana e salva!-
Ryo lo osservò con ammirazione. -Grazie...da parte di Kaori, ovviamente!-
Sorrise. Non voleva ammettelo ma Umibuzu gli sarebbe stato utile anche se ormai aveva ritrovato se stesso. Il vecchio Ryo sul quale aveva sempre contato.

 



Capitolo 11°

 

Kaori giaceva svenuta sempre legata al letto che ormai era diventato sudicio quanto lo era diventata lei. Si svegliò come al solito al buio e con lo stomaco sempre più brontolante. Oramai credeva che quell' incubo non sarebbe più finito. Ryo non l' avrebbe mai trovata e addirittura cominciava a temere che non gliene importasse. Nei suoi rari momenti di lucidità pregava perchè lui arrivasse come un principe delle fiabe, la sollevasse e la portasse nel suo castello dove sarebbe stata per sempre al sicuro lontana da tutto quel male che ogni giorno di più la circondava. Ma quella, purtroppo, non era la realtà. L' unico fatto positivo era che era diventata così sporca e pallida, a causa della denutrizione, che nè Mamoru nè Aaron mostravano più interessi particolari nei suoi confronti. Che cosa l' avevano fatta diventare? Una specie di mostro? In quella situazione aspettava solo che la morte l' abbracciasse a se ma purtroppo lei era forte. -Non si uccide tanto facilmente Kaori Makimura, vero fratello mio? Spero che tu abbia fulminato Ryo per non essere ancora venuto! Quando si decide a muovere il suo bel posteriore?- Pensò. Si! L' ironia! L' ironia! Doveva usarla come arma per non impazzire! -Spero riesca a darmi qualche buon motivo del suo mostruoso ritardo se...se lo rivedrò...- E risvenì.
Parcheggiarono la Jeep di Umibozu nei pressi della vecchia fabbrica. Non era stato molto difficile trovarla grazie alle ricerche di Saeko. Non c' erano poi così tante fabbriche fallite e abbandonate, nei pressi della città. La veccia fabbrica di ceramiche a dieci km da Tokyo era già da tempo sotto il mirino della bella agente anche se non avevano prove valide che tutta la droga e le armi fossero lì. Infatti, ogni volta che facevano un' ispezione la trovavano sempre vuota. Quel caldo e afoso giorno d' Agosto però (NdB: la storia è iniziata a Luglio però il tempo passa anche per Ch.) aveva la sensazione che avrebbero fatto una bella retata. Voleva partecipare anche lei ma i due, soprattutto Ryo, le intimarono di non far intervenire la polizia se non quando le acque si fossero calmate. E così fece. Non potevano permettere che portassero via Kaori o addirittura l' uccidessero alla vista delle auto.
-Si, sono d' accordo con voi ma...comunque terrò i miei uomini a qualche kilometro di distanza. Ora sono le 11 precise. A mezzogiorno interverremo!- Disse in tono perentorio. -Avete un' ora per tirarla fuori di lì! Buona fortuna, ragazzi!-
-Grazie Saeko!- Risposero i due.
Preparate le armi optarono per l' effetto sorpresa Umi; Saeba entrò dalla porta principale dove lo stavano aspettando Aaron, Mamoru e gli scagnozzi dell' americano; mentre l' amico entrò, non visto, dall' ingresso secondario.
Alla vista di quegli uomini Ryo assunse la sua solita e glaciale calma; però doveva stare molto attento a non perderla quando avrebbe visto Kaori.
-Benvenuto Saeba! Quanto tempo, èh? Mi fa davvero piacere poterti rivedere per poterti finalmente smascherare!-
-Cosa?- Disse stupito Ryo dopo che i suoi occhi vennero abbagliati dalla luce del flash di una macchina fotografica.
-Con questa foto tu sei finito, mio caro! Andrà su tutti i quotidiani di domani. Ora posso ucciderti. Immaginati il titolone "La morte del pericoloso criminale: City Hunter!" Cosa ne dici? Non è bellissimo? Oh! Certo! Io non sono un giornalista ma ci penserà la nostra penna dorata qui a farti delle esequie coi fiocchi. Buon funerale!- Disse poi ridendo.
-Bhè...vecchio pallone gonfiato...non sarà facile uccidermi.!- Ringhiò Ryo.
-Oh...ma non si tratta di un omicidio...non mi sporcherò le mani con il tuo sangue. Si tratterà di suicidio! Mostrategli la ragazza. Kaori apparì improvvisamente legata ad un gancio metallico appeso saldamente al soffitto. Aveva un aspetto orribile, riflettè Ryo. Sporca e pallida come un lenzuolo sembrava quasi un cadavere se non fosse stato per il lento alzarsi e abbassarsi del suo petto a dar la prova che era ancora viva.
-Oh mio Dio!!! Kaori!!- Urlò Ryo.
-Ti consiglio di non muoverti! O lei muore! Ora, da bravo...hai ancora con te quella specie di cannone? Bhè...puntatela alla tempia e vediamo quanto le vuoi bene! Se non lo fai la uccideranno! Se fai come ti ho detto, un pacco espresso arriverà fra un' ora davanti all' ospedale principale di Tokyo. Hai la mia parola. Come sai...non ce l' ho con lei!-
-Chi mi assicura che lei vivrà?- Chiese Ryo in preda all 'angoscia.
-Nessuno. Puoi scegliere fra vederla morire o morire per lei. Scegli! Non abbiamo tanto tempo da perdere! La polizia sarà quì a momenti, ti troverà morto con la droga addosso e penseranno che tu ti sia suicidato per il rimorso di averla spacciata. Caso chiuso.-
Che cosa poteva fare? Se avesse sparato alla corda lei sarebbe morta comunque data l' altezza. Se non avesse fatto come voleva quel maledetto sarebbe morta comunque. Lui non aveva certo paura di morire! Però la morte sarebbe giunta troppo presto. Aveva fatto la promessa di vivere per lei ma non avrebbe potuto mantenerla. Almeno sarebbe sopravvissuta. Era quello l' importante! Tirò fuori la pistola dalla fondina e si puntò la canna alla tempia ma prima di premere il grilletto si ricordò di Umibozu. Fortuna che l' aveva portato con se. E infatti tutti quelli che puntavano i mitra verso di lei saltarono in aria. -Scusa il ritardo Saeba!- Disse facendo la sua entrata trionfale. Subito Aaron puntò la pistola verso la ragazza ma Ryo fu pronto a fermarlo saltandogli addosso e ,mentre Umibozu catturava il giornalista, lui stese Aaron con un diretto in mezzo agli occhi. Poi, messi tutti fuori combattimente Ryo sparò alla corda e afferrò Kaori prima che raggiungesse il pavimento.
-Finalmente è finita!- Disse lui preoccupato perchè, nonostante i suoi numerosi tentativi, lei sembrava non volesse svegliarsi. La strinse a se e le mormorò piano all' orecchio, i modo che Umi non sentisse -Perdonami amore mio! Perdonami!- Vederla in quello stato poi lo costrinse a trattenere con difficoltà le lacrime. Non voleva mostrare le sue debolezze.
Saeko arrivò puntuale e a giochi fatti giusto in tempo per arrestare una decina di persone. Ryo e Umi, dopo aver distrutto la macchina fotografica di Mamoru, portarono Kaori d' urgenza in ospedale.


Epilogo

 

 



Lì, il dottore del reparto rianimazione, dopo essersi stupito non poco delle condizioni igieniche e sanitarie della donna, e, dopo aver
ordinato a delle infermiere di farle un buon bagno caldo, la mise in sala rianimazione con delle flebo vitaminiche per darle il nutrimento che le era mancato in quei giorni. Il perchè era arrivata lì in quelle condizioni glielo spieghò Umi-chan dato che, Ryo, sconvolto com' era, se ne stava seduto in sala d' aspetto senza pronunciare parola. Dopo qualche ora il dottore lo chiamò scambiandolo per il suo fidanzato.
-Signor...-
-Saeba. Ryo Saeba.- Disse lui. -Posso vederla?-
-Non ancora. La sua ragazza è in prognosi riservata. Noi abbiamo fatto il possibile. Sta a lei e alla sua voglia di vivere, ormai. Fra qualche ora direi che potrà cominciare a parlarle. Le farà bene!-
-La ringrazio dottore!-
Un quarto dopo arrivarono anche Saeko, Reika e gli altri. Ryo spiegò brevemente loro la situazione.
Dopo un' ora di attesa estenuante il dottore disse a Ryo che poteva entrare ma da solo. Per quel giorno gli altri potevano andarsene.
Entrò nella stanza buia e si avvicinò al letto dove giaceva Kaori. le prese la mano piccola e scarna e la strinze forte al suo petto.
-Kaori! Ti prego! Non lasciarmi! Non morire! Non andartene via da me! Se lo farai io ti seguirò...posso sempre finire quello che mi hanno intimato di fare prima. Non ti lascerò addentrare da sola nell' ignoto! La morte non ti avrà fino a quando ci sarò io a proteggerti! Non fare questo a me! Non andartene anche tu! Non è ancora arrivato il momento di riabbracciare il tuo caro fratello! Maki...non ha bisogno di te! Io si!!!-
Passò la notte ed i successivi tre giorni in silenzio, ad aspettare che lei si svegliasse, permettendo agli altri di dargli il cambio solo quando era indispensabile. Ma non riuscirono a staccarlo da lei per troppo tempo.
La notte del quarto giorno, finalmente, Kaori si svegliò. Appena lo vide non lo riconobbe ed urlò dalla paura. Probabilmente nel delirio pensava di essere ancora prigioniera.
-Kaori! Ti sei svegliata, grazie a Dio!- Lunga pausa. -No! Non aver paura! Adesso sei con me! Non devi temere di nulla! Sono io, Ryo! Non mi riconosci? Ti prego! Amore!-
-Ryo?! Sei tu!- Disse debolmente e scoppiò in un lungo pianto fra le sue braccia. Quando si fu calmata la baciò dolcemente sulle labbra e, subito dopo, si riaddormentarono entrambi, una nelle braccia dell' altro.
Il mattino dopo gli amici li ritrovarono così, addormentati e sereni, e, dopo un veloce consulto, decisero all' unanimità di lasciarli soli. Sarebbero tornati più tardi.
Da quel giorno Ryo passava a trovarla molto spesso e, molto spesso, si soffermava a palpare qualche infermierina di passaggio nella sua camera. Lei, seccata dal suo comportamento, gli lanciava sempre dei pesanti martelli, i quali, stranamente, più che fargli male, lo rincuoravano. Kaori si era ripresa completamente sia fisicamente sia mentalmente. Questo era di giorno; la notte lui non poteva esserci, dato che il dottore era stato intransigente e non poteva sapere che degli incubi che la turbavano. Ma per Kaori non era un gran dramma. Dopo tutto Ryo le era stato molto vicino negli ultimi giorni e questo la faceva sentire, se non amata, almeno protetta. Perchè Ryo era tornato il solito di prima. Le faceva compagnia molto spesso, si; ma dalla notte in cui si era risvegliata non le aveva più parlato d' amore. O, per lo meno, non l' aveva più chiamata "amore".
E arrivò il giorno d' uscita dall' ospedale. Era ormai fuori pericolo e anche se ancora non riusciva a camminare bene aveva insistito con i medici per tornare a casa. Ormai stava più che bene. Quel pomeriggio Miki e Umi arrivarono a prenderla spiegandole che Ryo aveva da fare altrove ma non seppe dirle cosa. La cosa la insospettì molto.
-Umi-chan è qua fuori, quando ti sei vestita possiamo andare. Vuoi una mano?- Chiese dolcemente Miki. Era davvero molto contenta di poterla vedere sana e salva.
-No grazie! Ormai sono in grado di farlo da sola. Approposito...davvero non sai dov' è Ryo? Non sarà per caso dietro qualche gonnella?-
-Ti prego, Kaori! Non pensare sempre al peggio! Magari ha da fare con qualche nuovo cliente...e poi...si vede lontano un km che è pazzo di te! Sapessi com' era sconvolto quando ti hanno rapito...e quando ti ha portata all' ospedale...dovevi vedere! Era il dipinto dell' angoscia. Credimi!-
-Si Miki! Ti credo ma...tutto è tornato come prima...forse peggio di prima perchè ho avuto l' impressione che lo facesse per dovere!-
-Niente di più sbagliato! ma dove hai gli occhi? Non riesce a nascondere che...-
-Ecco! E' questo il nocciolo della questione! Perchè nascondere il suo amore? Perchè mi chiedo?! E chi mi viene a raccontare che lo fa per paura che i suoi nemici mi prendano di mira...- Disse arrabbiata.
-Approposito di nemici...ancora non te l' abbiamo detto ma il tuo amico...oh! perdonami...Mamoru è scappato dal carcere! Ryo non voleva dirtelo ma mi è sembrato doveroso informarti.-
Se notò il suo impallidimento improvviso non lo disse.
-Capisco.- Disse lei semplicemente.
Faccio entrare Umi?-
-Si, grazie.-
Entrato in camera, la prese in braccio e la portò alla macchina. In casa non c' era nessuno e, per non lasciarla sola, aspettarono insieme a lei il ritorno di Ryo seduti in salotto. Dopo una frugale cena preparata da Miki, Kaori decise che non l' avrebbe aspettato e chiese all' uomo di portarla in camera da letto. Anche se aveva paura di restare sola chiese loro di andarsene, non poteva certo trattenerli lì con lei fino alle tre/quattro di notte, orario in cui lui, di solito, tornava.
-Sei sicura? Se vuoi restiamo a dormire con te oppure, se tu vuoi, ci resto solo io.-
-No grazie...lo preferisco! Davvero!-
-Sicura?- Chiese Miki, non convinta delle sue vere necessità.
-Sicurissima. Grazie mille Miki!-
-Bhè...allora...buona notte!-
Dopo che se ne furono andati lei si cambiò con qualche difficoltà e si coricò ma non riuscì a dormire. Verso l' una di notte sentì uno strano rumore. Chiamò Ryo ma nessuno le rispose. Spaventata, si rese conto che un estraneo era riuscito ad entrare. Si gettò dal letto e strisciò verso la camera di Ryo sperando che l' uomo vi avesse almeno lasciato la sua pistola uscendo. E, infatti, c' era. Respirò forte per calmarsi ma si allarmò notando che c' era solo un proiettile nel tamburo. Aspettò terrorizzata il momento in cui avrebbero aperto la porta. E quel momento vennè. Ad aprire la porta fu Mamoru. Accese la luce.
-Ciao Kaori!- Cosa ci fai lì per terra?-
-Ancora non riesco a muovere le gambe molto bene...grazie a te!! Perchè sei venuto? Che diavolo vuoi ancora da me, maledetto!-
-Ecco...vorrei fare la pace! Mi sono reso conto che mi sono innamorato di te e non voglio perderti! Ti prego...ho commesso un grave errore! perdonami!- Disse chinandosi vicino a lei. -Vieni con me, ora! Saremo felici!-
-Tu sei completamente partito!!- Disse rabbiosa lei. -Come puoi pensare che verrò con te dopo quello che mi hai fatto?! E poi, anche se fosse, io amo Ryo! Credo di amarlo dal primo momento che l' ho visto...non voglio venire con te! Come hai fatto a fuggire?-
-Oh...un gioco da ragazzi. Pagando un guardia carceraria. Comunque ora non fare i capricci...e vieni con me.- Sentenziò categorico lui avvicinandosi sempre di più.
-Non avvicinarti!- Intimò minacciandolo con la pistola. -Se lo fai ti uccido!!- Urlò in preda a violenti singhiozzi.
-Oh...ma tu non ne sei capace! E poi...lo sai usare questo cannone?-
-Certo che lo sa usare, lurido bastardo! L' ha già usato un volta (NdB: non so se ricordate l' episodio di Juka Nogami...) ma non voglio che si sporchi le mani col tuo sangue!- Detto questo, Ryo lo prese e gli giede un violento pugno allo stomaco. -Saeko! Questo è tuo e vedi di non smarrirtelo di nuovo!-
-Ok Ryo! Lei è in arresto signor Kahitawa! Ha il diritto...- E cominciò con la solita procedura poliziesca. Consegnato ai suoi uomini l' evaso se ne andò.
Kaori era ancora a terra e stringeva sempre più saldamente la pistola. Era visibilmente sconvolta.
-Kaori...stai bene?- Chiese, togliendole l' arma dalle mani.
-Si...bene.-
-Scusa il ritardo ma sono andato a ricomprarti il vestito bianco e poi da Saeko per sapere se l' avevano preso. Mi ha trattenuto a lungo per discutere. Poi abbiamo ricevuto una chiamata di avvistamento di un individuo sospetto e siamo dovuti andare. Solo dopo ho creduto possibile che venisse qui. Scusami!- Disse abbracciandola fortemente.
-Non importa! Anzi, in un certo senso devo ringraziarti! Mi hai impedito di ucciderlo a sangue freddo...grazie!- Disse fra le lacrime. Sfogò tutta la sua frustrazione affondando il suo viso nel braccio muscoloso di Ryo. Lui poi si tolse la giacca, gliela mise sulle spalle, la prese fra le braccia e la riportò a letto. Lì, fece per andarsene ma Kaori lo richiamò.
-Ryo...vieni qui devo dirti una cosa!-
-Cosa c' è?- Rispose lui divertito.
-Te la dico qui! Avvicinati, per favore!- Forse...aveva capito cosa volesse fare e, in un certo senso, le rovinò il gioco. Si sedette sul letto e improvvisamente, senza darle il tempo di respirare, l' abbracciò nuovamente e la baciò. Dopo di che la fece stendere sul letto e si rialzò.
-Ryo...aspetta!-
-Uff! Che c' è ancora?-
-Ho paura a dormire da sola! Posso dormire nel lettone con te?- E lo disse con una tale innocenza...non come una donna che tenta di sedurre un uomo (NdB: apparte il fatto che dopo 8 anni...sarebbe anche ora!^___^) ma simile ad una bambina che implora la mamma a non lasciarla sola. Come poteva resistere a quel volto implorante? Non poteva proprio.
-Ok! Ma se provi ad allungare i tuoi tentacoli per palparmi il sedere...-
-Ok! promesso!- Disse scoppiando a ridere dopo averlo martellato di santa ragione.
-Ma...ma...ed io che speravo tu lo facessi...se mi facevi finire di parlare avrei continuato la frase dicendoti "...mi farebbe molto piacere"!- Disse guardandola intensamente neglio occhi. A quel punto le ginocchia le tramarono e, con difficoltà, cercò di alzarsi dal letto.
-Aspetta! Faccio io! Fino a quando non ti terrai in piedi da sola sarò il tuo schiavetto personale!- La prese in braccio e le sorrise dolcemente.
Quando la fece sdraiare sul suo letto le si sdraiò accanto e le sussurrò all' orecchio quasi con difficoltà -Ti amo, Kaori!- E la baciò con trasporto. Poi si alzò per spogliarsi (NdB: Ryo dorme nudo, infatti!^__^). Quando le fu di nuovo sopra, prima di baciarla di nuovo, lei gli poggiò un dito sulle labbra e rispose -Anch' io ti amo, Ryo! Ti amo tanto!-
E quello che successe dopo...chi può mai dirlo? Lo lascio all' interpretazione del lettore.

Fine.


Bhè? Piaciuta la ff? Spero di si e siccome è molto lunga spero che non vi siate annoiati!
Baraz